EL PUEBLO UNIDO… REPORTAGE DAL CILE CHE PROTESTA CONTRO LA FEROCIA DEL CAPITALISMO
Quello che sta succedendo in Cile, con i militari armati e le autoblindo per le strade fa tornare la memoria indietro di 46 anni, ai giorni del Golpe militare di Pinochet. Allo stadio di Santiago trasformato in una prigione. Con una differenza. Che stavolta il popolo è in piazza. E a mandare i “carabineros” in assetto da guerra a “dare una lezione” ai manifestanti è un governo democratico. Retto da un miliardario, sì, ma non da una Giunta Militare…
La gente è in piazza per protestare contro il caro vita, contro il prezzo salatissimo che il capitalismo più feroce sta facendo pagare al popolo cileno, e in sostanza a tutta l’America Latina, da sempre considerata dalle potenze occidentali solo una immensa provincia dell’Impero, l’orto di casa da depredare e impoverire…
Quello che sta succedendo in Cile è la stessa faccia della medaglia di ciò che avviene nell’America centrale, con le “carovane” di migranti che tentano di passare il confine dal Messico verso gli Usa. Ma il Cile è un paese civilissimo e democratico. Stretto tra Oceano e montagne, ma lunghissimo, fino già alla fine del mondo… Un Paese che ha risorse che fanno gola.
I media parlano poco del Cile, nonostante siano milioni a scendere in piazza. Nonostante la violenza del potere sia evidente e documentata.
Ma qualcosa esce, sui sui social soprattutto circolano messaggi vocali di giornalisti e free lance, immagini e video in cui si vedono i carabineros armati che picchiano donne, anziani e ragazzi per strada, senza motivo apparente. E si vedono anche piazze e strade piene di gente, si vede l’Orchestra Nazionale di Santiago che suona e canta “El pueblo unido jamas serà vencido”, la canzone simbolo della resistenza al golpe militare, resa famosa dagli Inti Illimani…
Nel nostro piccolo, dalla nostra postazione situata nella provincia profonda e sonnolenta del tranquillo centro Italia che sta cambiando pelle e orientamento politico, ci uniamo al coro dei cileni. Lo facciamo pubblicando una serie di foto scattate in questi giorni in Cile da un nostro amico italiano, toscano, che è laggiù per lavoro e si è trovato ad assistere da testimone, oculare , in presa diretta, a ciò che sta accadendo a Santiago, a Valparaiso a Vina del Mar… Un amico che ci parla di un popolo che non ne può più e che protesta per vedere riconosciuti i propri diritti. Il diritto ad un salario equo, ad una pensione decente, allo studio, alla sanità, ai trasporti pubblici che invece adesso sono messi pesantemente in discussione da un governo neoliberista all’ennesima potenza, che ha dato mano libera alla multinazionali e alle grandi impresa sulla gestione dell’acqua e sullo sfruttamento e inquinamento della Patagonia, per l’industria del salmone. E non ha esitato e non esita a schierare e mandare in strada i carriarmati e le autoblindo e la polizia con elmetto, manganello e lacrimogeni. Ma anche coi fucili mitragliatori. Sparano proiettili di gomma, ma a distanza ravvicinata fanno molto male. Proiettili di fabbricazione italiana, marca Fiocchi, calibro 12. Ci sono stati più di 10 morti, centinaia di feriti, una trentina di manifestanti ad oggi hanno perso la vista o hanno riportato danni oculari.
Il presidente Pinera sotto la pressione popolare ha sostituito otto ministri del suo governo con figure considerate di orientamento più centrista, meno iperliberiste, ma la protesta non si ferma. Le manifestazioni sono pacifiche, ma qua è là soprattutto nei quartieri delle grandi città dove la crisi sociale è più dura, si sono verificati e continuano a verificarsi episodi di violenza e saccheggio. Alcuni gruppi di manifestanti ci vanno giù duri anche loro: hanno incendiato auto, pullman, cassonetti e “barricate” in vari punti della città e ci sono stati anche negli ultimi giorni scontri con la polizia. che usa la mano pesante e non va per il sottile…
A Santiago c’è il coprifuoco dalle 18,00 alle 7,00 di mattina… In alcune città è stato proclamato e poi revocato. In altre persiste. I cittadini chiedono politiche rivolte ai settori più deboli della società e maggiore attenzione ai diritti delle minoranze, in modo da ridurre le disuguaglianze sociali.
Il nostro amico si chiama Lorenzo, da testimone oculare si è trasformato in reporter per il solo fatto di trovarsi lì e di avere in mano una Nikon. E’ preoccupato per la situazione del paese in cui si trova. Per il silenzio dei media e della Comunità Internazionale. Un po’ anche per se stesso.
Gli stranieri rischiano addirittura l’espulsione. Devono stare attenti a come si muovono. Ma di fronte a certe scene, di fronte alla violenza e all’arroganza del potere, alla ferocia del capitalismo più spinto (“No es crisis, es capitalismo” si leggeva in un grande striscione dei manifestanti) viene spontaneo non stare a guardare. Viene spontaneo riprendere, fotografare tutto, perché qualcuno – come disse Eisenhower ad Auschwiz – dirà che non è vero…
I messaggi vocali via messenger o whatsapp che riceviamo, le foto e i video postati sui social e queste foto di Lorenzo ci ricordano che il Cile è sì dall’altra parte del mondo, giù alla fine del mondo, ma non è poi così lontano. Ricordandoci anche che… el pueblo unido jamas serà vencido.
E quando el pueblo non è solo unido, ma anche così numeroso, quando si mobilita e scende in piazza a milioni, allora anche la repressione diventa difficile…
m.l.
Perché Marco non hai mai fatto un articolo sul Venezuela che è alla fame da più di un anno, con un inflazione del 15.000% all’anno ? Con un DITTATORI con la ” D ” non maiuscola ma GIGANTESCA. Mi vuoi dire anche stavolta che ti interessi solo di politica locale ?
Niccolò, sono anni che parliamo del Venezuela. E da punti più di vista. Forse ti era sfuggito… Nel caso del Cile, primapagina che è una testata locale riporta infatti un reportage fatto da un amico di queste parti che si trova laggiù… Testimone oculare, in diretta. i seguito tre articoli sul Venezuela…
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https://www.primapaginachiusi.it/2014/03/prima-pagina-italia-mondo-crisi-venezuela-il-messaggio-degli-studenti-alla-nazione/
https://www.primapaginachiusi.it/2014/03/prima-pagina-chiusi-italia-mondo-crisi-in-venezuela-i-16-passi-di-una-rivoluzione-di-cui-si-parla-troppo-poco/
https://www.primapaginachiusi.it/2019/02/venezuela-al-golpe-contro-maduro-se-lo-dice-roger-waters/
Il Venezuela contiene grandi ricchezze energetiche che sono state succhiate per decenni dalle multinazionali americane che hanno beneficiato una ristretta oligarchia di persone dentro a quel paese.Nelle libere elezioni con Chavez sono state costrette a ritornare a casa loro mollando l’osso e la carne che vi era attaccata ma non hanno mai smesso di tramare per ritornare a reinserirsi nella economia che prima potevano controllare.Dopo la morte non chiara di Chavez ,il Presidente Maduro si è inserito nel comando del paese per cercare di porre fine alla dipendenza del Venezuela dal padrone di sempre suscitando reazioni, blocchi alle frontiere di ogni genere di commercio,cercando dall’interno di rovesciare Maduro con il solito mezzo di sempre: i dollari edi media,mettendo contro Maduro la popolazione affamata.La domanda è questa in definitiva: perché nella storia gli Stati Uniti hanno sempre sostenuto paesi e nazioni con le quali potevano commerciare e quindi determinare le loro economie in maniera forte e nello stesso tempo hanno sempre creato problemi a quelle dov’è si erano installati regimi che li hanno buttati fuori casa loro e che hanno fatto a meno della loro protezione? La risposta penso che sia evidente: se ti ribelli al dictat vieni schiacciato.Da notare che il problema non è quello della dittatura o della libertà che vige in certi stati,di quella ne possono anche fare a meno ed agli Stati Uniti non interessano le questioni del liberalismo e della libertà di espressione che vige in certi paese o della mancanza di queste libertà ma interessa poter commerciare e che tali paesi siano aperti all’ormai giustamente definito scambio ineguale, leggasi in altre parole rapina legalizzata dalle oligarchie regnanti in quei paesi.Quando tutto questo viene meno per far cadere i governi che impediscono la libertà di arricchirsi degli Stati Uniti e che diventano padroni delle proprie risorse dando loro un calcio nel fondo della schiena,allora si mobilita il mondo contro quei paesi che diventano dittature.Quando c’erano dentro loro con le mani in pasta il paese invece era libero.Caro Niccolò, oggi questo passa nei media occidentali come verità è nessuno si cura più di dire invece che è una ipocrisia.Nemmeno la Chiesa che nicchia facendosi vedere protettrice dei deboli ma che lo si capisce bene che e’ schierata.Ed è chiaro che a lungo andare la miseria conquisti sempre più spazio dentro il popolo investendo soprattutto le classi medie ed anche popolari.Qual’e’ allora l’alternativa quella del non ribellarsi ed accettare che vengano rapinati per la ripartizione delle briciole? Dico così sennò mi sembra che si parli a vanvera.
Carocarlo,hai toccato un tasto delicato,quello della Chiesa. Mai ,come in questi anni la Chiesa si è comportata in questo modo così ambiguo e autodistruttivo.
Si sa,il modo di fare di questa,che é diventata,ahimè,solo un ” istituzione “,sta allontanando i cristiani dalle chiese,ma non dalla fede. Il papa,e lo scrivo a lettere piccole,sta prendendo delle posizioni criticabili ed inconcepibili,prende posizioni sui musulmani,sui migranti,ma,non sui Cristiani che,tutti i giorni vengono massacrati nel silinzio degli stessi cristiani e dei media.
Ci sarebbe da fare tutto un ragionamento troppo lungo e troppo incline a false interpretazioni.
A proposito di Chiesa e America Latina:
https://www.publico.es/internacional/vaticano-colaboro-eeuu-apoyando-golpe.html
mi pare che questo Papa sia un bel passo avanti. Dal mio punto di vista naturalmente.Dal tuo, Niccolò, forse no…
x Marco Lorenzoni. Ah ti sembra che sia un bel passo avanti ? Allora, quando dico che viviamo in tempi dove la memoria è come l’elastico delle mutande che dove lo tiri arriva, mi dovresti rispondere come mai il 27.04.2014 Papa Bergoglio ha proclamato Santo Papa Voytila, ma non solo, ha assunto anche altre posizioni che platealmente si possono supporre progressiste a parole ma nei fatti sono il loro contrario.Quando dico che viviamo in un mondo dove il primo che si alza al mattino ed emetta un imput mediatico e valoriale qualsiasi, poi vediamo che subito dopo l’esercito degli automi( media comandati da chi ne trae interesse) si schiera in difesa non dei fatti ma delle parole alle quali non consegue nulla.Vedo da quello che hai postato che a parole fosse stato contrario al Governo di Pinochet ma gli alti membri della sua chiesa non mi sembravano che fossero proprio contrari, anzi tutt’altro.Qui Marco siamo sempre a discutere intorno alla chiesa dei poveri ma i poveri spesso non sono solo poveri perchè non hanno le sostanze economiche per vivere ma sono poveri di tutto, di memoria, di cultura, di ogni altro aspetto che li fà permeabili alla penetrazione della ”misericordia” alla quale naturalmente si attaccano, e non solo nel mondo occidentale perchè tale imput e tale sistema nell’anelito degli umani funziona sempre nello stesso modo, produce in sostanza sempre la stessa natura delle assuefazioni.Quì stà uno degli aspetti per i quali la Chiesa ha sempre flertato con i regimi dittatoriali( anche in URSS quando esisteva il regime Comunista )se non direttamente organizzato le cose per le quali i poveri fossero per lei una garanzia di supporto alla quale in ogni momento storico fosse possibile fare riferimento ed attingere per qualsivoglia spinta politica che alla chiesa aggradasse(Polonia ecc ecc )materiale umano a disposizione per combattere regimi o condizioni a lei contrarie e direttamente attingere al materiale umano che segue le sue istanze.Ti prego di tenere distinti i ruoli che una cosa sia il sentimento religioso ed il bisogno di spiritualità propria della razza umana ed un altra è l’uso che se ne faccia di tutto questo. In tale visione i papi ed anche Bergoglio non sfuggono a tale legge ed impostazione sennò non sarebbero autorevoli capi spirituali di tale Chiesa.Mi dici cosa ne consegue da tutto questo se ci si mette di fronte a fatti come l’immigrazione( attento non difendo Salvini e la sua politica) ma vediamo nella realtà i fatti dove è che ci si vada a posizionare rispetto a tutto quanto ne consegue da questo in seno allo stato laico.E’ lo stato laico che si fruga le tasche-quindi tutti noi-dopochè il sistema di alleanze del medesimo ha prodotto direttamente con i suoi interventi guerre, crollo di stati,miseria e tutto quanto ne consegue.I 35 euro al giorno che percepiscono le parrocchie e le Cooperative per l’assistenza ai profughi( attento tutti sono profughi perchè tutti fuggono dalla miseria e dalle guerre) chi è che ingrassa? Pensi che non vi sia nessun interesse a monte su questi motivi che se pur umanizzanti e caritatevoli sono a carico della collettività? Ti sei mai chiesto se Papa Francesco si sia mai chiesto se nella collettività vi siano persone che tutto questo non lo desiderino anche e proprio in forza di elementi materiali di loro stessa sussistenza? Ed allora vedi che qui viene fuori comunque l’arroganza del potere politico che quando viene esercitato obbliga e fa leggi e disposizioni per le quali anche chi sia contrario ne è obbligato a deve sottostare? Non ti chiedo un giudizio di tutto questo di carattere morale, ma sono soprattutto loro(la chiesa ed i capi della chiesa) che nella storia hanno difeso il capitalismo e la sua rapina che perpetrava verso il terzo mondo a cominciare dai primi anni dell’alto Medio Evo per poi proseguire con fattori come l’evangelizzazione che ha rotto gli equilibri etici e sociali di centinaia di milioni di persone.Ed allora che questi passino per i difensori dell’umanità io ne ho le tasche piene come ce l’hanno piene milioni di persone e lo si vede dal crollo delle vocazioni e soprattutto dal respingimento delle altre religioni che hanno come matrice etica l’opporsi alla penetrazione del cattolicesimo nelle loro terre, perchè lo vivono come sconvolgimento delle loro realtà sia familiari sia sociali.E’ l’Occidente che sottopone col suo modello di sviluppo al dualismo accettante od al suo rifiuto violento, arrivando perfino alla reazione terroristica ed armata di gruppi e di eserciti.Dall’altra parte però questi che si ribellano e che arrivano a farsi esplodere anche con i figli talvolta,hai mai pensato che se fanno questo non possano essere solo dei pazzi e degli invasati dalla religione loro? Ed allora di cosa parliamo,del progressismo della Chiesa Cattolica che mostra i suoi vertici più alti accettanti le logiche che producono tutto questo. Ti sembra veramente che questi -come tu dici- siano a buon punto? Questa è un etica raffinata per far credere alla gente che vi siano sempre le forze del Dio misericordioso che accoglie tutti,tutta l’umanità-nessuno escluso- ma nello stesso tempo batte questa strada per penetrare inesorabilmente come religione vincente dentro altre religioni e popoli, infischiandosene della loro autonomia e libertà.Esattamente il contrario che dovrebbe essere fatto per essere veramente credibili, usando il potere immane che hanno invece che tuonare dalle finestre contro la guerra e spingere gli adepti che li ascoltano a starsene a casa mentre gli aerei bombardano altri popoli.Ecco perchè l’Occidente è una area del mondo portatore della tecnologia il cui uso mostra quanto possa essere grande svluppata la mente umana ed i traguardi che possa raggiungere ma tali traguardi usati all’interno di questo sistema economico che riproduce la disuaglianza con i propri meccanismi è l’esatto contrario di ciò che necessiterebbe.E fra le prime dighe che si frappongono al cambiamento prima di pensiero poi di azione c’è codesta Chiesa con al vertice chi la comanda.Io dico sempre che se è l’unica istituzione umana( è una fandonia che sia una istituzione divina, lo dicono gli umani che così sia non vedendo che tale posizione rende e rende molto) che se è sopravvissuta per più di 2000 anni alla caduta di imperi, alla storia, alle guerre ed ad ogni altra vicissitudine umana, credo che voglia dire che possieda una corazza tamente forte basata essenzialmente sulla condizione limitata dell’uomo nei confronti del tempo e della natura.Ma è fatta da uomini che la amministrano e che la interpretano decretando anche quali debbano essere le sue funzioni qui sulla terra.Ed il cerchio si chiude quando si dice che se è vero che sia così qualche cosa produrrà nella mente delle persone e del loro vivere….( Oggi hanno riconosciuto per bocca dei loro vertici e prelati che nel passato hanno peccato ed hanno compiuto miserie umane ma l’hanno riconosciuto perchè portati per i capelli a fare i conti col progresso e con la conoscenza…credete forse che non ci fosse stato il cambiamento si sarebbero comportati in tal modo ?) .Solo da una cosa come questa si può capire che siano gli uomini che dicono che sia una istituzione divina, uno dei gangli fondamentali per intercettare la mente umana, e come si dice per ribadire la condizione ”che alle cose per farle vere basta crederci”.E’ un bisogno umano tutto questo? Forse si, ma che segna la limitatezza dell’uomo di fronte alle forze del creato,ma credo fermamente che non debba essere preso tutto questo a ricatto umano( perchè si esercita nella forma di un ricatto sia chiaro) qui su questa terra da altri uomini per finalità di potere e di condizionamento prima per le menti poi per le azioni che ne derivano.Ecco perchè il massimo rappresentante-si dica quello che si vuole- personalmente non lo annovero nella categoria dei progressisti anche se si sforza di farlo apparire,ma in ben tutt’altro scranno.Ti dicono che sia un introduttore di novità contro gi elementi di resistenza interni, un equilibrista che si sforzi per far cambiare la chiesa senza distruggerla, ma le finalità di tale lavoro sono quelle sempre di un mantenimento essenziale nel divenire della storia.Che tutto questo si dica che faccia parte di un bisogno umano mi si permetta di dissentire,lasciando però e chiaramente la libertà di credere ad ognuno che si possa forgiare-di per se stesso- la propria forma di alienazione.Perchè di questo oggettivamente si parla alla fine.
Spiegaci perché allora nel gennaio scorso 20 capi di stato e di governo dell’America latina e centrale scrissero una lettera a Papa Francesco, nella quale lo accusavano di aver preso posizioni sul Venezuela e sul Costa Rica “troppo poco critiche verso i governi di quei paesi”, in sostanza di essere filo Maduro, e addirittura filocomunista… e perché i governi ultraliberisti come quello del brasiliano Bolsonaro non amano certo le posizioni di Bergoglio. La sinistra politica in America latina non è scomparsa e guarda a Papa Francesco come ad una figura di speranza . Lo dicono i giornali di quei Paesi e le cronache che arrivano in Tv… Comprese quelle che arrivano dal Cile n questi giorni.
Pensi davvero che le lettere a Bergoglio di coloro che dici possano sancire la sua partecipazione a prpendere e sposare le sorti dei popoli del Venezuela? Se pensassi in tal modo saresti un illuso.Alle parole di condanna -sempre generica- della violenza e delle cause della fame, la politica di Bergoglio non è stata affatto scardinante degli aspetti più retrivi della politica ecclesiale verso il terzo mondo. Chiediti perchè non abbia mai parlato appunto della penetrazione dell’evangelizzazione in detto terzo mondo e cosa questa abbia provocato? Se fai riferimentoa dette lettere vuol dire che volutamente tu non tenga conto delle cose importantie della sostanza e ti arrampichi si aspetti prettamente secondari e comuni alla politica repressiva che tutti i governi costituiti ed appoggiati dall’occidente, hanno fatto con sanzioni e posizioni politiche precise verso paesi come il Venezuela.Ogni tanto dopo un mese o due alla TV eccolo che ricompare tale paese,nell’occasione che possano venir sancite le idee che si possono benissimo dimenticare da parte di un pubblico disattento ed anche schierato. Ma l’hai sentito mai tuonare contro tale principale fattore di reattività alla penetrazione cristiana il Sig. Bergoglio oppure anche tu non sei d’accordo a pubblicare sul tuo giornale cosa rappresenti ed abbia rappresentato l’evangelizzazione di certi paesi? Perchè non lo dici o non lo vbuoi considerare che sia stata proprio tale evangelizzazione ad avvicinare paesi mussulmani ai quali è stato imposto in certe aree di osservare la fede cattolica che ha proceduo come un cuneo d’acciaio che si addentrava cercando di scalzare l’etica delle famiglie, la concezione delle stesse sia della società sia delle famiglie e gli equilibri inter familiari ed anche statali in regioni dove l’etica dello stato è molto più vicina ad un etica religiosa che laica,in nome di assistenza, apertura di centri ospitanti popolazioni ridotte allo stremo.Non credi che anche da tali intenti di penetrazione in quelle società sia nata la rivalsa del terrorismo che si esprime in tragedie da parte di gente che si lascia immolare con i figli al seguito e che ha una concezione della vita diversa da quella occidentale? L’hai sentiti mai tuonare contro questi aspetti sia Bergoglio sia i suoi predecessori che hanno spesso lavorato per smontare gli stati laici e sostituire al loro posto regimi di destra come quello Polacco ? Ma anche in altri paesi della libera europa è successo e succede questo, paesi come quelli baltici che accettano di ospitare nel loro territorio armate intere come i paesi baltici e di far passare come normalità la pressione strategico-militare verso paesi come la Russia? Mai preso parola su queste posizioni, ma solo genericità contro la guerra, contro la morte per fame, contro l’emigrazione.Eppure lo sapeva anche lui chi aveva bombardato la Libia… quindi quello che dici che sia stato il ricevitore di lettere da quei governanti sul caso Venezuela è un fatto tutto risibile e che non riveste alcuna importanza,se non quella del tentativo di altre potenze di erigere un muro di dissenso verso le politiche di quel paese.Quando regnavano in quel paese le multinazionali americane che succhiavano il petrolio dei venezuelani tali lettere erano ben lontane dal fatto di essere scritte.Se mi è permeso dire una mia impressione sulle tue risposte date nel tempo sul fatto della critica da parte mia alla chiesa del resto mai virulente ma sempre incentrate sul fatto della sua azione politica e condizionante,tu hai sempre risposto ma risposto costantemente da pompiere, in modo tale da spegnere certi fuochi che potevano con i fatti evocati portare zizzania nei riguardi di chi si parlava.Questo fatto, notato quasi sempre per non dire sempre, io me lo spiego in un solo modo che è quello che tu tenga pur sapèendo ed interpretando certe questioni e fatti, a perseguire una politica di equidistanza ed a non far emergere cntraddizioni che potrebbero dar adito a settori politico-religiosi di risentirsi e di leggere dalle righe del tuo giornale anche interventi che se mi ricordo bene sono solamente io e talvolta Casaioli a scrivere e nessun altro.Io scrivo perchè mi interessa il dibattito e mi interessa la battaglia delle idee come principio cardine delle discussioni e non mi interessa la denigrazione che non ho mai messo in atto ed anche se qualche pasdaran in odore di sagrestia sia nel lontano passato intervenuto in maniera risentita(ma trattavasi di pasdaran) ho sempre risposto in maniera mai offensiva ma educata sulle questioni.Mi posso sbagliare ma anche a valere sulle risposte che dai su certi argomenti a me sembra che tu tenga a non apparire critico come le situazioni e questioni che invece sono valoriali nella battaglia delle idee dovrebbero invece imporre, e che spesso dovrebbero rispondere a coprire argomenti precisi invece che generici ed evasivi e comportare da parte di uno spirito libero, estraneo alle risse,e soprattutto al timore di ferire solo criticamente certi settori che invece determinano la politica anche dei partiti. Questo mi sembra che da parte tua non si realizzi e mai lo è stato.
Forse perchè non consideri tutto questo come un bisogno di dibattito ben sapendo a quanto tengano al silenzio certi settori del mondo politco ed ecclesiale,che determinano le politiche ma che hanno fatto della loro etica quella del ”non apparire”.Quando ritengono che gli si ledano degli interessi ben materiali e corposi,al contrario intervengono e sono quasi sempre vincenti.E’ verso tali forze che mi appare il tuo costante silenzio, riducendo al minimo le considerazioni.Che ti devo dire? Oculatezza a prendere posizioni contrarie? Perchè dalle motivazioni che ho scritto in questo intervento e soprattutto in quello precedente mi sembra che gli aspetti valoriali e le motivazioni siano state evocate.No?