SIENA E LA VOGLIA DI VOLARE. TORNA IN BALLO IL RILANCIO DELL’AEROPORTO DI AMPUGNANO?
SIENA – Ogni tanto la questione torna a galla. Siena vorrebbe volare. Ma non ha l’aeroporto. O meglio uno ce lo avrebbe (piccolo), ma di fatto è dismesso. Si tratta dell’aeroporto di Ampugnano, a poca distanza dalla città, nel territorio di Sovicille. La questione va avanti da una ventina d’anni, L’ultimo a rilanciarla sul tappeto è stato l’on. Francesco Michelotti (Fratelli d’Italia) che in una dichiarazione ha detto testualmente di sostenere “la necessità di riqualificare l’aeroporto di Siena, affinché diventi un punto di riferimento per il turismo di qualità e i voli di piccoli jet privati”. “Sono convinto – afferma Michelotti – che vada lanciato un bando pubblico per attirare imprenditori e capitali privati. Il progetto di Carlo Panerai, presentato da diversi mesi all’Enac, è uno dei potenziali aspiranti al bando. A me interessa che si creino le condizioni per rivitalizzare Ampugnano”. A questo proposito l’onorevole senese precisa: “Ci sono due strade. O Enac Servizi, la società in house creata da Enac, decide di rilanciare Ampugnano in proprio e di investire sull’aeroporto, oppure c’è la gara. Ritengo che sia la strada più semplice, per far sì che Ampugnano porti ricchezza sul territorio e faccia crescere le imprese della filiera del turismo e non solo”. Però fa una ulteriore precisazione a scanso di equivoci: “Non sogno voli di linea per Milano o Olbia, ma uno scalo per piccoli aerei e jet privati. velivoli da quattro a dieci posti, non invasivi per il territorio ma importantissimi per uno sviluppo del turismo di alto livello”.
Ma sul fatto che l’aeroporto, anche solo per piccoli aerei e jet privati, porti sviluppo e rafforzi la filiera ddel turismo, non tutti sono d’accordo. Secondo gli operatori turistici di Sovicille sarebbe solo una iattura. La proposta di Michelotti poggia su un dossier che a fine 2023 egli stesso ha consegnato un al viceministro delle infrastrutture Bignami. Il citato Progetto Panerai (Carlo Panerai, presidente di Delta Aerotaxi) presentato da tempo, prevede un investimento di 17 milioni di euro, necessario per adeguare la struttura e la strumemtazione di Ampugnano che dal 2013 è chiuso ai voli commerciali anche se certificato Enac, ed è sede dell’aeroclub Siena.
Si è parlato negli anni anche di una possibile riconversione dell’area aeroportuale in impianto per l’atletica o per un grande parco fotovoltaico. L’on. Michelotti parte dalla convinzione che “sempre più turisti, e non solo ricchissimi, preferiscono spostarsi in aereo. Meglio se non con voli di linea. O restiamo nel medioevo, con le carrozze, o di questo aeroporto, già esistente e che necessita di ben pochi adeguamenti, o ne sfruttiamo le potenzialità”.
L’aereoporto di Ampugnano è improponibile a causa della dimensione e alla prossimità con quello di Pisa. Probabilmente ha funzionato (assai poco) , grazie a contributi della Fondazione MPS. Siena può avere quello di Pisa soprattutto se sarà migliorato il collegamento ferroviario
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