CHIUSI, SULLA STAZIONE IN LINEA NUOVO STRAPPO TRA COMUNE E OPPOSIZIONI E COMITATI. PASSO INDIETRO DEL PROCESSO UNITARIO FATICOSAMENTE COSTRUITO

martedì 16th, aprile 2024 / 12:40
CHIUSI, SULLA STAZIONE IN LINEA NUOVO STRAPPO TRA COMUNE E OPPOSIZIONI E COMITATI. PASSO INDIETRO DEL PROCESSO UNITARIO FATICOSAMENTE COSTRUITO
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CHIUSI – Ieri, 15 aprile, in Consiglio Comunale a Chiusi sono successe alcune cose rilevanti. Su un tema rilevante e di strettissima attualità, sul quale da un anno a questa parte si è scritto e discusso molto in assemblee pubbliche, sulla stampa, sui social e anche in inziative politiche e sedi istituzionali: quello dell’alta velocità e della stazione in linea. Tema sul quale si sono registrate anche clamorose “conversioni” da parte di sindaci e partiti, inizialmente favorevoli o possibilisti sulla stazione in linea che poi, dopo l’indicazione di Creti da parte del tavolo Tecnico interregionale al Ministero, hanno cambiato posizione sposando di fatto le tesi del Comitato Opzione Zero e di altre associazioni, movimenti e partiti del tutto contrarie alla “cattedrale nel deserto” o stazione in mezzo al nulla e favorevoli invece all’utilizzo delle stazioni esistenti di Arezzo e Chiusi.

Ieri in consiglio Comunale a Chiusi si  discussa una mozione firmata dalle due consigliere di Chiusi Futura Lelli e Cappuccini e dai due rappresentanti del Gruppo Possiamo Lottarini e Magnoni. I quali (Lottarini e Magnoni) dal passo di lato rispetto alla maggioranza di cui facevano parte ad inizio legislatura si sono schierati ufficialmente con una forza di opposizione. E questo è uno dei fatti rilevanti. I consiglieri della lista Barbanera (Barbanera e Iagher) anche loro di opposizione, al momento del voto hanno votato contro la mozione come la maggioranza. E questo è un secondo fatto rilevante. Ma veniamo al merito della questione. La mozione, presentata il 26 febbraio scorso, aveva come oggetto “l’accoglimento delle osservazioni al Piano Strutturale Intercomunale”, cosa che alla luce delle suddette “conversioni” e delle dichiarazioni ufficiali rilasciate in varie occasioni sembrava un passaggio naturale  e conseguente, per togliere la mucca dal corridoio, cioè per togliere di mezzo la previsione di una stazione in linea per l’AV in Valdichiana e dunque spingere per l’utilizzo e il potenziamento delle stazioni esistenti. Questo il testo della mozione:

  Premesso che:

– In data 8/08/2023 il Consiglio Comunale ha approvato a maggioranza il piano strutturale intercomunale, elaborato dall’Unione dei Comuni, contenente la previsione della costruzione di una nuova stazione AV in località Tre Berte/Salcheto;

– la Lista Chiusi Futura,  il Comitato Aria, l’Associazione Opzione 0, il Circolo Valdichiana di Lega Ambiente , l’Associazione il Bersaglio di Montepulciano, condividendo la scelta di un’azione comune al fine della salvaguardia del territorio, in data 19/11/2023, hanno presentato all’Unione dei Comuni otto osservazioni , una delle quali contiene la sostituzione  della costruzione di una nuova stazione AV a Tre Berte con l’attuale stazione di Chiusi – Chianciano Terme” , stralciando di fatto la previsione della stazione in linea ed eleggendo quest’ultima a Stazione AV; 

  Considerato che:

-il Sindaco Gianluca Sonnini lo scorso 3 Febbraio inviava al Presidente Giani , all’Assessore ai Trasporti Stefano Baccelli e ai Dirigenti di Trenitalia Spa una lettera aperta per chiedere un incremento immediato delle fermate dei treni  AV a Chiusi ed Arezzo e per rafforzare il trasporto ferroviario con ripristino dei treni AV nella stazione di Chiusi Chianciano Terme riferendo altresì la sua forte perplessità in merito alla costruzione di una nuova stazione AV in località Creti-Farneta  a causa dei notevoli investimenti economici e per la lunga tempistica che richiederebbe una tale opera;

– che ad oggi il Sindaco e la maggioranza, pur essendosi espressi con alcuni comunicati stampa ed avendo quindi dato evidenza della posizione sul tema, non hanno provveduto a sottoscrivere atti amministrativi contenenti le dichiarazioni di cui al punto che precede;

Si impegnano il Sindaco e la Giunta a

1 – proporre all’Unione dei Comuni l’accoglimento delle osservazioni depositate dalla Lista Chiusi Futura, il Comitato Aria, l’Associazione Opzione 0, il Circolo Valdichiana di Lega Ambiente e l’Associazione il Bersaglio di Montepulciano  in data 19/11/2023 contenenti “la sostituzione della costruzione di una nuova stazione AV a Tre Berte con l’attuale stazione di Chiusi – Chianciano Terme”; 2- sollecitare l’Unione dei Comuni alla redazione di un atto amministrativo contenente lo stralcio della previsione della stazione in linea e l’elezione della stazione di Chiusi Chianciano Terme a Stazione AV; 

I Consiglieri Lucia Lelli, Francesca Capuccini, Daria Lottarini, Lorenzo Magnoni. 

La maggioranza che sostiene Sonnini però non ha voluto votare il testo proposto. Ha tentato di farlo ritirare per presentarne uno diverso. In sostanza l’impressione che si ricava da ciò è che la maggioranza (e il gruppo Barbanera che fa capo a Italia Viva) non abbia avuto il coraggio di schierarsi apertamente con il Comitato Opzione Zero e gli altri sodalizi con un atto ufficiale, anche se meno di un mese fa ci fece una iniziativa pubblica insieme all’auditorium la Villetta, sempre a Chiusi.

Sembra che questa maggioranza sia sì contraria alla stazione volante a Creti-Farneta, ma non riesca a proprio a dire un NO netto ad ogni ipotesi di stazione in linea e nemmeno un Sì altrettanto netto all’utilizzo delle stazioni di Arezzo e di Chiusi. Una posizione ancora una volta “parziale” e debole, dettata forse dalla supposta necessità di non “sbracare”, cioè di non smentire e abiurare tutto ciò che per mesi sindaci e Pd coi suoi esponenti di punta hanno biascicato sulla stazione a Tre Berte-Salcheto ecc. D’altra parte molti dei comuni della zona andranno al voto a giugno e forse la maggioranza chisuina ha voluto anche prendere tempo, non forzare la mano in una fase delicata. Con un risultato però a dir poco discutibile.

Sembrava potesse essere l’occasione giusta per suggellare con un atto formale i passi compiuti in questi mesi verso una battaglia comune. E anche per suggellare la sitonia tra la politica e le istituzioni con la società civile, i movimenti e i comitati. Cosa che in campagna elettorale aiuta.

Il Consiglio Comunale di Chiusi l’occasione l’ha gettata al vento e adesso quel voto contrario della maggioranza alla mozione di Chiusi Futura e Podemos rischia di rallentare anche il processo unitario che si era innescato. La chat del comitato Opzione Zero su whatsapp è diventata rovente in pochi minuti, con Sonnini & C. fatti oggetto di improperi e l’accusa di doppiogiochismo e di parlare con lingua biforcuta. Il Comune è di nuovo in rotta di collisione con il comitato e tutto il “movimento” che sulla questione si è mobilitato. Un passo indietro, dopo i passi avanti.

Servirà un po’ di diplomazia adesso per ricucire lo strappo che si è riaperto, dopo le strette di mano degli ultimi mesi, servirà forse che altri sindaci dicano qualcosa in proposito, prima fra tutti Agnese Carletti in quanto presidente dell’Unione dei Comuni, che pure al convegno de La Villetta aveva fatto intedere che la revisione del Piano Strutturale ci poteva anche stare. O Edo Zacchei, di Sinalunga, che ha parlato di stralcio dal Piano Strutturale Intercomunale del Polo Logistico di Bettolle dichiarato non fattibile…

La maggioranza chiusina si è infilata di nuovo in un cul de sac, per quale motivo specifico e per paura di cosa non è ben chiaro. Ha fatto un autogol, insomma. I Comitati e le forze politiche che hanno presentato le osservazioni al Piano Strutturale Intercomunale chiedendone la revisione dovranno dal canto loro mostrare sangue freddo e pazienza, considerando quanto avvenuto ieri in Consiglio a Chiusi un incidente di percorso, non un muro impenetrabile, come quello fatto costruire dagli Usa al confine con il Messico…

Vedremo se in Consiglio Comunale si tenterà una soluzione concordata o si preferirà lavorare più sottotraccia. Certamente sarebbe un peccato e un errore politico imperdonabile se per rigidità o titubanza di qualcuno, dovese andare al macero tutto il lavoro fatto per costruire un fronte ampio e comune, tanto più adesso che anche in Umbria il “fronte contro la stazione in linea e a favore di Chiusi e Arezzo” sta trovando nuovi supporters, con la possibilità più concreta rispetto a qualche mese fa, di riaprire anche il discorso del collegamento stradale Perugia-Chiusi via Pievaiola e adeguamento della SP del Fornello.  Nonché quello di un possibile rilancio del progetto Centro Intermodale Merci, anche su basi e dimensioni diverse da quello previsto 20 anni fa e poi lasciato incompiuto, per rispondere ad esigenze concrete delle imprese del territorio e ad alcune emergenze non procrastinabili come quella dei TIR in entrata e uscita dalla Lodovichi Spa che passano per il centro di Chiusi Scalo.

Intanto vale la pena ricordare che in politica le dichiarazioni e i proclami spesso vengono smentiti dai fatti, che i politici mostrano di avere la memoria corta e di dmenticarsi spesso di ciò che hanno detto anche pochi giorni prima. Ma le dichiarazioni, le interviste, le prese di posizione pubbliche, gli interventi nelle sedi istituzionali, restano comunque agli atti. E come dicono gli avvocati nei film americani  “ogni frase può essere usata contro chi la pronuncia”… Noi per esempio abbiamo anche un archivio e le dichiarazioni di Giani, di Ceccarelli di Scaramelli, di Sonnini e dei sindaci della Valdichiana senese, dei segretari di partito (compreso Valenti, del Pd), dei loro colleghi umbri le abbiamo sempre riportate e le possiamo sempre ricordare anche agli elettori prima delle elezioni. La memoria è importante, le parole sono importanti. L’italiano, come la matematica, non è un’opinione.

m.l.

 

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