15 MAGGIO ’44: QUELLA STRAGE DI BAMBINI A PONTE A RIGO E LE STRAGI DI INNOCENTI DI OGGI

mercoledì 15th, maggio 2024 / 15:30
15 MAGGIO ’44: QUELLA STRAGE DI BAMBINI A PONTE A RIGO E LE STRAGI DI INNOCENTI DI OGGI
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SAN CASCIAN BAGNI – Oggi è il 15 maggio e il 15 maggio a San Casciano dei Bagni e in tutto il territorio dell’estremo sud della provncia di Siena è rimasto scolpito nella memoria come un giorno triste. Terribile. Il giorno in cui avvenne una strage di bambini. Azione bellica degli Alleati che intendevano crerare difficoltà negli approvvigionamenti alle truppe naziste che occupavano l’Italia. Era il 1944.

A novembre gli angloamericani avevano bonbardato la stazione di Chiusi (8 morti tra i civili e un centinaio tra i soldati tedeschi di scorta ad un convoglio in partenza colpito in pieno), dall’inizio del mese di aprile la stazione di Ponticelli (Città della Pieve) era stata bombardata 26 volte, gli alleati avanzavano da sud, da Orvieto e Fabro verso Chiusi, e in Valdorcia sulla Cassia verso Siena..  E gli Alleati bombardavano e mitragliavano anche i convogli in trasito sulla Statale n.2 e cercavano di far saltare i ponti… L’operazione era denominata “Strangle”.

La mattina del 15 maggio una delle bombe colpì in pieno una casa colonica vicino a Ponte a Rigo in cui avevano trovato provvisorio rifugio alcune mamme coi loro bambini, sfollati dai paesi vicini. Una ecatombe: 10 morti. Due mamme di neanche trent’anni e 8 bambini. I nomi: Angiolina Del Segato in Torelli (30 anni) con i suoi figli Umberto (1 anno), Maria (7 anni) e Rosina (11 anni); Italia Meloni in Terrosi (29 anni) con i suoi figli Antonietta (7 anni) e Domenico (9 mesi); Pasquino Paolucci (6 anni), Renata Diacinti (7 anni, di Piancastagnaio), Vinna Terrosi (3 anni). La scena che i soccorritori arrivati da Celle sul Rigo e da San Casciano si trovarono di fronte fu raccapricciante.

Ai caduti di quel 15 maggio di 80 anni fa è stato dedicato un monumento, nei pressi della Chiesa di Sant’Elisabetta, lungo la via Francigena, percorsa anche oggi da migliaia di pellegrini e camminatori… Questa mattina Agnese Carletti sindaca di San Casciano con una cerimonia ufficiale ha reso omaggio alle vittime di quel bombardamento. Che, va ricordato, fu opera degli Alleati, come quello alla stazione di Chiusi. La guerra ha sempre dei costi altissimi. E spesso a pagarlo sono le persone più indifese come le donne e i bambini. Così fu a Ponte a Rigo il 15 maggio ’44. Così è oggi in Ucraina e nella Striscia di Gaza dove i mbambini morti sotto le bombe israeliane sono decine di migliaia. Così è anche laddove i bambini vengono impiegati come soldati, spesso votati alla morte.

Quel monumento sulla Francigena è un monito ai viandanti di oggi. Un messaggio per dire che la guerra – anche se giusta, gli Alleati angloamericani nel ’44 stavano dalla parte giusta della storia – si porta sempre dietro il suo carico di morte e distruzione, di lutti e macerie anche umane. I 10 morti di Ponte a Rigo di cui 8 bambini, li fece il “fuoco amico”, che in guerra va sempre messo nel conto. 

Continuare a inviare armi all’Ucraina per esempio, vista la piega che sta prendendo il conflitto (ma noi lo dicevano anche all’inizio di esso) significa solo continuare a fare più morti e più feriti, quando invece servirebbe subito un’azione diplomatica per aprire una trattativa e trovare una pace onorevole per tutti. Soprattutto per gli ucraini, perché sono loro che muoiono in prima linea, senza possibilità alcuna di invertire l’esito dello scontro. A Gaza idem, l’offensiva israeliana in barba ad ogni risoluzione o monito dell’Onu e perfino degli Usa, sta azzerando ogni possibilità di negoziato per arrivare a “due popoli due stati”, perché si sta mangiando TUTTA la Palestina e sta uccidendo TUTTI i palestinesi, costretti ormai in una riserva indiana assediata, senza acqua, senza luce, senza viveri, senza medicine…

Giusto, giustissimo ricordare la strage dei bambini di Ponte a Rigo nel ’44, ma non si può ricordare quella e rimanere di fatto indifferenti e muti di fronte alla strage quotidiana di Gaza e dell’Ucraina, alle stragi degli innocenti di oggi. 

m.l.

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