A come ABITANTI
La Rubrica del Comitato Art32 oggi narra di come una legge nazionale basata sui numeri abbia lasciato segni profondi, ancora tangibili nel territorio del Trasimeno.
Nel 2015 il governo Monti decide di attuare una spending review alla sanità italiana. I termini inglesi, si sa, non vengono mai usati a caso. La traduzione italiana suona (e infatti è) più a “taglio indiscriminato” che a revisione della spesa.
E cosa decide il governo Monti? Semplicemente che per farla avrebbe tagliato i posti ospedalieri facendo precipitare l’Italia dall’undicesimo posto del 2006 al ventesimo posto nella classifica europea che include 26 paesi.
Il famigerato Decreto Ministeriale 70/2015 decide quindi che in Italia bastano 3,7 posti letto ospedalieri per ogni 1000 abitanti (divisi in 3 posti per acuti e 0,7 posti per riabilitazione e lungodegenza).
Secondo l’annuario statistico del Servizio Sanitario Nazionale nel 2019 (ultimi dati disponibili) in Umbria c’erano 3,7 posti letto ogni 1000 abitanti. Gli umbri risultavano quindi diligentissimi, ma le cifre non lo confermavano e continuano a non confermarlo. Nella realtà i posti letto per acuti sono 3,2 ogni 1000 abitanti mentre i posti letto per riabilitazione e lungodegenza sono 0,5.
E arriviamo ad oggi. Il Distretto Sanitario del Trasimeno ha circa 60 000 abitanti e la norma suggerisce che dovrebbe avere 180 posti letto per acuti. Tuttavia, nel Piano Sanitario Regionale recentemente pre-adottato dalla giunta Tesei, il Distretto del Trasimeno viene accorpato a quelli del Perugino e della Media Valle del Tevere per un totale di 300.000 abitanti circa. Posto che i numeri siano nella norma, quanti posti letto verranno effettivamente allocati al territorio del Trasimeno?
Con la ristrutturazione dell’ospedale di Castiglione del Lago, secondo le direttive della giunta regionale precedente (vedi dichiarazioni di Barberini) i posti per acuti avrebbero dovuto essere 61. Lo scorso aprile però le rappresentanze di Centro sinistra, Lega e Fratelli d’Italia del comune di Castiglione del Lago comunicano che i posti saranno invece 52. Che siano 61 o 52 poco importa. Resta di fatto che al cittadino del Trasimeno è stato detto: “Stai sereno!”
Stai sereno…o state sereni..non lo ha sentito nessuno in val di chiana fino a Chiusi, se non nei racconti ,dicono, del Sindaco attuale di Città della Pieve ,famoso oer le dirette su Draghi e le visite a vuoto alla sua residenza pievese coadiuvato da alcuni…ben conosciuti della sempre attuale Giunta Regionale con la partecipazione di comitati di lotta ed esponenti stellati.una favola ben raccontata e non a lieto fine. ..troppa propaganda.
Ringraziamo Remo per la costanza con cui interviene a commentare gli articoli del comitato Art32. A prescindere dagli argomenti trattati lei c’è sempre, Remo. In prima linea, con lo stesso trasporto e la stessa mancanza di attinenza ai temi espressi. E di quest’attenzione così devota noi la ringraziamo. In un mondo volubile e superficiale, la costanza è una qualità preziosa.
Ringraziamo, ma cosa c’entrerenbe questo articolo 32, nell”articolo di Abitanti.??
Gentile Remo, ma come?? Un acuto osservatore come lei, fine argomentatore delle improvvide e funeste gesta di un Comitato che lei accusa di appartenenza politica ad mentula, in barba alla mancanza di attinenza, non si è accorto che l’articolo fa parte della nuova rubrica del Comitato? Remo,non ci deluda!
Non contesto nell’attualità ciò che ha detto il Sig.Remo, ma se qualcuno avesse la memoria un po’ più lunga di lui,forse vedrebbe che la situazione che ha visto prevalere l’attuale giunta e maggioranza pievese è stata provocata proprio dalla insufficienza quasi totale di quella precedente innescata anche e soprattutto per la questione ospedale. Quindi credo sia bene per un rispetto della verità oggettiva dare alle parole il loro valore, indipendentemente dall’esito delle passeggiatine a casa dell’ex Presidente del Consiglio,anche per il semplice fatto che a pregarlo di rimanere e di non dimettersi il primo della fila è stato il PD poi sono venuti tutti gli altri, quello di Speranza compreso. La memoria talvolta proprio inutile non sembrerebbe essere ed ad averla si eviterebbe di tentare di rovescare la frittata.Poi anche nei confronti dell’attuale giunta le critiche vanno fatte sicuramente ma sarebbe bene che le cose fondamentali della politica delle giunte precedenti e di quella precedente regionale, possano marciare anche di pari passo poichè è in base a quelle che si verifica cio che Remo dichiara come fotografia della situazione. Guarda caso, di botto le responsabilità scompaiono e nessuno si ricorda di ciò che era prima….mi sembrerebbe richiedere un po’ troppo però ma da parte di chi ha fatto il bello ed il cattivo tempo-per la verità più cattivo chè bello- ogni motivazione è buona per spandere zizzania, perchè da tale punto di osservazione solo zizzania può essere, non altro.Aria fritta ed anche interessata.