“Non possiamo e non vogliamo rassegnarci a consegnare questa regione alla Lega”, afferma in un’intervista all’ANSA l’on. Walter Verini, nominato da Zingaretti Commissario del Pd in Umbria dopo l’inchiesta giudiziaria che ha travolto il segretario regionale Bocci l’assessore regionale Barberini e i vertici dell’Azienda ospedaliera
“Non ci si può rassegnare al declino” afferma ancora Verini, politico di esperienza e già braccio destro di Walter Veltroni, che contro Bocci ha perso le primarie qualche mese fa.
“Anche perché – aggiunge – l’alternativa sono Salvini e i 5 Stelle che con il Governo nazionale stanno portando il Paese alla rovina”. Verini non si nasconde dietro un dito e ammette che il tema del cambiamento del Pd, del necessità di un nuovo “modello di partito” non emerge solo adesso, dopo lo scandalo, gli arresti e gli avvisi di garanzia, ma era già sul tappeto da tempo “altrimenti non avremmo perso città come Perugia, Terni, Spoleto, Todi, Montefalco, Bastia, Amelia e altre, ma anche alle politiche cinque collegi uninominali su cinque”.
“Il ‘sistema umbro’ – prosegue Verini – ha però dimostrato in passato di poter garantire una qualità di vita e di sviluppo sopra alla media e anche oggi diamo segni evidenti di buongoverno e qualità. Ma tutto ciò non ci deve impedire di vedere crepe, ritardi, chiusure e autoreferenzialità. Assolutamente non dobbiamo chiuderci in noi stessi e rassegnarci a perdere la regione nelle elezioni in programma nel 2020. Servono al nostro interno forme di cambiamento anche radicali, come già successo in passato, quando la sinistra dette le sue migliori prove. Con coraggio e visione lunga”.
Secondo Verini, però, “da tempo l’Umbria arranca, ma allo stesso tempo vediamo la Lega e il M5s rovinare l’Italia e città come Terni e Roma solo per fare alcuni esempi. C’è esigenza di cambiamento, ma o la raccogliamo noi o arriveranno altri che porteranno allo sbando terre civili e dove la coesione sociale non è una parola, ma un fatto”.
Verini insomma teme il vento populista e le ricette delle attuali forze di governo a livello nazionale, così come quelle della destra. Lo dice apertamente, non lo manda a dire. E non sembra solo un modo per ricompattare le fila di un partito scosso, disorientato, ferito. Decapitato.
Per questo da commissario del Pd chiede alla Giunta Marini di “mettere il turbo” su alcune questioni: “Serve un cambio di passo sul tema del lavoro, perché il governo nazionale latita, servono poi misure d’emergenza sul tema delle liste d’attesa della sanità. In questo ambito l’Umbria ha grandi eccellenze, ma vanno spazzate via dalla gestione tecnica la politica e ogni tipo di consorteria. Servono poi segnali sul ciclo dei rifiuti e sulla sostenibilità ambientale. C’è inoltre da affrontare la questione della desertificazione industriale della fascia appenninica e un progetto speciale, di respiro per l’area del Lago Trasimeno. E con coraggio dobbiamo bruciare le tappe – conclude Verini – per costruire esperienze comuni e progetti concreti tra Umbria, Toscana, Lazio e Marche”.
Non lascia, ma raddoppia Walter Verini. Prova a tenere la palla in campo e a rilanciare l’azione. Dobbiamo tornare ad essere classe dirigente, non solo ceto politico-amministrativo. Ce la dobbiamo e ce la possiamo fare perché abbiamo fatto e stiamo facendo sia in Regione che nei comuni cose importanti, ma dobbiamo essere impietosi con i nostri limiti, i nostri errori, i nostri ritardi”.
Si dice fiducioso nell’opera della magistratura, il commissario Verini, non chiede le dimissioni della governatrice Marini, ma con le intercettazioni che circolano e che la vedono parte in causa nelle “raccomandazioni” finite nel mirino dei giudici, forse un passo indietro eviterebbe ulteriori imbarazzi al Pd e ne aiuterebbe la ripartenza…
Tra due giorni, giovedì 18 aprile (data in un certo qual mondo storica: segnò la vittoria della Dc sul Fronte Popolare nel 1948), Verini sarà a Città della Pieve (Palazzo Corgna ore 21,00), insieme a Camilla Laureti e David Sassoli entrambi candidati alle elezioni Europee. L’iniziativa era stata programmata per parlare di europa e voto europeo, e se ne parlerà, ma è chiaro, che dopo il terremoto giudiziario che ha scosso il Pd, la Regione e la sanità in Umbria, non si potrà non parlare anche di quello e di quella che è la “linea Verini”.
Il clima dentro il Pd e intorno ad esso è pesante, gli avversari pigiano sul tasto dello scandalo (come è ovvio) e chiedono il classico “tutti a casa!” A Città della Pieve, nello specifico, i sostenitori di Fausto Risini candidato sindaco della lista LiberaMente, provano ad accreditarsi come la sinistra buona contro la sinistra cattiva e marcia rappresentata dal Pd e dai suo alleati fedeli al “sistema”. Risini in effetti viene anche lui dal Pci, Pds di cui fu anche segretario negli anni ’90, ma non si è mai messo di traverso. E alle elezioni sarà appoggiato ufficialmente dalla Lega di Salvini e ufficiosamente anche dalla destra belusconiana e post fascista, dai 5 stelle, da ciò che rimane dell’area socialista di stampo craxiano. E se non vorrà perdere gran parte di quei voti, Risini lo dovrà ammettere e dichiarare.
La sfida elettorale pievese sarà una sfida a due, uno contro uno, ma non tra due liste di sinistra. La sinistra, colpita e ferita dallo scandalo sanitopoli, ma vogliosa di ripartire su basi diverse, sta da una parte, con Simona Fabbrizzi. Dall’altra c’è una lista civica capeggiata da una figura con una storia personale di sinistra, ma appoggiata e sostenuta dalla destra. Entrambe hanno possibilità di vincere. O di perdere. Magari per errori propri. Certo lo scandalo di questi giorni è un elemento in più sullo scenario. E se a Città della Pieve o a Castiglione del Lago, nonostante tutto, la situazione è definita e abbastanza chiara con un Pd che ha recuperato alleati che 5 anni fa aveva contro, in altri comuni il partito di maggioranza sembra essere entrato in un gorgo depressivo e autodistruttivo. A Panicale ad esempio, dove l’ex sindaca Pd Luciana Bianco che già vinse 10 anni fa con una lista contro la candidata ufficiale del Pd e l’ex assessore Gallo, Pd anche lui, sembrano pronti a sfidare il sindaco uscente Giulio Cherubini (Pd) con una lista alla Risini, appoggiata da un’altra ex come Francesca Caproni, già vicesindaco e per due legislature consigliere di opposizione, dalla Lega e dai 5 Stelle… Fibrillazioni da fine impero. Avrà un bel daffare il nostro amico Walter Verini per tenere a galla la barca e rimetterla su una rotta credibile e percorribile. Lo conosciamo da tanto tempo, ha partecipato a molte iniziative di Primapagina. Sappiamo che ce la metterà tutta.
Quando pochi mesi fa le primarie del Pd umbro incoronarono Bocci invece che lui, scrivemmo che la mutazione genetica del Pd era arrivata all’ultimo stadio. La deriva neodemocristiana si stava compiendo anche i Umbria. Era il 17 dicembre 2018.
Adesso il rischio, per il Pd è altissimo: perdere la Regione nel 2020 e molti comuni il 26 maggio. Un po’ di sana alternanza e qualche anno di purgatorio potrebbe anche far bene al Partito di Zingaretti, ma il problema è che le alternative sembrano non solo deboli, ma – detto tra noi – sembrano toppe peggiori del buco. Un po’ perché certe posizioni e ricette della Lega fanno paura; un po’ perché i 5 Stelle, dopo il boom elettorale di un anno fa si sono sciolti come neve al sole e nei territori sono il nulla cosmico; un po’ perché la destra che sta fuori dalla partita, ma coi propri voti può determinare il risultato è un aspetto inquietante per il dopo; un po’ perché certe liste “alternative” appaiono più operazioni revansciste, legate a smanie personalistiche e a logiche amicali più che veri e propri progetti politici di ricambio. Questa almeno è l’impressione. Vedremo se la campagna elettorale vera e propria, dal 25 aprile al 26 maggio, darà risposte diverse e più convincenti.
m.l.
Bene ha fatto Zingaretti ad imporre un commissario per il PD umbro. Bisognerà ora vedere quanto Verini, politico di esperienza, vorrà e riuscirà a porre le basi per il rinnovamento. Non molto potrà fare da qui alle elezioni europee e amministrative di alcuni comuni. Poi però dovrà muoversi presto e con decisione.
Quanto manca a “Forza ladri”?
I ladri si trovano nei posti più impensati, come quegli “onorevoli” che affermavano di mandare una parte delle indennità a un fondo per la piccola impresa e invece intascavano inviando copie di mandati falsi. Nel forza ladri ci saterebbero alla grande. Prima di giudicare vediamo cosa saprà fare Verini.
Solo per precisazione per rispondere a Paolo ed a Luciano. Fermo restando il fatto che ” un ladro è un ladro” sotto qualsiasi ” latitudine” credo che un po’ di differenza ce ne corra, forse proprio non tanta ma un pochino sì.Faccio notare che i ”ladri” a cui ti riferisci non hanno ottemperato ad un contratto fra privati, intascando i soldi destinati ad una devoluzione decisa da una associazione. Fatto deprecabilissimo ma mi risulta siano stati cacciati da quell’associazione o no? E si trattava solamente di una persona e difatti anche per questo ha fatto storia, come primo caso. Di ben altra natura è il fatto di contravvenire alle disposizioni pubbliche ed invalidare i diritti democratici dei cittadini.Anche se si tratta di sottrazione di fondi o simili, una cosa è togliere dal salvadanaio della propria famiglia di nascosto soldi contravvenendo alla norma per il risparmio fissata dalla famiglia stessa,ben altro è procurare e disporre lo scavalcamento di liste o disporre assunzioni di personale in favore di cert’uni a scapito di altri.
Poi certo che ci penserà la Magistratura a giudicare stabilendo le colpe e se queste vi siano( ma mi risulta che ci siano intercettazioni come dicono giornali e tv), ma queste cose rivelano l’esistenza di un sistema di potere che si è appropriato dello Stato e gestisce le funzioni di questo per ricavarne vantaggi,beneficiare certi amici che rappresentano serbatoi di consensi.Ma ancora si deve spiegare cose del genere dopo anni che tutti si sono resi conto di come funziona questa politica? E’ il fatto che si fà da gobbi….
Intanto Verini e Zingaretti hanno fatto dimettere Catiuscia Marini. Era il minimo che potessero fare. Ma almeno l’hanno fatto. https://www.primapaginachiusi.it/2019/04/sanitopoli-umbra-la-governatrice-marini-si-e-dimessa-emergono-nuovi-inquietanti-scenari/
Dalla lettura delle intercettazioni emerge altro cara Marini a proposito del tuo ruolo. Gravissimo quanto sta emergendo dall’inchiesta su sanitopoli. Parrebbe che addirittura, stando ai titoli di alcuni quotidiani, che i protagonisti interessati al Silvestrini, siano molti di più. Si parla della Curia perugina, della Massoneria, e “Calabria unita”, una formazione malavitosa. Un sistema corruttivo ben collaudato gestito da un pugno di persone, ha infangato tutta una storia, ma purtroppo non ci dobbiamo meravigliare più di tanto. Non voglio essere frainteso, ma è un vezzo tutto italiano quello di cercare le raccomandazioni, non facciamo gli ipocriti. Tutti partivano con il prosciutto sotto braccio, per andare dal maresciallo più vicino, per raccomandare la vicinanza a casa del figlioletto, che doveva fare il servizio militare. Un numero considerevole di posti di lavoro pubblici o privati che siano, da sempre vengono gestiti da personaggi della politica e di molte altre espressioni istituzionali della storia italiana. Verrebbe da dire: “chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Lombardia con Formigoni, Veneto con Galan, tanto per citare le ultime condanne, ne sono una tragica testimonianza. Si potrebbe parlare pure delle scanzonate vicende del comune di Roma, lì a governare ci sono quelli che urlavano: “Onesta, Onestà”. La verità vera è che nessun partito ha mai avanzato una proposta di legge seria, che tolga alla politica il potere di condizionare le assunzioni presso Enti e quant’altro. Tutti gridano allo scandalo quando tocca ad altri, poi nulla. Questa situazione, fa comodo a molti. Quest’ultimo scandalo che vede l’Umbria suo malgrado protagonista, potrebbe essere un’occasione per farla quella proposta. Vedremo!
A Renà ma perché dobbiamo continuare a raccontarci le fregnacce?
Ma secondo te Caponi che scrive queste cose su questo stesso giornale è un indovino o un osservatore politico: Insomma, quello che vede lui e molti altri com’è che voi non l’avete visto?
Era davvero così difficile vedere nepotismo e clientelismo? E le carriere aggiustate, e i trasferimenti ad personam, com’è che alcuni le hanno viste e altri no?
Questo è quello che ha scritto Caponi su primapagina:
“Sostenere che nella sanità (come in altri campi) in Umbria non esiste un sistema di potere, governato dal Pd e da molti dei suoi dirigenti e amministratori, che si configurano spesso come potentati politici o territoriali sovente in conflitto tra loro, è sostenere il contrario della verità…Ha ragione la magistratura: c’è, da tempo, una procedura standard per la manomissione dei concorsi che rispondono agli interessi privati (sottolineo privati…) di personalità politiche, amministratori e anche, autonomamente o in collusione con i primi di dirigenti degli uffici preposti”.
A Lucià, tu seguiti a non capire o a fare finta di non capire. Leggi attentamente il mio articolo, parlo del vezzo tutto italiano, che mortifica la meritocrazia. Parto da questo avvenimento che mi fa indignare, ho già parlato che se vengono riconosciuti i reati, la cricca va cacciata in galera e gettato le chiave. Per essere ancora più chiaro, voglio denunciare il disordine morale che investe certo gran parte della classe dirigente italiana, non solo quella politica, ma anche quella imprenditoriale, sportiva, poi arrivano i cittadini. Ho lasciato intendere che questi, moltissimi sono complici, compartecipi di questo mal costume. O vogliamo seguitare a raccontarci la favoletta del popolo buono e della politica corrotta? Io ritengo che oramai dinnanzi all’ennesimo scandalo, questo Paese debba guardarsi dentro. Buttare la spazzatura ai bordi delle strade, gettare olio nelle fogne come hanno fatto a Roma poche ore fa, sono atti che ci descrivono una mentalità fatta di menefreghismo e furbizia. Un modo di pensare, di atteggiarsi, che porta questo popolo, a non assumersi mai le proprie responsabilità e puntare sempre il dito accusatore verso gli altri. Voglio essere ancora più esplicito: la classe dirigente è espressione del popolo che la elegge.
https://www.primapaginachiusi.it/2019/04/sanitopoli-umbra-la-governatrice-marini-si-e-dimessa-emergono-nuovi-inquietanti-scenari/
Non c’è da gioire nello scoprire che il sottosegretario leghista Armando Siri sia sotto inchiesta per corruzione e contatti con circoli mafiosi. Non è che la situazione di Siri cancelli quella della Marini. Se però si sono chieste (secondo me a ragione) le dimissioni della governatrice Marini ora si dovrà provvedere a far dimettere ad horas il sottosegretario Siri.
…la superficie degli specchi è sempre liscia ed ad arrampicarvisi talvolta si casca anche se ci si appunta con le unghie….
stavolta sono d’accordo con Scattoni. Di partiti senza peccato ce ne sono pochi. E pochi è un eufemismo…Siri vale Bocci ai tempi di Renzi, Gentiloni e Letta, Galan vale la Marini… e così via… E’ il “sistema” che è marcio e fa acqua da tutte le parti. E per tutti dovrebbero valere le stesse valutazioni… Se la “lezione” alla sinistra compromessa, viene da Salvini e dalla Lega… è una lezione poco credibile. Il pulpito scricchiola
Che “il più pulito c’ha la rogna” non mi consola. Personalmente credo che l’impegno debba partire sempre dalle situazioni locali. Non c’è legge che tenga, occorre capire e agire su una cultura consolidata e partire dalle piccole cose.
X Paolo Scattoni. Ho negato forse questo che dite ? Ho detto che spesso chi vuole affondare i colpi come viene fatto ogni giorno contro il governo si dovrebbe guardare allo specchio senza arrampicarvisi perchè rischia di rimanerci male.Questo era il senso che ho inteso dare al mio intervento.Per quanto riguarda poi queste tipologie di vicissitudini giudiziarie mi preme precisare che vi sia una grande differenza fra i partiti chiamiamoli dell’establishment ed il Mov. 5 Stelle ed i discorsi ricorrenti dell’alleanza di questo movimento con la Lega non inficiano per nulla l’integritàdi tale movimento.Vi ricordo che la ”tagliola” è stata instituita principalmente dal PD e da Forza Italia ed anche dalla Lega per la legge elettorale che il Movimento non ha votato anche se indipendentemente da questo ha avuto un premio finale più alto delle aspettative . La possibile non alleanza fra i 5 Stelle e Lega che avrebbe riportato a rifare un altro governo simile ai 4 precedenti è diventata oggi motivo di ”osteggiamento” nei confronti dei 5 stelle ”perchè si sono alleati con la Lega e si ritengono corresponsabili di quello che la Lega faccia”.Questo viene detto dal PD e da tutte le sinistre senza alcun distinguo,quando sono stati i primi loro a votare l’assenso con il SI a quella legge elettorale fatta proprio per estromettere i 5 stelle dalle leve di comando.Ci sono rimasti malino perchè sono stati estromessi loro, gli autori di quella legge elettorale che è quasi una nefandezza.Ma pur essendo questa ha permesso una alleanza per un governo che governa.Poi potrà piacere oppure no come lo faccia ma in quanto ad onestà politco-amministrativa parecchi di coloro che insistono fra urla e schiamazzi avverso ai 5 Stelle si dovrebbero pulire la bocca, perchè si parla di una risultante- ed i fatti si toccano con mano- per la quale i partiti che hanno i loro dirigenti su tutto il territorio nazionale che sono a giocare a scacchi col sole quasi quasi gridano al linciaggio politico-mediatico ed all’ingiustizia o comunque al non pari trattamento e chi governa si dovrebe vergognare( secondo loro ).Codesto è un bel dire davvero !!
X Lorenzoni. Non sono qui a ricordare ed a misurare col centimetro chi abbia rubato più o chi abbia avuto comportamenti da galera immediata, ma nella storia recente d’italia- e quando si parla sarebbe bene pulirsi la bocca-è invalsa una modalità di portare tutti quanti alla stessa stregua pensando che la gente segua tale metro, non si ricordi di quanto è successo nel recente passato, e così si spera che mal comune sia mezzo gaudio.Forse per la prima volta nela storia d’italia c’è un governo che governa, potrà non piacere, potranno gli avversari come si vede ogni giuorno cercare di farli litigare l’uno con l’altro di Maio e salvini ma fin’ora non ci sono riusciti e spero che non ci riusciranno. Si assiste ogni sera da tutti i canali televisivi alla della benzina gettata sul fuoco dalle opposizioni , imbelli sì veramente queste, sperando che i due facciano scintille e che incendino il palazzo.Ormai, credo che le opposizioni di credibilità l’abbiano proprio poca e non possono-screditate come sono- sperare che la benzina sul fuoco faccia loro comodo e spiani la strada a nuove elezioni.Dico questo perchè mi sembra che l’opposizione sia proprio inconsistente soprattutto come argomentazioni,che gestite da tali partiti ed affidate ai media in loro mano si spera che producano non realtà oggettive ma un film dal quale la gente che lo veda possa votare in un altro modo di come ha votato mesi fa .Tuttto può darsi per carità,ma penso che rimangano delusi. Attendiamo le elezioni europee e poi ne riparliamo.
“Forse per la prima volta nella storia d’Italia c’è un governo che governa,…..”. E questa roba qua tu la chiami buon governare? Io questi borgatari nullafacenti li chiamo cialtroni, mentitori, venditori di fumo. Per statisti, uomini di governo intendo ben altro, cresciuto all’ombra di Berlinguer, di Olof Palme, di Delors, di Brant. E’ così difficile capire il pericolo serio che questa nostra democrazia sta correndo, con queste due destre? Quella leghista più organizzata e anche con più protettori internazionali. Una Lega pronta a soddisfare le mire dei grandi colossi come la Cina, la Russia, l’America di Trump, che vogliono un’Europa divisa, non certo un continente politicamente compatto. La Destra grillina invece, è un catalizzatore di tutto il ciarpame dell’anti-politica, del qualunquismo, dell’ignoranza istituzionale, scientifica (i No Vax, è roba loro), delle frustrazioni di tanti piccoli borghesi malati di consumismo, a cui la crisi gli sta togliendo i giocattolini. Rabbiosi offuscati nelle menti, malati di giustizialismo da applicare sempre agli altri. Il caso Siri ultimo in ordine di tempo, ne è una conferma. Hanno approfittato della mala politica, per tentare di instaurare un regime. Vedi gli attacchi continui alla stampa, i Prefetti branditi come minaccia nei confronti delle Istituzioni di base come i Municipi. Purtroppo c’è un popolo che da sempre, a parte sparute minoranze come quelle che hanno fatto l’unità d’Italia o la Resistenza, si innamora ciclicamente dei rivoluzionari alla matriciana, che promettono paradisi immediati. E’ drammatico, angosciante assistere a queste scorribande di arruffapopoli, perché nel Paese manca una opposizione seria in grado di esprimere pensiero critico, incapace al momento di raccogliere la protesta popolare e incanalarla dentro ad un progetto riformatore.
x Carlo Sacco. Non mi interessa fare polemica sul niente, quello che ho scritto a me pare chiaro.
Rose e spine… Ma davvero va bene uno che governa in questo modo? https://www.primapaginachiusi.it/2019/04/salvini-perugia-applausi-fischi-il-capitano-che-fa-arrabbiare-pure-le-forze-armate/
X Casaioli. No, quello che dici tu l’ha prodotto proprio l’opposizione.Se la gente è incazzata non è incazzata con chi è al governo ma è incazzata proprio con ,l’opposizione che nel tempo non ha fatto il proprio mestiere producendo il populismo e permettendo che questo si affermasse.Nel contempo è chiaro che la destra ha fatto il proprio giuoco e se nel paese è nato un sentimento di incazzatura verso chi ha governato gli arruffapopolo sotto mentite spoglie sono state ed ancora stanno dentro la sinistra perchè hanno procurato di distruggerla( vedi la mission di Renzi tanto per dirne una ).Ed allora è inutile che tu tuoni verso Salvini o verso i 5 stelle perchè quella legge elettorale che ha permesso questa alleanza di governo-anzi questo contratto di governo- si è formata in questo modo perchè sono stati gli uomini del tuo partito che hanno intuito che i 5 Stelle avrebbero vinto la competizione elettorale e per creare loro dei problemi di governabilità politica, tale legge l’hanno votata in quel modo senza pensare alle conseguenze per l’italia.Ma le conseguenze vedi che arrivano, proprio perchè ci sono gli smandruppati 5 stelle.Se non ci fossero stati avrebbero rifatto i tuoi amichetti un altro governo di alleati con cespi, cespugli, cespuglini intorno per continuare a proteggersi ed incrementare i serbatoi di voti.
Ed allora se è vero quello che è stato detto in maniera sarcastica che sono tutti uguali, a codesti che lo dicono e lo diffondono dico che pensano che gli serva mettere tutti sulla stessa linea ma sta finendo per fortuna questo modo di pensare e finisce perchè avvengono i fatti e qualcuno getta la maschera, anzi l’ha già gettata e corre ai ripari ma forse peccato per lui, oggi è già troppo tardi.