SANITA’ UMBRA, ANCORA DISSERVIZI NELL’AREA DEL TRASIMENO. IL COMITATO ART.32 RACCOGLIE TESTIMONIANZE E DENUNCE…

domenica 07th, luglio 2024 / 11:10
SANITA’ UMBRA, ANCORA DISSERVIZI NELL’AREA DEL TRASIMENO. IL COMITATO ART.32  RACCOGLIE TESTIMONIANZE E DENUNCE…
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CITTA’ DELLA PIEVE. – “Il territorio del Trasimeno sta pagando per l’efficientamento della zona Ovest dell’Umbria”. Lo dice il Comitato Art.32 che si batte da anni per una sanità territoriale pubblica che dia risposte certe ai cittadini di Città della Pieve e della zona lacustre. E ciò sarebbe confermato da una serie di disservizi che si ripetono costantemente e che il comitato stesso denuncia senza troppi giri di parole. In una nota scrive:

“Ci risiamo. Nella notte tra sabato 22 e domenica 23 giugno è accaduto che: 1) il Punto di Primo Soccorso di Città della Pieve era nuovamente sprovvisto di Guardia Medica. Abbiamo raccolto segnalazioni da diverse provenienze, tra cui Cambiamo per una Città della Pieve nuova. 2) di 6 operatori ( tra 118 e Punto di Primo Soccorso) di turno ne erano operativi soltanto 2. Di conseguenza, per non causare ulteriore disagio ( e disservizio, aggiungiamo noi) il medico di turno ha dovuto prolungare il proprio servizio coprendo un turno di 24 ore. Ma non è tutto. Registriamo anche che: 3 ) Esami radiologici: abbiamo una radiologia a Castiglione del Lago e una a Città della Pieve ma l’esame di un cittadino residente a Città della Pieve ha ottenuto una prenotazione presso l’ospedale di Orvieto. L’alternativa? Città di Castello, naturalmente Insomma, la situazione sanitaria si fa ogni giorno più critica. Analizzando gli eventi delle ultime settimane ( per non dir di quelli degli ultimi anni) è palese che si sta progressivamente smantellando il servizio della zona Ovest dell’Umbria. Anche da Castiglione del Lago e da Orvieto i pazienti vengono dirottati verso la zona Est, dove, evidentemente, sono maggiori sia le risorse che l’intenzione di potenziarle. Quindi il Trasimeno sta pagando per l’efficientamento dell’altra parte della regione. Vogliamo parlare poi del Presidio di Area disagiata? 4) A Norcia è stato riconosciuto il presidio di area disagiata mentre a Città della Pieve è stato negato (nonostante il giudizio favorevole del TAR, per dirne una). Mentre attendiamo -per niente fiduciosi- di conoscere le ragioni della discriminazione, ci sembra giusto chiedere il potenziamento dei servizi ambulatoriali, dei servizi specialistici e il mantenimento (effettivo ed efficiente) del Punto di Primo Soccorso. La riduzione dei servizi sanitari risulta peraltro ancora più preoccupante in vista della stagione estiva e del conseguente afflusso turistico. Conclusione: ancora una volta raccogliamo le testimonianze dei cittadini che manifestano malcontento, disagio e rabbia per un depauperamento della sanità territoriale, l’assenza di una politica sanitaria e la mancanza di attenzione delle rappresentanze politiche. Rinnoviamo, quindi, l’invito ai decisori pubblici a fornire spiegazioni sul come e perché la situazione sanitaria di questo territorio sia arrivata così in basso, evitando i consueti trionfalismi dei periodi pre-elettorali”. , scrive il

Il richiamo finale ai “trionfalismi dei periodi pre-elettorali” si riferisce probabilmente alle non lontane elezioni regionali previste nel prossimo autunno e ad una campagna elettorale che avrà nella sanità uno dei temi caldi e più discussi. La recente vittoria del centro sinisltra allargato al Comue di Perugia e le condanne in primo grado degli ex vertici della Regione Umbria e del Pd umbro dopo lo scandalo conscorsopoli del 2019, sfrondate dall’accusa più grave di associazoione per delinquere, almeno nel caso della ex governatrice Marini, possono senza dubbio incidere sul dibattito politico. Ma, come scrive il Comitato, il tema vero sono le risposte insufficienti della macchina sanitaria alle esigenze delle popolazione.

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