CHIUSI, EX MAGLIFICIO SEQUESTRATO ALLA CRIMINALITA’ DIVENTA CENTRO DI ACCOGLIENZA PER 25 RICHIEDENTI ASILO. RISPOSTA CONCRETA AD UNA EMERGENZA UMANITARIA E AI RIGURGITI RAZZISTI E FASCITOIDI
CHIUSI – E sono due. Dopo il complesso immobiliare in loc. Molino Astrone, confiscato qualche anno fa e affidato nel 2022 all’associazione Durante e dopo di noi, che si occupa di assistenza a disabili, un altro immobile confiscato alla criminalità verrà adibito (in parte) a centro di accoglienza per richiedenti asilo. Si tratta di due appartamenti situati al piano superiore di un ex laboratorio artigianale nella zona produttiva Boncia Bassa a Chiusi Scalo.
Per la precisione parliamo dell’ex Maglificio Claudio, che dopo procedura fallimentare è stato per anni in mano al Tribunale e alla Banca Valdichiana e successivamente rilevato da una società immobiliare, la Iolanda Immobiliare Srl, facente capo ad un personaggio noto nella zona per essere stato uno dei proprietari della Trafomec di Tavernelle, azienda tra le più importanti della Valnestore, finita anch’essa in un vortice di mala gestione che l’ha portata al fallimento e alla chiusura. Solo nei mesi scorsi è stata rilevata da una cooperativa formata dai dipendenti, ma stenta a decollare, anzi è già in ambasce. Il personaggio in questione risponde al nome di Gabrio Caraffini che del fallimento Trafomec è stato uno degli artefici principali. “Un avventuriero” – così lo definirono il sindacato, i lavoratori e le istituzioni locali – che spolpò l’azienda e la ridusse ai minimi ermini, finendo a più riprese anche nelle maglie della giustizia. Ora l’affaire dell’ex maglificio di Chiusi, confiscato dalla magistratura per connessioni della proprietà con la criminalità organizzata, conferma la “tipologia” del personaggio, e conferma anche le infiltrazioni malavitose in questo territorio a cavallo tra Umbria e Toscana.
Nei due appartamenti sequestrati e affidati a Comune, sulla base di un accordo tra Prefettura di Siena e Agenzia per i Beni Sequestrati alla criminalità, troveranno alloggio 25 richiedenti asilo, sotto la gestione della Misericordia di Chiusi, mentre i locali sottostanti (l’ex laboratorio) saranno a disposizione del Comune. L’immobile confiscato è stato individuato dalla Prefettura per dare una risposta immediata all’emergenza in atto e sarà messo in sicurezza riqualificando un’area da anni abbandonata e in stato di forte degrado. I lavori di ripulitura e sistemazione sono cominciati ieri.
“Il valore aggiunto di questa operazione – afferma il Sindaco Sonnini – è utilizzare per finalità umanitarie un bene confiscato alla criminalità ed è un esempio di buona cooperazione istituzionale. Il progetto ci permetterà innanzitutto di intervenire in modo concreto nell’accoglienza dei profughi e, allo stesso tempo, di riqualificare e mettere in sicurezza un immobile centrale, attualmente in totale stato di abbandono e degrado che aveva più volte destato preoccupazione dei residenti. I due appartamenti saranno affidati direttamente alla Confraternita della Misericordia, esperta nelle gestione dei migranti, i magazzini una volta ripuliti e sistemati saranno a disposizione dell’Amministrazione”.
Qualche anno fa, quando l’immobile era nella disponibilità di Banca Valdichiana, se ne parlò come una delle possibili soluzioni per una sala pubblica polivalente che a Chiusi Scalo non esiste e della quale c’è assoluto bisogno (è una battaglia che come Primapagina portiamo avanti almeno dal 2011: dalla campagna elettorale che vide la vittoria di Stefano Scaramelli e il successo non trascurabile della Primavera). Se ne interessò anche l’associazione GEC, quella che organizza il Lars Rock Fest e nella primavera scorsa aveva aperto l’Officina Creativa Jack in via Leonardo da Vinci e con essa l’Aministrazione Comunale con l’allora sindaco Bettollini e l’assessore Micheletti. I vincoli che gravavano però sull’immobile resero l’operazione troppo complicata. La banca stessa cambiò denominazione, management e orizzonti e non se ne fece niente.
Adesso quella opzione tornerà in agenda? Vedremo.
Intanto, come dice il sindaco, è importante che Chiusi colga un’occasione che si è presentata per dare una risposta concreta all’emergenza migranti-rifugiati- richiedenti asilo. Risposta che va nella direzione dell’apertura e dell’accoglienza e non dell’egoismo e dei respingimenti. Una risposta umanitaria e civile a chi arriva da paesi in guerra o sottoposti a econome di fame e spoliazione delle risorse e ha bisogno di aiuto, e anche una risposta politica ai sentimenti razzisti e xenofobi, ai rigurgiti fascistoidi sempre più frequenti, anche alle nostre latitudini.
Sarà, ma a me questa storia del razzismo e fascismo sembra una colossale stupidaggine. Il problema non è se gli “ospiti” siano italiani o stranieri, bianchi o neri, cristiani o musulmani. Se arriva Michael Jordan nessuno ha da ridire perchè è nero, così come se arriva lo sceicco proprietario del Manchester City nessuno ha da ridire perchè è musulmano. Il problema nasce dal fatto che sono POVERI, e come tali, oltre a creare inevitabilmente insicurezza e fastidio, reclamano una fetta del nostro benessere che assolutamente non siamo disposti a concedere, perchè l’ essere umano non è solidale, ma al contrario, avido e spietato. Se io mangio il caviale e tu sei a pane e acqua, e ho la possibilità di rinunciare al caviale per qualcosa di più normale, e dare a te la possibilità di mangiare un piatto di pasta e una fettina di carne, non ci penso nemmeno, ti tengo a pane acqua per continuare a mangiare il caviale. Piaccia o non piaccia, così è la natura umana e chi lo nega è un ipocrita : homo lupus homini, da Plauto fino a Hobbes…e non ditemi “Ma Hobbes risale al ‘600” perchè in termini evoluzionistici è l’ altro ieri.
Qualcuno mi sà dire il costo di quanto le casse pubbliche del comune devono sopportare per tale operazione oppure riconoscere al gestore che s’incarica della conduzione di tale struttura ? E se questo è un costo a carico della collettività il motivo per il quale il Comune deleghi ad altri la conduzione di tutto questo e non lo possa direttamente gestire impiegando personale proveniente dal corpo pubblico dei cittadini di Chiusi la cui scelta sia una scelta pubblica e controllabile ? Secondo me chiedere questo non è una scelta che possa essere sinonimo avvalorante con ”i rigurgiti fascisti o razzisti ” dal momento che riconosco che l’assistenza e l’accoglienza vanno espletate ed eseguite dal settore pubblico.Le deleghe per tali attività secondo me contrastano con la missione pubblica dell’ente e danno al gestore la facoltà di impostare e stabilire le modalità della conduzione ed anche l’etica sotto la quale avvenga. Perchè casualmente anche sotto quell’etica siamo sempre a discutere che l’educazione e l’indirizzo possa essere sempre di parte ma in tutti i casi importante. Teniamo conto che in questo discorso non voglio assolutamente far emergere differenza fra credi religiosi od altro,ma solo riconosco bene primario l’assistenza che si fornisce ma accantoa questa delle problematiche sicuramente esistono.Questa non è una cosa trascurabile.Ecco allora perchè sarebbe opportuno che s’interessasse direttamente e senza intermediari di sorta l’ente pubblico che è il Comune e che come principio non delegasse e se lo fà invece in nome di chi lo fà ? Non mi sembra che possa essere la stessa cosa. e non mi si venga a dire che in questi casi vi sia il discorso del gatto che non importa se sia bianco o nero ma l’importante è che prenda i topi.Dico questo perchè i soldi che vanno in mano al delegato si trasformano in una attività materiale epsicologiche che è difficile controllare da parte del settore pubblico. O no ? Una volta questa, a voler essere sibillino si chiamava spartizione,soprattutto per il semplice motivo che credo per tale operazione corrano dei soldi ed oltre a questi corra anche quella che ho definito l’etica.Il razzismo nulla c’entra perchè l’ho già detto sulla la giustezza del principio dell’assistenza, ma fin’ora a livello nazionale mi sembrerebbe che nonostante tutto il principio di regolamentare gli sbarchi non debba essere confuso col fascismo che nulla c’entra o con il razzismo.Ed il discorso di rimandare le decisioni all’Europa non è stato fatto nè da questo governo attuale nè da quelli precedenti,solo che adesso mi sembra che i flussi stiano aumentando.Non crediamo che possa esistere non un limite all’umanità ed alla sua etica ma all’economia ed all’immissione nel territorio di un numero certo di persone visto che sono a carico della nostra collettività e visto anche che una gran parte di quei soldi vengono dati all’associazionismo che per sua natura dovrebbe interessarsi di altro visto e considerato che non ho evocato nè ipotesi di controllo sociale, ne di possibile delinquenza(quella ce n’è già abbastanza da parte dei cittadini italiani che vivono in zone degradate come abbiamo visto dagli ultimi avvenimenti nazionali purtroppo… ) Fra l’altro mi viene in mente proprio adesso il fatto ormai conosciuto che in quanto ad assistenza il governo tedesco stanzi euro 25 per migrante ed all’interno di tale paese non vi sia alcuna contestazione per tali importi riconosciuti per una questione umanitaria di tal genere. E’ vero o non è vero che il Governo italiano riconosca Euro 35-38 a migrante a chi se ne prenda carico ? Soldi pubblici o soldi di nessuno e che gli Italiani spesso considerano di nessuno perchè sono pubblici e disposti e maneggiati da chi loro stessi hanno delegato a governare ? E’ un rigurgito di razzismo o di fascismo pensare in tal modo ? Grazie per la risposta e/o suggerimenti di chicchesssia, anche perchè personalmente io -forse con malizia – penso sempre che in un ”sistema dei soldi” si è portati spesso- tranne certe posizioni personali encomiabili riguardanti la solidarietà umana,ma queste ultime non sono proprio tante- a far permanere stati di necessità ed a poter lucrare da questa in tutta tranquillità garantita dalla legge e dalle disposizioni.Gli italiani sono stati un popolo di artisti di navigatori e di scenziati come diceva qualcuno, ma in quanto a paraculaggine nella storia nessuno gli insegna nulla….tante varianti oggi nei confronti della storia mi sembra che non ci possano essere guardando la realtà.
Carlo, la questione dell’accoglienza e gestione dei migranti-profughi- richiedenti asilo, è stata appaltata da anni ad associazioni e sodalizi vari, come nel caso specifico la Misericordia. Ovviamente per tali associazioni e sodalizi è un impegno serissimo, ma anche un bel business. Il “pubblico” si è chiamato fuori, non solo a Chiusi. Ovunque.
X Giangiacomo Rossi. Spesso si dovrebbe imparare a pensare prima di scrivere. Sono d’accordo con lei con quanto dice sul fatto che se arrivasse M. Jordan od altri nessuno muoverebbe foglia e sarebbero accettati nomalmente,questa è verità ed anch’io la penso così ma questo fa parte complessivamente dell’involuzione mentale di una società dominata dai media perchè anch’io potrei essere contrario all’immissione di un soggetto che ha fatto i miliardi giuocando col pallone, perchè questo per me non rapprenta un segno di intelligenza ma di furbizia o di opportunismo che è ben altra cosa…ed anche accondiscendenza al sistema nel quale uno è immerso,come del resto lo siamo immersi tutti tenuto presente la cosiddetta scala dei bisogni.Ma siccome lei parla di ipocrisia le faccio presente che la maggior parte delle discrasie del mondo- secondo quello che è il mio pensiero- provengono proprio dall’impostazione che lei ha detto ”homo omini lupus” perchè è quel pensiero lì che è un pensiero che ha sede in molte ed arretrate menti umane e che finisce per avvalorare l’ipotesi che gli umani siano bestie alla pari di quelle che si cibano degli altri loro simili. Con detto discorso si giustificano guerre, povertà, ruberie e quanto di peggiore vi sia al mondo sotto il segno che ”tanto l’uomo è una bestia, anzi le bestie spesso si comportano meglio perchè hanno l’istinto che la loro natura gli fornisce e quindi si giustificano in base alla legge della natura e della continuità della specie”. Gli uomini invece hanno la ragione che non è istinto ma è un qualcosa di superiore nella scala evolutiva ed è proprio perchè gli uomini hanno trasformato il mondo che in buona parte hanno eliminato la fame, le malattie, e piano piano fatto gradini verso un distacco dall’animalesco status primordiale.Una tigre od un cane erano così anche 100.000 mila anni fà, l’uomo no !.Lei mi potrebbe rispondere che sono un visionario e che una gran parte del mondo sia stata modificata negativamente dall’uomo ma se questo è stato lo è stato proprio perchè l’uomo si è comportato come lei diceva prima e cioè con le logiche di distruggere quanto aveva intorno per la propria supremazia. Le sembra questo un discorso razionale in una entità o spazio limitato come comunque è la Terra ? A me no, perchè è proprio tale comportamente che manda a fondo il mondo e se ci stiamo riuscendo è proprio in forza di tale pricipio. ”Mors tua vita mea”. E’ questo che occorre sconfiggere e guardi io non sono affatto un credente perchè questi possono apparire discorsi da cristiani o peggio anche da cattolici poichè per quanto penso e per come penso le religioni corrispondono alla fin fine al ricatto morale verso i bisogni umani che sono quelli primari del credere all’immortalità e che noi non motiremo con la morte fisica sempre smentta dalla natura ma avvalorata invece dai preti che-uomini come noi- s’incaricano di essere i mediatori fra Dio e gli uomini ed intanto ti forniscono il loro modo di pensare. Di queste cose si dovrebbe fare a meno ma non senz’altro di percorrere quelle della solidarietà e del progresso proprio per sradicare quell’essenza che dice lei che sia radicata in ogni persona perchè è proprio quella che alla fine conduce alla sopraffazione: l’egoismo umano inteso come status naturale del vivere delle persone. Se lo pone o no il problema che in un mondo limitato vi possa essere lo spazio per tutti e che in tale limitatezza sia ingiusto che lei per fare un esempio possa possedere ogni ricchezza e che altri nati sotto altri cieli non posseggano nulla e si appizzino di fame e che quando provano a ribellarsi ed ad organizzarsi spesso vengano schiacciati da chi li comanda ? Non è un fatto questo che la riguarda ? Sbaglia se pensasse così perchè va anche contro i suoi stessi interessi tutto questo perchè una cosa è la legge del più forte e del più fisicamente dotato ed un altra diversa è la legge della ragione proprio anche che è data da un fatto evolutivo che creerebbe la base per strappare a chi possiede troppo quello che ad altri manca o comunque CREARE LE CONDIZIONI PERCHE’ QUESTO POSSA VERIFICARSI NEI PASSAGGI DELLA STORIA. Forse non si è capito ancora che se io esempio occupo metà del mondo e voi altri a miliardi ne occupate l’altra metà vi sia qualcosa che naturalmente non funzioni e che tutto questo alla fine si rivolta non solo contro quei miliardi che soccombono ma alla fine si rivolta anche verso di me.Questo mi sembra chiaro che così sia.Chi rifiuta di capirlo ha addosso due condizioni :O lo capisce ma agisce contro gli altri per egoismo e paura oppure è diventato strumento inconsapevole e servo di interessi che anche lui non raggiungerà mai. La storia fin’ora è stata questa ed hanno vinto sempre le sopraffazioni ed io le leggo come sopraffazioni per il semplice fatto che nella vita le istanze umane sono per tutti le stesse e per tutti ricercate con lo stesso fine che non è affatto quello del dominio sugli altri ma quello della convivenza civile : felicità,salute, vivere con gli altri in libertà individuale e sociale.Queste sono cose inalienabili dell’essere umano e che non si possono relegare in recinti per la potenza di un altro essere umano. Da non confondere poi come lei fà col suo discorso che il problema siano i rapporti di forza e chi pensi diversamente sia ipocrita. Ipocrita è colui che si rifiuta di riconoscere che occorrerebbe usare la ragione invece che la forza e si rifiuta perchè deve perorare i propri interessi che pensa siano quelli della prevalenza della forza sulla ragione, perchè uno quando è povero non ha nemmeno in prima istanza la forza di opporsi in un mondo che storicamente è stato creato dalla forza di chi ha. E questa del mondo che ho adesso detto è la fotografia della situazione.E’ un suo pensiero quello che ha espresso- e forse rimarrà allibito di quanto le dico- ma tale pensiero le dirò che non ha nemmeno un contenuto di carattere morale tanto lecito,perchè nemmeno nella nostra Costituzione è contemplato, ma dal momento che mi sembra che le sia venuto quasi spontaneo esternarlo in forma scritta e quindi le è venuto spontaneo pensarlo, sicuramente lei della costituzione come cittadino se ne frega e per lei è valido quello che ha detto,tacciando da ipocriti coloro che lei identifica che parlino forse bene ma che al cospetto delle necessità farebbero certe cose e di tutto per difendere il loro status economico. Sappia che codesto principio è quello fondamentalista fascistoide questo sì di certo perchè considera che tutti gli altri abbiano il diritto ad esercitare la propria libertà ed il ”proprio egoistico io” basandosi su di una legge che lei considera naturale come fanno gli animali ma che esclude la razionalità della specie umana, quella razionalità che ha fatto progredire il mondo proprio perchè ci sono state le lotte contro tale principio di egoismo e di brutalià, e questa di cui ho parlato non vuole essere una lezione di storia perchè il mondo questo ci presenta nella evoluzione umana.Non sempre il mondo ha progredito seguendo queste ultime cose che ho detto ma di certo è ritornato indietro quando si è manifestato tale principio che lei sostiene o dice di sostenere creando le condizioni per l’arretramento, oppure lei pensa che il tempo sia fermo ai primordi dell’umanità quando ci si scontrava con le clave per appropriarsi del corpo di un cervo abbattuto ?.Ed è per questo che tendo a dire che iol suo pensiero non lo condivido e lo ritengo contrario ad ogni aspetto e cultura di progresso. Siccome lei cita Hobbes che è cosa vera che in termini evoluzionistici si tratti ” dell’altro ieri” e di questo ne sono convinto, mi ne viene in mente una di citazione anche se queste in genere non mi piacciono ed è una espressione di Karl Krauss che diceva che ”Il diavolo fosse un ottimista se credeva di peggiorare gli uomini”,evidentemente non aveva nessuna fiducia Karl Krauss negli uomini ma se lei fosse nato 100-150 anni fa ed avesse visto il mondo come funzionava e quale fosse stata la condizione umana nel nostro continente a quel tempo forse avrebbe cambiato opinione, ma non è detto. Tenga presente che ci sono stati uomini che hanno dato anche la vita per le proprie idee e non affatto per il proprio egoismo, allora cosa mi dice nei confronti di questi ? Sono stati dei poveri illusi ? Spazzatura della storia ? Io non voglio affatto farle cambiare opinione per carità, ma sappia e consideri che proprio nella considerazione del guardare avanti che mi sembrerebbe che lei diniega e la releghi nel campo dell’illusione, talvolta la differenza fra il genio e lo stupido è che il genio ha dei limiti.
Allora, potrei risponderle semplicemente che nel momento in cui riconosce che se arriva Michael Jordan nessuno ha nulla da ridire, ogni altro discorso è inutile, aria fritta. Pur non condividendo le motivazioni, cioè che sia acclamato per aver fatto i miliardi con il basket, mentre solamente viene “accettato” perché ricco. Poteva essere un imprenditore famoso, il concetto non cambiava. Ma al di là di questo, non era mia intenzione dare un giudizio se il “mors tua vita mea” e “homo lupus homini” sia giusto o sbagliato, ma solamente che, piaccia o non piaccia, così è. Circostanza sulla quale sembra concordare pienamente. Ovvio che l’ essere umano sia dotato della ragione, grazie alla quale sarebbe in grado di superare la legge della giungla per approdare ad un concetto più equo di solidarietà e condivisione delle risorse, tuttavia ben sappiamo che la ragione è stata usata più per scopi diametralmente opposti : tanto per dirne una, abbiamo creato armi in grado di spianare intere città o di contaminare aree vastissime. Il tutto al fine di perpetuare la legge del più forte, e in maniera ancora più violenta. Provi a immaginare cosa sarebbe successo se uno dei “blocchi” non fosse in possesso di armi nucleari. Ancor più ovvio è che tutti vorremmo che la ragione, oltre a distinguerci dal cane, dalla tigre e dall’ uomo delle caverne con la clava, fosse utilizzata per avere un mondo migliore e una società più giusta, ma il fatto stesso che ciò non avvenga costituisce la prova inconfutabile che la natura umana sia come l’ho descritta. Sul fatto che tutto ciò, portato alle estreme conseguenze, possa ritorcersi contro il più forte, già è noto dalla notte dei tempi : si pensi al “panem et circenses” o a Machiavelli. Il tiranno furbo ai suoi sudditi il contentino per farli stare buoni glielo dà. Infine, mi sfugge il nesso con la Costituzione e il mio presunto (da lei) disprezzo verso di essa : anzi, il fatto stesso che le società avanzate si siano dotate di un ordinamento giuridico costituisce una ulteriore riprova della labilita’ del suo ragionamento, per il semplice motivo che se la natura umana non fosse quella da me descritta, non ci sarebbe alcun bisogno di leggi. Il fatto che siano state introdotte non è dimostrazione che siamo “migliori”, ma mera sovrastruttura.
Mi sembra che la sua risposta che apparentemente e che sinteticamente possa filare e fare la fotografia della situazione si collochi in un divenire antistorico.Non pretendo che tutto quanto da me affermato fili liscio come dimostrazione ma intanto mi premerebbe chiarire alcuni passi del suo scritto iniziale quale per esempio quello che siano i POVERI che posano dare fastidio.Vorrei capirne il perchè diano fastidio.Povero uno non nasce ma in genere lo diventa perchè trova delle condizioni intorno per le quali è molto più difficile sollevarsi dall’indigenza,assumendo così tutte quelle condizioni dove e per le quali è molto più difficile che possa migliorarsi.Perchè dà fastidio questa immagine ? La spiegazione che posso dare ad un fatto del genere è quella del perchè essendo poveri si contrasta con l’immagine del sistema dove uno viva che invita tutti a perseguire il successo economico perchè senza di quello saremmo alla stregua degli animali, rifiuti umani ingombranti e non persone.Altre spiegazioni non ne vedo se non quella che ne debba conseguire che il sistema dove viviamo abbia delle falle strutturali tali e che non possa garantire una linea di partenza sociale a tutti i suoi componenti e tali falle non debbano essere evidenziate perchè la loro evidenziatura chiaramente pone il sistema sia produttivo ma ancorpiù quello valoriale in seria difficoltà.Mi preme ricordarle il concetto di ” materialismo storico” che mette l’accento sul fatto che ogni uomo riesca a pensare a seconda del modo in cui si procura da vivere. Detto questo , l’altra-diciamo discrasia e che non mi torna del suo ragionamento- è quella che considero anti storica da un punto di vista evoluzionistico, perchè è vero che secondo i canoni evoluzionistici i 600 anni di Hobbes sono un nulla ma sul piano d’arrivo della civiltà umana a distinguersi da quella degli animali mi sembra che la storia stessa dia torto al suo discorso, se non altro perchè guardando dall’esterno il globo terracqueo vediamo come era la vita dei nostri simili alla distanza di tempo di 100-150 anni senza ancora andare addietro nel tempo.Penso mi darà ragione quando dico che se in una parte di mondo le condizioni di vita sono cambiate in questo lasso di anni questo lo si debba alla volontà ed alla ragione di quegli uomini che si sono battuti ed anche hanno sacrificato la loro vita sull’altare di una idea di progresso che appunto faceva a cazzotti con quanto imposto dalle società dell’epoca di imperialistica memoria verso il terzo mondo, ma anche all’interno di questo mondo e di quella società che esisteva e che ancora con caratteristiche apparentemente diverse esiste sempre.Il progresso è fatto di avanzamenti che vedono anche ritorni indietro ma spesso le conquiste civili e sociali quando si tratta di bisogni umani e del loro soddisfacimento attecchiscono oltre ogni possibilità di venire estirpate e sono quelle che poi producono i cambiamenti.La realtà questa è, e dovremmo prenderne coscenza che il ritorno all’indietro è il frutto di una battaglia per la supremazia, la chiami come vuole ma si tratta di una lotta di classe, vocabolo che oggi è quasi spergiuro usare. Ed è spergiuro lo sà perchè ? Perchè soprattutto nel nostro emisfero-non parlo delle aree selvagge ed arretrate del mondo dove sono centinaia di milioni di individui a tutt’oggi che non hanno accessibilità ai beni primari come cibo ed acqua-ma parlo dei livelli di consumo stimolati al nostro interno dal complesso mediatico usato per veicolare il consumo, siamo arrivati a concepire l’inutile come utile poichè diversamente il sistema crolla.Come abbiamo fatto ad arrivare a questo ? Con la sottrazione giornaliere durata anni di fette di razionalità all’interno della testa della gente dove è stato insinuato il concetto che dicevo prima”homo homini lupus” perchè tale concetto è facile che si insinui nella mente dei poveri perchè i loro bisogni corrispondono a quelli che sono più ricchi di loro e tendono così nella loro sottocultura naturale del loro status umano concepibile e giustificata ad emularli poichè è quella la loro aspirazione ed il loro fondamento.Il processo di liberazione dal bisogno è lento ma non c’è alternativa a questo perchè il suo contrario sarebbe risprofondare nella barbarie di secoli addietro, cosa che corre il rischio di avvenire anche oggi. Quanto alla Costituzione dice che non si spiega perchè ne ho fatto riferimento in confronto a quella dizione ”homo homini lupus”. Per la semplice ragione che quel concetto che alla fine tiene e parificare gli uomini agli animali è un concetto perdente nei confronti del futuro per il semplice fatto che accetta tale condizione che non è nè vera nè reale nel senso che il mondo si muove e si stà evolvendo a costi e sacrifici umani grandissimi ed anche con sconfitte e ritorni indietro.La nostra Costituzione che è una carta di libertà e che riconosce diritti e doveri dell’organizzazione umana è una carta progressiva che dice innanzitutto che tutti i cittadini di fronte alla legge hanno gli stessi diritti e gli stessi doveri e che non ci possono essere discriminazioni di condizioni economiche di razza o di credo religioso. La realtà è ben lontana da tali principi e sono d’accordo con Lei ma il solo fatto che sia riconosciuta permette agli uomini di fare riferimento e confronto e pensare a cercare di comportarsi in maniera da assolvere anche ai diritti di chi non li possegga nell’ambito delle nostre possibilità di paese Italia. Non vedo perchè non debbano essere perseguite tali finalità.Semmai in tal caso la questione è un altra ed è da ricercarsi all’interno della nostra organizzazione europea che auspica princìpi che poi per egoismo nazionale non mette in pratica e cosi ugualmente l’italia.Fare riferimento all’ipocrisia e chiamarla tale e nascosta e larvata di chi sà che il mondo invece funzioni da sempre al contrario e sia lontano da tali concetti solidaristici potrebbe essere anche vero ma io tale posizione la vivo come una preclusione al cambiamento e tale cambiamento non mi suscita alcun timore perchè il rispetto e la dignità umana non hanno nè colore della pelle nè misurano i soldi che uno ha in tasca alla M.Jordan contro invece i relitti umani che non hanno nemmeno le tasche dei pantaloni per contenere un centesimo.Nulla toglie tale ragionamento al fatto che l’immigrazione debba essere regolata e che i cambiamenti si hanno irreversibili quando ci sia vera integrazione,ma questi sono principi purtroppo che nel nostro modo di rapporti sociali, politici ed umani e quindi inevitabilmente si ritorna a ciò che ho detto prima che è il sistema di come uno si procuri da vivere che faccia il modo di pensare delle persone e quindi di tutte quelle persone.Ancora siamo lontani da certi traguardi ma saremo ancor più lontani se si insiste in quella legge che appunto è quella dell’homo homini lupus, perchè allora non mi debbo lagnare con nessuno se poi gli sconftti e gli abbrutiti dalle condizioni di vita si organizzano e si rivoltano contro chi toglie loro la libertà, il cibo e la dignità di esseri umani, e si coalizzino contro di noi che nel tempo abbiamo prodotto all’interno delle loro società quei cambiamenti che a noi sono serviti per tenerli schiavi perchè a noi conveniva in base a quella legge proprio chiamata dell’ ”homo homini lupus”. Ed è questo sia se si guardi alle alleanze odierne che proprio in questi giorni vengono organizzate e messe in piedi per atti di guerra contro i popoli che a loro modo si liberano degli oppressori interni che sono stati al servizio di quelli esterni( la Francia nei confronti dell’Africa tanto per dirne una…).ma il civile occidente vedo che ancora insiste nel voler comprimere il resto del mondo che gli serve per garantire il proprio sviluppo e lo fà senza alcuna pietà ed anche senza alcuna razionale ed umana ragione perchè se questo non lo facesse rischierebbe che domani non potrebbe più sopportare i livelli di consumo al proprio interno,quelli ai quali lei faceva riferimento e che per lei contengono la ragione per la quale debbano essere sacrosantemente difesi contro gli altri che ce li insidiano anche se la povertà di questi gliela abbiamo costruita noi nel tempo depredandoli delle loro risorse, alleandosi con le loro classi dirigenti corrotte ed anche all’ultimo bombardandoli come ha fatto la Francia con la Libia e come si accinga anche oggi a fare contro il Niger ed il gabon tantyo per dirne una,ma come sempre tutti gli occidentali hanno fatto contro il resto del mondo. Questa io la chiamo depredazione e sopraffazione in nome che io debba garantirmi senza problemi l’esistenza, creando quelle condizioni di schiavitù agli altri.Appunto ” homo homini lupus”, ma questo alla fine fà finire anche me e non risponde ad un ”concetto naturale” per il quale l’uomo difenda la propria supremazia individuale perchè questo è un concetto sbagliato e siamo a questi punti nel mondo perchè proprio tale concetto è stato via via applicato, ma è un concetto ”delinquenziale” che porta il mondo alla fine.E quindi lo spirito della Costituzione c’entra eccome ! Inoltre quello che lei afferma e cioè che il fatto che vi sia la Costituzione come documento certificherebbe che ci sia il bisogno di sancire le leggi e di farne riferimento dando così delle regole che altrimenti non esisterebbero. In pratica di cosa sono il frutto le regole se non della tendenza ad avere una vita civile ed il rispetto di tutti ? E’ molto strano questo suo modo di ragionare perchè non tiene conto che la materia bruta e cioè quella primordiale insita nell’uomo ha avuto una evoluzione,magari anche contraddittoria di sicuro in certi momenti della storia, ma il bisogno di regolare la vita sociale e la politica prima non esisteva e prevaleva la forza bruta e non la ragione, la legge del più forte che depredava di forza l’altro più debole che soccombeva perchè vigeva solo quella dell”’ homo homini lupus” che veniva espletata in un comportamento di materia bruta e non di ragione. Il concetto evolutivo normalmente riconosciuto agli umani è quello che essi si distinguono dagli animali e se fosse prevalso quello che lei diceva e cioè una delle due massime potenze che avrebbe avuto l’opportunità di schiacciare l’altra potenza magari con la guerra atomica di certo l’avrebbe fatto. Non è che per caso la ragione per la quale non l’ha fatto sia guarda caso che avrebbe anche lei capito che avrebbe perso le ragioni della propria esistenza ? Ed inoltre -poi la finisco scusandomi al solito della lunghezza- dal momento che dice che tutti vorrebbero la prevalenza della ragione sull’istinto, la sua ammissione con quanto prima ha espresso ne è all’esatto contrario sia come intenti sia come spirito che la anima perchè se da una parte riconosce che debba prevalere la ragione e che invece guardando la storia si vede che abbia prevalso solo la forza, tutto questo viene smentito proprio dal fatto evolutivo di come campava il genere umano quando il bisogno era soddisfatto per pochi anzi per pochissimi.Fra coloro che dicono che la visione marxista della storia sia superata per il semplice fatto che oggi le classi non ci sono più,secondo me dicendo questo si compie un errore enorme, perchè le classi esistono sempre e sono segnate dai liveli di consumo materiale più esteso di due secoli fa ed insieme al consumo è aumentata anche la coscenza dei diritti che prima non esisteva chè in pochi, difatti alle guerre per esempio nessuno osava opporsi ed il concetto instillato nelle menti dei poveri erano quelli della patria e del nazionalismo per i quali si poteva e si doveva al bisogno anche morire.Un primo esempio che mi salta in mente è quello della guerra di chi nulla aveva se non la fame atavica. Se lo figura coloro che andavano contro le mitragliatrici nei campi minati della prima guerra mondiale urlando Viva i Savoia !?.Cosa avevano a spartire loro con i Savoia ? Eppure erano poveri educati ad obbedire con i concetti di Dio, Patria, Famiglia. Oggi credo che se succeda possa succedere in maniera molto minore tutto questo ,proprio perchè culturalmente qualcosa in due secoli è cambiata anche se il progresso è lento e costoso in terrmini di bisogni umani e di comporamenti. Ed è inevitabile che avvenga diversamente e non è il mio il concetto del ”sole dell’avvenire” ma una constatazione che questa sia la sola modalità, certamente perfettibile, che farà uscire l’umanità dalle secche in cui il sistema di produzione che è presente oggi in tutto il mondo ha posto il genere umano.Perchè è quello il solo sistema che ha instillato nella mente il concetto del’homo homini lupus e tutto ha funzianato in quel modo.Siamo al punto che il vecchio non può più sostenere il mondo ed il nuovo non è ancora nato o perlomento non si sia ancora affermato, ma io credo che occorra avere anche il coraggio dell’utopia che è quello che ha fatto andare avanti il mondo e spingere i pensieri di certi uomini a non assoggettarsi alla cultura di quanto decretato da altri poichè tale cultura è distruttiva per tutti, anche per chi la emette.Qualcuno diceva che ”sono le contraddizioni che producono le novità” e mi sembra che quel signore c’abbia fin’ora preso abbastanza se si guarda a come vivevamo prima.
Innanzitutto mi rallegro che a suo giudizio il mio ragionamento “sembra filare”. Riguardo ai suoi tentativi di “smontarlo”, le faccio osservare, in modo molto lineare e diretto, che entrambi gli asserti sono fallaci. Sul primo punto, relativo al “fastidio” arrecato ai poveri, la spiegazione non è quella da lei argomentata, ma è molto più diretta e terra terra, la invito al riguardo a leggersi, se e quando avrà tempo, gli articoli sul tema di Adela Cortina, sociologa e ricercatrice spagnola. I poveri (e ribadisco, i poveri, non i neri , i musulmani, ecc.) ci danno fastidio perchè rappresentano ciò che non vorremmo mai essere, ciò che abbiamo paura di diventare. E soprattutto, come nel primo post, reclamano una fetta della nostra torta che assolutamente non siamo disposti a dare, e temiamo che tentino di prendersela con la forza. Chiunque di noi abbia un parente povero, lo vede non dico come una vergogna, ma quantomeno come un impiccio, un peso morto di cui liberarsi volentieri in fretta, da tenere nascosto (mentre se al contrario ne hai uno ricco, dici a tutti “Oh sai, io sono il triscugino di”). Quando, alcuni anni fa, ai tempi degli accordi bilaterali con la Libia, di migranti ne arrivavano pochissimi, eravamo tutti più contenti. Di quale fosse la loro sorte, verosimilmente trattenuti tra mille stenti con fili spinati a sud del deserto, non ci interessava molto, ma non dovendo recuperare morti in mare ci ritenevamo con la coscienza a posto : non venivano qui, e quindi non era problema nostro. Come il parente povero finchè sta lontano da casa nostra, ma che se si avvicina diventa un problema. E questo dimostra di nuovo quanto sia inconferente il suo riferimento alla Costituzione, che sancisce il divieto di discriminazioni etniche, linguistiche e religiose, ma nulla può dire su quali siano le vere ragioni della nostra avversione contro questi o quelli. Che sono, per l’ appunto, quelle che dicevo prima : le amministrazioni comunali, di destra o di sinistra che siano, si lamentano se arrivano i tanti Mohamed o Abdul a chiedere cibo e riparo che gli costano e rischiano di turbare l’ ordine pubblico, non certo se arriva Michael Jordan o John Legend a soggiornare e fare shopping, e magari investire sul posto (allora tappeto rosso di 100 metri).
Riguardo al secondo asserto, ovvero che quanto da me asserito in merito alla natura umana si ponga in divenire antistorico, basando la sua tesi sulla presenza di alcune persone, in varie epoche, che si sono poste in antitesi a quel “sistema” anche pagando con la vita (quelli di “C’è chi dice no” di Vasco Rossi) per avere una società migliore, più giusta, la falla del suo ragionamento è di tipo logico – statistico. Per la logica basta un solo controesempio per asserire che una proposizione sia falsa, e quindi secondo siffatta interpretazione avrebbe ragione Lei. Il problema però è che in un sistema complesso, in cui entrano in gioco molte variabili, e caratterizzato da elevati livelli di entropia, quale è la società umana, è impossibile basarsi sulla logica ma occorre farsi venire in soccorso dalla statistica. Nello specifico, tali personaggi da Lei citati, forieri di progresso e di superamento delle implicazioni del “Homo lupus homini” non sono “spazzatura della storia”, citando il Suo precedente commento, ma semplicemente, sono statisticamente irrilevanti, e quindi non rappresentativi della natura umana nel suo complesso. Dire che l’ essere umano è solidale, equo e lungimirante perchè alcuni personaggi lo sono stati o lo sono, sarebbe come tentare di dimostrare che l’ altezza media della popolazione italiana maschile è 1.90, dopo aver misurato solo difensori di serie A. E’ evidente che si tratterebbe di conclusioni, seppure non “illogiche” (secondo il senso prima precisato), del tutto prive di rigore scientifico. Nemmeno può venire in soccorso al Suo ragionamento la constatazione che adesso si vive meglio di prima. Se così è, lo si deve non certo a un cambio di paradigma dell’ essere umano, ma al progresso scientifico e tecnologico che ha reso accessibile a sempre più persone beni e servizi che prima non lo erano, in particolare dopo la Rivoluzione Industriale. Ma alla base di tutto, la prima motivazione di chi rendeva (e rende) tali beni e servizi disponibili, era il profitto, lo riconosceva pure Marx (a proposito del quale, concordo pienamente sull’ esistenza tuttora della lotta di classe, seppure diversa).
Il medesimo ragionamento può essere traslato anche all’ ipocrisia da me prima asserita : certamente ci sono persone che sul tema non lo sono, ma sono anche in questo caso statisticamente irrilevanti.
X Marco Lorenzoni. Lo sò benissimo da anni codesto che dici, ma secondo me è stato un errore accettare da parte dello Stato tale condizione e trasformazione delle facoltà chiamiamole coadiuvatrici delle finalità dello Stato ed investire il privato di tali facoltà. Non si può impedire l’associazionismo e sono d’accordo sulla ragione che esista ma non mi trova d’accordo su cosa poi in conseguenza di ciò sia diventato e questo si deve anche a tanti alttri fattori quali la potenza economica di tali associazioni con la quale hanno sostituito la funzione etica dello stato e non solo questa, ma anche hanno assunto la facoltà di regolatori previo danaro di tanti aspetti della vita economica ed amministrativa che atteneva invece allo stato, il quale disastrato dalla mancanza di soldi pubblici ha reputato opportuno delegare all’associazionismo certe sue funzioni, venendo così automaticamente a sminuire ed a far perdere come centro di interesse le sue strutture e le sue prerogative anche quelle essenziali di assistenza ai cittadini, creando di rimando la facoltà di privati grandi e piccoli di poter regolare i bisogni dei singoli dietro pagamento di questi di denaro che ha accresciuto il potere contrattuale di tali associazioni strappandolo allo Stato che si è trovato via via nelle condizioni di dover abdicare alle sue funzioni, anche quelle essenziali. Per tale strada si è accresciuto il potere economico dell’associazionismo creando uffici, strutture e sostituendosi allo Stato che esiste sempre di meno come ente regolatore della vita economico-amministrativa del paese Italia proprio perchè ha delegato alcune delle sue funzioni al privato che esiste sottoforma di associazione. Nell’evoluzione di tutto questo oggi sembra quasi normale e possibile che debba essere una associazione qualsiasi a determinare a chi rivolgerti magari per una analisi medica, una visita, una qualsiasi altra cosa che attenga all’attività organizzativa e burocratica dello stato come per esempio è il CAF. e non è questione che i tempi cambiano ma è questione che è cambiata la politica e la stessa ha avuto intorno termiti che l’hanno assediata, condizionata oppure divorata per un proprio interesse che ha fatto diventare l’associazionismo una macchna per far soldi così estesa nel grembo della società che oggi nessuno mette in dubbio che possa esistere ed essere l’intermedario della cura della salute dei cittadini. In un mondo dove aper fare una TAC od una risonanza magnetica od un prelievo ematico si debba accedere ad un luogo di vendita di alimentari, di carni o pesce,alla fine si diventa macchine per produrre soldi basandoci sul solo fatto che l settore pubblico emarginato ormai da tempo perda di importanza e parimenti aumenti la presenza degli investimenti dei privati anche in settori della sanità, iniziativa basata essenzialmente sulla disfunzionalità dello stato.Parlavo di quello Stato occupato da decadi e decadi dai partiti e non di altro.
Se le parole hanno un senso mi sembra che il sottoscritto abbia detto ”SEMBRA” e non che sia un discorso che fili. Siccome stiamo anche come sento coinvolgento ”i massimi sistemi”, per cercare di farla più breve possibile cerco di replicare alla sua risposta indicando la domanda che ha fatto alla quale dedico la risposta. Cominciamo dal fondo sul tema della Costituzione della quale lei non si capacita dei motivi per i quali abbia risposto in quel modo.Le faccio notare che la Costituzione non può indicare casi personali e riferimenti personali come lei vorrebbe far intendere- non sò se furbescamente oppure per sua disattenzione- ai lettori bensì la Costituzione cita situazioni e condizioni di comportamenti sociali precisi sancendone le regole, che non sono opinabili e trasferibli sul piano individuale. Dentro a tali regole vi sono ”valori” che lei può benissimo non condividere ma la risposta sua sul perchè vi sia la necessità delle regole per una convivenza umana secondo lei è la dimostrazione che alla base ci possa essere il libero arbitrio o la legge del più forte e che quindi ci sia bisogno di scrivere una disposizione o riportare principi che si intendono validi per tutti ? E tutto questo sancito per legge ? Questa idea è veramente risibile e balzana,estremizzante al punto che rasenta l’anarchia e perchè allora se così non fossero i rapporti umani ci riportiamo forse al tempo dei pirati che assaltavano i galeoni per depredarli e li assaltavano in ragione della loro idea di fare bottino intoccabile e sacrosanto ? Non crede invece che le regole dal momento che sono state instituite in forza di una formale democrazia siano state instituite soprattutto perchè non prenda piede e campo il discorso del potente di turno che asservi il tutto a se stesso ed a proprio piacimento e che si giustifichi anche con un sentimento naturale di protezione del proprio status sociale di privlegiato ?Ma che idee sono queste ? Le sembra che siano idee degne di rispetto quando è lei che sostiene le idee che si debba piegare il corso della vita degli altri(i poveri) all’utilità di chi possegga ? Il rispetto si ottiene solo con la forza ? Ma che idee sono queste ? E’ plateale che nascondono delle difficoltà a concepire logiche esistenziali diverse da quelle del tutto animalesche e non umane da cui doversi salvaguardare e tutto questo si dice per dimostrare che a fronte di tutto vi sia il desiderio innato e naturale dell’esercizio predatorio insito nella razza umana ? Ci è arrivato per logica sua a tale determinazione oppure ha letto qualche libro su tale argomento di illustri personaggi che nella storia abbiano determinato tali conclusioni ? E se li ha letti quali sono questi trattati che considerano ipocrisia cioè doppiezza comportamentale mi par di capire che nasconda tanto bene e celi la volontà umana che a base contiene la ragione contrapposta a quella della volontà animalesca di sopravvivere solo se ci si possa cibare del pasto altrui ? Per addivenire ad altro discorso le chiedo chi l’ha detto che il povero provochi fastidio al punto che se stà lontano dal ricco sia cosa migliore e tutto questo portato non come comportamento personale ma come comportamento sociale, cioè dal momento che lei annovera e richiama le statistiche mondiali comportamentali,lo dice lei che le accoglienze vengano fatte solo per misericordia religiosa delle relative organizzazioni delle chiese nel nostro continente e che invece non siano parte di un comportamento umano politico e sociale, quindi di una idea precisa che corrisponda ad un valore culturale.E’ una considerazione questa che lei fà basata su un suo istinto al fine di cercare argomenti con i quali si crede di poter salvaguardare il suo status, perchè al fondo di questo altro non c’è. Altra questione: lei dice che a livello della indagine statistica sia del tutto indifferente il fatto che nella storia vi siano state persone che si siano sacrificate per una qualsiasi idea di carattere sociale ma in tale discorso non considera una cosa importante che sicuramente è quella centrale della questione del cambiamento possibile, ed è quella che il mondo sia cambiato proprio perchè queste persone nella storia abbiano lavorato e si sono sacrificate ed il loro lavoro è servito anche ad altri che l’hanno ripreso e portato avanti facendo cambiare il mondo od almeno dando al mondo altre possibilità ed aperture diverse rivolte al cambiamento.Lasci stare se costoro per fare questo si sono appoggiati all’uso di altri milioni e milioni di gente comune che proprio per la pressione dei numeri sono riusciti ad imporre dei cambiamenti anche spesso con la forza e non solo cambiamenti di regime e di economia ma anche e soprattutto di mentalità e di pensiero,vedi la Rivoluzione Francese, Americana, Russa e come queste abbiano traformato il mondo da una stasi di secoli nella quale esistevano senz’altro le istanze al cambiamento di fondamentalità ma che non avevano mai vinto ed invece hanno vinto riuscendo a trasformare il mondo. Non vedo il motivo per il quale lei si ostini a negare questo od a considerarlo del tutto indifferente. Forse perchè crede nell’anarchia del pensiero e non ha fiducia che il mondo possa cambiare e quindi si rivolge solo a considerare le prove di forza intendendo che la conservazione individuale sia una specie di ”sacralità umana” inattaccabile da ogni principio e modo di pensare anch’esso umano ? E’ una visione contorta della quale contorsione io non la devo di certo convincere dell’inesattezza dei suoi schemi ma che indubbiamente porta allo scontro non tanto individuale ma sociale senz’altro.Chiudo, anche se ci sarebbero tantissime altre cose da dire su quello che lei pensa di dimostrare dicendole per assurdo-e credo che di questo ne converrà- e cioè che la famiglia dove si nasce non ce la scegliamo noi e nemmeno si scegliamo il luogo dove nascere.Allora visto che mi sembra che il principio della conservazione per lei sia cosa inattaccabile del comportamento umano e che parifica in pratica effettiva l’uomo all’animale(homo homini lupus) ma se lei fosse nato in una regione diciamo sub-sahariana diciamo nel Sahel ed in base a questo la prego di darmi una sua onesta risposta che sia una risposta plausibile dal punto di vista comportamentale ed etico ed intellettualmente onesta (che forse quest’ultima dell’etica per lei mi sembrerebbe di capire che sia una variabile dipendente e dico questo perchè mi sembra che obbedisca solo alle forze dell’istinto di conservazione ma non di quelle della ragione ) come si sarebbe comportato nei confronti di ciò che avevrebbe avuto intorno a lei ? Avrebbe studiato per emergere ? E come ? Avrebbe mangiato ? Si, forse una volta alla settimana, avrebbe avuto la cultura e la conoscenza di capire cosa era che aveva provocato il disastro in mezzo al quale adesso lei si trovava oppure avrebbe cercato di migliorare se stesso unendosi agli altri o per lottare sul piano della politica (ma oggi purtropo quest’ultima cosa non và più di moda e su tale argomento registro purtroppoche ci sia un calo di cultura delle popolazioni dominate poichè queste tendono a migrare cercando altro che organizzarsi per ribellarsi e cambiare la loro casa dall’interno e cosi tendono a fuggire per incontrare altri mondi dove pensano che potrebbero vivere meglio e costruirsi una esistenza degna…) Cosa avrebbe fatto lei se si fosse trovato a non poter più campare in casa propria e a non essere accettato in casa d’altri perchè può rappresentare una vergogna od un pericolo verso gli altri che avrebbero paura che si fosse loro sottratto un pezzo di quella torta che con la forza e non con la ragione si vogliono mantenere ? Non mi risponda per piacere che avrebbe fatto come loro ma che dal momento che lei non si trova in tale condizione fa di tutto perchè lei non possa correre quei rischi che poi sono rischi dovuti al sistema che si basa sulla forza. E se fossero più forti loro alla fine cosa farebbe scatenerebbe una guerra nucleare per annientarli così crederebbe di risolvere il problema alla radice ? Ce n’era un altro negli anni ’60 che era salito agli onori della cronaca che letteralmente -”parole sue”-diceva che voleva estirpare la razza dei poveri sterilizzando gi abitanti dei ghetti delle città americane ma che prima avrebbe dato un segnale sganciando la bomba atomica sull’Unione Soviertica e sulla Cina.Nome cognome ? Barry Goldwater senatore repubblicano del senato degli Stati Uniti, ma ce n’erano anche altri sparsi in parecchie parti del mondo, qualcuno per il nostro pensiero anche inaspettabile che avesse compiuto tali atti che invece materialmente ordinò. Si tratta dell’emminente figura della socialista indiana Indira Gandhi, figlia del primo ministro indiano Nehru che sperimentò la vasectomia inviando migliaia di poliziotti nei suburbi delle città più popolose dell’India pendendo di forza coloro che non volevano aver tagliati i condotti seminali ed a quelli che fossero stati consenzienti venivano offerte poche rupie. Pensava così di limitare le nascite di popolazioni di poveri che non si sarebbero mai sollevati dall’atavica condizione in cui versavano.Meno male che Goldwater fu fermato dalla razionalità di altri suoi colleghi ed Indira Gandhi dovette fermarsi perchè dovette sopportare rivolte infinite che mettevano a rischio il suo partito pieno di corrotti a non finire.Quindi vede che tutto questo ritorna a dover concepire che i modi di affrontare le questioni debbono essere modi sociali e le dimostrazioni anche psicologiche di coloro che non sopportano e tengono lontani i poveri poichè li ritengono un pericolo violano non solo le leggi esistenti di un mondo che si fà chiamare civile ma che in effetti non è tale, ma violano anche i principi morali laici che sono propri di uno stato perennemente insidiato da principi e comportamenti che hanno alla base-quella si che è ipocrisia- la misericordia, il volemose bene e l’apparire misericodioso ed affranto per le povertà del mondo mentre invece ci si comporta nella materialità giornaliera al contrario di ciò che si dice, nonostante che in quelle file vi siano persone rispettabili.Il pensiero umano è poliedrico per sua natura, c’è chi pensa come lei che fà della forza la ragione dell’esistenza della giustezza della conservzione, inscalfibile solo perchè si trova a vivere e ad esistere in questo passaggio ed appartiene ad una società che se andassimo a guardare bene è stata quella che ha privato una gran parte del mondo rapinandogli le risorse e facendo nello stesso tempo formare una cultura non davvero esente ”dal modo di produzione” del tipo quella sua che recita che sia lecito ed umano e comprensibile (perchè l’etica di tutto questa è e non altro alla fine) opporsi alla ripartizione della ricchezza. Questo lei mi dice e non altro.Tutto quanto sia diverso dal suo modo di vedere è la disinfezione dalla povertà in modo che non dia fastidio.Poi termino la mia lunga e logorroica solfa, perchè vorrei tenesse conto nei suoi discorsi e concezioni che il mondo è comunque sia una entità limitata ed il comportamento economico che ne consegue dalle sue asserzioni è quello di erigere fortini per difendersi sia dalla spartizione della richezza che mi sembra che per lei sia un concetto molto opinabile e che rechi irrequitezza ed anche paura, ma anche dalla paura psicogica della fine della continuazione della specie, quella sua che intende difendere quello che considera ”il suo” solo perchè oggi lo possiede, infischiandosene platealmente dei motivi e del perchè lo possegga. Ma davvero pensa che questo possa essere il futuro per il mondo ma anche per lei o per la sua discendenza pur non chiedendole logicamente ad personam di dover essere a forza il salvatore dell’umanità ? Le debolezze umane esistono perchè fanno parte del carattere delle persone, nessuno è perfetto nè vorrebbe coscientemenete esserlo perchè diversamente sarebbe un semidio ma il problema fondamentale è anche quello di tendere all’essere dalla parte di chi voglia far cambiare il mondo perchè crede che in gran parte sia dominato dall’ingiustizia sociale che preclude lo sviluppo della gente e la indirizza nello stesso tempo ad accettare tutto quello che il sistema nei secoli ha costruito per validarlo e farlo apparire come principio inscalfibile della funzionalità del mondo. E chi invece lo voglia cambiare sia un illuso, un visionario o meglio anche un ipocrita che se messo alla prova si comporterebbe pari pari come gli altri che denigra.In questo suo discorso c’è qualcosa che non quadra e chiudo dicendo che tengo e sono curioso della sua risposta specialmente su quella di quale fosse il suo comportamento se si trovasse nei panni degli altri che lei definisce poveri e da tener lontano perchè pericolosi.Gli altri che si trovano in quella condizione non sono nè più intelligenti di lei nè più sciocchi di lei quindi la risposta al quesito da parte mia che la leggerò ha solo curioso timore che possa essere quella che ”il comportamento umano sia variable a seconda delle condizioni in cui uno si trovi a vivere” .Troppo comodo sig. Rossi perchè questa credo alla fine che possa essere l’unica sua risposta che se ne frega di cosa produce il mondo e di dove questo andrà perche tanto ha funzionato sempre così. Ma se fosse questa che ho detto o non si discostasse da questa sarebbe una plateale falsità proprio per l’esercizio evolutivo che esiste e che credo e spero porterà lontano ed a fare a meno della difesa dell’orticello individuale come fin’ora è ed è stato in passato, ma sempre -per fortuna della razionalità- sempre e sempre in misura minore.La realtà onnicomprensiva questa è e non altro e non è davvero un dogma.I dogmi sono altre cose, lontane molto dalla mia mente mi creda davvero, anzi le dirò che rassomiglino molto a quello che lei sostiene sia la natura umana per la semplice ragione che il cambiamento del pensiero ha fatto variare molte altre condizioni nella storia e farà variare anche quella impostata sulla difesa ” dell’egoismo naturale”.Succederà molto lontano nel tempo, questo sì di certo, ma succederà a patto che quell’egoismo per la difesa dell’io non farà uso delle armi atomiche che guarda caso nella storia chi le abbia usate per la prima ed unica volta sono precisi regimi che hanno nome e cognome e che si basano sulla politica del possesso della ricchezza e del suo mantenimento per loro stessi e per i loro alleati al loro soldo e quindi anche al loro pensiero culturale, ma moriranno anche loro come cani e questo lo sanno diversamente lo avrebbero già messo in atto senza alcuno scrupolo. E’ un po’ diverso da quello che succedeva 100 e passa anni fa non
crede? Ed ecco perchè di sicuro tale cambiamento farà cambiare anche quei principi che oggi per lei rappresentano quella inalienabile legge umana relativa al lupus di cui parlavamo. E per quando riguarda quello che lei definisce il mio tentativo di smonatre la sua tesi non si preoccupi che molte cose avvengono automaticamente ed anche se sembrano non dipendere da attività e concezioni umane la realtà è quella che la diversità delle idee non si possa ingabbiare per caratteristica umana ed anche se oggi probabilmente-come lei dice ed in parte sono d’accordo-che il comportamento umano sia quello a cui lei fa riferimento, senz’altro anche quello è sottoposto a cambiamento.E’ quasi come l’inevitabilità di un processo tecnologico e di conoscenza, che da quando l’hai inventato ed applicato poi non ne puoi fare a meno.In pratica si contrappone l’uomo, la sua libertà ed il suo diritto alla felicità, contrapposto ad un mondo di tanti soldatini che tutti in fila obbediscono al richiamo del puparo,che non è qualcuno in persona, ma è un sistema ed un modo di pensare che i vari pupari nelle periferie del mondo sono incaricati di mantenere perchè credono di fiutare che la loro salvezza sia rimessa in tali ingranaggi che validano i loro comportamenti. Più dogma di questo credo che sia difficile scorgerlo.
Innanzitutto, come di consueto, grazie per la brevità e linearità delle risposte. Secondariamente, cominciamo con l’ evitare di mettermi in bocca cose che non ho MAI scritto, ovvero che questo sistema basato sulla legge del più forte siano “idee mie”, quando in realtà mi sono limitato a constatare che tale è, piaccia o non piaccia. Né tantomeno ho parlato di modelli di accoglienza.Ad ogni modo sciocco e puerile sarebbe negare che se non dovessimo confrontarci con i cosiddetti “poveri” staremmo tutti meglio. Poi sul come è perché si sia originata tale enorme differenza nella disponibilità di risorse, quello è un altro discorso. Dovremmo in teoria, tutti noi occidentali, dire “scusate, siccome i nostri avi vi hanno depredato per secoli, allora adesso vi restituiamo di tutto e di più e dividiamo tutto da buoni fratelli”? Se accadrà una cosa del genere, Le darò piena ragione.
Riguardo agli esempi di cambiamenti apportati dalle rivoluzioni, difficilmente avrebbe potuto cercarne di peggiori a sostegno delle sue tesi. La Francia, divenuta da una monarchia assoluta una delle più avanzate democrazie, si è ben presto trasformata in una spietata potenza coloniale. Quindi cambiano gli attori, ma non il canovaccio. E la Russia, dopo la cacciata degli zar, ha instaurato un modello politico ed economico delirante che ha rivelato ben presto le proprie debolezze e contraddizioni ed è fallito miseramente, creando terreno fertile per altre dittature, tra cui quella attuale. Si ricorda quando negli anni 80 la Cassa Rurale organizzo’ la gita a Mosca? Lei potrebbe aver partecipato, visto che dovrebbe avere qualche anno meno del mio babbo. A quei tempi dalle nostre parti di “comunisti duri e puri” ce n’ erano tanti. Ma dalla terra dei loro sogni tornarono letteralmente traumatizzati, a vedere la gente vestita tutta uguale, appartamenti abitati da più famiglie una per angolo e un bagno per piano, e nelle strade migliaia di topi grandi come gatti. Mi ribattera’ : “Eh ma non hai visto come stavano prima”…Sarà, eppure poi è successo quello che è successo.
Concludo rispondendo alla Sua domanda sul cosa avrei fatto se fossi nato laggiù. Intanto Le dico che ci sono andato parecchio vicino : il mio babbo, dopo essersi diplomato geometra ed aver svolto le sue prime esperienze lavorative, sarebbe dovuto partire per il Congo. Ma alla visita medica gli trovarono un focolaio di TBC, quindi non pote’ partire e fu costretto a reinventarsi una vita più tranquilla, quindi mise su a Chiusi prima lo studio tecnico, poi la società di costruzioni. Se fosse partito, presumibilmente avrebbe ingravidato una “faccetta nera”. Chiusa la parentesi autobiografica, se io fossi stato “uno di quelli là”, cosa avrei fatto? Esattamente come loro, magari al più
avrei cercato di studiare. Ma è una questione del tutto irrilevante : loro non sono migliori di noi. Se fossero stati loro quelli ricchi, ci avrebbero riservato un trattamento anche peggiore Ad ogni modo, Lei non ha ancora dato una spiegazione credibile del perché, a parità di colore della pelle, i derelitti sui barconi danno fastidio e Michael Jordan invece no. Anzi, sembra aver evitato accuratamente il nocciolo di tutta la questione girandoci inutilmente intorno.
Vedo che per lei la differenza di ragionamento risieda abbastanza sul fatto che M.Jordan sarebbe ben accetto perchè è ricco ed invece gli atri che fuggono dalla miseria e dalle guerre sono poveri. Non risolvere tale questione è motivo di inquietudine da parte sua ?Lei ha citato Jordan perchè ha portato un paragone per il quale i ricchi non danno fastidio e non si preoccupano di sfilare fette di torta ai benestanti mentre i poveri per i benestanti o per i ricchi formerebbero motivo di preoccupazione, perchè come lei dice non è il colore della pelle la sorgente di tale preoccupazione bensi E’ IL POVERO.Guarda caso lei si limita ed evita abilmente il discorso etico del perchè sia povero e lo dice scrivendo che quello che sia successo in passato sia ”un altro discorso”,anzi aggiunge l’eventualità che fra l’altro mai si porrebbe della restituzione da parte nostra del ”maltolto”.Mi voglia scusare ma secondo me nel suo discorso c’è una componente di natura psicologica che le fa assumere un sentimento di distanza da coloro che essendo poveri non hanno fruito delle opportunità o dei meccanismi per diventare ricchi,e da qui dice che siano un pericolo quando invece la loro povertà gliela abbiamo in gran parte creata noi.Attenzione, non ho detto che siano migliori di noi o peggiori, ma ho detto che essendo poveri questa cosa a lei la adombra, non la fà stare tranquillo e lo si capisce dal modo in cui ne parla.E’ quindi il denaro e la sua potenza la componente nella quale lei rimette le sue istanze che la debbono fare persona realizzata al punto che un povero le dia noia perchè forse dimostra che viviamo in un mondo che ha delle regole di cui pochi ne possano fruire arricchendosi e tutti gli altri fano la fame ? Non capisco quale sia bene il suo sentimento se sentimento è, ma può darsi che possa essere anche cinismo nel senso che dal momento che lei dica che il mondo va in tal senso lei non si esprime se questa le appaia cosa giusta o cosa errata da dover cambiare bensì ne prende atto e basta e se ne tiene lontano non dicendo nulla ma constatando solo che il mondo funziona cosi ma nello stesso tempo bolla come ipocriti coloro che criticano il sistema dei soldi al punto che il povero e la sua presenza debba dar fastidio.ecco perchè mi sono permesso di dire che nel suo discorso ci sono delle componenti di natura psicologica che diventano un problema. Facciamo una cosa allora e proviamo al di là di tutte le superficialità che ha detto sulla Francia e sulla Russia perchè sono delle vere e proprie superficialita glielo posso garantire perchè lei giudica un paese e la sua storia da elementi che ha sentito dal complesso mediatico e li ripete che sono quelli tagliati con l’accetta e di certo se le dicesse come ha scritto anche ad un interprete storico serio e non di parte, questi direbbe che un discorso così come ha fatto è inaccettabile perchè la presunta verità che dice non tiene conto di una quantità innumerevole di elementi che anzitutto compomgono il puzzle del giudizio e che lo dovrebbero fare esprimere in maniera completa.Capisco comunque che tale discussione difficilmente si possa fare dalle colonne di un blog ma si sta parlando di nazioni e di popoli e della loro storia quindi i giudizi tagliati con l’accetta sono solo indice di puerilità di giudizio e non altro, puerilità che comunque è stata immessa in una gran parte del popolo italiano e non mi meraviglia affatto che cosi sia.L’unica cosa in cui le dò ragione è quella che lei sarcasticamente ha definito brevità dello scritto ma è un mio recondito ed incrostato vizio del quale difficilmente riesco a liberami a differenza forse del suo modo che avendo le idee chiare le basta poco per definire le questioni: in pratica tu che sei povero stai lontano da me perchè mi preoccupi e se tenti di prenderti quello che io ritengo che sia mio ho i mezzi necessari per tagliarti le mani o la testa. Che vuole Sig.Rossi se il mondo funziona così dipende proprio dai poveri mica dai ricchi, i ricchi sono ben accetti perchè portano ricchezza in ogni parte del mondo. Stiano quindi in casa loro i poveri senza impuzzolirci e migrare con la loro povertà e sappiano inoltre che se tentassero di sfilarci una fetta di torta abbiamo tutti i mezzi per fermarli….Ehm, mi permetta ma mi sembra anche che con l’ultimo BRICS che le cose si mettano male per il ”sistema della libertà” e come vede non è vero che nulla cambi e che quello status da lei riconosciuto come foto attuale della situazione per cui sia normale ” prendere le difese del malloppo in ogni modo fino alle conseguenze tragiche ”si stia pian piano sfaldando.Purtroppo quando nel mondo noi occidentali siamo i soli protagonist ed i soli spettatori succede anche questo. Ed è questo anche insieme ad altro già abbastanza logorroicamente da me espresso che è il sintomo secondo me dell’inconsistenza del suo discorso che invece come ho detto ”SEMBRA” molto lineare. Ma è tipico delle visioni assolutistiche e fuorvianti arrivare alla semplificazione dei fatti non tenendo conto di come i fatti si siano formati e spesso di fronte alle maree di milioni di sottosviluppati è un discorso che funziona anche se ha vita breve.E che abbia vita breve si certifica con il fatto che ieri-appunto proprio per l’indagine statistica che lei porta ad esempio-tali passi erano più lontani nel tempo fra loro. Non mi sembra affatto che il mio discorso come dice lei giri intorno alle cose.
Dunque, a suo giudizio io avrei evitato di affrontare lo “scomodo” tema che i paesi di origine dei migranti siano poveri perché la povertà gliela avremmo procurata noi. E allora, affrontiamolo. Ebbene, tale visione, puerile e semplicistica, a beneficio di persone completamente ignoranti può anche funzionare, ma purtroppo (per Lei) non è andata esattamente così. Il colonialismo europeo è un accadimento storico dell’ altro ieri, andiamo a vedere qual era il quadro prima, e non serve una laurea in storia. Ad esempio, nel 1200 l’ Inghilterra si dotava di una embrionale Costituzione, in Italia cominciava l’ epopea di Comuni e Signorie, ecc. Su cosa fosse l’ Africa, che glielo dico a fare…anzi, qualcosa da dire c’è: era un continente di selvaggi ridotti in schiavitù, ma non da noi occidentali, bensì dagli Arabi. Questo, oltre a spiegare perché in molte zone la religione sia l’ Islam, è sufficiente a smentire la Sua assiomatica tesi secondo cui la loro attuale condizione sarebbe tutta colpa nostra. Quando il colonialismo europeo sarebbe cominciato solo molto dopo, e nel periodo iniziale si è limitato all’ import di schiavi, ridotti in tale stato da altri. Se lo è mai chiesto perché in Francia Belgio e Olanda ci sono molti neri tra la popolazione autoctona? Perché allora erano “ottimi” schiavi (mi perdoni l’ ossimoro…), fisicamente molto forti, in particolare della zona centro occidentale (attuali Nigeria, Camerun e Senegal). Tant’è che in quasi tutti gli sport ci asfaltano (specie se seguiti da tecnici europei…). Mi ribattera’ che però il vero è proprio sviluppo economico c’è stato dopo la Rivoluzione Industriale, alla quale gli abbiamo impedito di partecipare depredandoli delle materie prime grazie alla corruzione dei dittatori della zona. È un fatto innegabile, ma lo è altrettanto che la macchina a vapore è stata inventata in Inghilterra, e che loro in ogni caso non sarebbero stati in grado di sviluppare in autonomia le tecnologie per sfruttare le loro risorse. Anzi, presumibilmente, se non fosse stato per noi starebbero ancora peggio, e nemmeno avrebbero potuto abolire la schiavitù. Quindi, sostenere che l’ Africa sia povera per colpa di noi europei è antistorico e semplicistico, seppure possa essere impattante su molti (gli ignoranti).
Riguardo alle spinte per il rovesciamento del dominio occidentale, il riferimento ai BRICS non mi pare granché azzeccato, perché stiamo parlando di civiltà antichissime come India e Cina, nonché grandi potenze economiche emergenti (anzi, la Cina è emersa già da mo’) e del più grande produttore di materie prime al mondo nel caso della Russia, quindi non proprio gli ultimi straccioni della terra. Che in futuro loro possano non avere più bisogno di noi? Chi vivrà vedrà, io personalmente ne dubito. Si potrà assistere, al più, ad un bilanciamento di forze, ma non a un rovesciamento del cosiddetto “ordine mondiale”, in quanto loro stessi non ne avrebbero interesse. Nemmeno riescono a mettersi d’accordo per trovare una moneta alternativa al dollaro.
Quanto alle superficialità da me sostenute su Francia e Russia, tali sono quando Le fa comodo, dato che prima Lei stesso ha citato la Francia come esempio più lampante di oppressore colonialista. Della Russia inutile parlare, basta dire che se stavi lassù di scrivere certe cose su un blog te lo sognavi. Infine, non v’è traccia nei miei commenti della frase “Te povero stattene là e non provare a prenderti una fetta della mia torta, altrimenti ti taglio le mani e la testa”. Avendo scritto chiaramente che è fonte di fastidio e paura, ma non certo che si debba rispondere con la violenza (cosa che a parti invertite avverrebbe di certo). Ma siccome Lei è, oltre che storico, storiografo, sociologo, saggista,anche psicologo, ha tracciato un mio accurato profilo dal quale emerge un’ indole violenta, o quantomeno cinica. Profilo che ho ottenuto totalmente gratis da blog di Prima Pagina, che diversamente avrei dovuto pagare profumatamente per avere pareri da più acclarati esperti! 😀
Ah dimenticavo, la mia compagna proviene da un derelitto paese residuato dell’ unione sovietica, quindi io non ho nulla di personale contro i “poveri”. Ma siccome è bianca e bionda, potrei essere tacciato di razzismo, smentendo il mio assunto iniziale.
Una bella storia. Il mio ex partito (il Pc) e l’associazione denominata COSTITUENTE COMUNISTA,nella quale sono kl Segretario Provinciale Senese, hanno entrambi sempre proposto l’utilizzo dei beni confiscati alla criminalità e l’esproprio dei beni in stato di abbandono di proprietà di società immobiliari o banche o tribunali vari o stato per realizzarci aziende di tipo cooperativo in mano ai lavoratori e finanziate con soldi pubblici o per realizzarci case popolare di cui abbiamo tanto bisogno nel ns territorio come in altri. La classe popolare ha bisogno di casa e lavoro. Ci si entusiasma tanto per la vicenda in oggetto e ne sono felice ma sono anni che le proponiamo e tante famiglie di lavoratori attendono casa e lavoro. Tutti hanno diritto, tutti possono lottare per godersene. Chianciano dispone di immobili vuoti a centinaia, Chiusi anche seppur in minor numero, provvediamo seguendo tale esempio? Se chiede un Comunista di espropriare o utilizzare immobili confiscati, si scatena sempre il finimondo, accusandoci di voler “rubare” la proprietà privata, visto che il l’utilizzo a scopo sociale di un immobile confiscato alla malavita è stato fatto dal pd e nessuno si è lamentato (i comunisti mangiano i bambini, nm possiamo mica dargli credito), allarghiamo tale iniziativa ad altri immobili abbandonati, creando alloggi popolari ed aziende cooperative, affidandole (se le famiglie che occuperanno gli immobili destinati a case popolari nn avessero un impiego) agli stessi occupanti delle case popolari, in tal modo si risolverebbero più problemi. Che ne dite? Non siamo settori, le proposte positive vanno sfruttate anche quelle della parte avversa, immagino che il Sindaco Sonnini sia d’accordo nel soddisfare i bisogni dei propri cittadini al riguardo di casa e lavoro. Dite la vostra, noi abbiamo lanciato la proposta e siamo disposti a confrontarsi con voi. SOCIALISMO O BARBARIE.
Dal momento che lei ha tracciato- chiaramente dalle righe di un blog e non da altro- quello che è secondo lei il riassunto della storia Economica dell’Africa” parlando di tale argomento le vorrei far notare che ha evocato tutti fatti veri ed inconfutabili, effettivamente avvenuti ,ma li ha evocati e richiamati in maniera ”superficiale” non tenendo conto delle loro implicazioni (emigrazioni, povertà che ho detto prima, che una parte di questa è stata causata dall’impatto dell’occidente e non che sia tutta frutto della colpa di quest’ultimo intendiamoci bene), colpe -se vogliamo chiamarle così- che poi hanno comportato tali fatti e del perchè questi siano successi. Vede, una cosa è dire la verità (quando per esempio parla degli arabi e dello schiavismo e del commercio di materiale umano ma dovrebbe sapere che la storia non si ferma lì, in quando le implicazioni del mondo occidentale sono state quelle che una volta ostacolato il commercio di carne umana degli arabi duranto fino al secolo scorso e non finito tre o quattro secoli fa- si è prodotta da parte dell’apparato soprattutto occidentale l’energia sufficiente per mantenere quello status sul quale si sono affondate le mano da parte delle potenze coloniali e soprattutto di stati come Belgio, Francia,Inghilterra, Gemania,Portogallo ed anche degli Stati Uniti che comperavano schiavi e li trasferivano nei Caraibi e da lì successivamente nelle piantagioni di cotone nel loro territorio se lo si voglia dire fino in fondo per il semplice motivo che l’economia è stata da sempre per sua natura trasmissibile e collegata e che ha fatto si che si sia trovato trovato pasto per la famelicità degli apparati industriali sviluppandosi all’interno e consentendo lo sviluppo industriale che diceva lei e questo è durato fino ai giorni nostri ed ancora dura in forme anche diverse dallo sfruttamento duro e puro tout court, con le banche e le istituzioni mondiali spesso anche che fanno capo al FMI ,FAO che pensano a tener sotto il loro tallone di ferro intere nazioni.Questa non è la mia di verità ma la verità fattuale ed oggettiva).Se pur stia parlando con uno che sostiene la teoria -che poi tanto teoria non è- che ciò che succeda oggi sia la diretta conseguenza di ciò che è stato ieri, la sua analisi sulle ” locomotive” e sull’espansione consentita dallo sviluppo industriale quale indice di diverso livello economico ha spiegazioni ed implicazioni in parte reali rispetto al suo discorso ma in parte molto superficiali poichè non considera e non prende in esame le possibilità di espansione del sistema industriale occidentale e le relative implicazioni quali ”se ho le materie prime che mi consentano uno sviluppo sarò avvantaggiato nella ricerca,nell’ingegneria ed in tutte le discipline non solo della tecnica e della scienza e tecnologia ma nella conoscenza in generale…” e questo mi sembra lapalissiano e così avrò e mi manterrò la supremazia su uomini e stati e sarò pronto ad intervenire armi alla mano quando sentirò che tale supremazia mi possa sfuggire). Non per nulla il degrado dell’occidente è iniziato dal periodo della decolonizzazione, quando gli stati africani hanno raggiunto l’indipendenza con l’aiuto di qualcun altro che lei visto che è così informato sulla storia sà bene da quando a quando sia successo.Aiuto quindi interessato da parte di altri sistemi economici ? Forse si, ma la realtà è quella che quel tipo di sfruttamento almeno per come si dipanava è in parte cessato, con lotte grandissime e molto nascoste ai nostri occhi nel settore mediatico occidentale, ma esistenti e ben conosciute nelle cancellerie e negli uffici delle ambasciate occidentali ed anche all’interno delle nazioni dove si dipanavano le guerre coloniali e dove dietro esistevano eserciti e fazioni pagate con i dollari dio zio Sam.Lei mi insegna che la storia del mondo non fà i salti ma un avvenimento è la diretta conseguenza di un altro.Non voglio fare qui la storia del mondo ben lungi da me, ma ciò che le ho detto quando lei ha parlato di ”poveri” e che sia bene che questi stiano lontani dalle nostre latitudini-e ne ha parlato dicendo quelli che secondo lei sono degli assunti e delle realtà sentite da alcuni ma gli assunti arrivano sempre a determinare dei principi valoriali che inevitabilmente ne stanno dietro anche se lei si rifiuta di conoscere perchè sembra che non li interessino ma ne parla in maniera asettica parlando solo dei comportamenti personali e di gruppo perchè nomina coloro che possono essere in odore di fastidio da parte dei migranti.In questo senso mi sento di dire lei ha falsato platealmente il problema per il semplice motivo che ha detto delle verità fattuali ma da queste non gliene è interessato nulla di arrivare a ciò che ne stà dietro e cioè dei principi, dell’etica ed anche del comportamento storico in forza a dei principi, principi non medioevali ma attuali, anzi se ne è guardato ben bene dal riportarli, forse -e l’ha anche detto- che per lei siano del tutto insignificanti. Colpa mia se in parte questo fatto che lei ha enunciato io lo viva in maniera provocatoria da parte degli altri per il quale vengano dette delle verità fattuali ma poi alla fine se ne ricavino verità generali completamente rovesciate ? Forse si, colpa mia, ma mi sono sentito di dirglielo argomentandone ” i perchè” che vedo che per lei non rappresentino dei perchè ed è lecito che pensi che non li possano rappresentare poichè sono il frutto principale di un sistema impostato sull’accettazione asettica in fondo di supremazie quando dice che tutto quanto sia insito nell’uomo,creatura egoistica per natura e chi pensi diversamente da questo sia un ipocrita. Mi sembra che un analisi seria sulle condizioni del mondo onestamente comporti ben altro di quello che lei asserisce,sempre tenuto fermo il fatto che non ci sia spazio per analisi serie all’interno di un blog come questo. Lei asserisce solo che i poveri diano fastidio- parole sue- ma non fà in alcun modo nulla e non le interessa di ricercare il perchè, al punto che arriva a dire che anche lei se fosse stato povero si sarebbe comportato nel modo in cui i poveri si comportano. E se io puta caso fossi reattivo al fatto che avessi un povero che in questo caso sia nella propria veste vicino e che temessi che mi possa in qualche modo sottrarre la fetta di torta che nel tempo l’economia da me impostata e non dagli arabi o da chiunque altro non mi stesse bene ed avessi il sentimento che tutto ciò mi procuri la forza di allontanare lei in quanto povero come si sentirebbe lei,posto anche che loro non siano ne migliori nè peggiori di noi (cosa questa vera e reale) ? Ma che riflessioni sono queste ? Cosa c’entra con la sensazione che procura l’essere povero con il fatto della sua compagna che come dice lei provenga da un luogo disastrato della ex Unione Sovietica? Ma davvero pensa che la corsa verso lo sviluppo dei popoli sia automatica e non procuri nulla oltre al denaro che si possa o meno possedere ? Mi sembra che il suo discorso centralizzi nel comportamento umano l’importanza del possesso o meno del denaro e nessuno- e devo dargliene atto nemmeno lei ha parlato di razzismo- ma invece ha parlato che i poveri siano gente da tenere alla larga quando la causa prima della loro povertà sono state condizioni provocate alle quali abbiamo concorso anche noi.Nessuno ci ha mai obbligato al ripagamento di debiti nostri fatti con lo sfruttamento organizzato riguardo al passato:fiventano paragoni questi senza alcun senso i suoi, memmeno da 5 classe elementare, mi voglia scusare ma è così. Per quale motivo lei si rifiuta di chiedersi perchè e cosa stia dietro quel comportamento umano di cui parla per il quale un povero sia da tener lontano ? Cosa ne consegue necessariamente dal suo discorso ? Non ne consegue nulla pensa lei, ma attesta solo una cosa che è il fatto che dia fastidio o forse qualche peso valoriale ne consegue dal suo discorso che sembra cosi asettico e non interessarsi delle conseguenze? Sono i valori che inducono gli esseri umania pensare ed i valori di un povero sono spesso valori primordiali e primitivi ma non è tutto lì.Lei parla di ignoranza delle masse ed in parte sono d’accordo perchè anche nella mia visione le masse sono entità plasmabili dai sistemi dove vivono ed è successo sempre questo nella storia, ma quando ho detto nell’altro intervento che purtroppo nel mondo ”noi occidentali siamo i soli protagonisti ed i soli spettatori” qualche spiegazione soprattutto che involva l’evoluzionismo credo ci possa essere senza voler sconfinare nelle estremizzazioni dei suprematisti bianchi che alla fin fine non mi sembrano queste ultime tanto lontane da noi e da come possa pensare tanta gente che abbiamo vicino tutti i giorni.E quella cos’è se non è ignoranza gretta e profonda che porta al credersi al centro del mondo ? Per fortuna sono gli eventi a smentire queste sonore sciocchezze ed uno di tali riferimenti possono essere relativi a ciò che ho detto dei BRICS indipendentemente dal suo giudizio che li definisce un fatto inconsistente.Nella teoria economica ci sono molte differenze ma anche molte poliedricità sia nei modi sia nelle critiche, soprattutto per quanto riguarda il tempo di quando queste siano sorte e che riflettevano lo status del mondo all’epoca in cui andavano per la maggiore.Senza voler fare il maestro di nessuno ci sono certe teorie anche di provenienza e stampo liberiste che sono oggi valide in tantissimi aspetti come ce ne sono altre di stampo marxista che hanno segnato dei paletti alle analisi contro le quali oggi ci si scaglia dato i tempi generali che sono cambiati in politica specialmente. Uno di tali paletti- e lo dicevo anche negli altri interventi- è quello che il mondo nella sua totalità e specialmente il mondo occidentale stà perseguendo politiche perdenti al cui supporto esiste una cosa sola che possa ritardarne il crollo : La guerra ! Ci sono certe teorie in tale campo alle quali anche la teoria moderna economica non ha dato risposte, quali il problema del crollo tendenziale del saggio di profitto e la limitatezza dello spazio economico dove si operi che viene influenzata dalla limitatezza produttiva e dalla non verità di uno sviluppo immaginato essere continuo come i media ci rimpizzano le orecchie ed i cervelli.Gli ostacoli a tutto questo vengono superati dalla guerra e fin’ora così è successo,ma non credo possa ancora perdurare tale stato di cose perchè coloro che puzzano e che vanno tenuti a distanza perchè per il sistema vigente sono poveri non credo che siano sempre disponibili a farsi ammazzare per l’utilità di altri come loro e che spesso spessissimo hanno fatto i soldi su di loro.Vede che il ragionamento partito da M.Jordan e del perchè la sua accettazione non provochi risentimento mentre il risentimento invece sui poveri provoca quello che lei nella sua mente vive ? Ci sono delle conseguenze ai modi di pensare e questo non glielo devo dire io ma lo sà benissimo da lei. Le conseguenze sono le contraddizioni che fanno cambiare le cose e le circostanze e tutta la storia del mondo si è sviluppata attorno a questo. Il rinserragliarsi in fortini diventa una azione intellettuale perdente che esprime una natura insufficiente ed una volontà semplice e negatrice dell’evidenza, credendo che si possa evitare quello che abbiamo provocato è una politica alla fine perdente e nemmeno intelligente perchè appunto è perdente al punto che alla fine si riversa anche contro di noi.Credo che la maggioranza di persone nel mondo anche nell’ignoranza delle masse questo concetto l’abbiano afferrato e si possano comportare pian piano differentemente da come si comportavano prima, anche per il solo motivo che l’alternativa a questo sarebbe la fine di tutto.Ci fù qualche studioso negli USA che disse circa mezzo secolo fa che il capitalismo sia organizzato ai fini del profitto e non della sopravvivenza e che qualsiasi politica esso adotti la compie all’interno di questo sistema.Oggi viviamo in un epoca nella quale lo sviluppo capitalistico ha fatto cambiare il mondo, ha fatto declinare la società detta industriale come la conoscevamo noi ed ha applicato nuove forme allo sviluppo imponendole a tutto il globo,accorgendosi che per due secoli l’ha rapinato e che non possa oggi continuare su tale piano.In tutti i casi finiamola qui tale ”diatriba” perchè vedo che ognuno è rimasto del proprio parere anche a costo di rivoltare la frittata perchè fare delle enunciazioni e degli esempi sul sentimento della gente di fronte ad un problema vale poco quando non si fanno seguire questi da una spiegazione logica stante quelle del tipo che l’uomo povero si debba tenere a distanza perchè ci desta preoccupazione e paura, che invece ci si limiti ad enunciare comportamenti e fatti storici da Bignami.
Peccato voler finirla qui, perché la discussione comincia a diventare interessante solo adesso. Ho detto “discussione” perché non c’è alcuna diatriba, nel momento in cui Lei riconosce che il ricco, nero o giallo che sia, è sempre ben accetto e quindi il razzismo come motivazione di respingimento e rifiuto è assai labile, al netto di alcuni sparuti suprematisti che certamente non sono molto intelligenti. Sul perché il “povero” a noi occidentali dia fastidio, a differenza di Lei, ho dato una motivazione assai diretta, che se non Le piace perché conduce all’ avidità ed egoismo umani, è un problema suo, non mio. Mi scuso per l’ elementare ricostruzione del colonialismo in Africa, ma ricordo che siamo sulle pagine di un blog e non è il caso di scrivere un trattato. Ciononostante, la mia esposizione da Bignami è riuscita a farLe riconoscere che noi occidentali siamo responsabili solo in parte (minoritaria, come emerge tra le righe del Suo ultimo intervento) della povertà altrui. E però il conto dobbiamo pagarlo solo noi, perché la penisola araba, tra inospitalita’ del clima e territorio, e regimi dittatoriali, è una meta di migrazione poco appetibile (salvo che per Ronaldo e colleghi). Detto questo, veniamo ai BRICS, da Lei citati, forse per il Suo sconfinato amore per l’ Oriente, come ventata di aria fresca e umanità rispetto al cinico, materialista e opprimente Occidente. Costoro in realtà altro non sono che i nuovi capitalisti, e se per caso riusciranno a soppiantarci in Africa (ad esempio nel Sael dove i russi sono acclamati come liberatori, per via della profonda ignoranza delle popolazioni locali), gli africani staranno peggio di prima. Sono più umane e accoglienti le popolazioni dei BRICS? Vada a vedersi certi video girati alla frontiera meridionale russa, dove i poverissimi migranti kirgisi e tagiki vengono letteralmente cacciati indietro a bastonate.Dia retta a me, ogni mondo è paese, e un pezzo della sua “torta” non lo regala nessuno, la storia insegna che per averlo (anche essendo nel giusto) l’ unico modo è prenderselo con la forza. Se questo non costituisce la prova inconfutabile dell’ essenza umana, me lo dica Lei cos’altro serve. Che ci sia in futuro un “crollo del sistema” è uno scenario possibile, viene da pensare alla celebre massima di Marx secondo cui i ricchi, a forza di concentrare tutta la ricchezza nelle loro mani, saranno talmente pochi che per spodestarli non servirà alcuna rivoluzione ma basterà dar loro un calcio in culo. Ma dalle ceneri non emergerebbe un mondo migliore con una società più giusta e solidale, bensì si affermeranno nuovi dominatori e la storia si ripeterà.
Dimenticavo, a sostegno della mia congettura finale, che Lei bollera’ come “antistorica”, “da Bignami”, ecc., sussistono già ora prove assai ardue da scalfire. All’ interno dell’ Unione Europea i paesi più determinati nel respingere i migranti sono proprio quelli che fino a ieri (non l’altro ieri) avevano letteralmente le pezze al culo (per via di un modello sociale ed economico perdente in partenza). In Lombardia, i più agguerriti contro i “migranti interni” meridionali non fanno di cognome Brambilla e Colombo, ma Esposito e Morabito. Chi vuole intendere, intenda.
Un ultima precisazione e poi davvero la chiudiamo qui. Primo punto per il fatto che riferendosi a quanto dice dell’affermazione marxiana che i ricchi saranno ridotti ad essere cosi pochi che forse basterà dar loro un calcio che spariranno da loro. Mi dica lei se questo è una idea plausibile da portare ad esempio e sancire in una discussione seria sulle teorie di cosa succederà al mondo.Nemmeno lo stesso Marx chein fondo in fondo l’ha formulata e che disse(certificato anche dai dati degli studiosi sia pro tesi marxiane sia contrarie a queste ,studiosi apparsi sula scena 150 anni dopo di lui) che la concentrazione del capitale sarà crescente ma sempre contenuta in meno mani….nemmeno lui avrebbe detto quello che lei dice e più (Vedi il suo libro dal titolo India, Cina, Russia) riferendosi al mondo migliore che non verrà e può anche darsi che questa sua sicurezza sia smentita dai fatti ed anche dal crollo di quello che gli Americani sotto Bush padre chiamavano L’IMPERO DEL MALE che se lei non l’avesse capito per me rimangono proprio loro l’IMPERO DEL MALE perchè hanno conquistato il mondo e lo hanno fatto funzionare nell’ultimo secolo a pro loro interferendo da padroni nella politica dei paesi amici ed alleati assoggettati e piegati alla loro politica ed alla loro economia, mentre tutti gli altri con i quali non ci possono per vari motivi commerciare sono GLI STATI CANAGLIA che una volta eliminati ed eliminate le loro economie soppiantate da quella loro, il mondo sarà lo specchio della democrazia….(lo lasciano intendere loro anche alle masse delle classi medie europee e mondiali ).Qanto all’ultimo suo intervento le faccio sommessamente notare che guarda caso peccato che tutti i paesi che lei sottintende e comprende con quel discorso che lei dice che avevano le pezze al culo per il modello sociale fallmentare sono tutti quei paesi- e glieli enumero uno per uno- dei quali la composizione etnica, culturale e politica,prima e durante la guerra mondiale ha avuto governi che hanno accettato il nazismo a braccia aperte; stò parlando a cominciare dal Nord Europa guardando la carta geografica della Norvegia, Finlandia, Estonia, Lituania, Estonia,Polonia, Ungheria e Romania e non ultima anche l’Ucraina e forse ne ho dimenticato qualcun altro. Queste cose secondo lei con tutta probabilità dimostrano poco e non pesano nella storia dei popoli e che nulla vorrebbero stare a significare. E allora avanti così, si vede che la lezione della guerra mondiale non è bastata e non c’è altro da dire a questo punto. Ma non le sembra una cosa tragica questa del non trarre esempio ed imparare dalla storia ? Vede Sig. Rossi, proprio riferito al discorso con il quale lei ha iniziato questa discussione nel primo dei suoi interventi le volevo far notare che c’è un detto di Upton Sinclair che ogni tanto a qualcuno nelle mie interminabili discussioni mi piace ripetere ma purtroppo vedo e constato che serva a poco e che è un pensiero ripreso da Engels che dimostra la veridicità storica di un principio chiamato ”Materialismo Storico” che recitain pratica che OGNUNO PENSA A SECONDA DEL MODO IN CUI SI PROCURA DA VIVERE ed è basandosi su questo che appunto Upton Sinclair disse la celebre frase: ” E’ difficile far capire qualcosa a qualcuno il cui stipendio dipende dalla capacità di non capirla”. E’ stato un piacere e la saluto.
Contraccambio i saluti e La aspetto al prossimo articolo dal contenuto potenzialmente divisivo…do skorogo,zdorovi i udachi!
Non conosco personalmente il Sig. Giangiacomo Rossi e ho letto solo oggi lo scambio con Carlo Sacco. Non avendo trovato una risposta della redazione alle sue affermazioni sulla natura dell’uomo, mi sento in dovere di intervenire perché ritengo che la Sua concezione, mutuata da Hobbes, sia alla base di tutto il pensiero di destra, attualmente molto di moda, ma che a mio avviso va contrastato puntualmente in ogni occasione. Il mio Professore di Filosofia Politica Sergio Caruso sosteneva che alla base del pensiero “realista”, capostipite Machiavelli, ci fosse una concezione negativa dell’uomo. Citare Hobbes per sostenere in maniera perentoria che ” piaccia o non piaccia così è la natura umana…..” mi sembra un atto di presunzione intellettuale da evitare. Su quale sia la natura dell’uomo si arrovellano i pensatori dagli albori dell’umanità. E credo che nessuno possa dire una parola definitiva. Mi permetto di ricordare che circa un secolo dopo Hobbes, Rousseau sosteneva che ” l’uomo è buono per natura”. Un altro secolo dopo, Immanuel Kant sosteneva che “l’uomo, per natura, non è moralmente ne’ buono ne’ cattivo”. Sono in molti poi a sostenere che il comportamento e la statura morale degli uomini, e delle donne, sia profondamente influenzato dal contesto familiare, sociale, economico e delle istituzioni. Per quanto riguarda il tipo umano che tiene il prossimo a pane e acqua per poter continuare a mangiare caviale, credo sia una persona di una tale aridità e di una tale assenza di empatia che, come dicono numerosi studi sociologi e psicologici, rischia di annegare in una devastante solipsia. Per mia fortuna ho incontrato persone diverse che, senza spogliarsi di tutte le ricchezze come San Francesco, non sono insensibili al dolore degli altri. E sono anche consapevoli che una società dominata da profonde ingiustizie e disuguaglianze è una società meno sicura di una dove regna l’ingiustizia. Detto questo ritengo che sia un errore anche quello di ignorare i problemi che in una comunità si pongono con l’arrivo di migranti, ovviamente poveri e ancor più se neri. La minore problematicità rappresentata dagli esuli dell’Ucraina ne è testimone. Considerata la prospettiva demografica dell’Europa e dell’Italia, occorrerebbe uno sguardo lungimirante che valorizzi l’apporto delle persone che arrivano nel nostro Paese, insegnando loro la lingua e offrendo corsi di formazione professionale. E allora anche i soldi spesi per il loro sostentamento potrebbero tradursi in un investimento.
Si può logicamente dissentire dalla visione di Hobbes e apprezzare più quella di Rousseau o di Kant, ma a mio parere ben poco c’entra la politica, perchè si parla di istinti primordiali dell’ essere umano rimasti sostanzialmente immutati dalla creazione di società civili più o meno avanzate. Ed è volutamente iperbolica l’ immagine di chi tiene a pane e acqua il prossimo per continuare a mangiare il caviale, ma ben rende l’ idea di quale sia la natura umana, per lo meno nella stragrande maggioranza degli individui. Riguardo alla maggiore sicurezza di una società in cui ci sono minori disuguaglianze, e quindi meno emarginazione ed esclusione, è fatto pacifico, non per nulla nei miei precedenti interventi ho fatto riferimento al “panem et circences” e a Machiavelli riguardo alla gestione del potere da parte dei dittatori più avveduti, dall’ antichità a oggi. E con l’ avvento della società capitalista post rivoluzione industriale, a chi detiene il potere economico, le dirò, una popolazione con migliore distribuzione del reddito (ad es. valutabile con l’ indice di Gini) è perfino conveniente : se io produco automobili, molto meglio avere una nazione dove ci sono milioni di persone in grado di comprarsi un’ automobile, piuttosto che avere tutta la ricchezza concentrata nelle mani di poche persone, le quali al massimo potranno comprarsi 10, 20 o 50 automobili a testa, se ne avranno voglia! Pertanto, se nei paesi più avanzati si è assistito a una migliore distribuzione della ricchezza, non lo si deve certo a umanità e solidarietà, ma da meri interessi economici, riassumibili nell’ avere una platea più vasta possibile di persone in grado di mandare avanti il giochino. Che tale sistema sia largamente imperfetto è ovvio, ma è certamente migliore di quelli vigenti nei BRICS, caratterizzati da disuguaglianze sociali estreme, ma inspiegabilmente tanto amati dal Sig. Sacco. O forse perchè animato da un feroce e cieco antiamericanismo, dimenticando che senza il loro intervento la sgangherata Armata Rossa mai avrebbe avuto ragione della Whermacht (lo ha ammesso pure Putin di recente), e nella remota ipotesi che ciò avvenisse, ci saremmo trovati con le pezze al culo come il resto della cortina di ferro di cui avremmo fatto parte.
Riguardo alla gestione dell’ immigrazione, non è stata oggetto dello scambio di vedute, ma resta comunque un grosso problema da affrontare nel mondo non migliore, ma “meno peggiore” possibile, anche investendo nella formazione professionale : io sarei ben contento di assumere lavoratori stranieri per la mia società di costruzioni, ma in tanti anni che la gestisco, l’ ultimo giovane disposto ad essere inquadrato come apprendista si è presentato nel 2001. E non sarebbe sostenibile inquadrare come operai di I, II o III livello persone fuori dall’ età per l’ apprendistato, ma che di fatto andrebbero totalmente formate e per un lungo lasso di tempo non produrrebbero praticamente nulla, quindi occorrerebbero robusti incentivi a tale scopo : tu stato mi dai i contributi, e la formazione la faccio io, invece di disperdere enormi risorse per formazione professionale gestita dal pubblico, che poi difficilmente collimerebbe con le effettive esigenze del mercato.
ERRATA CORRIGE
E sono anche consapevoli che una società dominata da profonde ingiustizie e disuguaglianze è una società meno sicura di una dove regna più giustizia.
Non voglio con questo mio intervento ricominciare di nuovo la discussione nè sui massimi sistemi nè su altro ma solo per ribadire(soprattutto nella risposta che lei ha dato a Battilana) riguardo alla ”sgangherata Armata Rossa” che le valutazioni che lei porta sul piatto della bilancia siano solo le sue o di coloro che sia durante la guerra ed anche dopo avevano investito su una propaganda così terrificante da terrorizzare anche gli europei sulle procedure ”disumane dei sovietici”. A tal proposito mi premerebbe farle notare che che un paese di quasi dieci fusi orari all’epoca dell’impero zarista raggruppava una quantità innumerevole di popolazioni differenti e che dopo la rivoluzione bolscevica è stato usato un pugno di ferro per non farla fallire.A tal proposito le potenze occidentali Inghilterra e Stati Uniti in testa hanno pagato intere armate affinchè militarmente avessero potuto affondare la rivoluzione come era successo SEMPRE in questi casi (la prego di tenere presente tale SEMPRE,valido sia per la prima guerra mondiale sia ancora per quella della Germania contro la Francia del 1871…ma anche di altri conflitti più piccoli e nazionali soprattutto nell’impero inglese).Lo spauracchio era quello che fosse successo da altre parti ciò che in Russia aveva avuto successo.Certamente un prezzo in vite umane è stato pagato, ne sono morti a milioni soprattutto di fame, in un paese come l’unione Sovietica disastrato sia dalla prima guerra mondiale che fù la scintilla per detronizzare il sanguinario regime dello Zar sia anche dopo l’invasione della Germania all’URSS. Un paese come quello è sopravvissuto perchè la qualità dei suoi dirigenti a cominciare da Lenin ed anche da Stalin che la propaganda occidentale l’ha sempre definito un novello Hitler soprattutto per il suo pugno di ferro. Ce n’erano anche altri che hanno pagato con la bvita le sue visionarie paure ma complessivamente è stto il suo pugno di ferro che non ha fatto fallire l’URSS. La guerra della -come la chiama lei-”sgangherata Armata Rossa” ha prodotto-credo che lei lo sappia- ben 20 milioni di morti in un paese già disastrato dalla rivoluzione e dall’invasione nazista. Purtuttavia a Berlino -come dice lei- piaccia o non piaccia c’ entrato Zukhov e per favore non mi porti i paragoni alle affermazioni di Putin che sò bene di quale natura siano e sarebbe meglio non chiamarlo in causa, perchè anche lui è figlio del sistema di Jelsin che tanto piacere ha fatto ai polacchi ed agli americani.Le questioni dal momento che lei si appiglia ai dati di fatto e li cita sempre come ”elementi oggettivi indipendentemente da cosa li abbia provocati poichè non ne tiene in debito conto e guarda ai risultati- su tali fatti allora il dato di fatto storico che ne esce è quello che lei sà, e crede davvero che se avessero potuto gli americani e gli inglesi non avrebbero dato una bella frustata all’Unione Sovietica? Si ricordi il celebre discorso di Churchill a Fulton in Canada dove lui stesso dette il via alla guerra fredda pensando che il sistema sovietico fosse stato un gigante dai piedi d’argilla: ”ora o mai più disse” il celeberrimo statista dell’impero che aveva tenuto sotto di se mezzo mondo. Erano abituati male evidentemente perchè qualche nodo gli era sfuggito. Non voglio continuare a discutere sui principi, ognuno ha i propri, ma ognuno li ha e li ha formati a seconda di ciò che ha visto intorno a se crescendo e studiando e per di più anche ascoltando tante voci che parlano di libertà e che fanno arrivare sempre alla conclusione che quella personale sia inviolabile ma se la propria si poggia e comprime quella di altri soprattutto nell’economia allora la cosa diventa un po’ meno densa di sicumera.E lo diventa perchè nella valutazione viene portata la base di ragionamento che si preferisce soggettivamente, spesso infischiandosene di ciò che si procuri agli altri. Tutto qui, ma non mi sembra proprio poco….la saluto definitivamente.
Certo che il Suo modo di ragionare è parecchio strano, quantomeno assai contorto e involuto. Al di là dello strampalato discorso sui nessi di causalità dei fatti storici (che qualunque sia la loro origine, da me a suo giudizio trascurata, quelli sono e quelli restano), la cosa che più salta all’ occhio è che a Suo dire un dittatore spietato e sanguinario come Stalin, che ha letteralmente sterminato milioni e milioni di suoi concittadini (non so se le dicano qualcosa termini come gulag, kulaki e holomodor), lo erge a grande statista e derubrica i suoi tremendi crimini come “pugno di ferro” necessario per tenere insieme un paese di 10 fusi orari e tante etnie diverse. E poi ha il coraggio di farmi la morale sui principi della Costituzione, sull’ “homo lupus homini” di Hobbes, e sul concetto di libertà che va esercitata senza comprimere quella altrui. Ah ma giusto, Stalin mica l’ ha fatto, quegli episodi non ci sono stati, sono pure invenzioni della propaganda occidentale. Poi nega altre palesi evidenze, come il fatto che Zukhov è potuto arrivare a Berlino solo grazie all’ intervento dello Zio Sam (perchè a suo dire la ricostruzione di Putin non è affidabile, è più autorevole la Sua…) e il fatto che se si fosse affermato da noi “quel modello là” saremmo rimasti con le pezze al culo come a fine guerra (non come la Russia di quei tempi, ma assai peggio perchè loro hanno petrolio gas e acciaio, mentre noi non abbiamo un piffero). Senza contare che poi il fallimento dell’ unione sovietica sarebbe arrivato qualche decennio di agonia dopo, non è mica che Eltsin e poi Putin sono arrivati lì per caso…Ma si rende conto che sta sconfinando nel ridicolo? Mi voglia scusare ma non trovo altre parole per definire un ragionamento che da un lato combatte l’ egoismo , la prevaricazione e la sopraffazione, ma dall’ altro elogia il “pugno di ferro” di Stalin. Contraccambio i saluti.
Sono sincero quando dico che mi aspettavo il suo genere di risposta ed i suoi picchi principali che contengono delle verità non lo nego,nè ho mai negato con nel mio discorso precedente che Stalin fosse stato un dittatore responsabile anche della morte di milioni di suoi connazionali.Non l’ho mai negato, ma al tempo stesso ho detto che in quelle occasioni ed in quel contesto ”il pugno di ferro”che ha saputo usare è stato necessario per vincere i nemici interni ed esterni,fino a respingere l’invasione nazista e dando un peso diverso alle cose da come si sarebbe aspettato l’Occidente.Tutto tale discorso si è incentrato sulla partenza che lei ha evocato della ”sgangherata armata rossa” che a detta sua se non ci fosse stata l’America la Wermacht avrebbe militarmente prevalso.Quando si dice che la propaganda-quella vera sparsa a piene mani al popolo – che valorizza gli aspetti che s’intende valorizzare per i fini che ci si prefigge, possa prevalere e penetrare nella testa delle persone,questo-me lo lasci dire- è proprio un caso che riguarda la sua esposizione.E glielo faccio presente perchè ripetendomi ancora, lei guarda i fatti e non considera le condizioni che hanno portato a tali fatti.Io a mio modo-probabilmente in maniera insufficiente- ho cercato di spiegarglielo ma se lei non tiene conto-come nel caso del quale si parla- che la Russia all’indomani della rivoluzione bolscevica era una nazione prostrata che sarebbe senza dubbio diventata pasto sopraffino per gli imperi inglesi e d’oltre atlantico che avrebbero succhiato le sue risorse rafforzandosi come hanno fatto con altrettante nazioni del mondo(cosa che mi sembra che lei salta a piè pari forse perchè ritiene che le ”civilizzazioni”-le chiamavano così al tempo delle ”faccette nere” seguendo le sue poco felici espressioni indicative – fossero state un toccasana per quei popoli che in breve avevano previsto che fossero stati assoggettati alla tipologia di sviluppo importata.Non è successo proprio così come lei ben sà ma invece c’è stata la decolonizzazione nella quale i popoli guarda caso aiutati militarmente dall’ex Unione Sovietica hanno prevalso su chi li voleva ancora sottomessi.Sicuramente tutto questo è stata la continuazione della spartizione del mondo in sfere d’influenza,ma tale prevalenza c’è stata perchè con certi concetti di indipendenza e di nazionalismo si è potuta creare una assonanza che è riuscita vincitrice di fronte a chi voleva continuare a succhiare le loro risorse anche per il futuro.I governi di quelle nazioni decolonizzate si sono organizzati essendo spesso meno proni all’imperialismo economico occidentale quindi scongiurando alla base il riformarsi di rigurgiti con i quali il sistema che li aveva dominati fino a poco prima non ritornasse a prevalere.Tale condizione è venuta meno col crollo dell’URSS ma ha fatto anche cambiare il mondo è lei di questo credo che ne debba tener conto nel suo discorso. Come vede, i crimini di Stalin che ho riconosciuto, anzi che per la verità hanno loro stessi i russi riconosciuto al celebre XX Congresso con Kruschew da cui è partita la destalinizzazione,sono stati il segno di una autocritica avvenuta all’interno del sistema di ferro con il quale si erano allentate tutte le viti di quello stato che aveva fronteggiato il prevalere di tutte quelle forze esterne rappresentate da quel mondo occidentale spartito con Stalin,Churchill e Roosevelt a Yalta. Quindi, la mia asserzione della quale lei non si capacita e bolla come assurda e bizzarra è una visione che assomma in se solo una parziale considerazione del divenire della storia e quella cortina di ferro contro la quale lei si scaglia ha consentito alla Russia di sopravvivere e di svilupparsi secondo le condizione che aveva deciso quel popolo.Pensa davvero che la divisione in due emisferi quello che alla fine il suo discorso vorrebbe instaurare e definire la lotta della ”civiltà contro la barbarie”-perchè lo sò bene che la propaganda mediatica totale dell’occidente è stata sin da subito questa per la quale le teste si sono imbevute dello spauracchio dell’Orso Sovietico sopraffattore in luoghi dove il nazismo non era affatto morto ma rinvigorito dai dollari americani che facevano reclamare a quei paesi l’Indipendenza dall’URSS (Ungheria,Polonia) ma anche con la Germania Ovest con i dirigenti della ex CDU compromessi a piene mani con prove inconfutabili a centinaia col nazismo sia da considerarsi davvero una pochezza storica che risenta della propaganda occidentale della libertà contro l’assolutismo ? Provi a chiederselo se lo considerarassero tali tutti quei paesi del mondo che hanno sopportato ed ancora sopportano l’egemonia americana sia econonica ma anche militare e che quando vorrebbero sollevare la testa la mannaia di zio Sam gliela taglia sia direttamente sia indirettamente con le sovvenzioni ai gruppi dei contras. Vuole un elenco ? Per ragioni di spazio del blog non glielo stò a descrivere ma a cominciare dall’america del sud quasi tutti gli stati dove si affermava una ventata di libertà questa è stata repressa nel sangue per volere degli Stati Uniti e delle sue multinazionali che stanno dietro i suoi governi soprattutto attualmente sia con Trump che con Biden,anzi soprattutto dietro a quest’ultimo ridotto oggi ad un puro burattinaio,a cominciare dal Cile, all’Argentina, al Brasile agli stati di tutto il Centro America tranne forse il Costarica) ma gli altri hanno subito le repressioni comandate e volute dalla libertà della civilissima confederazione degli stati a stelle e strisce e se si contassero i morti a cominciare dal Messico per far solo riferimento al continente americano per andare a quelli del Sud America non sò se si arriverebbe a quelli di Stalin ma solo in quella zona del mondo il numero ci andrebbe vicino. A proposito, sò bene che i Kulaki che lei nomina sono diventati il fatto da anteporre a tutti per rinverdire i crimini di Stalin ma dica il motivo per il quale siano stati repressi così fortemente, perchè la maggior parte della gente lo sà che sono stati repressi, fucilati o deportati, ma quel pugno di ferro contro gli imboscatori di grano durante e dopo la guerra civile erano campo fertile per le armate dei russi bianchi che li reclutavano senza interruzione.Una spina nel fianco di quella nazione che avrebbe concorso al suo crollo ed all’avvento di nuovi zar certamente alleati dell’Occidente,nazione questa la Russia nata dalla miseria voluta scientemente da chi li aveva compressi e dal mondo occidentale che mi sembra tanto di scartina non c’è andato se lo si raffronti ai crimini di Stalin.Vuole un esempio terra terra ? : l’Inda e la Cina, ma soprattutto la Cina che ha sopportato i milioni di morti dovuti alla presenza delle armate occidentali a cominciare dalla guerra dei Boxer per arrivare a Chang Kai Shek strumento diretto degli americani e di tutto l’Occidente.Quindi vede Sig. Rossi, quelle che lei bolla come incongruenze e che spiega solo con i cieco e bieco antiamericanismo, non sono affatto idee le sue che meritano il sostegno di una seria analisi storica perchè se è vero come è vero quello che dice che ”avremmo avuto le pezze al culo” sarebbe bene che si ricordasse che dopo Yalta è iniziata la guerra fredda da subito contro l’Unione Sovietica da parte di tutto l’Occidente assegnato agli Stati Uniti e all’Inghilterra e questi ultimi due paesi hanno agito contro la decolonizzazione e non è che hanno fatto armi e bagagli e se ne siano andati in casa loro in tutte le nazioni che dominavano, in primis l’Inghilterra. Cosa avrebbe dovuto fare l’Unione Sovietica accettare il capitalismo tout court oppure instaurare regimi che pian piano avessero scalzato i suoi confini e la cintura sanitaria che la proteggeva ?E tutto questo per il bene di chi se lo chiede se il suo discorso sia veramente rivolto al benessere ed a sollevare i popoli dalla miseria? In Cina oggi mangiano tutti, in India ancora no, ma prima del 1949 metà della popolazione faceva la fame atavica e non legata ai momenti, ma fame storica che veniva da lontano. A tal proposito un ragionamento diventerebbe anche essenziale e doveroso se non altro per definire una attualità che è anche quella che le grandi potenze non tollerino ai loro confini stati che siano diretta espressione di economie e sistemi politici diversi e contrari fra loro.Guardi a tal proposito l’avanzamento della Nato per intercessione americana ed influenza profonda e costante della sua politica creata appositamente a creare problemi alla Russia nemico di sempre, ma anche rivolta soprattutto ai paesi ex Patto di Varsavia. Ma se la ricorda Cuba ed il suo cordone sanitario affamatore che ancor oggi la circonda ? Se lo ricorda il Venezuela ? Ma ce ne sarebbero tantissimi altri nelle stesse condizioni.E per farle un esempio cosa farebbero gli Stati Uniti se il Messico ospitasse dei missili rivolti verso il Texas ? Mi stia a sentire Rossi, c’è una infinità di paesi, senz’altro la maggioranza del mondo come numero che sono sotto l’egida di un sistema economico al quale la democrazia non interessa, ma interessa solo poterci commerciare in uno scambio considerato da tutti uno scambio ineuguale.Questa è la realtà, ma non la dico io, la dicono le cifre e la geografia.Tutto il resto con il quale non si possa commerciare sono i cosiddetti STATI CANAGLIA alla quale dizione e concezione anche l’Europa ha profondamente ed indissolubilmente con gli USA aderito.Ed allora dal momento che anche lei parla che le risulta inverosimile che io richiami La Costituzione e poi un secondo dopo inneggi (e non inneggio davvero ma ne riconosco i crimini in quelle vicissitudini) a Stalin come salvatore della Russia, le ripeto che dico la verità oggettiva perchè nei confronti di ciò che l’Occidente Stati Uniti in testa ha fatto provare al mondo sarebbe bene che la propaganda dei libri berlusconiani tipo ”Il libro nero del comunismo” fossero sottoposti ad una critica seria e probabilmente vedrebbe che contrapposto all’altro volume ” Il libro nero del capitalismo” il sangue degli uomini versato sarebbe a confronto del mare con quello di un laghetto. Se non altro perchè parlando di sistemi economici in contrapposizione sarebbero avvalorati da tempistiche diverse, l’una iniziante da molti secoli fa (senza necessariamente fare la storia economica dei romani e dei greci od altri) e l’altra da metà dell’ottocento, ma per riballarsi scientemente ad un principio che ha visto assurgere nella storia un concetto che si chiama Socialismo avverso al Capitalismo e che quest’ultimo ha conquistato il mondo per la semplice ragione che è difficile che i popoli oppressi si possano ribellare all’oppressore perchè ci vuole chi li indirizzi e che gli sappia spiegare che solo una rivoluzione sia capace di spezzare tale catena.Qualche volta ci sono riusciti ma la maggior parte delle volte ancora languono e tutto questo diventa un fatto culturale, educativo al quale il capitalismo sà dare soltanto una sterile risposta perchè privilegia i singoli individui che diventano uno specchietto per allodole per tutti gli altri. Daltra parte devo riconoscere che si parla di un problema che debba far cambiare la cultura ed il modo di porsi di fronte ai problemi e tutto queso non è facile,purtuttavia credo che certe idee e certe realtà abbiano attecchito oltre ogni possibilità di venire estirpate ed è da queste che credo debba promanare la cultura e la civiltà e che certamente non lo nego ma sono il primo a riconoscerlo che tutto questo sia un processo lungo,ma vale la pensa che venga percorso invece di sostenere ciò che in fondo sostiene lei con i suoi giudizi, privilegiando quasi solo gli aspetti che le interessano e che risentono indubbiamente anche della cultura della propaganda e che sia propaganda è acclarato dalla realtà perchè caro Sig. Rossi il mondo è diviso in due,come diceva Hemingway: l’Avere ed il non Avere, i dollari e la carta straccia.C’è chi ha l’intento ed anche la dignità di credere che tale status debba essere superato e chi invece considera una utopia ed una illusione pesare sul piatto della bilancia per questo.Quindi come vede abbiamo un metro diverso di giudizio delle cose.Il suo che riflette in parte la verità oggettiva ed in parte la propaganda fatta dall’occidente ed imperante da decenni e decenni al nostro interno, ancor prima del fascismo.Riguardo a quest’ultimo sarebbe bene si informasse che non è un segreto per nessuna analisi storica che una volta abbattuto il nazifascismo militarmete sarebbe la stessa sorte toccata alla Russia, tant’è che durante la fine della guerra qualcuno in casa nostra l’aveva compreso che fosse possibile una alleanza del fascismo che albergava nei dirigenti di casa nostra ed europei debitamente autocelatisi dietro la nuova democrazia anche di casa nostra (Dopo la guerra abbiamo assistito non solo dalle nostrte parti che il fascismo non era affatto scomparso ma che aveva pienato le fila di partiti,anche quelli che avevano fatto la resistenza partigiana come Democrazia Cristiana, Socialisti ed anche Comunisti ) e di certo aveva cercato alleanze con una politica dalla parte degli Stati uniti e dell’inghilterra diretta contro chi dal nazismo aveva ricevuto il danno economico ed umano più pesante: La Russia.Ma la storia ha avuto un altro corso e non si ferma davvero all’Ucraina odierna,ma deve registrare oggi necessariamente la nascita dei BRICS che per adesso a lei sembra una barzelletta ma come ben sà si tratta di metà del genere umano.Probabilmente sono anziano al punto di non potermi permettere uno sforzo organizzativo ed anche ”fotografico”(che è una della mie passioni) che possa riguardare un tema e cioè quello che si chiama ”Il Secolo dell’Asia” ma una bella mostra e con relativo seguito di temi per qualche conferenza sarebbe interessante farla richiamando qualche studioso del settore non legato ai partiti ,ma siamo a Chiusi e lo sappiamo tutti quali siano certi limiti sia dell’Amministrazione ma anche sia dei chiusini stessi che l’hanno eletta, ai quali nulla interessa se non il boccone che possono trarre dalla politica oggi che sia minore di quello di domani e che per tale motivo sono da tantissimo tempo tutti a braccia conserte nei confronti della stessa politica.Con tali idee e propositi non si va da nessuna parte e la sottocultura impera sovrana.Difatti lo vediamo dal modo in cui si pongono di fronte alle tematiche locali e non solo da tutto quello che considerano uno spauracchio.Prevale la conservazione purtroppo ma anche tale conservazione preme farla apparire come ”vitalità e modernità” perchè i gangli attraverso i quali passano le idee e le istanze sono spesso gangli arrugginiti che non contengono all’interno di loro stessi la forza di reagire.Ma si ha la forza solo quando si posseggono delle idee e queste che albergano oggi nelle teste delle persone è tutta materia indotta e decretata da altri ai quali interessa solo il potere per il potere e non l’educazione e la conoscenza della gente su quale sia il mondo dove si viva.
Quindi, andando a stringere, i crimini di Stalin si equiparano ai “danni collaterali” dello Zio Sam. Ovvero, perpetrati per un fine superiore. In un caso l’ instaurarsi del socialismo, nell’ altro del capitalismo e della cosiddetta democrazia. Con questa “giustificazione” il suo ragionamento palesemente incoerente uscirebbe dall’ angolo. Vede, la storia è costituita da sequenze di fatti, ma la loro interpretazione può variare a uso e consumo di ciascun portatore di questo o quell’ interesse (in modo moderno, “stakeholder”). Ma quello che lei si ostina a negare è il totale fallimento dei tentativi di instaurazione del socialismo reale, acclarato dai fatti che lei stesso ha enucleato : se oggi in russia e cina mangiano tutti, è proprio perché hanno abbandonato quei modelli là e sono diventati i nuovi capitalisti, questo è un fatto inconfutabile. Come lo è l’ avvento prima di Eltsin poi di Putin : non crede che se il sistema di Krushev e Breznev fosse stato idilliaco e prospero, sarebbe tuttora in auge e nessuno degli stati ex satelliti URSS se ne sarebbe andato per guardare a ovest? Con questo non voglio sostenere certo che il modello occidentale sia perfetto, ha chiaramente le sue distorsioni e contraddizioni, ma è semplicemente il meno peggio. Provi a immaginare cosa sarebbe oggi l’ Italia se non ci fosse stato il piano Marshall, e alla conferenza di Yalta ci fosse stato solo Stalin : un Turkmenistan o Tagikistan qualunque. Altro che G8. Ma ci saremmo andati vicino anche se nel ’94 avesse vinto la “gioiosa macchina da guerra”. Se tanti paesi hanno abbandonato la sfera di influenza russa, sarebbe troppo comodo dire che i politici locali sono stati corrotti dallo Zio Sam, la realtà è che si sono stufati di vivere con le pezze al culo. Che, ribadisco, cina e russia non hanno più solo per essersi inserite nel mercato occidentale. Se poi un domani i Brics riusciranno ad “affrancarsi”, il concetto non cambierà, saranno diversi i suonatori ma non lo spartito.
Una mostra a tema Asia ed est Europa a confronto ieri e oggi? Perché no…
Non nego che nel suo ragionamento vi siano delle ragioni reali e che definiscono le situazioni odierne, non l’ho mai messo in dubbio, ma il discorso del paragone fra Occidenteed Oriente su quanto osserva lei che sarebbero stati con ancora ”le pezze al culo” evita di fatto di riconoscere le ragioni VERE per le quali tutto il resto del mondo ha subìto la predazione coloniale dell’occidente che ancora oggi continua, e che fonfamentalmente è il mio discorso che ho fatto sempre durante il nostro confronto di idee. Lei ammetterà credo che le condizioni nelle quali si formino le idee siano quelle che facciano riferimento alle condizioni materiali di esistenza dei popoli e se tali popoli -come dice lei- hanno fatto il confronto e si sono” stancati di avere le pezze al culo” si evince che gli stati di bisogno degli uomini sono tutti euguali sotto ogni latitudine e che paragonano ciò che vedono e tendono a raggiungere certi status ma che se ne infischiano di come quello stato di ricchezza e di status sociale che vorrebbero raggiungere sia stato prodotto e non lo tengono presente perchè nella loro mente non esiste quell’idea, ma la maggior parte delle volte è la pancia che prende il sopravvento sulla testa e ne consegue anche la giustificazione che lei arriva a fare della realtà della pancia. E’ qui la povertà del pensiero di quella che lei vorrebbe far assurgere a modalità di ragione e giustifica a parole la superiorità di un sistema occidentale che ha predato il mondo da quando questo esiste e si raccorda molto bene anzi la crea esso stesso negli uomini l’idea -che invece è una pulsione vitale primordiale per quanto riguarda l’evoluzione come lei dice visto che lei si basaanche giustamente su criteri evoluzionistici.Mi consenta una battuta che mi viene in mente solo adesso che se ne parla ma una scritta che fotografai su un muro di un negozio di Firenze in occasione del Florence Social Forum del 2002 quando ci fù la serrata dei commercianti che per paura(poi nulla successe delle paure che evocavano essi stessi insieme agli amministratori della città) misero le tavole di legno sulle vetrine dei loro negozi ,metteva in evidenza che
” Le luminarie attirano gli allocchi” ed è in sintesi il motivo dell’attrazione di coloro che avevano le pezze al culo e che durante tale periodo guardavano alle ” luminarie occidentali” (come quando c’era Berlino Est e Berlino Ovest).Comunque Sig. Rossi questa diventa una diatriba infinita che vorrebbe risolvere i destini del mondo ma il mondo ormai si trova ad un bivio e ciò che probabilmente lei si ostina a non vedere riflettendoci sopra è il fatto che i tre quarti del mondo sono nel sottosviluppo come lo erano un secolo fa e secoli fa, mentre l’Occidente è stato assunto da questi a faro indicatore,ma tutto questo è una grande illusione proprio per i motivi che le dicevo nei precenti interventi: La limitatezza di risorse, la crescita della popolazione globale e la caduta tendenziale del saggio di profitto.Di questo i poveri ed i migranti se ne fregano,è un fatto che per loro non esiste e lo si capisce il perchè: è la cosiddetta scala dei bisogni. Oggi siamo a questi punti di insopportabilità del sistema economico che regge il mondo non ci sono giustificazioni logiche e razionali che vogliono che l’occidente si rinserragli in un fortino e da tale fortino applicare ancora quelle logiche hanno portato a questo.I fatti visti separatamente portano ad uno strabismo culturale ad uso e consumo di chi comanda e chi dirige. Questa è la lezione che ne esce e che viene consapevolmente e utilitaristicamente assunta da chi pensa di guadagnarci, ma se razionalmente si dovesse guardare al futuro con un occhio diverso da quello che ci stà portando verso il precipizio in primis morale poi ecologico,economico ed anche sottoculturale dove siamo immersi visto che siamo stati come pensa lei ”la parte guida ed il faro illuminante di tutto il mondo preso ad esempio”, mi sembra che non ci sia altro da aggiungere da parte di chi possa ragionare e dare peso alle questioni essenziali.E lo dico perchè il metro di misura che privilegia la sua fiducia-chiamiamola così- è quello che ha prodotto principalmente le cause di questo stato di cose, pur essendocene anche altre concatenate ed innestate nel divenire della limitatezza ed anche di ciò che lei dice quale sia il concetto naturale dell’Homo Homini Lupus. Purtuttavia personalmente penso che ”la bestia umana” sia superiore alle altre in un concetto evoluzionistico e questo mi dà anche la speranza che nel tempo-non sò quanto ce ne possa volere ma credo senz’altro parecchio perchè parliamo di generazioni-le cose possano cambiare. Utopia la mia ? Forse si, ma per vivere come dico sempre c’è bisogno anche dell’utopia quando questa non si discosti tendenzialmente dalla realtà e sappia interpretare tale realtà per un fine lecito ed umanizzante ed estensibile alla comprensione di altri.E la realtà è quella del disegno che ho fatto prima del mondo: tre quarti sottosviluppato ed un quarto di paesi ricchi non perchè siano stati più ”intelligenti” ma perche le predazioni avvenute sotto tante forme per secoli hanno assicurato e costruito un livello di partenza diseuguale fra tali mondi e tale livello di partenza ha assicurato alla nostra parte di mondo la priorità del dominio che oggi non è solo culturale come” faro illuminante” di coloro che come dice lei hanno ”le pezze al culo” e cioè i poveri che a noi danno fastidio come lei afferma PERCHE’ POVERI e ci fanno avere paura di dover spartire la fetta della torta con loro, ma che tale nostra paura e rischio sia anche militare e personalmente le dico una cosa guardandomi intorno e di questa ne sono abbastanza sicuro che possa avvenire: prima di perdere l’egemonia, il capitalismo-almeno nella forma di come è costituito oggi- tenterà di tutto, fino alle estreme conseguenze e su tale comportamento lo si vede da sempre ma anche oggi come agisce politicamente e militarmente. Tale comportamento da parte dell’altra parte dei tre quarti di mondo non esiste, almeno nel modo in cui si dipanano le cose e le relazioni anche se esistono conflitti da sempre, conflitti tribali, etnici ,povertà ecc. ecc.Il dominio GLOBALE di un sistema economico non si può confondere con i ragionamenti parziali che vorrebbero spezzettare le cose e le cause perche finiscono per essere materia deviante dal nocciolo della questione visto che lei tiene ad essere persona concreta. Ma se si guarda bene anche dentro a tali relazioni nella loro violenza c’è quel germe prodotto dal sistema economico vigente in ogni parte del mondo e non avviene questo perchè l’uomo è per sua natura homo homini lupus, ma perchè esiste una distribuzione ineguale della ricchezza che fa funzionare diversamente ed anche violentemente il cervello umano facendo emergere la ”bestia umana” che dorme ed è latente in uno stato primordiale.Qui stà la differenza fra istinto e ragione. Questa è la fondamentalità ed il suo discorso non la risolve affatto anzi la ingigantisce e corrisponde alla fine alla logica degli interventi militari:la guerra come ultima soluzione delle controversie.Il nazismo sorse perchè la repressione negli imperi centrali ed in Russia sotto lo zar fece scoppiare le rivoluzioni dopo la prima guerra mondiale prodotta da chi comandava e non affatto dai poveri,proprio per il timore di dover correre il rischio che i poveri fossero liberati dal loro status di sottoposti.Le potenze coloniali che tenevano in pugno il mondo ebbero paura che si verificasse la stessa condizione direttamente anche in casa loro e riuscirono a mettere i poveri contro i poveri.Da lì sorse il fascismo anche in casa nostra proprio per quelle cause ed il sistema economico scatenò la guerra.Quindi l principio era quello di comprimere il sociale per il fine di salvaguardare lo status economico degli agrari e degli industriali,ma oggi è la stessa cosa e funziona allo stesso modo anche se sotto diverse condizioni per la presenza delle multinazionali e del commercio mondiale così come è impostato..Non le devo insegnare nulla su questo perchè la guerra è la continuazione come si dice della politica fatta in altre forme…dalla guerra siamo passati alla decolonizzazione ed alla guerra fredda.Altri sistemi sono nati successivamente di paesi che hanno preso le redini del proprio futuro e fra i tanti anche India e Cina(quasi un terzo del genere umano- si ricorda per esempio quando l’Occidente tutto votava all’ONU per la NON ammissione della Cina in tale organizzazione mondiale e preferiva Taiwan ? Io me lo ricordo anche bene…).Ecco, il cammino è molto lungo ma una cosa è certa che con la validazione delle idee che ha espresso lei in questa lunghissima discussione,se spuntasse all’orizzonte qualcosa sarebbe sicuramente un fungo atomico che nessuno si augura…se lei tale fatto lo avvertisse come frutto dell’ ”Homo Homini Lupus” cosa che sarebbe tragicamente vera, sappia che io sono collocabile in un altra sponda anche con tutte le mie incongruenze che richiama lei perche tali le appaiono e che probabilmente esistono di fatto.Su questo guardi le posso assicurare che ho l’anima in pace anche se tale fatto risolva poco a quei limiti di avvenimenti. Per la mostra o probabile conferenza su temi evocati credo che ancora possa essere presto parlarne poichè stò organizzando altre cose in collaborazione con le Università ed il tempo che a questi punti di età in cui sono stringe e di non sò nemmeno se riuscirò a portarle a termine in un breve lasso di tempo ma sarebbe una idea da non disperdere e da poter essere considerata.Non sarebbe male ma altre evenienza si dovrebbero verificare prima che portino a compimento certe possibilità. Ne potremo riparlare, spero.