LA QUESTIONE ALTA VELOCITA’ E STAZIONI ENTRA NELLA CAMPAGNA ELETTORALE AMMINISTRATIVA. STASERA CONFRONTO TRA I CANDIDATI A CHIANCIANO
Questa sera a Chianciano, presso la sala congressi dell’Hotel Villa Ricci in viale Di Vittorio, alle ore 21,00 si terrà un incontro pubblico con i tre candidati a sindaco della cittadina termale su un tema che ha scaldato molto il dibagttito politico nei mesi passati e che resta uno dei temi decisivi per tutto il territorio: quello dell’alta velocità ferroviaria e delle stazioni in cui far fermare i Frecciarossa. Ovvero la preventivata Media Etruria da costruirsi ex novo, in mezzo al nulla a Creti-Farneta o le stazioni esistenti di Chiusi e Arezzo, comunque attrezzate alla bisogna. L’iniziativa è del Comitato Opzione Zero in collaborazione con Legambiente e altre associazioni e comitati. E’ importante e anche normale che il confronto – in chiave elettorale – parta da Chianciano, perchè Chianciano, insieme a Chiusi (che però non vota in questa tornata amministrativa) porta il proprio nome sulla stazione di riferimento della Valdichiana senese e di una parte rilevante dell’Umbria: Chiusi, appunto.
Sentiremo come la pensano, oltre al sindaco uscente Andrea Marchetti, anche Grazia Torelli candidata del centro sinistra e il civico Roberto Esposito, candidato sponsorizzato dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro, quindi ascrivibile ad un’area più di centro dstra che di centro sinistra. Sarebbe interessante che il confronto proseguisse e che sul tema si pronunciassero TUTTI i candidati a sindaco, siano essi civici, di cenro destra o di centro sinistra.
A dire il vero, tra i candidati a sindaco molti sono sindaci uscenti (Marchetti a Chianciano, Angiolini a Montepulciano, Cottini a Cetona, Carletti a San Casciano Bagni, Grazi a Torrita di Siena, Zacchei a Sinalunga, Burico a Castiglione del Lago, Risini a Città della Pieve, Cherubini a Panicale, Ferrifelli a Piegaro… ), alcuni di loro hanno aderito al Comitato Opzione Zero e firmato la petizione contro la stazione in linea e a favore dell’utilizzo delle stazioni esistenti di Chiusi e Arezzo, quelli della Valdichiana senese, prima titubanti e possibilisti sulla stazione in linea, che avrebbero voluto a Tre Berte-Salcheto nel comune di Montepulciano, si sono pian piano spostati anche loro sulle medesime posizioni e solo nel mese di aprile scorso hanno prima “occupato” simbolicamente la stazione di Torrita di Siena per chiedere interventi sulla linea Chiusi-Siena e il ripristino della fermata del Frecciarossa a Chiusi, poi sono andati a perorare la stessa causa anche al Senato. A marzo ci fu un convegno pubblico a Chiusi convocato congiuntamente tra Comitato e Comune di Chiusi…
Alcune posizioni quindi sono note. Non solo quelle dei sindaci uscenti, ma anche di alcuni candidati che negli ultimi 5 anni sono stati consiglieri di opposizione o dirigenti di partito e in qualche modo hanno partecipato al dibattito (Maccarone e Bianchi a Montepulciano, Niccolucci a Cetona, Savelli a Sinalunga, Bastreghi a Torrita, Cannoni e Fatichenti a Città della Pieve, Sargentini a Piegaro…)
Non sono note, o non lo sono abbastanza, invece, quelle di altri candidati. Parliamo dei volti nuovi, di quelli alla prima apparizione sulla scena politica come Torelli ed Esposito a Chianciano, Nunziata Carbè a Montepulciano, Ida Calzini e Daniele Torroni a Panicale, Filippo Vecchi a Castiglione del Lago. Qualcuno ha fatto cenno al problema negli incontri fin qui tenuti per presentare la propria lista, ma non tutti lo hanno fatto. Eppure il tema non solo è caldo, ma è anche decisivo per il futuro di tutto il territorio. Avere servizi ferroviari efficaci e a portata di mano e collegamenti stradali adeguati è una precondizione per ogni ragionamento sul turismo, per esempio, ma anche per l’economia in generale. E quello sulla stazione in linea o l’utilizzo delle stazioni esistenti è anche un tema che riguarda il diritto alla mobilità, le pari oportunità per tutti i territori, la tutela dell’ambiente e la transizione green, la spesa pubblica…
Sappiamo che su questo tema, nonostante sindaci e partiti (Pd in particolare) abbiano fatto capriole e passi indietro non c’è ancora totale sintonia e unanimità, sappiamo che c’è chi spinge per la stazione volante in mezzo al nulla, magari senza essere mai stato a Creti-Farneta, sappiamo che c’è chi spera in una nuova colata di ferro e cemento perché il ferro e il cemento sono sinonimi di soldi che circolano e soldi e potere spesso vanno d’accordo, si inseguono tra loro. La campagna elettorale amministrativa che si concluderà con il voto dell’8 e 9 giugno, cade a fagiolo. Può aiutare a diradare nubi, nebbie e fumogeni sparati ad arte, può aiutare a capire chi sta dalla parte giusta e chi dalla parte sbagliata. Servirà a capire se, al di là della questione stazioni, il tema dei trasporti, della mobilità e della viabilità sarà al centro dei programmi di chi andrà a governae i comuni. Questioni annose come il collegamento Perugia-Chiusi con l’adeguamento e sfondamento dell’ultimo tratto della SR Pievaiola, come il potenziamento e l’adeguamento della linea Chiusi-Siena (anche per decongestionare la SR 326), come il rilancio del progetto Centro Intermodale Merci… sono ancora sul tappeto.
Se la mobilitazione degli ultimi mesi dei sindaci, il “pressing” che hanno cominciato a fare avrà qualche esito positivo in termini di risultati lo sapremo con l’entrata in vigore dell’orario estivo di Trenitalia, proprio nei giorni delle elezioni. Lì si vedrà se la fermata del Frecciarossa a Chiusi, cancellata un anno fa, sarà rispristinata. Se – come richiesto dai sindaci della Valdichiana – ne verranno aggiunte altre. Se saranno aumentati e migliorati anche gli altri servizi a partire dagli Intercity. Le notizie che trapelano a tal proposito NON sono positive. Anzi si parla di soppressione di alcuni IC causa lavori sulla linea non AV a nord di Firenze. E della fermata del Frecciarossa non ci sarebbe traccia. Aspettiamo di vedere l’orario, ma se così fosse vorrrebbe dire che i sindaci di questo territorio sono stati bellamente ignorati dai vertici FS. E dal Governo. E vorrebbe dire che la protesta dei comitati e delle istituzioni e l’unità di intenti faticosamente trovata tra questi due mondi non è stata sufficiente e quindi andrà alzato il tiro.
Magari nei vari confronti di campagna elettorale qualcuno darà informazioni più precise, a partire da stasera a Chianciano.
M.L.