MONTEPULCIANO, ALL’OMBRA DEL BRAVIO PARTE LA CORSA PER LE COMUNALI. PD: ANDREA BIAGIANTI AL POSTO DI ANGIOLINI?

MONTEPULCIANO – Questi a Montepulciano sono i giorni del Bravìo. Tutto il resto passa in secondo piano. Il ritmo è scandito dai tempi che gli spingitori registrano nelle prove, prima della sfida di domenica prossima. Sul colle poliziano c’è più attesa per gli eroi della botte che per la staffetta mondiale con Marcel Jacobs. Inevitabile. Perché la sfida delle botti profuma di storia. Di blasoni antichi. Evoca contese di tempi lontani. Evoca i dipinti del Perugino, di Raffaello, di Luca Signorelli, le poesie del Poliziano e di Lorenzo il Magnifico…E Montepulciano ne è cornice straordinaria, unica, irripetibile. Michele Angiolini, il sindaco, è immerso in questa atmosfera, i una città che negli ultimi 3-4 anni è decollata come meta turistica e fa numeri da record, palesando addirittura problemi di overbooking (troppo pieno)…

Il prossimo anno, 2024, Montepulciano sarà chiamata al voto per l’elezione del primo cittadino e il rinnovo del Consiglio Comunale, come la maggior parte dei comuni limitrofi (solo Chiusi, Sarteano, Trequanda e Montalcino voteranno in altra data), Angiolini è al primo mandato, quindi ricandidabile e rieleggibile. Nonostante il boom turistico, però, per il sindaco lungagnone (è alto più di 2 metri) potrebbe non essere ricandidato. Per scelta sua o, più probabilmente, per scelta del Pd, il suo partito. Quello di questi giorni potrebbe essere in effetti l’ultimo Bravìo da sindaco per Michele Angiolini. Troppo poco presente, troppo defilato sulle questioni calde del territorio (vedi la questione stazione in linea per l’alta velocità), troppo politically correct: mai un grido di dolore, se non al minimo sindacale sulle vicende nazionali e internazionali, mai un giro alla manopola del volume per alzare i toni. Insomma un sindaco certamente inappuntabile, ma tutt’altro che sanguigno; una figura presentabile e gentile, ma non un leader. E siccome Montepulciano aspira e non da adesso alla leadership incontrastata della Valdichiana il Pd sta probabilmente pensando ad altro, ad un cambio di cavallo. Sono voci, supposizioni, illazioni… ma, come si dice da queste parti, quando tuona, da qualche parte piove… Alle elezioni comunali del 2024 il candidato sindaco del Pd, insomma potrebbe essere un altro, non Michele Angiolini. Chi?

Il nome che circola con maggiore insistenza è quello di Andrea Biagianti, una quarantina d’anni, esperienza alle spalle come assessore e come esponente del mondo del Bravìo delle Botti, ma anche del Cantiere  Internazionale d’Arte. Non solo: Biagianti avrebbe alle spalle la Cgil, per cui lavora, e l’ambiente non secondario e ininfluente del Live Rock Festival di Acquaviva. Ambiente giovanile, certamente, ma non solo, con buoni agganci anche nei comuni circostanti, da Chiusi a Sinalunga, a Torrita a Cortona…

Tra l’altro Andrea Biagianti è figlio d’arte, il padre è stato uno storico dirigente del Psi e assessore comunale, lui è considerato un esponente della sinistra Pd, l’ala non renziana e neanche neoliberista o neodemocristiana. Rispetto ad Angiolini un profilo più “marcato” e meno giacca e cravatta. Forse si stratta solo di voci per vedere l’effetto che fa. Noi però non possiamo non registrarle. Vedremo più avanti come andrà…

m.l.

Nella foto in alto: Andrea Biagianti (a sinistra) con Michele Angiolini (a destra)…