CITTA’ DELLA PIEVE, TEMPI STRETTI E POCHI SOLDI PER LA MOSTRA SUL PERUGINO
MARCO BERTOZZI PARLA DELLE DIFFERENZE TRA LE CELEBRAZIONI 2023 E LA MOSTRA DEL 2004
CITTA’ DELLA PIEVE – Tempi stretti e risorse limitate per il cinquecentenario della morte del Perugino e in particolare per la “grande mostra” che si terrà tra luglio e settembre nella città natale del “Divin Pittore”. L’esposizione pievese, che sarà allestita su due sedi, Palazzo della Corgna e Museo Civico Diocesano di Santa Maria dei Servi, per un totale di circa 25 opere alcune del Perugino, altre di pittori diversi sempre di epoca rinascimentale, sia umbri che toscani, ha infatti ottenuto un finanziamento di 195.000 euro, sui 300.000 richiesti e a fronte di un costo del progetto di 350.000. Insomma il Ministero non si è sprecato. Chi ci metterà la differenza?
E nonostante manchino 5 mesi all’inaugurazione della mostra, poco si sa sull’effettivo contenuto. Su quali saranno cioè le opere esposte e sulla loro provenienza. Probabile ci siano anche motivi di sicurezza a monte del riserbo su questo aspetto.
A differenza della grande mostra del 2004 dedicata al Perugino, che fu coordinata e organizzata in forma “itinerante” dalla Regione Umbria, le celebrazioni del V centenario, che si terranno lungo tutto l’arco del 2023, sono una iniziativa partita dal Ministero, quando ancora era ministro Dario Franceschini, il quale, con un decreto istituì anche un comitato scientifico, diretto da Ilaria Borletti Buitoni. Di detto comitato fanno parte alcuni esperti e pure i due sindaci di Perugia e Città della Pieve. Con un intervento sul “Corriere Pievese” Marco Bertozzi, presidente dell’associazione turistica Pro Loco e assessore alla cultura in Comune a fine anni ’90, quando venne progettato l’evento del 2004, così parla delle differenze tra le due mostre:
“Il grande evento del 2004 ,”Perugino il divin Pittore”, fu il risultato di una preparazione di circa 10 anni e trovò nella Istituzione Regione Umbria ,il primo soggetto coordinatore e promotore improntato al policentrismo ed i Comuni di Perugia e Citta’ della Pieve, in primis, tra i soggetti partecipanti con il loro assessori alla cultura dell’epoca. La mostra del 2004 ,cosiddetta itinerante, sviluppata in successivi anni da diverse amministrazioni, vide la partecipazione contemporanea di 12 sedi espositive in Umbria, oltre alla organizzazione di importanti eventi collaterali. Il risultato fu ottimo, con quasi 400.000 presenze complessive. L’evento del 500 centenario è un evento che parte dal Ministero competente e non dalla Regione. Il decreto finanzia l’evento del cinquecentenario ed il funzionamento del Comitato stesso, con un milione di euro complessivi; cifra significativa, ma decisamente al di sotto delle aspettative progettuali. Tale Comitato, ha, tra altri compiti programmatori, avuto il mandato di selezionare i progetti nazionali presentati, dietro avviso pubblico; singoli eventi (16 ammessi a parziale finanziamento, forse eccessivi in considerazione della esiguità dei fondi) che si svolgono principalmente in Umbria, ma anche in altre sedi, come ad esempio presso la Direzione Regionale Musei Lombardia, destinatari di contributi relativamente modesti e della cui attuazione, ad oggi ,non c’è molta traccia conosciuta, ad eccezione della mostra di Perugia… Non si tratta pertanto di un Comitato Organizzatore in senso stretto. Non c’è, per chiarire, un unico evento contemporaneo, come fu sostanzialmente nel 2004 (28 febbraio/18 luglio -2004), ma singoli eventi, ovviamente ricadenti nella dimensione temporale di un anno, il 2023 e tra loro coordinati . Si tratta, comunque di una occasione, per Citta’ della Pieve e l’Umbria, oltre che per l’Italia stessa, molto importante, anche per la validità curriculare dei curatori prescelti, nello specifico della mostra pievese, personalità di competenza e preparazione. Aspettiamo pertanto la pubblicazione dei contenuti della Mostra che si terrà a Citta’ della Pieve, considerato che i tempi sono molto stretti, forse già in parziale ritardo, per una sua pubblicizzazione che possa arrivare ad un pubblico vasto, anche fuori dai confini italiani, come fu per l’evento del 2004. Nessuna notizia si ha, ad oggi , dell’evento annunciato a suo tempo, anche con la presenza a Citta’ della Pieve di Bruno Vespa, del percorso artistico dedicato al Signorelli e Perugino, tra Toscana ed Umbria, che era stato presentato oltre un anno fa, con una ipotesi di disegno di legge che avrebbe dovuto essere finanziato con tre milioni di euro ed un altro Comitato Promotore di cui si sono perse le tracce”.
In effetti, a fronte di un evento rilevante le risorse appaiono piuttosto scarse, come dicevamo in apertura, e i tempi ormai piuttosto risicati. Ma, parlando del Perugino e di un evento che lo riguarda, Città della Pieve non avrà solo la mostra citata da proporre, è la città natale del pittore e conserva opere importanti, nell’Oratorio dei Bianchi, nella Cattedrale, nella chiesa di San Pietro, nel Museo diocesano di Santa Maria dei Servi… Città della Pieve è in questo senso una galleria a cielo aperto, visitabile tutti i giorni dell’anno.