O come OSPEDALE (di Castiglione del Lago)

domenica 08th, gennaio 2023 / 20:03
O come OSPEDALE  (di Castiglione del Lago)
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Qualcosa si muove nella sanità del Trasimeno. O almeno, se ne parla che già è una buona notizia. L’articolo della rubrica di oggi affronta proprio il tema degli ospedali e riporta alcuni aggiornamenti alla luce dei proclami dell’ultima ora. Buona lettura!

Premesso che se uno chiude l’ospedale di Città della Pieve (marzo 2017) e comincia i lavori di ristrutturazione ed ampliamento dell’ospedale di Castiglione del Lago (ottobre 2017) è un amministratore poco lungimirante, per non dir di peggio, uno dovrebbe anche sapere che se la conclusione dei lavori è prevista allo scadere di 25 mesi ( a novembre del 2019), in un paese come l’Italia  bisogna preventivarne almeno tre in più.

In pratica i cittadini del Trasimeno si sono ritrovati con un ospedale logorato da cinque anni di lavori, di cui due in emergenza covid.

POSTI LETTO

I posti letto dell’ospedale di Castiglione del Lago, secondo l’ex assessore della sanità Barberini ,avrebbero dovuto essere 61. Apprendiamo invece che ora saranno 52. Sempre Barberini: “Il modello organizzativo dell’ospedale sarà strutturato in aree assistenziali omogenee, quindi chirurgica, medica, materno infantile, emergenza-urgenza, diagnostica, ambulatoriale.” Per ora ci siamo già persi l’area materno infantile. E per finire un po’ di geometria: circa mq 6000 per l’ospedale di Castiglione del Lago a lavori ultimati.

POLO UNICO DEL TRASIMENO

Perché i cittadini vogliono il Polo Unico Ospedaliero del Trasimeno, cioè quello che doveva essere costruito a Villastrada? Perché non sono tonti. Il distretto sanitario ha diritto a 180 posti letto, benché il progetto ne prevedesse 102. Ha diritto ad un ospedale facilmente raggiungibile da tutti: sani, malati disabili., anche quando c’è il mercato. Perché era previsto un ospedale di mq 16000. Perché per l’area materno infantile si deve andare a Nottola.

L'”OSPEDALICCHIO”

Tutti i politici e i tecnici con cui abbiamo parlato, e ribadiamo tutti, ci hanno ripetuto per anni che stavamo lottando per un “ospedalicchio” e che non si sarebbe potuto “avere tutto dappertutto”. Ma di cosa stiamo parlando? Noi chiediamo il Polo unico del Trasimeno e cosa ci danno? L’ospedale di Castiglione del lago.

Il dottor Luca Lavazza, ex commissario della USL Umbria 1, rimasto in carica fino a due mesi dopo l’insediamento della giunta Tesei, ci disse: “se vi posso dare un consiglio chiedete come area di specializzazione le cure palliative, perché in Umbria non c’è ancora un ospedale di questo tipo, forse così daranno seguito alle vostre richieste”.

Aggiornamenti alla luce degli ultimi accadimenti:

Dopo aver messo nero su bianco l’intenzione di convertire l’ospedale di Castiglione del Lago in ospedale di comunità , per i cittadini del Trasimeno sono recentemente arrivate due buone notizie , o quantomeno due proposte, dalla Giunta Regionale. Citiamo ( e commentiamo):

  1. vengono previste due sperimentazioni gestionali che riguardano gli ospedali di Umbertide e Castiglione del Lago, entrambi dotati di Pronto soccorso operativi h24.  – Che cosa si intenda per “sperimentazione gestionale” non lo sappiamo, perciò staremo con le antenne alzate.
  2. nel Piano, varato dalla Giunta Regionale, vengono identificate, per isolamento territoriale e caratteristiche logistiche, due aree disagiate e di confine, Città della Pieve e Norcia, cui si dà risposta grazie alla presenza di due ospedali con pronto soccorso h24. – Quanto tempo ci vorrà per vederli funzionare non è dato saperlo.

P.S. nel frattempo il nuovo ospedale di Narni – Amelia avrà 140 posti letto e verrà finanziato con 84 000 000 di euro, alla faccia di chi continua a ripetere che soldi per costruire gli ospedali non ci sono

Immagine copertina:Fausta Molina
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