Q come QUALITÀ

martedì 22nd, novembre 2022 / 19:57
Q come QUALITÀ
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Questa settimana la rubrica del Comitato propone una breve analisi delle differenze tra servizio pubblico e servizio privato. E perchè dobbiamo tutelare il sistema sanitario pubblico. 

 

L’articolo 32 della Costituzione, da cui il nostro comitato prende nome, recita: “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti.” È un articolo bellissimo! Nessuno lo può negare. Certo bisogna anche guardare alla qualità dell’assistenza sanitaria e qui cominciano i distinguo, l’argomento che qui vogliamo trattare è: meglio il pubblico od il privato?

PUBBLICO O PRIVATO

Noi dei comitato partiamo da un assunto: il servizio Pubblico non deve guadagnare e quindi reinveste, il privato convenzionato deve far guadagnare i propri azionisti e questo toglie risorse alla sanità pubblica. Va bene, è un pensiero un po’ troppo sintetico, ma in fondo esatto. Ce lo dimostra un articolo sul servizio sanitario britannico dal titolo “Health systems should be publicly funded and publicly provided”, pubblicato sul British Medical Journal nel 2018 e commentato da Gianluigi Trianni, Aldo Gazzetti, Anna Baroncini, che concludono affermando: “sulla relazione pubblico-privato sarebbe auspicabile che anche in Italia si producessero studi empirici supportati da evidenze, ancor meglio se multidisciplinari, per fornire all’opinione pubblica l’opportunità di capire e difendersi dalla martellante campagna stampa di soloni neoliberisti o “interessati” suggeritori dei rimedi “privatistici” alle carenze del SSN.”

LE CONCLUSIONI DELLO STUDIO INGLESE

Ecco le conclusioni dell’articolo:

  • un mercato nell’assistenza sanitaria aumenta la probabilità di iniquità e sfruttamento, con assistenza subottimale sia per i ricchi che per i poveri.
  • la creazione di networks complessi e frammentati di fornitori ostacola i tentativi di monitorare qualità, esiti per i pazienti e altre misure di efficacia.
  • il settore pubblico è progressivamente destabilizzato dato che i fornitori privati offrono paghe più alte e selezionano i casi più semplici, ma contribuiscono poco alla formazione.
  • l’efficienza sotto il profilo dei costi è compromessa dall’aumento dei costi di transazione, con il denaro pubblico che viene dirottato per il profitto, e il settore pubblico deve provvedere al salvataggio quando le cose vanno male.

Dato che questo articolo per noi è illuminante, perché finalmente si trova nero su bianco quello che il cittadino dovrebbe sapere, ve lo consigliamo caldamente.

PUBBLICO – PRIVATO IN LOMBARDIA

Per finire vorremmo suggerirvi un altro articolo sempre sul dibattito pubblico – privato in Lombardia, regione che spesso viene portata ad esempio come modello virtuoso della sanità: Milena Gabanelli ne parla qui.

 

Copertina: Fausta Molina
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