Cresce sulla stampa e sui social la richiesta di “una donna al Quirinale”. Circola anche un appello alle forze politiche che tra qualche giorno saranno chiamate a votare in Parlamento per eleggere il nuovo presidente della Repubblica. L’appello è firmato da donne tra cui Dacia Maraini, Edith Bruck, Liliana Cavani, Michela Murgia, Luciana Littizzetto, Silvia Avallone, Melania Mazzucco, Sabina Guzzanti, Serena Dandini, Fiorella Mannoia. Le firmatarie non fanno nomi. Ma ne circolano tanti. Tra i nomi femminili che potrebbero entrare nella partita Quirinale figurano quelli di Rosy Bindi, Anna Finocchiaro tra quelli di area centro sinistra e Maria Elisabetta Alberti Casellati, attuale presidente del Senato, per l’area centro destra. Ultimamente qualcuno ha cominciato a far circolare anche il nome di Silvia Costa, ex deputato europeo Pd, in passato deputata Dc al parlamento italiano. Due anni in più di Rosy Bindi, stesso percorso politico, ma posizioni meno “radicali” e meno schierate.
Se dovesse davvero spuntarla Silvia Costa, si delineerebbe una situazione clamorosa per Città della Pieve. Anche lei è infatti una cittadina acquisita della città del Perugino, come il premier Draghi.
Con Draghi presidente del Consiglio e Silvia Costa presidente della Repubblica, Città della Pieve diventerebbe indubbiamente la capitale politica d’Italia. Non solo: Città della Pieve divide la diocesi con Perugia. E l’inquilino ufficiale del Palazzo Vescovile che si trova in via Pietro Vannucci, detta dai pievesi “Il Casalino” è il card. Gualtiero Bassetti che oltre ad essere arcivescovo di Perugia e Città della Pieve è anche Presidente della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), cioè il capo di tutti i vescovi. La città del Perugino si troverebbe ad avere in casa propria i vertici del potere profano e pure quello del potere sacro.
Due ne ha già. La terza è per ora solo un’ipotesi. Ma non meno plausibile di altre e già il fatto che circoli, fa intendere che potrebbe pure scapparci. Non è un Dem di destra, Silvia Costa, ma, almeno nella percezione è meno “di sinistra” di Rosy Bindi e Anna Finocchiaro e questo potrebbe renderla più votabile dall’area di centro destra. Ma queste sono congetture da bar… Vedremo come andrà a finire la partita e se la candidatura prenderà corpo.
Intanto Città della Pieve si tiene stretta Draghi e il cardinale, che peraltro la frequentano abbastanza assiduamente e spera nel colpaccio Quirinale.
Anche Silvia Costa frequenta spesso Città della Pieve, oltre ad averci preso casa, come si dice da queste parti. Nel 2011 partecipò anche al Forum Nazionale “Cronache Italiane” organizzato da Primapagina a Palazzo della Corgna. Si parlava di politica e affari. Ieri, alla nostra amica e collaboratrice Lucia Annunziata, che su Fb aveva parlato della possibile candidatura di Silvia Costa per il Quirinale, la stessa Costa ha risposto, ringraziando della stima, ma senza smentire o schermirsi. Rosy Bindi, per esempio ha dichiarato che le fa piacere che il suo nome venga accostato al Quirinale, ma che, realisticamente, “sarà molto difficile che ciò avvenga”…
m.l.
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La capitale politica d’italia ?….ma per favore…ma ci credi solo te a questo ! Ma non ti sono bastati tre quarti di secolo di continuità politica democristiana le cui conseguenze siamo a scontarle ancor oggi con quanto si è formato nell’arco politico di tutto il Parlamento e soprattutto con le discrasie che sono state impresse al paese Italia da un partito che si è riciclato prima di indebolire politicamente gli avversari alla sua sinistra scalandoli all’esterno e di poter apparire così sinistra veicolando le sue istanze agli occhi ed alle orecchie di chi non ha memoria, chi siano questi e quali interessi abbiano difeso in questi decenni (lo vediamo da questo come siamo ridotti) ….ed ancora si pensa per contrapporre ad una destra sgangherata di un leader che ha fatto il suo tempo e che tiene i propri afficionados per la collottola perchè una volta sparito lui (fra l’altro la sua foto che si tocca gli attributi circola su internet non da adesso e basterebbe solo questo a non farlo diventare Presidente della Repubblica perchè come ha detto sarcasticamente Travaglio sarebbe l’ennesima ciliegina sulla torta…) e presentare per le candidature di donne che risiedono sul territorio che di storia ne hanno poca e poi tutta di un colore ben definito: il bianco…..A questo è ridotta la sinistra? A proporre certe candidature democristiane perchè risiedono sul territorio? Se non fosse stato questo il motivo e fossero state residenti in altre parti d’italia probabilmente la mente di parecchi e forse permettimi anche la tua avrebbero immaginato altre soluzioni od altri nomi non ti pare? Pensi davvero che in italia non vi siano non solo individui con preparazioni migliori e chi possa vantare curriculum politici di tutto rispetto anche se non sia stato eletto ai seggi europei ? E’ il fatto Marco che siamo caduti in un impasse dal quale usciremo a fatica per molte ragioni e che la politica non sà quali pesci pigliare e lo si assiste ogni giorno a ciò che ci viene veicolato per televisione e dal complesso mediatico..Sembra la fiera delle illusioni e senza nessun pudore il consesso mediatico segue acriticamente tutto questo.Permettimi di dirti che tu lotti per restare a galla ed io lo posso capire da un certo punto di vista ma almeno credo che ci debba essere una linea politica nel proporre degli aspetti valoriali se uno si dice di sinistra e siccome di sinistra su tutto questo non ce n’è nemmeno l’odore allora si vanno a cercare storielline come quella che dici di Città della Pieve capitale politica d’italia…. Ma se da un lato potresti avere ragione per coloro che leggono e che ci credono poichè menti che hanno abbracciato acriticamente quanto supportato dai media , dall’altro lato non è che tutta la gente si sia bevuta il cervello ed a me sinceramente sembra ” forzato” questo modo di proporre i nomi e di farli apparire sui media, poi ognuno degli interessati è libero di dichiarare la propria disponibilità a candidarsi certamente,ma c’è un filo politico valoriale in tutto questo, un filo che oggi appunto non è nemmeno più rosè o rosa pallido ma è proprio tutto bianco del qualunquismo più squallido perchè è il sistema che pretende tutto questo dal modo di pensare delle persone e ciò corrisponde proprio nel modo in cui viene forgiato.E questa storia di travestimenti dal punto di vista valoriale credo che abbia fatto il suo tempo.Purtroppo gli altri che gli si contrappongono non sono migliori questo occorre dirlo, ma sarebbe distruttivo pensare che ”mal comune mezzo gaudio”.Personalmente non ho nulla contro i nomi che tu hai cercato di presentare ma se permetti un ragionamento ”politico” da ciò che ne stia dietro come contenuti penso che ci debba essere.Poi ognuno è libero di esprimere il proprio modo di pensare e se ci sono persone o consessi politici che ritengano opportuno di fare di Città della Pieve ”la capitale più politica d’italia” si accomodino pure ma secondo il mio modesto pensiero tutto ciò non sarebbe che il riflesso che mostra a quale punto di cottura siano arrivati i cervelli oggigiorno.
Senza badare a componenti religiose o laiche e che purtroppo oggi impossibili ad essere candidati poichè non più in vita, ma sai quante persone ci sarebbero che potrebbero rispecchiare il pensiero ed i sentimenti di una persona come per esempio fu il Fondatore di Emergency Gino Strada.Dietro di lui ma sempre in vita ed in salute persone come Alex Zanottelli non pensi che potrebbero essere nomi proponibili e che impersonifichino dei valori e contenuti rispettati e sentiti dalla maggior parte della società italiana? Pensi che un Berlusconi od un Fedriga qualsiasi gli possa essere paragonabile ?…ma certo sarebbe un problema perchè non abita a Città della Pieve….ma di certo il 2022 procedendo così e con tali metodi e modi di pensare è difficile che porti bene…..
Carlo, un paesetto di 7.000 abitanti come Città della Pieve ha tra i suoi cittadini il premier e il presidente della Cei e potrebbe avere il Presidente della Repubblica. Non sarebbe la capitale politica d’Italia? Ovvio che niente si deciderebbe a Città della Pieve, ma la cosa sarebbe comunque clamorosa e per due terzi già lo è…
Tutte queste corrispondono a delle ”manfrine” che non hanno per nulla valore.E non lo hanno perchè non è da adesso che il giuoco di sempre riemerge e comoda ai partiti di riferimento che propongono l’uno o l’altro dei nomi avvalendosi del fatto che abitino in un luogo oppure in un altro e nulla conta questo,tranne per coloro che credono di imbellire il nome di una cittadina appunto di 7000 abitanti e -lo dico chiaramente senza nulla togliere alla sua storia ed ai suoi abitanti,umbri come me e come la mia famiglia. Come si dice volgarmente: ”è il fatto mediatico che conta bellezza !” Al dilà di questo non c’è nulla,non c’è nessun sentimento di appartenenza ad una comunità ed alla sua storia ma c’è solo una scelta individuale di abitare in un luogo che possa piacere e che si è scelto come ”buen ritiro” e non per altre ragioni,tutto il resto e le considerazioni che da questo ne derivano non contano.L’appartenenza credo che sia anche un qualcosa di profondamente sentito e culturale che riguarda i trascorsi temporali, la storia e le esistenze ed i legami col territorio e con il divenire della sua storia e con quello della conoscenza delle persone.Tutto questo sò bene che nulla c’entra con la ” capitale della politica italiana” ma oggi come vedi si tende a dare importanza al fatto che si risieda in un luogo per far assurgere tale luogo ed a farlo pitturare in una condizione artificiale agli occhi dei più.Sono tutti valori spesso irreali questi montati e coloriti ad arte per compiacere all’uno od all’altro e difatti oggi la stessa politica che ha consumato gli ideali in essa contenuti,tende ad aggrapparsi e farsi forte di tutto questo dando agli occhi ed alle orecchie di chi la guardi e di chi la ascolti l’illusione di trovarsi in ”un altro mondo”.Modifica la realtà, anzi per la verità la realtà vera non cambia in questo senso, cambia solo il modo di concepirla, ed in tal modo mi sembra proprio una illusione che venga veicolata dagli interessati all’osservazione pubblica.Sarebbe bene che però da parte di molti questo fatto venga osservato e criticato poichè secondo il mio modo di pensare tutto questo rappresenta un modo di far valere i propri interessi ed è proprio qui che oggi la politica non ha più nulla da dire e si appiglia a questi fatti veicolati artificialmente per i quali sembra chissà in quale mondo ci troviamo fino al punto che non esistano più interessi da difendere e da affermare. Diventa quasi come una religione che alle cose per farle vere basta crederci….ti sembra nulla tutto questo dove noi siamo costretti a vivere? Ed il modo di pensare ce lo formiamo spesso tutte le sere accendendo quella scatolina a colori che abbiamo in tutte le case e se non si è critici verso ciò che ci viene sciorinato accettiamo tutto e finiamo di pensare come ci dice la televisione ed a questo manca poco purtroppo ! I comportamenti di massa sono lì a dimostrarci questo e di certo c’è chi lo sà bene che tutto questo serva a qualcosa.Ed in genere a capire perfettamente questo sono coloro che di ceri interessi ne fruiscono e quasi mai coloro che ne sono le vittime di tali interessi in un mondo organizzato solo per questi, ma che a sentirli parlare ed anche vederli governare Dioneguardi sono sempre dalla parte della democrazia….Strano però che il solco nel nostro opulento occidente si allarghi sempre dipiù fra chi ha e chi non ha.Ci deve essere qualcosa che non torna….ed in questo senza farla tanto lunga- tu mi insegni che quasi sempre i media sono dalla parte del potere, parte schierata oppure velata, ma alla fine sostengno la stessa causa.quelli che sono virtualmente contro se non vengono chiusi d’imperio da parte dello stato autoritario soccombono ugualmente alla forza degli interessi economici. E questo in ogni latitudine.Ed allora spesso quando sentiamo la parola ”democrazia” sarebbe utile sincerarsi che le mutande di bandone le abbiamo indossate….
Carlo, non che se alla fine il centro sinistra decidesse di puntare su Silvia Costa, lo farebbe perché ha casa a Città della Pieve. Quella sarebbe ovviamente una circostanza fortuita. Ma converrai con me che sarebbe anche clamorosa, avendo Città della Pieve (che non è Roma) tra i suoi cittadini anche Draghi e il card. Bassetti, cioè premier e presidente della Cei.
Scusa se ti sembra che io ”intigni” ma se così fosse tutto questo a cosa servirebbe,cambierebbe la realtà ? Credo che sarebbe una realtà ”virtuale” che serve solo a chi alla fine interessa dare un po’ di etere agli occhi di chi crede che sarebbe la capitale italiana della politica. Pensi che ci siano codesti bisogni ? Il fatto è- e te lo ripeto- che oggi funziona quasi tutto così ed anche questo ha il suo peso nella riflessione della critica valoriale.Alla fine il tema è: ”chi difenda chi ”.E’ il fatto che oggi non si concepisca altro chè andare avanti cosi, con l’edulcorare zone inutili e grige della vita pensando di esercitare una pressione,senza vedere e curarsi che tutto questo cambia la vita in peggio, la rende più effimera,e che tutto questo sia la veicolazione di un sistema che stà soppiantando i valori,che poi sono quelli che univano tutti, anche spesso gli stessi partiti discordi ma su basi diverse che avevano in comune l’interesse comune.E quelli della nostra generazione che certi tempi li hanno vissuti queste cose le comprendono e sono anche critici verso tutto ciò.C’è invece gente che questi aspetti li salta a piè pari perchè ha la sensazione che non servano ai loro scopi ed allora è portata ad accettare situazioni e condizioni di stampo prettamente anticulturale e di sicuro limitato ed anche spesso ribellistico in senso anarcoide senza curarsi delle conseguenze.Spesso ci vorrebbe anchè più umiltà nell’accettazione della critica ed anche questo sarebbe un segno di disponibilità a ragionare,ma la tendenza odierna su questo piano smentisce ogni tentativo di rimessa in discussione. E’ lì che hanno sede secondo me le istanze e le spinte di quella che dall’inizio degli anni ’80 veniva chiamata e classificata come ”Autonomia”. Beh diciamolo francamente-e parlo ai sostenitori di tale ”autonomia”- che poi il tempo ha svelato e scoperto quali erano i fini di tutto questo processo che è sconfinato poi nel rifiuto di ogni regola ed anche talvolta nel terrorismo.Io credo che occorra essere onnicomprensivi quando si parla di veicolazioni mediatiche nel mondo moderno poichè la nostra civiltà globalizzata di teorie sulla comunicazione ne ha formulate tante ma fra quelle ce n’è una che recita che il battito d’ali di una farfalla- diciamo per esempio in indonesia- possa procurare ed innescare reazioni anche pesanti dall’altra parte del globo…detto così sembra impossibile e sembrerebbe una baggianata ma non credo che questa possa rappresentare una visione da non poter turbare qualche coscenza intelligente e disposta al ragionamento che si possa chiedere il perchè di tutto questo.Viviamo in un mondo interconnesso e quando esiste l’interconnessione sta davanti a noi la scelta di saper riconoscere ”chi comandi chi” e per quali fini ed interessi si attui un tale movimento,perchè lo sappiamo bene che nulla è casuale.Ed allora non è nemmeno casuale che si dica che Città della Pieve sia o potrebbe diventare il centro politico dell’Italia.Serve tutto a qualcosa.Solo che quando lo si riconosca tale metodo, credo che sia bene criticarlo se non lo si condivide.Tutto qui, ma non mi sembra proprio poco oggi nel mondo preteso moderno.