E SE DOPO IL PREMIER DRAGHI E IL PRESIDENTE DELLA CEI, CITTA’ DELLA PIEVE AVESSE ANCHE IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA?

venerdì 07th, gennaio 2022 / 12:21
E SE DOPO IL PREMIER DRAGHI E IL PRESIDENTE DELLA CEI, CITTA’ DELLA PIEVE AVESSE ANCHE IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA?
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Cresce sulla stampa e sui social la richiesta di “una donna al Quirinale”. Circola anche un appello alle forze politiche che tra qualche giorno saranno chiamate a votare in Parlamento per eleggere il nuovo presidente della Repubblica. L’appello è firmato da donne tra cui Dacia Maraini, Edith Bruck, Liliana Cavani, Michela Murgia, Luciana Littizzetto, Silvia Avallone, Melania Mazzucco, Sabina Guzzanti, Serena Dandini, Fiorella Mannoia. Le firmatarie non fanno nomi. Ma ne circolano tanti.  Tra i nomi  femminili che potrebbero entrare nella partita Quirinale figurano quelli di Rosy Bindi, Anna Finocchiaro tra quelli di area centro sinistra e Maria Elisabetta Alberti Casellati, attuale presidente del Senato, per l’area centro destra. Ultimamente qualcuno ha cominciato a far circolare anche il nome di Silvia Costa, ex deputato europeo Pd, in passato deputata Dc al parlamento italiano. Due anni in più di Rosy Bindi, stesso percorso politico, ma posizioni meno “radicali” e meno schierate.
Se dovesse davvero spuntarla Silvia Costa, si delineerebbe una situazione clamorosa per Città della Pieve. Anche lei è infatti una cittadina acquisita della città del Perugino, come il premier Draghi.

Con Draghi presidente del Consiglio e Silvia Costa presidente della Repubblica, Città della Pieve diventerebbe indubbiamente la capitale politica d’Italia. Non solo: Città della Pieve divide la diocesi con Perugia. E l’inquilino ufficiale del Palazzo Vescovile che si trova in via Pietro Vannucci, detta dai pievesi “Il Casalino” è il card. Gualtiero Bassetti che oltre ad essere arcivescovo di Perugia e Città della Pieve è anche Presidente della CEI (Conferenza Episcopale Italiana), cioè il capo di tutti i vescovi. La città del Perugino si troverebbe ad avere in casa propria i vertici del potere profano e pure quello del potere sacro. 

Due ne ha già. La terza è per ora solo un’ipotesi. Ma non meno plausibile di altre e già il fatto che circoli, fa intendere che potrebbe pure scapparci.  Non è un Dem di destra, Silvia Costa, ma, almeno nella percezione è meno “di sinistra” di Rosy Bindi e Anna Finocchiaro e questo potrebbe renderla più votabile dall’area di centro destra. Ma queste sono congetture da bar…  Vedremo come andrà a finire la partita e se la candidatura prenderà corpo.
Intanto Città della Pieve si tiene stretta Draghi e il cardinale, che peraltro la frequentano abbastanza assiduamente e spera nel colpaccio Quirinale.
Anche Silvia Costa frequenta spesso Città della Pieve, oltre ad averci preso casa, come si dice da queste parti. Nel 2011 partecipò anche al Forum Nazionale “Cronache Italiane” organizzato da Primapagina a Palazzo della Corgna. Si parlava di politica e affari. Ieri, alla nostra amica e collaboratrice Lucia Annunziata, che su Fb aveva parlato della possibile candidatura di Silvia Costa per il Quirinale, la stessa Costa ha risposto, ringraziando della stima, ma senza smentire o schermirsi. Rosy Bindi, per esempio ha dichiarato che le fa piacere che il suo nome venga accostato al Quirinale, ma che, realisticamente, “sarà molto difficile che ciò avvenga”…
m.l. 
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