C’ERAVAMO TANTO ARMATI… JOE BIDEN DAVANTI AD UNO SCOGLIO FINORA INSORMONTABILE
E’vero che gli Stati Uniti sono una nazione giovane e che sono nati da una rivoluzione, precedente a quella francese, e sono la prima nazione al mondo basata su una democrazia di stampo liberale costituzionale. Ma se per Paesi come l’Italia, la Francia, la Germania o l’Inghilterra se si pensa al passato si pensa all’Impero Romano, al medioevo, a Federico II, al Rinascimento, al secolo dei lumi… Negli Stati Uniti l’unico passato è la rivolta contro le giubbe rosse britanniche e poi il far west. Se in Europa i miti del passato sono Giulio Cesare, Virgilio, Dante, Leonardo e Michelangelo, Lutero, Galileo o Voltaire, negli stati Uniti parliamo di David Crocket e John Waine, in quanto interprete dei film western… E gli Stati Uniti non si sono mai liberati della sindrome del far west, che è quell’istinto a portare la pistola alla cintura e a tenere un fucile, magari mitragliatore, in casa. Perché non si sa mai.
Tant’è che negli Stati Uniti le pistole e i fucili mitragliatori, quelli da guerra usati dalle truppe d’assalto, si possono comprare liberamente in appositi negozi e pure -talvolta – nei supermercati.
A forza di averle e tenerle in casa, poi quelle armi qualcuno le usa e spesso ci scappa la strage. Per strada, in una scuola, in un supermarket, in un posteggio… Gente che ce l’ha con il mondo o con il destino cinico e baro, con i neri o con gli ispanici, con gli omosessuali o con i comunisti, e spara, all’improvviso, all’impazzata. L’ultimo episodio in South Carolina, dove un ex giocatore di football americano ha ucciso il suo medico curante, la moglie e due nipotini della coppia e poi si è suicidato. Qualche settimana fa era successo in Georgia e in Colorado…
Gli episodi del genere sono frequenti. Il fatto che qualcuno si metta a sparare nel mucchio a gente inerme e estranea è una costante della cronaca americana. E non c’entra niente l’eccesso di legittima difesa, siamo di fronte a casi di paranoia, di esasperazione, talvolta accompagnati da idee malsane, razziste, omofobe, fasciste, suprematiste… C’era gente armata fino a denti anche tra la folla che diede l’assalto a Capitol Hill la sera del 6 gennaio scorso…
Dopo l’ultimo episodio, il presidente Biden ha affermato che “tutto questo deve finire” e ha annunciato una stretta che ha fatto subito infuriare la lobby delle armi, ma che in realtà è una stretta piccola piccola. Un primo passo, non un vero e proprio stop alla vendita di armi. Ci aveva già provato Obama, senza successo. Biden lo sa e probabilmente non vuole fare proclami che non può mantenere. La lobby delle armi negli Usa è potentissima anche dentro i palazzi del potere. “Basta preghiere, è l’ora di fermare questa violenza che ogni anno negli Stati Uniti uccide almeno 40 mila persone” ha detto il presidente Biden annunciando intanto alcune misure di deterrenza, come quella che dovrebbe limitare la vendita delle cosiddette ‘ghost guns’, le pistole fatte in casa grazie al facile acquisto di kit fai da te. Armi che, non avendo il numero di serie, sono praticamente impossibili da tracciare e che ogni anno provocano tantissime vittime, anche in incidenti domestici. D’ora in poi queste pistole saranno classificate come fucili a canna corta, dunque soggette a controlli più severi. Il pacchetto prevede poi maggiori aiuti alle agenzie che si occupano della lotta alla violenza delle armi e la richiesta di rapporto complessivo sul traffico di armi negli Usa dal 2000 in poi.
Ma è poca cosa. Perché il problema più grosso è rappresentato dalla facilità di acquisto di fucili d’assalto come l’AK 47 o AR15 ideati per i Marines, cioè per i campi di battaglia e che invece si trovano anche al supermercato. Su questo ancora nessuna misura di deterrenza, anche se Biden ha fatto appello al Congresso affinché trovi il coraggio di decidere il bando di questi fucili, una misura che – come dicevamo poc’anzi – aveva tentato di introdurre anche Obama, e prima di lui Clinton, ma sempre senza riuscirvi. Il presidente americano ha anche invitato il Senato a varare le due leggi già approvate dalla Camera che inaspriscono i controlli su chi acquista armi per verificare se abbia precedenti penali o soffra di disturbi psichici.
Il possesso privato di armi è previsto dal secondo emendamento della Costituzione Americana, ma per Biden “nessun emendamento è permanente e immodificabile”. Ce la farà? La lobby delle armi farà sicuramente resistenza come sempre. La sta già facendo. E sostenitori di Trump la sostengono. Lo zio Joe però ha anche chiesto ai singoli Stati americani di promuovere leggi che consentono ad un tribunale di togliere le armi dalle mani di chi viene ritenuto un elemento instabile, pericoloso per sé e per gli altri… Sarebbe anche questo un altro passo avanti. Non sarà facile, ma… provaci ancora Joe!
E’ come andare controcultura, in una nazione che considera altre nazioni estere diverse dalla propria, la sede di interessi americani.E tutto quanto hai detto finora sulla composizione della società americana rispettoa quel problema, anche da parte europea lo si vuole ignorare come problema di fondo perchè viene da un etica di storia di conquistadores, cioè di vera e propria predazione, partendo da interessi che autonomamente popolazioni se ne pongano al centro, vedi gli stermini degli indiani con la violenza delle armi, con la relegazione nei ghetti e nelle riserve, con la assimilazione di un sistema che ragnava precedentemente al sistema che si è installato sopra quello.In pratica, il vedere e considerarare l’altro come un nemico perchè portatore di istanze diverse dalla tua che potrebbero confliggere e toglierti il potere che hai conquistato con la forza e perciò si interviene prima, è lecito ala fine farlo. Questo è il principio guida e tutta la loro storia parla in tal senso,e cioè di una società composita dove sono stati calati dentro interessi molteplici ed è naturale-secondo loro e secondo chi produca tutto questo- che si ricorra alla violenza protettiva e salvaguardante il proprio status. Lasciamo da parte il mondo alienante guidato da tale principio per un momento ma il concetto che ne stà alla base senza porsi nessuna etica da dove derivi e quale etica abbia di propria base costitutiva, ma lo stessa possibilità che viene data a chiunque maggiorenne di procurarsi armi nella stessa maniera di come si compera un amburghere non riflette il fatto che dentro a tale concetto non vi sia la carica di violenza che rende vilenta tutta la società e che come principio guida si espnde ad altre? In tal modo è necessario sempre crearsi un nemico, prima veicolando posizioni sottoculturalmente false ma poi attivando i media per dimenticarsi che si è attaccato quel nemico perchè aveva nei suoi arsenali armi di distruzione di massa, salva poi farla loro stessi con igenerali ed i potenti eserciti la distruzione di massa. Ed allora tutto questo, ma con tutte le contraddizioni possibili riscontrate nella vecchia europa, fin’ora in devozione quasi totale agli stati uniti per liberarsi dalla cappa di spavento della ”società totalitaria” che esisteva più di 30 anni fa e che si chiamava con un concetto economico-politico diverso e che sappiamo,ma che era nata per opporsi alla egemonia culturale e militare rappresentata dal capitalismo,oggi questa è sparita e si è dissolta, ma con essa non si sono dissolte le ragioni per le quali era nata. Ciononostante il nemico va ricercato, magari inventando le ragioni per sottoporlo all’isolamento perchè è un pericolo che possa questo inficiare la nostra supremazia: vedi Russia e Cina soprattutto.Ed allora, può venire all’europa da questa nazione unja scuola di democrazia poichè democrazia sia intesa la fruizione di libertà dove essere liberi significa possedere le prerogative e le facoltà e soprattutto i mezzi per essere liberi come lo è rappresentato dal possesso dei soldi ? Se li possiedi sei libero se non li possiedi non sei libero perchè quel mondo è impostato su altre basi culturali costitutive anche diverse dalle nostre sia italiane chè europee.chiedetevi la upper class negli Stati Uuniti come faccia funzionare il sistema aiuata e fruita per mezzo nediatico ma non solo ma anche da lobbies, massoneria internazionali della politica e della finanza.Già al tempo della loro costituzione nel 1700 se qualcuno avesse voluto infierire ed offendere un americano-e lo leggiamo nella letteratura anche dei loro scrittori classici e storici, come Mark Twain ed altri, anche dello stesso presidente Roosevelt ed i new deals, c’era ricorrente l’idea che volgarmente veniva spacciata come appartenenza e genia formativa alla ”british penal colony”, ed il chè è tutto dire come era da intendersi : ”colonia penale britannica, cioè contenente la peggior risma dell’esistente a quei tempi”.Ne pagarono gli Indiani spodestati ed assassinati e che oggi fanno vedere nei fumetti editi dalla supremazia bianca alla quale -io c’ero- veniva tributato nelle sale cinematografiche l’applauso quando ” arrivavano i nostri”.Forse molti lettori non lo hanno vissuto tutto questo, io si, come diversi altri che sono tutt’ora vivi e che possono testimoniare. erano film, ma era l’etica vincente alla fine della ” bontà sul regno del male”. Il sessantotto ha cambiato i tempi ed è stato proprio quel periodo intenso di relazioni quamndo il mondo si apriva a farlo cambiare quel mondo dove era la forza delle armi a prevalere.Al popolo americano, imbelle come tanti altri popoli, non sono bastate le guerre degli ultimi anni dell’800 in centro america, America latina e quelle del novecento in Asia a far cambiare opinione, ma hanno pagato un prezzo senza pari in vite umane al sistema di cui fanno parte.Le libertà liberali molte volte invocate e che tendenzialmente vengono raffrontate con le nostre, finiscono con l’essere frantumate e di non dare gli effetti che sembra siano destinate a dare intornoa loro e nel lor mondo, perchè c’è sempre il meccanismo proprio del sstema che hanno all’interno che concede, frantuma, fa dimenticare e fagocita, sia diritti, sia cultura,soprattutto quando questa viene utilizzata elargendo da parte dell’establishment e dell’industria in progettualità politiche e tecnologicheche vengono dalla valorizzazione di chi la cultura se la possa pagare a suon di centinaia di migliaia di dollari di ciò che costa una università.Ed allora, Biden, è consapevolmente ciclico,come la sua politica, che oggi dice di privilegiare ceti deboli ma che nello stesso tempo soggiace ai diktat di chi le armi le fabbrica e le vende, col ricatto di espellere migliaia e migliaia di operai dalla catena di distribuzione del lavoro,con l’automazione o con la complicità delle mafie presenti nei sindacati.
Eppure passano per paladini globali della libertà a sentire i nostri direttori dei telegiornali governativi e non.Se facessero l’elenco delle guerre fatte scaturire da loro in tutto il mondo nel solo dopoguerra e quelle che hanno sovvenzionato, l’elenco sarebbe lungo. Ma si sà, la potenza di una intera nazione non è solo quella tecnologica e finanziaria ma è anche la potenza di chi ha i commessi viaggiatori nelle nazioni altrui, gente autoctona ma che lavora per i datori di lavoro a cui sono legati, dai soldi, dalla dipendenza politica, egemonica e militare…e che mai si mettano in discussione tali legami, sarebbe un disastro…(…io dico per loro il disastro ma problemi fin’ora non ci sono e Biden può da questo punto di vista dormire fra due guanciali,almeno per ora),quindi ancora il popolo italiano prima di ” finire nelle mano dei cinesi” sarà sempre più protetto, anche al tempo di un improbabile o probabile abbraccio mortale…ma non si parli di dipendenza perchè la ragione principale stà sempre nella democrazia ma anche quando in effetti non c’è riconoscerla come democrazia.L’ha detto anche il Papa e bene ha fatto ad essere soprattutto ”sarcastico” poichè basterebbe saper unire e vedere le cose che ne derivano per fare le scelte non dico di campo perchè il campo oggi non esiste in una società globalizzata, ma etiche di sicuro.Ma noi siamo nostro malgrado abituati ad usare l’etica quando ci serve ed è di tale doppiezza che ne usufruiamo da quando ci siamo liberati dal nazifascismo, anzi da quando ci hanno liberato da esso, ed il chè è tutto dire.
Gli americani, o almeno la gran parte di loro, si riconosce nella “cultura” della prepotenza e della sopraffazione, dell’individualismo esasperato. Con la scoperta del nuovo mondo, ebbe inizio un vero e proprio assalto predatorio in quei continenti, con la benedizione della Chiesa cattolica, ma più in generale di tutto il pensiero che si rifaceva al cristianesimo. Eldorado e conquistadores erano le due parole con le quali ci si intendeva quando si parlava di quei continenti. Purtroppo come sempre la storia la scrivono i vincitori e delle stragi criminali messe in atto nei confronti di quelle popolazioni , ne sono giunte a noi solo una pallida descrizione. Persino l’arte precolombiana di quelle popolazioni, è stata pressoché cancellata. Infatti i monili in oro furono fusi per trasportarli meglio in Europa. La contraddizione di quella cultura, che ognuno al Diritto di difendersi da solo, di badare a se stesso in questo senso, è esplosa per l’ennesima volta, proprio nell’ultima strage. Infatti uno dei cittadini morti, aveva tirato fuori il suo revolver, ma come nei duelli polverosi raccontati bene dal grande Sergio Leone, vince il più veloce. E quel povero cristo che per un attivo, forse, avrà assaporato l’emozione di trovarsi al posto giusto nel momento giusto e far valere le sue convinzioni in fatto di sicurezza, ci ha rimesso la pelle: il ragazzo è stato più svelto di lui a premere il grilletto. Una ennesima carneficina che dovrebbe far riflettere tutti. Non sono riuscito mai a comprendere come si possa chiamare una società civile e democratica, una società dove ognuno può tranquillamente acquistare armi da guerra con la stessa facilità di comperare un pacco di lasagne al super mercato. C’è un tarlo ideologico in quelle popolazioni, che non sarà facile rimuovere. Un augurio a Biden .
Per Casaioli.Una osservazione solamente.Se nel confronto reppubblicani-democratici che viene in essere ogni 5 anni,se tale ”tarlo ideologico che dici non viene nè attutito nè sanato, vuol dire che le due parti stanno recitando una commedia senza che la maggior parte di quel popolo se ne accorga per il semplice motivo che la farina che lo costituisce è quella che hai detto tu: un ”umanitarismo” predisposto per il popolino americano ed i popolini ad esso connessi. Popolino e nulla d’altro se si va a vedere come si formino le basi dell cultura innanzitutto scolastica ma anche quella che segue a cui pochi posono accedere per una questione di soldi all’interno del popolo americano,e tali parti dei democratici e repubblicanti sono le due facce della stessa medaglia.Però guarda caso da quando siamo stati da loro liberati è aumentata la convinzione che siano stati portatori di democrazia.In confronto a quella che esisteva prima certamente, ma sarebbe talvolta bene non allargarci tanto.Dal momento che come ho gia più volte scritto non vado sui social e quando scrivo scrivo solo su Primapagina,oggi ho voluto visualizzare un documentario molto interessante che è su You Tube con il quale solo per caso sono entrato in contatto visuale e me lo sono visto tutto, pur conoscendo certi aspetti presenti in quella storia che viene sciorinata.Il documentario che andando su You Tube tutti possono vedere s’intitola ”I NAZSTI DELLA CIA”.Sarebbe opportuno che tutti lo andassero a vedere perchè certe cose si dimenticano troppo spesso e quindi troppo spesso l’europa occidentale dalla diatriba democratica ricorrente che appare anche in questo giornale del tipo fra ” Putin e Biden di sicuro la scelta democratica sarebbe a favore di Biden” ci fa vedere da quali elementi nella storia siamo stati influenzati soprattutto durante la guerra fredda per arrivare a concezioni del genere che oggi emettiamo spesso gratuitamente e qualunquisticamente,senza curarci di capire i perchè,oppure anche se le ragioni si conoscono e si sappiano,tali ragioni quando formuliamo certi giudizi non vengono tenute presenti e quindi non hanno nessun effetto sul modo di come si possa formare il pensiero della gente.E tale documentario non mi sembra affatto un documentario di parte,ma che ricostruisca oggettivamente la storia recente passata, quella stessa storia che ha influenzato la nostra.Se avrete la pazienza di arrivare fino alla fine del documentario,probabilmente un po’ di idee che ha la stragrande maggioranza della gente sull’influenza psicologia americana in Europa e nel mondo potrebbero anche un po’ cambiare, non tanto in favore dell’altra potenza che gli si contrapponeva,ma cambiare nella maniera di aprire proprio i confini dell’orizzonte su quanto possa significare ”libertà e democrazia”,soprattutto anche per il genere di democrazia che gli Stati uniti d’America hanno fatto provare ad altri paesi, parecchi proprio,nei confronti di quanto ha fatto l’URSS.Poi forse una volta visto tale documentario probabilmente tante aspetti e tanti contenuti ”fondamentali” si potrebbero rivedere su come noi abbiamo inteso quella democrazia per la quale da 70 anni ci pieniamo la bocca,e allora forse rivedremmo anche se in maniera parziale il perchè le nostre considerazioni sfocino nel confronto ”Biden e Putin” fatte in quella maniera che ho detto.