CITTÀ DELLA PIEVE. SERVIZI SANITARI IN DISSESTO. IL COMITATO ART32: SIAMO ALLA FRUTTA

È notizia di dominio pubblico che la Usl Umbria 1 intende sospendere il turno notturno del PPS (Punto di Primo Soccorso) di Città della Pieve e ridurre l’attività del servizio di radiologia per mancanza di medici. Lo ha annunciato questa mattina il Comune in un post su facebook, nel quale il sindaco Fausto Risini ha comunicato il suo parere contrario ad entrambe le richieste, obiettando che dopo anni di smantellamento sanitario, sarebbe invece opportuno tutelare il diritto alla salute del territorio con una progettazione efficace, tra cui il presidio di area disagiata, come previsto dalla normativa.
Il problema della carenza di medici radiologi e conseguente impoverimento del servizio era già stato affrontato dal Comitato Art32 in un comunicato stampa del 17 aprile e durante un’assemblea pubblica svoltasi il 28 giugno scorso. In merito alla soppressione del servizio notturno di emergenza-urgenza di Città della Pieve (con ripercussioni in tutto il territorio, incluso l’Alto Orvietano), il Comitato si è espresso tramite un comunicato stampa che riportiamo di seguito:
L’emergenza nell’emergenza. L’intenzione di sopprimere il servizio notturno del PPS di Città della Pieve è la ciliegina che mancava su una torta in disfacimento totale. Nel territorio del Trasimeno Pievese e Alto Orvietano registriamo un collasso dei servizi senza precedenti:
Sospensione servizio notturno del PPS: un provvedimento che causerà un ulteriore sovraffollamento dell’ospedale Silvestrini con il risultato di un ulteriore impoverimento dell’assistenza sanitaria. La legge prevede un Pronto Soccorso di area disagiata, disponiamo a mala pena di un ibrido come il Punto di Primo Soccorso, i dirigenti della Asl ritengono opportuna, decorosa e proponibile la sospensione del servizio notturno dell’emergenza-urgenza. È invece inammissibile.
Impossibilità di fare esami radiologici: non risultano prenotabili radiografie a Città della Pieve per mancanza di medici radiologi. Il territorio del Trasimeno dispone attualmente di due radiologi più uno in reperibilità su un totale necessario di 7 medici radiologi. Per contro, Città di Castello dispone attualmente di 14 medici radiologi su un totale di 10; Branca di 11 radiologi su un totale di 7, eccetera. I decisori pubblici ci spieghino per quale motivo non è stata attuata un’ IMMEDIATA ridistribuzione dei medici in tutto il territorio.
Diagnostica e visite specialistiche: dalle ecografie alle risonanze magnetiche fino alle visite specialistiche, i cittadini di queste comunità vengono sistematicamente spediti a Città di Castello nello stupore degli stessi medici specialisti che operano a Città di Castello. Le dirigenze rendano noti i motivi di questa ennesima discriminazione.
Servizi ambulatoriali: tra il recupero delle visite non eseguite a causa dell’emergenza Covid, i nuovi pazienti, e le misure restrittive, i medici che svolgono servizio ambulatoriale lavorano circa sedici ore al giorno. Per quanto ancora reggeranno?
Questo smantellamento della sanità pubblica non è più sostenibile dai cittadini di queste comunità. Noi abbiamo fatto la nostra parte durante e dopo l’emergenza pandemica. Abbiamo rispettato e continuiamo a rispettare tutte le restrizioni, abbiamo compreso la situazione post-emergenza e ci siamo imbarcati per Pantalla per una dialisi, Città di Castello per una visita specialistica, e fuori distretto per qualunque altro servizio. Adesso basta. Che i decisori pubblici facciano la loro parte.
In quanto cittadini, NON possiamo farci carico nè delle risorse economiche a disposizione della Regione nè tantomeno della mancanza di medici. Problema che, peraltro, viene sollevato da più di dieci anni e di cui i cittadini non solo non sono responsabili ma ne pagano, a caro prezzo, le conseguenze. Non possiamo più tollerare risposte quali: non ci sono i soldi e non ci sono i medici, o le varianti più oltraggiose come trovate voi i medici, trovate voi i soldi. Il troppo, inevitabilmente, stroppia
e.c.
Salute, sanità, Usl Umbria 1
Cosa e’ una nuova diatriba tutta in casa della Lega?Uno chiude e l’altro riapre?I poveri lacustri e pievesi stanno proprio tranquilli!!!!
X Il Sig. Remo.Ah, ora non va bene nemmeno che il Sindaco Risini si opponga allo smantellamento e riduzione dei servizi ? Questo lo dico tanto per ricordare a chi avesse la memoria fallace che è stato negli ultimi tempi anche sotto attacco(sotto attacco per modo di dire perchè le motivazioni erano proprio da fiera paesana) perchè presenziava ai tagli di torte con la Lega e perciò secondo chi scriveva era ”pappa e ciccia con la Lega” e questo non andava bene poichè così si rivelava un sindaco che capeggiava una giunta di parte e non civica come dovevasi.Ricordo che per tale storia qualcuno si è anche dimesso dalla giunta.Questa è stata l’idea che si tentava di far passare.Ora che si oppone a codeste decisioni regionali sulla riduzione del Pronto Soccorso e di Radiologia non va bene? Da qui si capisce quanto infondate siano state le accuse rivoltegli con una aria di spulciare anche le piccole cose e per giunta di natura inconsistente.E proprio anche dalla posizione assunta in merito mi sembra di capire che tutto questo sia una riconferma del contenuto di una lista civica che non faccia riferimento diretto ai partiti, nè di governo nè di opposizione ma solo una giunta perorante l’interesse dei cittadini al di sopra di posizioni di partito.Non va bene neppure così a qualche pievese? Solo che la gente che critica talvolta dovrebbe avere un po’ più di memoria.Non guasterebbe per non cadere in contraddizione ed anche nel ridicolo.