CITTÀ DELLA PIEVE. SERVIZI SANITARI IN DISSESTO. IL COMITATO ART32: SIAMO ALLA FRUTTA

mercoledì 29th, luglio 2020 / 17:41
CITTÀ DELLA PIEVE. SERVIZI SANITARI IN DISSESTO. IL COMITATO ART32: SIAMO ALLA FRUTTA
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È notizia di dominio pubblico che la Usl Umbria 1 intende sospendere il turno notturno del PPS (Punto di Primo Soccorso) di Città della Pieve e ridurre l’attività del servizio di radiologia per mancanza di medici. Lo ha annunciato questa mattina il Comune in un post su facebook, nel quale il sindaco Fausto Risini ha comunicato il suo parere contrario ad entrambe le richieste, obiettando che dopo anni di smantellamento sanitario, sarebbe invece opportuno tutelare il diritto alla salute del territorio con una progettazione efficace, tra cui il presidio di area disagiata, come previsto dalla normativa.

Il problema della carenza di medici radiologi e conseguente impoverimento del servizio era già stato affrontato dal Comitato Art32  in un comunicato stampa del 17 aprile e durante un’assemblea pubblica  svoltasi il 28 giugno scorso. In merito alla soppressione del servizio notturno di emergenza-urgenza di Città della Pieve (con ripercussioni in tutto il territorio, incluso l’Alto Orvietano), il Comitato si è espresso tramite un comunicato stampa che riportiamo di seguito:

L’emergenza nell’emergenza. L’intenzione di sopprimere il servizio notturno del PPS di Città della Pieve è la ciliegina che mancava su una torta in disfacimento totale. Nel territorio del Trasimeno Pievese e Alto Orvietano registriamo un collasso dei servizi senza precedenti:

Sospensione servizio notturno del PPS: un provvedimento che causerà un ulteriore sovraffollamento dell’ospedale Silvestrini con il risultato di un ulteriore impoverimento dell’assistenza sanitaria. La legge prevede un Pronto Soccorso di area disagiata, disponiamo a mala pena di un ibrido come il Punto di Primo Soccorso,  i dirigenti della Asl ritengono opportuna, decorosa e proponibile la sospensione del servizio notturno dell’emergenza-urgenza. È invece inammissibile.

 Impossibilità di fare esami radiologici: non risultano prenotabili radiografie a Città della Pieve per mancanza di medici radiologi. Il territorio del Trasimeno dispone attualmente di due radiologi più uno in reperibilità su un totale necessario di 7 medici radiologi. Per contro, Città di Castello dispone attualmente di 14 medici radiologi su un totale di 10; Branca di 11 radiologi su un totale di 7, eccetera. I decisori pubblici ci spieghino per quale motivo non è stata attuata un’ IMMEDIATA ridistribuzione dei medici in tutto il territorio.

Diagnostica e visite specialistiche: dalle ecografie alle risonanze magnetiche fino alle visite specialistiche, i cittadini di queste comunità vengono sistematicamente spediti a Città di Castello nello stupore degli stessi medici specialisti che operano a Città di Castello. Le dirigenze rendano noti i motivi di questa ennesima discriminazione.

Servizi ambulatoriali: tra il recupero delle visite non eseguite a causa dell’emergenza Covid, i nuovi pazienti, e le misure restrittive, i medici che svolgono servizio ambulatoriale lavorano circa sedici ore al giorno. Per quanto ancora reggeranno?

Questo smantellamento della sanità pubblica non è più sostenibile dai cittadini di queste comunità. Noi abbiamo fatto la nostra parte durante e dopo l’emergenza pandemica. Abbiamo rispettato e continuiamo a rispettare tutte le restrizioni, abbiamo compreso la situazione post-emergenza e ci siamo imbarcati per Pantalla per una dialisi, Città di Castello per una visita specialistica, e fuori distretto per qualunque altro servizio. Adesso basta. Che i decisori pubblici facciano la loro parte.

In quanto cittadini, NON possiamo farci carico nè delle risorse economiche a disposizione della Regione nè tantomeno della mancanza di medici. Problema che, peraltro, viene sollevato da più di dieci anni e di cui i cittadini non solo non sono responsabili ma ne pagano, a caro prezzo, le conseguenze. Non possiamo più tollerare risposte quali: non ci sono i soldi e non ci sono i medici, o le varianti più oltraggiose come trovate voi i medici, trovate voi i soldi. Il troppo, inevitabilmente, stroppia

e.c.

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