CHIUSI, IL PD STA SFIDUCIANDO BETTOLLINI? STASERA FACCIA A FACCIA PARTITO-AMMINISTRATORI
CHIUSI – Il Corriere di Siena di oggi riapre la querelle sul listino senese del Pd per le elezioni regionali, confermando dubbi e perplessità sulla candidatura di Gabriele Berni, sindaco di Monteroni d’Arbia rieletto solo un anno fa (se fosse eletto in regione dovrebbe dimettersi costringendo il suo comune a tornare al voto, con il rischio che la gente si incazzi e vinca qualcun altro). Candidatura che il Comitato regionale domani sera, per i motivi suddetti potrebbe anche depennare. Ma chi se mai al posto di Berni? Il Corriere di Siena torna a parlare di Juri Bettollini, anch’egli sindaco in carica, a Chiusi, ma ormai a fine mandato. Bettollini viene descritto come una figura che sarebbe più forte delle altre candidature, l’unica in grado di fare un po’ di concorrenza in casa al capolista Bezzini, ma anche l’unica che non sarebbe di contorno e potrebbe far crescere il numero dei voti, con una campagna elettorale più vivace… Secondo il corriere infatti il Pd rischia con una lista debole rischia di fare flop in Provincia di Siena… L’impressione però è che il nome di Bettollini venga gettato nella mischia per creare scompiglio, ma in realtà a sostituire Berni potrebbe essere qualcun altro, magari una figura autorevole del capoluogo Siena… Questo perché il sindaco di Chiusi, per rientrare in gioco dovrebbe avere dalla sua almeno un pronunciamento forte del partito di Chiusi e della Valdichiana, cosa che finora non c’è stata, anzi il Pd chiusino e quello della Valdichiana hanno sposato in pieno la lista proposta dal segretario provinciale Valenti e nessuno si è stracciato le vesti per Bettollini. Domani sera sapremo.
Intanto Bettollini rischia di perdere anche il treno della riconferma come candidato a sindaco di Chiusi. La vicenda delle candidature per le regionali ha scavato un fossato tra lui e una parte consistente del Pd. Noi, su queste colonne, abbiamo parlato di una condizione da “separato in casa”. E non crediamo di aver esagerato.
Questa sera, nell’ambito della festa de l’Unità, è in programma il tradizionale incontro proprio con il sindaco e gli amministratori. Un appuntamento di routine che negli anni non è mai mancato, ma che questa volta può diventare un passaggio delicato e decisivo. Ovvero dall’incontro di questa sera, dal faccia a faccia partito-amministrazione, si potrebbe capire, se Bettollini sarà ancora lui il capitano della squadra o se il partito di maggioranza ha altri programmi e altre idee in testa. Si capirà dal clima, dal calore o dalla freddezza della platea, ma anche dal giudizio che il Pd dovrà dare sul sindaco, sul suo operato in questi 5 anni, sull’amministrazione nel suo complesso. E Bettollini ne dovrà trarre le conseguenze. Se il giudizio sarà positivo e condiviso, allora Bettollini potrà aspettarsi l’ok alla ricandidatura, in caso contrario dovrà prendere atto che la società ha deciso di cambiare il centravanti e dovrà farsi da parte o cercare un’altra squadra. Tertium non datur dicevano i romani…
E il Pd non potrà stare ad ascoltare il “rendiconto” del sindaco e degli assessori in silenzio. Per poi, magari scozzare le carte altrove, al chiuso di qualche stanza. La serata della festa de l’Unità cade a fagiolo. Può essere la cartina di tornasole per capire quale è effettivamente il quadro, ma anche per ripartire di slancio o sancire il cambio di pagina.
Chiaro che anche in assenza di un giudizio negativo, un atteggiamento di freddezza del Pd equivarrebbe ad una mozione di sfiducia. E una sfiducia latente, non dichiarata è peggio di una rottura palese.
Finora non ci sono mai stati screzi conclamati, divergenze di opinioni su questa o quella scelta amministrativa, prese di distanze del partito nei confronti del sindaco. Ma non è un mistero che all’interno del Pd chiusino Bettollini non sia più il deus ex machina, cioè colui che fa e disfà. C’è una parte di Pd che non solo non lo ama, ma vorrebbe pure sbarazzarsene, per cambiare cavallo. C’è chi ha sperato che la cosa potesse avvenire in modo tutto sommato indolore, con la candidatura alle regionali che avrebbe accontentato Bettollini da un lato e i suoi detrattori dall’altro, liberando il posto in vista delle comunali.
Bettollini si è avvicinato alla politica nel 2011, a fianco di Scaramelli, è un “nativo Pd”, non aveva esperienze pregresse di partito. Invece il gruppo dirigente attuale del Pd chiusino (non tanto quello ufficiale composto dalla segretaria comunale Simona Cardaioli e dai segretari dei circoli, più tesoriere, capogruppo, assessori), ma quello “effettivo” fatto anche di figure di riferimento in vari ambienti cittadini sembra pensare ad un partito che somiglia ai… Ds. A qualcosa di ancora più retrò della corrente bersaniana che osteggiò l’ascesa del renzismo.
Simona Cardaioli, la segretaria attuale era segretaria anche in quella fase. E non è mai stata renziana. Come l’ex vicesindaco Gianluca Sonnini giubilato da Scaramelli nel 2015 o come la segretaria del circolo di Montevenere Fiorella Fanciulli. Poi, di recente, nelle ultime occasioni di dibattito interno al Pd, sono ricomparse figure di un certo rilievo che per anni sembravano essere scomparse anche ai radar come Luca Ceccobao o Claudio Del Re. Quest’ultimo dopo aver lavorato per anni in Regione, adesso è in pensione, ha tempo a disposizione ed esperienza e potrebbe addirittura essere il cavallo su cui il Pd intende puntare per la candidatura a sindaco. Una alternativa potrebbe essere Sonnini.
Lino Pompili, imprenditore ed ex assessore, la sua rete di rapporti l’ha sempre coltivata ed è una “figura di riferimento”che potrebbe dire la sua e magari appoggiare un’ipotesi del genere, per segnare un cambio di prospettiva…
Sembra essersi incrinato, se non spezzato, anche l’asse finora solido tra Bettollini e il capogruppo Simone Agostinelli, così come è freddo il suo rapporto con la vicesindaca Chiara Lanari. L’ex sindaco Marco Ciarini non ha più la tessera del Pd, ma anche lui si sta muovendo sottotraccia, come si muovono gli ambienti vicini alla Curia. Succede sempre quando ci si avvicina alle elezioni.
Insomma se da un lato sembra di assistere ad una riedizione e al ritorno in campo dei Ds, dall’altro interessi e posizioni diverse potrebbero saldarsi nella battaglia per far fuori Bettollini, considerato “bruciato”, ma senza motivi dichiarati.
Questa sera ci sarà la prova del nove. Il sindaco presenterà la sua relazione di fine mandato, farà l’elenco dei risultati portati a casa, delle cose messe in cantiere e di quelle da portare a termine. Probabilmente parlerà anche degli errori e degli insuccessi, di ciò che avrebbe voluto fare e non ha fatto. E sarebbe bene che si discutesse delle cose, dei progetti, della città che sindaco e Pd hanno in testa. E sarebbe anche bene che il voto della commissione d’esame si basasse su quelle e non solo sulle caselle da occupare…
Bettollini questa sera aspetterà il voto della commissione d’esame per capire se dovrà prepararsi ad una guerra o a ripartire con il sostegno della squadra. Del resto c’è chi sostiene che per fare la pace bisogna prima fare la guerra. Il Pd, però, sta giocando col fuoco. In caso di mancato pronunciamento del partito, Bettollini potrebbe decidere anche di rovesciare i tavolo, subito, dimettendosi e lasciando il partito in mezzo alla melma e con la responsabilità della rottura. Auguri.
m.l.
La conclusione dell’articolo “In caso di mancato pronunciamento del partito, Bettollini potrebbe decidere anche di rovesciare i tavolo, subito, dimettendosi e lasciando il partito in mezzo alla melma e con la responsabilità della rottura. Auguri.”
Che è una minaccia?
No, è una mia congettura. O se vuoi, una ipotesi che, data la situazione, a mio avviso non si può escludere. Perché spesso in questi casi succede… E comunque tu che sei iscritto al Pd pensi che Bettollini debba/possa essere ricandidato dal Pd oppure no? E per quali motivi sì o no? Faccelo sapere, sarebbe un contributo utile al dibattito…
Le mie critiche alla gestione Bettollini l’ho espresse da tempo, all’interno e fuori dal partito. Se vai su chiusiblog puoi ricostruire: Fondazione Orizzonti, Palapania, Carbonizzatore/valorizzatore, Cascina Pulita, Depuratore, scazzi con le scuole, mancanza di partecipazione, accesso agli atti, ecc, ecc. Tutto detto e scritto in maniera aperta.
Al poker quando si presume che qualcun’altro del tavolo possa bluffare si esamina anche la possibilità di dire ”Vedo”. E spesso è un atto disperato, anch’esso da bluffatori,perchè si tenta il tutto per il tutto.Dopo la tiritela di analisi,che come ti ho già detto sembra di giuocare a dama con le ipotesi che fai non solo in questa fase di previsione ma anche in altre di giorni addietro, qui mi sembra che il costume del politico-se analizzi le possibilità di cui parli- non sembri all’altezza del giuoco.E francamente è difficile essere all’altezza del giuoco quando di altezza non ne compare per nulla perchè la prima misura sarebbe la visione politica di insieme,che proprio strutturalmente manca nel partito e nelle persone.Il tuo post ha anche un aspetto oltre a quello di raccontare le vicende legate alle persone ma suona anche quasi come un out-out che se non andasse in porto un certo cammino si potrebbe rivoltare il tavolo mettendo il partito nella m…diciamo melma.Detto così,azzardato come dici tu anche ad ipotesi, suonerebbe alle orecchie di qualsiasi politico quasi come un ricatto che se non si faccia come dice o pensa lui-ed hai fatto tutto da te, sia a partire con ”la telefonata che non arriva” detto da te, sia a dare una specie di out-out ,sempre detto da te.Guarda caso prima hai riferito che il nostro uomo si era fatto da parte ma dando la sua disponibilità,facendogli dire tramite il tuo passato articolo che lo staff dirigenziale ”conoscesse il suo numero di telefono e che se nel caso lo reputasse opportuno l’avrebbe fatto suonare”(parole tue),ora che la telefonata sembrerebbe che non sia arrivata rincorri il fatto che potrebbe destare anche un ribaltamento del tavolo ? Ma Marco, ma ti sembra che sia un modo di ragionare da politici questo? Ma non dico in questo caso tanto di lui, ma di te perchè questo problema lo poni te, lo analizzi te ancor prima di farlo analizzare alle persone oggetto di tali scelte. Mi hai sempre rimproverato che dietro ad un partito ci siano delle persone-questo lo sapevo anche da me- ma adesso vale solo il fatto delle vicende personali ? Anzi queste diventano preponderanti e ti fanno schierare, lo si capisce bene-ed ammesse anche da te stesso- che siano queste solo delle ipotesi,perchè probabilmente hai una visione delle cose che la politica sia una stazione,con treni che arrivano, treni che partono e persone che scelgano i treni sui quali salire, e fra l’altro anche per destinazioni mica proprio tanto convincenti agli occhi dei cittadini.Uso questo participio presente perchè caro Marco le posizioni che prendi in esame lasciano intravedere corse da parte dei politici per le quali non ci sia solo la politica di campo e di schieramento da perorare ma anche dall’altro rovescio della medaglia la fruizione di benessere personale che ne possa conseguire acquisendo cariche.Questo anche se non lo dici espressamente si respira, anche nel modo di come credi di tessere la tela per i tuoi beniamini.Lasciale dire a loro le proprie ragioni e non tirare la corsa alle persone,loro se le ragioni ce le hanno e le posseggono dovrebbero esplicitarle e sarebbe meglio per tutti, invece fai il contrario e sinceramente questo non riesco a condividerlo.Ma se ti sembra che io esageri o che dica cose non vere o immaginate, io credo che alla fine rimarrai deluso, non solo dalle persone ma principalmente dal sistema che esse hanno instaurato e per il quale hanno lavorato e continuano a lavorare.Quando ti criticavo nei tuoi discorsi e che mi dicevi che il partito era un partito in disfacimento ma ”il povero Bettollini” lottava per riportare sul giusto binario un partito che l’aveva lasciato solo(è vero o non è vero questo ?Credo mi dirai di si) ti ho sempre risposto che Bettollini POLITICAMENTE ERA IL PARTITO( perchè io sono avvezzo a ragionare cosi,senza anteporre la persona che con i suoi pregi e difetti poco contava ma era il partito invece che contava)era il partito e che le posizioni anche personali se esistevano su certi avvenimenti,non contavano od erano inconsistenti, ininfluenti.E lo si è anche visto da come sia stato lasciato, lo si è visto che ha sempre detto che l’avventura di Chiusi era una avventura che avrebbe valso la pena di essere vissuta (certo con gli aspetti positivi e negativi questo lo si capisce) ma l’elenco che ha fatto Luca Scaramelli(Chiusiblog del 23.07.2020 alle 17.02) è incontestabile come è incontestabile quello di Paolo Scattoni di qualche minuto fa su questo post.Ed allora se si giuoca in difesa, poi non avventarti sulla mala sorte o su motivazioni di irriconoscenza verso i lottatori.Qualcuno diverso tempo fa passò ad Italia Viva, chi rimase nel Canyon fu Bettollini che da come si è sempre espresso gli interessava lavorare per finire il suo mandato di Sindaco,decisione che personalmente approvo perchè ha lasciato intravedere che le banderuole che percorrevano successi personali erano altri, ed ora gli faresti con i tuoi discorsi prendere il treno della candidatura? In tutto questo bailame,non solo politico ma anche-lasciami dire”morale”-(perchè è morale tutto questo) spero per Bettollini che possa rispettare i suoi impegni e lasci percorrere ad altri cavalli il percorso che il suo partito ha assegnato loro.A meno che la forza di gravità verso l’appartenenza al suo vecchio renzismo non lo faccia rivolgere ad altri lidi insieme ai vecchi ” compagni” di estrazione di sagrestia.Ma questo sinceramente non lo credo, perchè se così fosse sarebbe una forza di gravità in tutti i sensi,sia intesa come forza di attrazione sia come valore negativo,viste le conversioni da renzismo a zingarettismo fatte in 15 giorni con notti insonni spese a pensare che non avrebbero portato a nulla se non a riconfluire nei vecchi ranghi.Certo che a pensar bene la battaglia delle idee è proprio dura ad essere fatta…..in genere succede a coloro che non ce l’hanno.A quelli che ce l’hanno come vedi dal pollaio sono già usciti e navigano verso lidi che credo purtroppo per tutti noi credo che siano lidi molto solidi in termini di percentuali e di ricompense…ma pensando a queste io sono sempre del vecchio parere che il ” turarsi il naso” che vedremo a Settembre è bene che se lo vogliono fare lo facciano gli altri.
Mi sa tanto che con questo articolo si comincia a tirare la volata a una lista civica “Bettollini”, o a far pressione sul PD, del resto da uno che non può che non definirsi bettolliniano non c’è da aspettarsi che questo.
Caro carlo, non sono certo io che faccio partire i treni delle candidature. C’è stata una discussione, con molti articoli di stampa, non solo su questo giornale, riunioni, vertici, assemblee comunali e provinciali ecc… Qui ne ho solo dato conto, con qualche congettura a margine. Che poi è il mestiere mio, in definitiva. Quanto alle pressioni sul Pd evocate da Luca ho l’impressione che il Pd le pressioni se le faccia da solo. Bastava essere ieri sera ai giardini di Chiusi Scalo, per rendersene conto. Questa è la cronaca: https://www.primapaginachiusi.it/2020/07/chiusi-bettollini-pd-e-ancora-gelo-il-sindaco-chiede-chiarezza-la-segretaria-cardaioli-rinvia/
Mah,sembra di assistere ad una polemica….E’ inutile che mi rispondi con il link che ho già letto ma tante volte tu l’avessi dimenticato ci sono stati interventi molto più brevi del mio nei quali sono stati fatti elenchi sia da Paolo Scattoni su questo post sia da Luca Scaramelli su Chiusiblog del 23.07.2020 dove c’è un elenco preliminare di ” chicchine” che tu conosci e che forse non ne valuti appieno il peso.Ed allora continuando così è un dialogo fra sordi, poi ci si lamenta che il rapporto fra Bettollini e PD sia ”gelato”. Ma hai valutato le questioni prima di scrivere oppure ti basi solo sullo sminuire tali chicchine e porti a sostegno i frecciarossa e gli autobus chiusi -perugia ? Ma come vuoi che valutino il tutto i vertici provinciali di tale partito secondo te che proponi-è una ipotesi siamo d’accordo- ma la fai figurare comunque parlandone,e dicendo fra l’altro che sia il tuo mestiere: ”o la borsa o la vita”alla fin fine ed il tavolo lo si possa rovesciare ? Ma che modo è questo di inquadrare i comportamenti della politica? Vedi, solo chi non prende mai posizione non sbaglia, chi lavora in ogni campo è soggetto a sbagliare. Riconoscere questo è sintomo di onestà intellettuale e di umilta, che in politica ed in critica politica non guasterebbero. Io non faccio lezioni a te ma ti dico che non condivido il tuo modo, il tuo terreno, e quello che anche-lasciamelo dire- è racchiuso dentro le righe.Intervengo, e che dovrei stare zitto quando vedo anche altri, che avranno sì come tutti i loro difetti, le loro spigolosità caratteriali e le loro ragioni valoriali, fare elenchi che suonano a smentita totale di cio che tu tenti di proporre dalle tue righe.Perchè parlarne in quel modo secondo me equivale ad una proposta e chi scrive-non te lo devo insegnare io ha una grande responsabilità-soprattutto perchè influenza il modo di pensare delle persone che leggono, ma quando si considera solo i lati positivi(pochi per la verità) e si mettono sul piatto della bilancia non parlando o parlandone di sfuggita delle negatività successe(vedi elenchi ma non sono completi tali elenchi bada bene ….) allora si prende il sapore di chi sia schierato.Non è un delitto, ma lo si riconosca questo, e non continuare ad assumersi il dono della imparzialità,che poi alla fine come vedi esistono anche gli altri, anche gli altri nello stesso partito che giudicano e che forse nel giudicare mostrano più equilibrio sia di ciò che scrivi sia delle vicissitudini personali-politiche sul merito e sull’affidabilità delle persone.Mi sembra in sostanza che tu metta il carro davanti ai buoi prefigurandoti scenari per i quali siano segnati i comportamenti delle persone, e se tutto il resto si discosta dalle tue intenzioni i limiti siano degli altri. C’è qualcosa che non va bene, e difatti vedi che non va bene: ”il gelo” che racconti nella cronaca c’è perchè c’è stata e permane aria fredda che lo fà formare.E quell’aria fredda-poi la finisco- c’è per il semplice motivo che il flusso traversa tutta un area politica che è stata formata a tavolino da quegli ”strateghi politici” che hanno dei nomi precisi che pensavano di unire il diavolo con l’acqua santa.Si sono persi quasi 20 anni per la loro storica responsabilità e di quella delle persone che gli sono andate dietro facenti parte più che altro della partitocrazia, fino ad investire le persone, anche piccole coinvolgendole in decisioni che sono state più deleterie che costruttive,per loro stessi, per il partito e per l’italia.Ed ancora si pensa di predisporre carriere e binari che portino ad istituzioni superiori come quelle regionali ed altro.Allora vedi che tutto questo facendolo diventare possibile per forza, è una cosa questa che non va bene.E qui mi fermo.Ma non ho detto nulla di nuovo di quanto ho sempre detto.Chi vuol capire capisca.