CHIUSI, CAUSA COVID IL PD SI INVENTA LA FESTA DE L’UNITA’ ITINERANTE CON CENE IN PIAZZA PREPARATE DAI RISTORATORI
CHIUSI – Il Covid 19 e l’emergenza che ha scatenato non solo ha fatto saltare decine e decine di eventi, ma ha anche fatto ripensare anche quelli che in qualche modo si faranno. A Chiusi per esempio la tradizionale festa de l’Unità il Pd ha deciso di farla ugualmente, ma in forma diversa. Per non mancare non far mancare un appuntamento di svago e di confronto politico, ma anche per dare una mano ad una categoria che il virus ha messo in forte difficoltà. Quella dei ristoratori locali. Quindi niente festa di due settimane ai giardini pubblici, ma appuntamenti “itineranti” per 3 sabati consecutivi in tre “location” significative e particolari: Piazza XX Settembre (quella del Comune) in centro storico, Via Leonardo da Vinci nel cuore di Chiusi Scalo e il lago. “Abbiamo deciso di esserci, creando momenti di in contro e per allietare i sabati di un’estate anomala” dice la segretaria del Pd Simona Cardaioli, che poi spiega: “Consapevoli delle prescrizioni sanitarie e delle difficoltà subite dai ristoratori locali, abbiamo pensato di coinvolgere questi ultimi nella preparazione dei pasti, rigorosamente a menù fisso e su prenotazione per poter organizzare al meglio lo sporzionamento e l’allestimento dei tavoli nel rispetto delle normative igienico/sanitarie. Con grande soddisfazione tutti i ristoranti del paese hanno aderito, ognuno di loro ha la possibilità di contribuire alla riuscita delle manifestazioni mettendo in campo la propria arte culinaria. Sarà assicurato il rispetto delle normative vigenti controllando gli accessi e garantendo distanziamento ai tavoli”. Ma, spiega ancora la segretaria chiusina del partito di maggioranza “Non potevano mancare gli appuntamenti politici, e infatti ne abbiamo previsto uno con la presenza di Susanna Cenni, deputata alla Camera, Simone Bezzini, consigliere regionale e Andrea Valenti segretario provinciale del PD per un confronto sui temi della ripresa in Valdichiana e, in generale, in Toscana. Seguirà l’incontro con il sindaco e gli assessori comunali per la relazione di fine mandato ormai alle porte. Queste due iniziative sono solo un anticipo delle iniziative che verranno messe in campo per la campagna elettorale in previsione delle elezioni regionali del 20/21 settembre”. La Festa de l’Unità sarà dunque l’apertura della campagna elettorale per le regionali.
Gli appuntamenti sono in programma il 18 luglio (centro storico), il 25 luglio (al lago) per l’incontro politico con Cenni, Bezzini e Valenti e cena di pesce; il 29 luglio ai giardini pubblici dello Scalo per l’incontro con gli amministratori, e infine a Chiusi Scalo il 1 agosto per la cena in piazza..
“Il Partito Democratico – conclude Simona Cardaioli – è il partito dell’ascolto, del dialogo e del confronto, questi mesi di lockdown caratterizzati dal distanziamenti sociale ci sono stati molto stretti è per questo che, in fase di ripartenza, non abbiamo voluto rinunciare totalmente a creare momenti di convivialità e dibattito. Il Pd si basa sul lavoro dei volontari, iscritti e simpatizzanti; è grazie al loro impegno che possiamo realizzare queste iniziative e dare un po’ di vita al nostro Paese”.
Certo la Festa de l’Unità è un appuntamento tradizionale, ma negli ultimi anni aveva perso gran parte del vecchio appeal, primo perché l’Unità non esiste più come giornale, secondo perché la festa un tempo “officina” di idee e di sperimentazione anche in campo culturale e musicale, si è via via rinsecchita, diventando solo un appuntamento mangereccio neanche top e per il resto una kermesse piuttosto trash… senza più eventi di rilievo, concerti significativi e discussioni culturali capaci di richiamare un pubblico interessato e partecipe. Il virus ci ha messo un carico da 11, ma quest’anno almeno si proverà una modalità diversa, non sarà una festa sempre più a sé stessa e giocata al minimo sindacale…
L’dea del coinvolgimento dei ristoratori, al di là dell’encomiabile, motivazione, di dare una mano, può anche cerare una sinergia interessante. Unica nota dolente i prezzi non proprio popular delle cene, proposte a 25 e 30 euro (pesce). Certo i ristoratori chiusini offriranno menù gourmet, di sicuro interesse per i buongustai, e quindi non diciamo che il prezzo è caro in assoluto. E’ caro per una festa di partito.
La festa de l’Unità è per costituzione festa popolare e di popolo, forse offrire anche la possibilità di una sorta di “menù turistico” o una qualche “alternativa” (panino con porchetta, hot dog, pesce fritto…) a prezzo più pop non sarebbe stato male, così, come forse non sarebbe stata una cattiva idea se il Pd avesse voluto dare una mano anche a compagnie teatrali, artisti e band musicali del luogo, mettendo in programma qualche serata… Un po’ di “sperimentazione” anche in campo culturale, utilizzando appunto luoghi insoliti e modalità diverse, secondo le prescrizioni di sicurezza, avrebbe aggiunto sapidità e sostanza alla festa itinerante… E se volessero, Simona Cardaioli e i suoi compagni, potrebbero ancora pensare a qualcosa di simile…
M.L.
Poter dare una mano ai ristoratori e farli fruire di un momento nel quale potrebbero recuperare ciò che non hanno prodotto durante il lockdown mi sembra una buona idea.Comprendo di meno che la partita sia giuocata dentro la viabilità pubblica e perdipiu’ assuma la configurazione di una festa di partito politico.Credo che potesse andare comunque bene all ‘interno dello spazio dei giardini al Montelungo come tutti gli anni e fra l’altro una tale iniziativa dal momento che viene portata avanti sotto l’egida di un partito politico mi sembra discriminante anche verso quei ristoratori che non condividono le idee ed i programmi di tale partito e li faccia comunque sentire estranei a tale iniziativa anche segnando delle differenziazioni all interno della categoria.Mi sembra-e correggimi se sbaglio- che quando anni fa ci fu’la festa della Cassa Rurale con i tavolini apparecchiati dentro via Porsenna tu stesso fosti molto critico verso le modalità di tale iniziativa facendo notare che alla Banca non si poteva dire di no.Ma allora c’era Ceccobao mi sembra…sbaglio ? Ora io non voglio fare il bastian contrario per ogni e qualsiasi cosa che venga fatta ma secondo me tale iniziativa non avrebbe dovuto essere pensata nell’ambito di una festa dell’unità dentro un paese la cui viabilità posso pensare che venga chiusa per l’occasione ma spero di essere smentito anche perché non ci sarebbe solo l’aspetto logistico di movimento a chi voglia tornare a casa propria con la macchina ma anche quello di natura -posso azzardare a pronunciare questo aggettivo?-politico.Lo scopo finale di poter dare una mano mi sembra cosa buona e giusta ma non fatta sotto l’egida di partito perché la sensibilità della gente è variegata e questo chi amministra lo dovrebbe capire.Magari sarebbe forse stato meglio fare la Festa al Montelungo ed organizzare chi avesse voluto partecipare come ristorante in quel luogo.Durante i Ruzzi viene allestito il ristorante in un area che non inficia il traffico sul retro del piazzale della stazione ferroviaria e non si poteva fare in detto luogo?Altra cosa mi domando e se altri partiti avessero avuto di fare la stessa iniziativa della loro festa al centro del paese è lecito domandarsi in maniera non sibillina se gli sarebbe stato concesso? Sono tutti aspetti che conducono ad interrogarsi sulla giustezza delle iniziative e sul rispetto delle idee di tutti, sia di coloro che le condividono sua di coloro che non le condividono.
dentro uno spazio e nel paese a scapito della viabilità
L’ aspetto alla cena e ne discutiamo di persona .
Errata corrige: eliminare l ‘ultimo rigo nella lettura del precedente intervento.Mi scuso.
Credo che tu abbia letto l’articolo con poca attenzione. 1) le musure anticovid non consentivano una festa normale in uno spazio dedicato (i giardini), quindi il pd ha optato per semplici cene in piazza, fattibili, a cura dei ristoratori che possono farle e sono abilitati. 2) lo dice la segretaria: “dare una mano agli operatori ma anche portare un po’ di vita in paese”. 3) i luoghi in cui le cene vengono proposte sono già chiusi al traffico (tranne quella di Chiusi scalo, ma per una sera non morirà nessuno, anzi dato il mortorio perenne, sarà una “bottta di vita”). 4) gli operatori coinvolti non credo siano stati obbligati, avrà aderito chi ha ritenuto opportuno aderire. Al di là delle opinioni politiche di ognuno. Chi non ha aderito non può sentirsi discriminato… 5)trattasi della festa de l’Unita, quindi di festa di partito. Non è una sagra, né una,serie di serate di solidarietà coi ristoratori. È iniziativa di presenza e propaganda di un partito. Per questo a mio avviso l’idea è buona, ma i prezzi sono alti e poco popolari e solo le cene e due iniziative politiche sono insufficienti a creare il classico clima da festa de l’Unità e un po’ di musica o altro non ci sarebbe stato male. Nonostante il covid, musica e ballo sono attività consentite. Secondo me, insomma oltre l’idea c’è un po’ troppo poco…
X Marco Lorenzoni. E quali sarebbero le misure che sarebbero adottate se non quelle del distanziamento sociale dei tavoli e dei clienti che in piazza per ragioni di spazio siano possibili ed invece che in luoghi come al Montelungo e sul retro stazione fs(cioè in spazi più grandi di una piazza diventano impossibili ?).Per quello che riguarda ciò che dici e che il centro venga utilizzato sia un luogo già chiuso al traffico mi sembra che in piazza XX settembre ci si passi.Concordo con te che non sia la morte di nessuno se tale chiusura vi sia per 3 sabati solamente, cosa questa facilmente sopportabile dalla cittadinanza e non avevo capito che trattavasi di soli 3 giorni effettuabili in località diverse. Per quanto riguarda poi il fatto della discriminanza credo proprio che sussista per i motivi che ti ho già detto e che mi sembra inutile ripetere perché se trattasi di dare una mano ai ristoratori e questi siano liberi di accettare se partecipare o meno il fatto della libertà vale se fatto al di fuori di un un consesso di organizzazione politica ma non in una festa di partito,fermo restando il diniego possibile di coloro che non condividano le idee di quel partito.Questo credo che sia un ragionamento basilare che venga dimenticato o scavalcato quando si presentino motivi di opportunità e tale fatto vale ancor di più quando talvolta assistiamo a discorsi fatti da nostri politici riguardo al rispetto di tutti e delle conseguenze.Ma tu ci andresti ad una festa di un partito tipo Fratellid’Italia a mangiare ai suoi ristoranti sapendo che contribuisci alla loro politica? Critichi Risini che ha partecipato al taglio di una torta e l’hai fatta tanto lunga come una cosa sconvolgente poi dici che non sia discriminante nei confronti di altri che non si sentissero di partecipare perché non rappresentati all interno delle loro idee? Certo liberi tutti di fare ciò che vogliono ma questa nei confronti di qualcuno non è discriminazione concettuale ? Credo che prima di parlare occorra avere attenzione a quali campi si possano percorrere perché se un principio è valido credo di poter dire che sia valido per tutti. E per quanto riguarda le regole del distanziamento sociale permettimi di esprimere dei dubbi nel caso siano previste feste da ballo come dici.Mi sembra di ricordare che Bettollini sia stato inflessibile per il rispetto delle regole in tali campi ed io stesso scrissi che approvavo la sua determinazione in tal caso.Mi sembrerebbe non tanto idonea la cosa nel caso fosse dato adito ad un non rispetto di tali regole anche dopo la fine del lockdown perché come stiamo vedendo non ci vuole nulla a far scoppiare altri focolai e per far ballare la gente credo che momentaneamente di possa ben soprassedere.Quanto al Sig. Enzo G. sarebbe bene che comprendesse che le persone hanno un nome e d’un cognome e che la credibilità si basa anche su questo. E’ una vita che lo dico anche da queste pagine.
No, Carlo in piazza XX Settembre non ci si passa più. da giorni, adesso è un “salotto” con tavoli di bar e ristoranti. C’è pure la foto. Per fare cene in luoghi come i giardini devi avere autorizzazioni , quelle classiche per le feste de l’Unità,con il covid non sono sufficienti.
Bene,ne prendo atto ed osservo che sia una cosa tollerabilissima la chiusura per un sabato.Rimane comunque inalterato il giudizio mio di fondo sulla critica alla partecipazione dei ristoranti che fatta all ‘interno di un festival politico non concorda con le ragioni di tutta una comunità ed anche ragioni categoriali.Comunque su tale fatto rimango proprio del mio parere. Quanto ai prezzi di cui parli osservo che se debba essere un aiuto ai ristoratori ben venga ma che non si possa imporre un range di prezzi proprio popolari anche se trattasi di festa riservata al popolo ed anche a tutti.Per le manifestazioni musicali e/o culturali sulle quali non ero intervenuto vorrei sapere chi sia – con tutto il riguardo dovuto alla polizia locale- che controlli i distanziamenti sociali anche se è anche in essere il decreto della fine del lockdown.Credo che detta materia vada affrontata con il rigore con cui è stata affrontata a marzo onde evitare ogni possibilità di ricrescita di focolai che questa volta sarebbero veramente inibitori e distruttivi.Secondo me chiedere tali manifestazioni musical-culturali in questi frangenti non mi sembrerebbe essere cosa molto apprezzata dalla gente,anche se continuamente osserviamo gente che se ne strafotte di tutto e di tutti e che gira senza mascherina.
Carlo,le manifestazioni musicali e culturali le stanno facendo ovunque. Dappertutto si canta, si suona e si balla. A Castiglione del Lago e Chiusi domenica 19 elunedì 20 ci sarà Niccolò Fabi, per dire… a Torrita fanno Torrita Blues… Ci sono delle norme da rispettare e vanno rispettate, ma non si può imporre il silenzio. E chi suona e canta o recita ha lo stesso diritto di lavorare di chi lavora in banca, alle Poste o in ferrovia o in un ristorante… Di solito è pure gente abbastanza giovane, quindi non è in pensione.
Da cosa deduci che la gente non apprezzerebbe iniziative del genere? a me pare il contrario, cioè che la gente ha una gran voglia di tornare ad una certa normalità… Ma poi se si può andare a bere al bar e star lì seduti ai tavoli, che differenza c’è a star lì, bere una birra e ascoltare qualcuno che suona? Il virus non si trasmette con le note.
https://www.primapaginachiusi.it/2020/07/musica-parole-castiglione-del-lago-chiusi-doppio-appuntamento-con-niccolo-fabi/?fbclid=IwAR3hovKaSC7SlJG-FqiEpE2sm8HRSXIfGfeBowvFeTWciu6NrjwdsNcCY2E
Mah,come osservo hai risposto a tutti i miei interrogativi, non tanto a quelli logistici che riguardano la dislocazione della festa ma soprattutto a quelli più importanti e fonte espressa di un modo di ragionare dei militanti.Come sempre nella mia prolissità io ho spiegato il perché e le ragioni per le quali abbia detto ciò che ho ritenuto opportuno dire,ma del tutto inascoltato non hai risposto su quel tipo di questione che a mio giudizio dovrebbe essere la prima ad essere tenuta presente poiché discriminante.E non ci sono ragioni perché discriminante lo è davvero.Ti sei impegnato a dire cose di carattere più leggero che riguardano la noncuranza e sulla irrilevanza delle misure precauzionali dicendo che in fondo che differenza ci può essere fra una birra bevuta ad un tavolo e gruppi di persone che stanno vicine le une alle altre ascoltando la musica.Sembrerebbe quasi io ce l’avessi con coloro che facciano musica mentre non consideri che tale attività possa essere un lavoro.E’ strano questo fatto ed ogni tanto ritorna fuori nelle diatribe fra noi due ,ma il perché forse esiste ed e’ il motivo per il quale ognuno di noi ha dentro di se il grado diverso di importanza soprattutto sociale del tema di cui si parla.In una umanità smarrita alla ricerca di fondamentalita’ cancellate dall’accettazione acritica degli avvenimenti,soprattutto quelli che non fanno-come vedo-nemmeno agli addetti ai lavori della politica fare delle distinzioni doverose e di rispetto dei modi di pensare, si mette tutto nel calderone,gli si dà una rimaneggiata e si tira su dalla pentola ciò che si crede di poter valorizzare.E’ una caratteristica dei tempi, ma allora poi non ci lamentiamo che sia gli uomini che le cose che producono vadano a detrimento, quando non contengano nemmeno i valori del rispetto delle idee.Si osserva che a causa del covid ci sia necessità di aiutare categorie ma il problema del rispetto delle idee se ne va a farsi fottere di fronte a quello delle necessità dei soldi che diventano la prima prerogativa da percorrere perché tutti ne hanno bisogno.Poi si viene a dire che un partito guardi a quello che più stia a cuore ….ma dove quando mancano le fondamentalita’? Ma lo si comprende questo oppure è un tema da evitare non parlandone come hai fatto tu e che forse mi faresti passare anche da “fissato”perché tale tema non esiste ed è solo un prolungamento delle mie visioni notturne? La questione caro Marco è una: ed è quella che quella che che quando si sposa una causa e non si vogliono vedere i fondamentali che ne sono vicino, fondamentali che inneggiano e che portano ai valori che non è vero che tu non conosca,perché so’ che fanno parte del tuo retroterra, allora si fa anche a meno di parlarne, si evitano, si trova mille ragioni perché non abbiano peso o ne abbiano quanto basta. E chi te lo fa notare diventa un bastian contrario, non solo ai tuoi occhi ma anche a quelli della gente che tali discorsi non li sopporta più e guarda solo -come si dice a Chiusi-a far “ ciccia”.Ma tutto questo non è il futuro ma è una rovina imposta da un modo arretrato di essere e di pensare per il quale si spinge giù per la china un paese che stenta a trovare le risorse umane dentro una condizione ormai avviata a soccombere di fronte al predominio della “ciccia” che poi non è nemmeno lesso a guardarlo bene. L ‘inverso a questo sarebbe “cultura” ma è impossibile in uno status simile pretenderla, eppure basterebbe che alla guida ci fossero persone un po’-mica tanto-più idonee che facessero talvolta meno discorsi amplificati è più sostanza.L ‘esperienza delle giunte civiche talvolta potrebbe insegnare,anche contenendo espressioni che prendano le necessarie distanze dai partiti soprattutto, perché è da quell’ incancrenimento che viene la stasi ed anche talvolta la negazione della fantasia.Ma è difficile realizzarlo- mi rendo conto- in un contesto dove la parola maggiore alla fine è quella del predominio dei soldi e delle lotte per averli oggi meno di quelli che saranno domani.Ed allora dove si vuole andare se tutto ciò che si dice è frutto dell apparato mediatico che si fa’ apparire critico mentre si sa’ bene che è stato istituito e retto per la continuità a questo sistema che riduce uomini e donne a dei puri strumenti che fanno passare le istanze acritiche del sistema che ormai quasi nessuno contesta più e che contengono anche modalità erronee di procedere madornali sulle quali la gente non sa’ più distinguere il valore di ciò che sia giusto da quello che non sia giusto? Eppure pensa te che si sta’parlando di una festa dell’ Unità di un piccolo paese, figurati in dimensioni più grandi cosa succede….Il terzo mondo per tanti aspetti è qui……E qui chiudo.
Visto che lei si è impegnato tanto nel far questi commenti ( diciamo un Pò lunghetti), la cena gli è offerta . l’ aspetto.
La ringrazio di cuore ma sono a dieta.Poi per principio da quando ero piccino i miei mi dicevano che non dovevo accettare nulla da sconosciuti, e quindi faccia conto che abbia gradito.Perche vede Sig.Enzo c’e’ sempre un motivo per il quale si preferisca di restare sconosciuti e allora scusi se preferisco pensare col mio ma non ne so’ fare a meno,è un viziaccio,mi perdoni.Buon appetito a lei.
Carlo, l’invito ti è stato rivolto dal giovane segretario di circolo del Pd di Chiusi Scalo. Il quale avrebbe fatto bene a qualificarsi meglio, forse, ma è giovane e come è successo spesso a Chiusi Scalo, proveniente da altra realtà, da altra regione, da altre storie…Dagli tempo di inserirsi, di capire dove si trova…
Io a mangiare alla festa de l’Unità ci sono sempre andato, anche negli ultimi anni, quando pure la festa era ormai ridotta ai minimi termini e ad un appuntamento solo culinario e neanche top… Quest’anno – con tutto il rispetto per l’iniziativa solidale con i ristoratori – non so se ci andrò. Il prezzo, come ho scritto è alto, se ci vai in tre ti partono 100 euro come minimo, perché con cene del genere il vino lo vorrai scegliere, il caffè, un amaro… Quindi è probabile che questo giro lo salti, per compatibilità economiche, non per puzza sotto il naso. Una festa fatta così mi piace poco, mi sembra anche parziale e insufficiente come proposta culturale (assente del tutto), ma da cittadino partecipe e consapevole credo che non si possa criticare stando sugli alberi a cantare. Meglio partecipare, vedere con gli occhi e toccare con mano, se possibile, naturalmente..
Non entro nel merito di chi sia o chi non sia, ma sò bene che tale mio cortese e sarcastico diniego- altrettanto sarcastico come il suo invito però- si potrebbe scambiare per ”puzza sotto il naso” e per chi mi conosce non credo che abbia reso tale idea, ma mi basta ciò che ha detto(cioè il nulla) e che tutto questo conferma-al di là dei requisiti individuali e personali che non conosco poichè non ho mai avuto relazione con tale giovane- che siamo di fronte anche ad una marcata insufficienza di ciò che chiamo fondamentalità proprio anche relazionali e quindi anche di comprensione politica. Vedi Marco, per esempio con Niccolò Martinozzi-ma faccio un esempio come ne potrei fare con parecchie persone- la pensiamo all’opposto sia politicamente sia in tante altre cose ma a me piace relazionarmici ed evocare magari i motivi delle differenze. Lo farò in maniera prolissa e stancante questo sì per carità, ma anche se alla fine se ne esce ognuno per la propria strada e si rimane ciò che eravamo prima di discutere, le motivazioni ed il loro valore portate in campo credo che possano interessare e servire anche ai lettori più disattenti e che rifiutano anche magari lo stesso concetto d politica perchè la considerano sporca.Quante ne conosciamo di persone così io e te? Tante credo.allora tutto questo si chiama tener conto dell’altro, che è un altro anche totalmente differente per tante ragioni,soprattutto formative, ma nel caso di questo giovane forse dal momento che è stato chiamato a ricoprire una carica politica,credo che rappresenti qualcosa, qualcuno,e dei valori dei quali è chiamato a tener conto. Mi sembrerebbe però di parlare del sesso degli angeli e senza offendere nessuno ma ti dico francamente che alla quasi veneranda età che ho e soprattutto con i confronti fatti in gioventù- limitatamente alla mia esperirenza politica di militante della sinistra di certo- sia a Napoli sia a Firenze, io di queste diatribe basate sul nulla credo che possano andar bene per i militanti di quel partito che non è davvero il mio e fra l’altro velato di componenti partecipative di natura di stampo curiale della quale non ho proprio bisogno di fruire nè di confrontarmici. Forse sbaglio perchè si dovrebbe considerare tutto ciò che uno abbia di fronte lo sò bene,ma i limiti ci sono e sono limiti umani e figurati se vengo in aiuto a lui ed al suo partito come fai te che mi stai dicendo chi è.Gli vorrei dire a questo giovane che probabilmente è impegnato anche seriamente(nel senso che crede in ciò che fà) che la prima cosa nelle relazioni umane non è quella di proferir parola invitando un illustre sconosciuto a fruire di ciò che un partito che ho sempre criticato nei miei lunghi interventi perchè facendo in tal modo verso l’altro con il quale ci si rapporta si sovraintende un ”aria quasi di scherno” perchè ciò che avevo detto nell’intervento erano cose precise e senza confutarle mi invita a cena. ” Venga via Carlo Sacco, vedrà che cambia idea sulla bontà dell’iniziativa,venga a cena”.E’ una generazione questa formata in maniera diversa dalla nostra Marco, che se gli suoni il campanello e se gli dici dal citofono che sta passando un asino che vola magari prende il telefonino e alza la testa per fare una fotografia e magari c’è anche dell’altro nel senso che quando intuiscono che tutto possa servire per una scalata sociale non si tirano indietro,ma come si verifica in tale grande partito(grande perchè riassume in sè consensi in quantità bada bene)che ci sia gente più dotata e meno dotata, magari un altro non si sarebbe messo a scrivere in quel modo. Io non lo facevo nemmeno alla sua età.Punto, abbiamo già dato e chi vuol essere lieto sia. Per quanto riguarda i prezzi non sò cosa dire e non sono all’altezza di esprimere giudizi davvero perchè ciò che dici quando parli del livello di spesa non proprio popolare-anzi tutt’altro che popolare-mi sembra che la cifra di cui parli sia abbastanza alta per una festa ed anche per una composizione sociale che fruisca di tali servizi di ristorazione.Daltronde però permettimi che chi lancia l’idea di tali iniziative dovrebbe avere anche come si dice ”lo gnegnero” di dove poter andare a parare(cioè cosa succeda dopo il proferir idea….) perchè diversamente sennò si verifica un corto circuito sia nell’organizzazione sia nella risposta della gente a tale iniziativa, che per me resta-e scusa se insisto-di natura prettamente discriminante perchè fatta all’interno di una iniziativa di un partito politico che apre le porte a chi condivide le proprie idee e le chiude a coloro che con quelle idee non hanno nulla a che spartire, poi ti dicono che lasciano la gente libera di partecipare o meno.Ma non senti che ci sono delle fondamentalità che non quadrano soprattutto di carattere formativo e di dirigenza e che siano basate solo sull’approssimazione e sul pressappochismo ? Ed insisto che questo è ” il male peggiore” che la gente che abbiamo conosciuto in gioventù come dirigenti politici di un partito che si rapporti soprattutto con i ceti popolari non avrebbe mai compiuto a maggior ragione specialmente in un piccolo paese come Chiusi dove tutti si conoscono. E magari ti invitano anche a cena fra il lazzo ed il sorriso di benevolenza.Che dire? Ma che siano angeli e che vivano in una atmosfera disincantata ? Non mi stupirei visto che proprio ieri è passata una notizia che un padrone di un cane ha portato la sua bestia dallo psicologo.La cosa chiaramente ha fatto notizia, ma forse siamo al punto che se avvengono queste cose qualche mano di bianco nella capoccia della gente è passata e da diverso tempo perdipiù.Secondo te chi dei due avrà avuto bisogno dello psicologo ? C’è bisogno di domandarselo?