CHIUSI, CAUSA COVID IL PD SI INVENTA LA FESTA DE L’UNITA’ ITINERANTE CON CENE IN PIAZZA PREPARATE DAI RISTORATORI

CHIUSI, CAUSA COVID IL PD SI INVENTA LA FESTA DE L’UNITA’ ITINERANTE CON CENE IN PIAZZA PREPARATE DAI RISTORATORI
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CHIUSI –  Il Covid 19 e l’emergenza che ha scatenato non solo ha fatto saltare decine e decine di eventi, ma ha anche fatto ripensare anche quelli che in qualche modo si faranno. A Chiusi per esempio la tradizionale festa de l’Unità il Pd ha deciso di farla ugualmente, ma in forma diversa. Per non mancare non far mancare un appuntamento di svago e di confronto politico, ma anche per dare una mano ad una categoria che il virus ha messo in forte difficoltà. Quella dei ristoratori locali. Quindi niente festa di due settimane ai giardini pubblici, ma appuntamenti “itineranti” per 3 sabati consecutivi in tre “location” significative e particolari: Piazza XX Settembre (quella del Comune) in centro storico, Via Leonardo da Vinci nel cuore di Chiusi Scalo e il lago. “Abbiamo deciso di esserci, creando momenti di in contro e per allietare i sabati di un’estate anomala” dice la segretaria del Pd Simona Cardaioli, che poi spiega: “Consapevoli delle prescrizioni sanitarie e delle difficoltà subite dai ristoratori locali, abbiamo pensato di coinvolgere questi ultimi nella preparazione dei pasti, rigorosamente a menù fisso e su prenotazione per poter organizzare al meglio lo sporzionamento e l’allestimento dei tavoli nel rispetto delle normative igienico/sanitarie. Con grande soddisfazione tutti i ristoranti del paese hanno aderito, ognuno di loro ha la possibilità di contribuire alla riuscita delle manifestazioni mettendo in campo la propria arte culinaria. Sarà assicurato il rispetto delle normative vigenti controllando gli accessi e garantendo distanziamento ai tavoli”. Ma, spiega ancora la segretaria chiusina del partito di maggioranza “Non potevano mancare gli appuntamenti politici, e infatti ne abbiamo previsto uno con la presenza di Susanna Cenni, deputata alla Camera, Simone Bezzini, consigliere regionale e Andrea Valenti segretario provinciale del PD per un confronto sui temi della ripresa in Valdichiana e, in generale, in Toscana. Seguirà l’incontro con il sindaco e gli assessori comunali per la relazione di fine mandato ormai alle porte. Queste due iniziative sono solo un anticipo delle iniziative che verranno messe in campo per la campagna elettorale in previsione delle elezioni regionali del 20/21 settembre”. La Festa de l’Unità sarà dunque l’apertura della campagna elettorale per le regionali.

Gli appuntamenti sono in programma il 18 luglio (centro storico), il 25 luglio (al lago) per l’incontro politico con Cenni, Bezzini e Valenti e cena di pesce; il 29 luglio ai giardini pubblici dello Scalo per l’incontro con gli amministratori, e infine a Chiusi Scalo il 1 agosto per la cena in piazza..

“Il Partito Democratico – conclude Simona Cardaioli – è il partito dell’ascolto, del dialogo e del confronto, questi mesi di lockdown caratterizzati dal distanziamenti sociale ci sono stati molto stretti è per questo che, in fase di ripartenza, non abbiamo voluto rinunciare totalmente a creare momenti di convivialità e dibattito. Il Pd si basa sul lavoro dei volontari, iscritti e simpatizzanti; è grazie al loro impegno che possiamo realizzare queste iniziative e dare un po’ di vita al nostro Paese”.

Certo la Festa de l’Unità è un appuntamento tradizionale, ma negli ultimi anni aveva perso gran parte del vecchio appeal, primo perché l’Unità non esiste più come giornale, secondo perché la festa un tempo “officina” di idee e di sperimentazione anche in campo culturale e musicale, si è via via rinsecchita, diventando solo un appuntamento mangereccio neanche top e per il resto una kermesse piuttosto trash… senza più eventi di rilievo, concerti significativi e discussioni culturali capaci di richiamare un pubblico interessato e partecipe.  Il virus ci ha messo un carico da 11, ma quest’anno almeno si proverà una modalità diversa, non sarà una festa sempre più a sé stessa e giocata al minimo sindacale…

L’dea del coinvolgimento dei ristoratori, al di là dell’encomiabile, motivazione, di dare una mano, può anche cerare una sinergia interessante. Unica nota dolente i prezzi non proprio popular delle cene, proposte a 25 e 30 euro (pesce). Certo i ristoratori chiusini offriranno menù gourmet, di sicuro interesse per i buongustai, e quindi non diciamo che il prezzo è caro in assoluto. E’ caro per una festa di partito.

La festa de l’Unità è per costituzione festa popolare e di popolo, forse offrire anche la possibilità di una sorta di “menù turistico” o una qualche “alternativa” (panino con porchetta, hot dog, pesce fritto…) a prezzo più pop non sarebbe stato male, così, come forse non sarebbe stata una cattiva idea se il Pd avesse voluto dare una mano anche a compagnie teatrali, artisti e band musicali del luogo, mettendo in programma qualche serata… Un po’ di “sperimentazione” anche in campo culturale, utilizzando appunto luoghi insoliti e modalità diverse, secondo le prescrizioni di sicurezza, avrebbe aggiunto sapidità e sostanza alla festa itinerante…  E se volessero, Simona Cardaioli e i suoi compagni, potrebbero ancora pensare a qualcosa di simile…

M.L.

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