CITTA’ DELLA PIEVE: LE MASCHERINE DI CATIA

lunedì 13th, aprile 2020 / 17:22
CITTA’ DELLA PIEVE: LE MASCHERINE DI CATIA
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CITTA’ DELLA PIEVE – Catia vive e lavora a Città della Pieve. È titolare del laboratorio  di sartoria (nelle foto) più piccolo d’Italia, forse d’Europa, magari anche del mondo. In 2.60 metri scarsi per 1.60 ancora più scarsi, nella vita normale svolge lavori di riparazione sartoriale. In occasione del Palio di Città della Pieve, come altre sarte del luogo, dedica una parte del suo tempo alle modifiche dei costumi della sfilata che precede il Palio. L’anno scorso  ha condotto dei corsi di cucito gratuiti presso il centro anziani di Città della Pieve. Mettere a disposizione il suo lavoro e la sua competenza, Catia, ce l’ha un po’ nel suo DNA.

Il 1 aprile però ha iniziato a dedicarsi ad una operazione sartoriale del tutto impensata. È il giorno in cui termina una terapia medica importante ma è anche il giorno in cui tramite gli amici di Bergamo tocca con mano l’intensità del dramma chiamato Covid-19.

” I miei amici mi hanno parlato di come ogni giorno dalle finestre vedono sfilare carri funebri, esercito, ambulanze. Di come vivono nella paura costante, delle persone care decedute in pochissimi giorni. È stato uno shock, molto più forte delle immagini pur dolorose  che vediamo scorrere in televisione”.

Catia non ci ha pensato due volte. Ha preso ago e filo e nei suoi 2.60 metri per 1.60 scarsi  ha iniziato a cucire mascherine. E non si è più fermata. Mentre scriviamo ha già superato quota 2500. “Sapevo che dovevo fare qualcosa, anche piccola, ma dovevo dare un contributo alla lotta contro questo maledetto virus. Quando sono scesa in laboratorio, non avevo granchè di materiale, ho fatto con quello che c’era. Ho  lavato e sterilizzati i tessuti di cui disponevo e ho cominciato a tagliare e cucire. Le mani andavano da sole…”. Catia ha poi messo un annuncio sul suo profilo Facebook in cui comunicava di regalare mascherine. Le richieste sono cominciate a fioccare.

Ma da quel 1 aprile, oltre alla pioggia di richieste, si è mobilitata un’ampia rete di supporto. Dalla Protezione Civile che le ha fornito un aiuto per tagliare le stoffe alle tante persone che hanno donato tessuti, elastici e nastrini. Non solo da Città della Pieve ma anche dalla vicina Castiglione del Lago così come da Magione, Perugia e Firenze. Recentemente, infatti, Catia ha contattato  Fili e Forme, un’azienda specializzata nella vendita di filati online made in Italy proprio di Firenze, che metterà a disposizione elastici medici di loro produzione a titolo gratuito.

“Le mascherine vanno via come il pane e il lievito,” dice Catia, e purtroppo non stupisce data la scarsità di DPI che ha creato un’emergenza nell’emergenza.

“Un momento emozionante”, racconta,” è stato quando ho fatto una donazione di venti mascherine ai Carabinieri di Città della pieve. Il maresciallo non smetteva più di ringraziarmi!”

Dal punto di vista tecnico, Catia precisa che le mascherine sono in puro cotone; vanno lavate in acqua e sapone e non bisogna aggiungere candeggina, alcol o detergenti sterilizzanti perchè il cotone è un materiale assorbente, chi indossa la mascherina potrebbe finire per inalare il disinfettante. La tecnica migliore, spiega, è la sterilizzazione in acqua bollente, come si fa con i biberon dei neonati, per capirci.

Le mascherine hanno una piccola fodera interna, una specie di taschina in cui si può inserire, ad ogni nuovo uso, una garza oppure un fazzolettino di carta o un semplice ritaglio di carta da forno come protezione.

” Ho ricevuto richieste anche da Perugia, da persone che assistono famigliari  affetti da altre patologie”, aggiunge Catia che ha quindi deciso di spedire mascherine anche fuori regione. I dispositivi sono gratuiti, le spese di spedizione saranno a carico del richiedente. Ribadiamo inoltre che le mascherine di protezione sono gratuite ma, per chi può, ci sembra giusto consigliare di offrire a Catia un piccolo contributo per aiutare con le spese .

“È una cosa piccola ma mi dà forza e speranza, come tutte le cose fatte con il cuore” conclude Catia prima di salutarci.

Per ordinare le mascherine potete contattare Catia:

via email : catiaimbroglini@gmail.com

o messenger sul profilo FB

Qui un’ intervista a Catia su TEF Channel (dal minuto 21.10)

Domani Catia sarà intervistata da Rai3. Seguite il suo profilo per saperne di più

Elda Cannarsa

 

 

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