ELEZIONI EUROPEE E AMMINISTRATIVE, ECCO PER CHI VOTA (O VOTEREBBBE) PRIMAPAGINA IL 26 MAGGIO
Questo giornale ha ormai una lunga storia. Quasi 30 anni, 29 per l’esattezza. E non è mai stato un giornale “asettico”, equidistante, super partes. Lo abbiamo già scritto in altre circostanze: la stampa asettica e super partes non esiste, neanche il Televideo lo è. L’informazione non è buona se è “obiettiva”, ma se è onesta e chiara. Primapagina, in tempo di elezioni ha sempre preso posizione. La sua posizione. Lo ha fatto per le elezioni politiche ed europee e per le comunali. A Chiusi, dove il giornale ha sede, ma anche talvolta, per altri comuni.
Il 26 maggio a Chiusi si voterà solo per le Europee. Le comunali ci saranno nel 2021. E il voto europeo sembra scaldare i cuori e gli animi dei chiusini quanto il sole inesistente di questo maggio umido, piovoso e freddino… Iniziative zero, manifesti zero. Pochi post anche sui social. Ma votare si deve e il 26 maggio è ad un soffio, manca meno di una settimana. Faremo il nostro dovere civico e sebbene questa Europa, così com’è ci piaccia poco o niente crediamo sia meglio averla l’Europa, mantenerla in piedi, che non frantumarla e lasciarla in balìa delle pulsioni populiste e sovraniste, che la storia ci insegna, non hanno mai portato nulla di buono. Anzi in passato hanno portato spesso alla guerra, proprio in Europa, più che altrove.
Il nostro orientamento come sempre, quello di dare un voto di sinistra. Quindi alla lista “La Sinistra”, se non altro per cercare di far superare il quorum del 4% a Fratoianni & C. Non ci convince molto il modo con cui la lista è stata costruita, sembra la solita operazione fatta a tavolino e quindi senza gambe e senz’anima. Ma meglio che niente è. L’amico Alessandro Lanzani ha scritto: “tra il vuoto della non rappresentanza e il palpito del battiquorum scelgo il secondo, proprio per cercare di riempire questa dichiarazione di vuoto”. Siamo d’accordo.
Però nella Circoscrizione centro (Toscana, Umbria, Marche e Lazio) anche la lista del Pd presenta alcune figure che fanno pensare davvero ad una Europa diversa. Il dottor Pietro Bartolo, per esempio, il medico dei migranti di Lampedusa, il primo che scoperchiò la pentola delle migliaia di morti in mare… Bartolo è quello che ha raccontato la carneficina che ha luogo nel Mediterraneo e in Libia, “il tappeto di cadaveri stratificati nella stiva di una barca, calpestati e asfissiati durante un naufragio”, ha raccontato delle donne violentate, di bambini ridotti a scheletri, di corpi scuoiati vivi nei campi libici. Sono immagini che forano il muro dell’indifferenza, che scuotono le coscienze intorpidite. L’umile e ostinato lavoro del dottor Bartolo, nell’avamposto di Lampedusa è stato un faro per tanti profughi e anche per tanti attivisti che negli anni hanno denunciato e contrastato le politiche italiane ed europee di blocco della migrazione.
Nella lista Pd c’è Beatrice Covassi, fiorentina, cattolica vicina al pensiero di La Pira. “Il mio percorso di vita mi ha permesso di portare davanti alle istituzioni internazionali le istanze di chi aveva perso la casa per un terremoto, delle donne che lottano ogni giorno perché il loro sapere venga riconosciuto, dei giovani che devono inventarsi un lavoro, della cultura che cerca spazio nel marasma dell’ovvio e dell’ignoranza diventata medaglia. Il dialogo, a partire da quello interreligioso, è quello che scelgo anche quando ci sono sordi che non vogliono sentire”. “Ora è il momento di correre, di non far finta di nulla. ‘C’è una primavera che si prepara in questo inverno’, diceva Giorgio La Pira. Prepariamo la primavera”, dice, aggiunge: ” Ho scelto il Pd perché so, per averlo visto in questi miei quasi 20 anni a Bruxelles, che c’è una sola forza che è stata da sempre per un’Europa dei popoli e non delle burocrazie. Perché c’è chi pensa anche di poter cambiare le stagioni e farci tornare indietro”. Bartolo e Covassi sono figure votabili e di spessore.
Quanto alle elezioni amministrative comunali, a Chiusi, nelle ultime due tornate (2011 e 2016) Primapagina ha sostenuto prima la Primavera poi la lista Possiamo, due liste “alternative” al Pd, la prima più trasversale e la seconda più marcatamente di sinistra. Stavolta, se votassimo a Città della Pieve, per esempio, nella sfida uno contro uno tra Simona Fabbrizzi per il centro sinistra e Fausto Risini con una lista civica sostenuta ufficialmente da Lega e Movimento 5 Stelle e ufficiosamente anche dalla destra berlusconiana e post missina e dai socialisti craxiani d’antan, sceglieremmo senza troppi indugi Simona Fabbrizzi. Che è sostenuta dal Pd, ma non è de Pd. E sta portando avanti un tentativo di rinnovamento essenziale e vitale per la sinistra pievese, con una attenzione forte ai rapporti di vicinato, cosa su cui Primapagina è nata e ha combattuto per 30 anni... Non consideriamo Fausto Risini un fascista, o un rinnegato, né tantomeno un venduto al padrone del momento, riteniamo la sua scelta di candidarsi del tutto legittima. Ma è il contorno, il retropalco, della sua lista, che non ci piace e non è per niente nuovo… La Lega e la destra, così come i 5 Stelle prima o poi il conto lo presenteranno e vorranno riscuotere. Magari alle Regionali. Con tutto il rispetto per Risini e per i suoi candidati noi non potremmo votare per una lista sostenuta dai sostenitori di Salvini. Né a Città della Pieve, né altrove. Ci sono confini invalicabili.
Fossimo residenti a Castiglione del Lago voteremmo per Matteo Burico, anche lui candidato del centro sinistra, un centro sinistra meno “ingessato” del passato e finalmente ricomposto. Anche lui guarda alle politiche di area e alla Toscana con molta e dichiarata attenzione. Per noi che come giornale ne abbiamo fatto una ragione si vita è… musica.
Lo stesso faremmo a Montepulciano o a Chianciano, votando per Angiolini o Piccinelli. La presenza nei due comuni della lista del Partito Comunista (quello di Rizzo) ci fa simpatia, ma di fronte alla possibilità che possano esultare la Lega e candidati apertamente destrorsi se non addirittura fascistoidi, come il giovane Gianfranco Maccarone nella città del Poliziano, ci fa dire che è meglio aver paura che buscarne…
Idem a Cetona dove il clima della sfida si è infuocato e la destra destra con la Lega in testa prova l’assalto, con toni da rogo dei libri… Insomma per noi, meglio Roberto Cottini che l’avvocato Niccolucci e la sua lista di ricchi arrabbiati in cerca di vendette…
A San Casciano il centro sinistra ha scelto Agnese Carletti, vice sindaco uscente, faccia giovane e pulita. Una che non era renziana neanche ai tempi di Renzi. Voteremmo per lei, senza problemi. In lista c’è Daniele Cesaretti, un amico, e un… compagno di cui ci si può fidare. Nelle cose che fa un “trattore”, il che spesso aiuta.
Voteremmo Zacchei, centro sinistra, a Sinalunga e per la lista Contemori, invece, a Torrita di Siena. Un centro sinistra che si ripresenta con Grazi, il sindaco della fusione sonoramente bocciato al referendum è da suicidio…
Così come a Fabro voteremmo per Fabro Cambia, la lista civica di Walter Moretti e della “nostra” Laura Margottini. Li conosciamo, sono due figure “tignose”, impegnate da anni su tematiche ambientali e non solo. Lì il centro sinistra sembra un po’ in ambasce e un po’ troppo arroccato e rinchiuso su se stesso.
A Montegabbione, pur avendo stima del sindaco uscente e ricandidato Roncella, ce ne staremmo a casa, perché in quel Comune sulla scheda c’è una lista sola. Quella del centro sinistra è stata esclusa per un vizio formale nella presentazione dei candidati. Dura lex sed lex… Roncella ha offerto sportivamente agli esclusi la possibilità di partecipare in qualche modo all’attività amministrativa futura… ma il quadro è sconfortante (non per colpa di Roncella ovviamente). E dunque eviteremmo di avallare con il voto una situazione incresciosa.
Ecco, noi le nostre preferenze le abbiamo espresse. In modo onesto e chiaro. Senza troppi giri di parole. Non ci nascondiamo, né teniamo i piedi in 4 staffe…
Qualcuno dirà, senza’altro che potevamo anche evitare. Che è una intromissione in affari altrui (e questo non è vero perché le elezioni sono anche affare nostro, dato che le dobbiamo raccontare). Oppure che è di scarso interesse sapere per chi vota Primapagina. Però qualcuno ce lo chiede. A qualcuno il nostro sostegno (morale, solo morale) piacerà, ad altri forse no. C’è gente nel centrosinistra, per esempio, che non ha mai amato e non ama Primapagina. E ci sono figure del centro sinistra e in particolare del partito di maggioranza che rimangono indigeste anche a noi. Però questa tornata amministrativa sta facendo emergere e mettendo in campo facce nuove, alcune inedite. E c’è nell’aria un venticello di rinnovamento. Non è ancora un tifone, e nemmeno una bella tramontana di quelle che spazzano via nubi e polveri e asciugano le pozzanghere, ma è un vento che può crescere di intensità e può portare aria nuova. Nello stesso tempo tira però anche il vento opposto, più impetuoso. Un vento che puzza di fascismo, di intolleranza, di ignoranza eletta a sistema, di chiusura, di paura. E di voglia di rivincita. Quello è un vento che non ci piace e che, a nostro avviso, va fermato prima che faccia danni seri.
Marco Lorenzoni
Certo una faticcci er Primapagina esprimere le proprie preferene in una zona dove si vota in tant comuni. Per noi cittadini di Chiusi la sceta è limitata alle europee. Negli ultimi giorni mi sono preso la briga di valutare i rofili dei candidati. Ho deciso di votare PD. La prima preferenza va a Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa, si spera che sulle migrazioni venga ascoltato con la dovuta attenzione. Del becerume di questi giorni ne ho davvero abbastanza.
Spero vi rendiate conto dell’enormità che avete scritto parlando del Comune di Montegabbione…consigliare la gente di rimanere a casa!!!! Fate il gioco di quello pseudo comitato per la democrazia che è stato costituito dalla lista esclusa, esclusa per un SUO errore, perché semplicemente non ha prodotto nei termini i documenti NECESSARI PER LEGGE a candidare una cittadina comunitaria, la stessa cittadina che lo stesso candidato sindaco aveva già candidato 15 anni fà. Un “comitato” che pensa che DEMOCRAZIA significhi fare quello che si vuole, in barba alle leggi, confondendosi con l’anarchia e che in barba alle leggi elettorale continua a fare propaganda. Vi rendete conto di cosa significherebbe il commissariamento del comune per UN ANNO??? Un comune piccolo, che lotta continuamente per mantenere servizi sul territorio, servizi come la scuola, la sanità, che da tutte le parti cercano di sfilargli…Vi rendete conto che diventerebbe praticamente impossibile fare delle politiche d’area con i 4 comuni limitrofi perché Parrano già ha subito un commissariamento e quindi vota in un anno diverso, Montegabbione, dopo una anno di commissariamento, voterebbe ancora in un anno diverso, gli altri tre comuni voterebbero ancora in un anno diverso…siete degli irresponsabili…questa non è informazione caro il mio Lorenzoni che con il “CARO” Fabio Roncella ha avuto recentemente a che dire più di una volta…e come…questa è PROPAGANDA fatta da un organo di stampa.
No signora non c’ha capito una beata mazza. Nessuno ha consigliato nessuno. Nell’articolo c’è scritto solo cosa faremmo noi, se dovessimo votare a Montegabbione. E’una presa di posizione, non un consiglio.
Ma se non è un consiglio, o una presa di posizione da campagna elettorale, come del resto risulta, credo che non freghi una beata mazza a nessuno chi vota o voterebbe primapagina. Tra l’altro con delle belle contraddizioni tipo il voto a Walter Moretti a Fabro, più volte dileggiato da questo giornale per la sua candidatura.
anche codesto non è vero, nessuno ha dileggiato Moretti. Abbiamo solo scritto che il modo con il quale lanciò l’idea della sua lista ci convinceva poco. Perché appariva improvvisato e senza basi alle spalle. Ma adesso, dato che la lista l’ha presentata.. e soprattutto, dato che in lista con lui c’è Laura Margottini, che conosciamo bene ed è una “dei nostri”, sappiamo di che pasta è fatta e come lavora… non vedo alcuna contraddizione. E nell’articolo è spiegato anche il perché. Come vota o voterebbe primapagina può interessare a pochi (abbiamo scritto anche questo), ma noi lo abbiamo detto, a scanso di equivoci e tanto per essere chiari. Tu, caro Luca dovresti farlo e non l’hai fatto. Sei tu che capeggi una lista di sinistra a Chiusi e i 600 elettori di quella lista magari gradirebbero una tua indicazione di voto per le Europee. Non ho letto una riga da parte tua, né da parte dei Podemos… E mancano dolo 3 giorni al voto…
Non conosco Laura Margottini, ma mi fido. Non era dileggio? Poco ci mancava visto che il tentativo di Walter Moretti è stato definito “Pret à porter”. Questo il testo: “Come si vede (e si intuisce) è un tentativo, che può anche non andare a buon fine. E’ l’idea di una politica pret à porter. Messa su all’impronta. Ogni tentativo è legittimo, ma ha senso una cosa del genere? ”
La cosa evidentemente ha avuto senso anche perché Walter ha una storia di impegno civile ben conosciuta ora come ai tempi dell’articolo citato.
Non era inizialmente un dileggio?
No, non era dileggio. Era una considerazione, visto che la proposta arrivava a dieci giorni dalla scadenza per la presentazione delle liste e non un anno o sei mesi prima… Una lista messa in piedi in 10 giorni resta pret à porter… anche se dentro ci sono figure rispettabili e votabili, che io stesso voterei… In dieci giorni non si mette in piedi neanche uno spettacolo teatrale, figuriamoci un progetto politico alternativo ad una maggioranza consolidata. Comunque la lista Moretti l’ha presentata, in bocca al lupo a lui e ai suoi compagni di cordata. E infine, caro Paolo, sei tu che sei del Pd e quindi devi giustificare, se mai, il voto o l’indicazione di voto per altri. Io no. Io non ho partito dal 1984… P.S. a proposito di spettacoli teatrali, segnalo che domani venerdì 24 maggio va in scena “on the road.Again” al Mascagni. Uno spettacolo in cui si cerca di dire delle cose che molti hanno smesso di dire, anche in campagna elettorale… Si parla di America, ma a qualcuno, è probabile, fischieranno le orecchie anche in casa nostra.
La lista di Walter Moretti è stata presentata prima o negli stessi giorni delle altre. È maturata sulla base di punti programmatici dichiarati e via via sviluppati sulla base di un approccio progressivo e soprttutto pubblico, disponibile via via in rete. Per quanto mi riguarda la posizione di Walter Moretti sull’impianto di carbonizzazione idrotermale di ACEA la conosco, quella degli altri invece no. Non mi risulta che sia stata espressa. Sul fatto che io sia un militante del PD ti ricordo che io sono una persona che non si intruppa, se una scelta non mi convince lo dico. Il mio No al referendum costituzionale l’ho espresso prima nel mio circolo e poi pubblicamente. Se a qualche tuo amico PD la cosa non va bene digli pure che segnali alla commissione di garanzia. Nel nostro partito, caro direttore, si discute in trasparenza, se nel 1984 ti sei accorto che il centralismo democrtico del PCI non andava bene e sei uscito sono considerazioni tue e solo tue. A quei tempi io non ero iscritto a nessun partito, anche se impegnato politicamente. Sono fra i fondatori del PD e per me è un vanto.
Per le europee a sinistra c’è anche quello sconosciuto (in Italia) del Partito Pirata. Tra l’altro, c’è candidato anche il Pinassi, ex-consigliere 5 stelle di Siena, deluso dopo la vergognosa “batosta” ricevuta proprio dai suoi compagni di partito l’anno scorso. Servirà a poco, ma prima di votare polpettoni più o meno rimesticciati, punto sui pirati! Che peraltro c’hanno un programma elettorale di tutto rispetto: https://www.partito-pirata.it/ceep19/
Dei pirati e del candidato senese Pinassi abbiamo già scritto: https://www.primapaginachiusi.it/2019/04/pirati-alle-elezioni-europee-nella-circoscrizione-centro-lista-lex-5-stelle-senese-michele-pinassi/