IN RICORDO DI LUCIANO FIORANI, A UN ANNO DALLA SCOMPARSA
Un anno fa ci lasciava Luciano Fiorani, compagno di tante esperienze politiche a livello locale e soprattutto amico e punto di riferimento per decenni. Luciano era talmente presente nella vita della nostra comunità che ancora ad un anno di distanza sembra impossibile non incontrarlo per strada con la sua bicicletta o fermo in qualche capanello di persone a parlare e confrontarsi su tutto. In questi mesi, ad ogni iniziativa pubblica a cui ho partecipato, ho pensato a cosa avrebbe detto con la sua passione sfrenata ma sempre accompagnata da grande lucidità nell’analisi, e mi è sembrato ogni volta di sentire da un momento all’altro la sua voce intervenire. Mancano le camminate in giro per Chiusi a commentare la corsa ciclistica, la partita di calcio per passare poi con naturalezza alla politica locale o a quella internazionale, mancano le cene insieme a parlare di cibo e di buoni vini. Rimane la certezza di tutto quello che di bello ha lasciato a chi lo ha conosciuto. Se potessi parlarci vorrei dirgli, non so se deludendolo o rassicurandolo che qui è tutto uguale a sempre, glielo direi con le parole finali di una canzone che Francesco Guccini ha scritto per la morte di un amico:
“Come vedi tutto è usuale, solo che il tempo stringe la borsa
e c’è il sospetto che sia triviale l’affanno e l’ansimo dopo una corsa,
l’ansia volgare del giorno dopo,
la fine triste della partita,
il lento scorrere senza uno scopo di questa cosa…
che chiami… vita…”
Luca Scaramelli
Proprio in un post di oggi su chiusiblog ricordavo un’iniziativa che prendemmo tanti anni fa invitando a Chiusi Ivan Cicconi. Sulla questione stazione AV Luciano aveva già capito tutto: http://www.chiusiblog.it/?p=41641
Si, confermo, quello di Ivan Cicconi non molto tempo dopo l’incontro credo deceduto, fu un dibattito molto interessante,tenutosi nella saletta della CGIL al quale ero anch’io presente e ciò che disse Luciano in quell’occasione collimava fondamentalmente con la visione di Ivan Cicconi.Ma anche senza ciò che venne detto, lo capivamo tutti che le linee fondamentali fossero quelle senza alcun dubbio.E pensare che quelle idee oggi possano essere forse disattese, fà oltremodo indignare…