CITTA’ DELLA PIEVE: RISINI CAUTO SULL’APPOGGIO DELLA LEGA. IMBARAZZO O GIOCO DELLE PARTI?
CITTA’ DELLA PIEVE – C’è un po’ di imbarazzo nell’entourage della lista Risini, dopo la dichiarazione di appoggio da parte della Lega di Salvini. Fausto Risini ha una storia di sinistra alle spalle, è stato segretario del Pds ai tempi di Giovagnola sindaco e mai in passato si è messo contro o di traverso rispetto alla linea politica della maggioranza post comunista o di centro sinistra. E’ normale che il primo a trovarsi in imbarazzo sia lui. Sia chiaro, non c’è nulla di male, né di scandaloso nel fatto che abbia deciso di candidarsi in alternativa alla sua vecchia parte politica. Nella vita si cambia. E si può anche rimanere di sinistra e battersi, a livello locale, contro la lista ufficiale del Pd e alleati. Non è neanche la prima volta che una cosa del genere accade a Città della Pieve: due volte lo hanno fatto Gianni Fanfano e Daniela Barzanti con Pieve Nostra, nel 2014 lo fece Maria Luisa Meo con Pieve di Tutti. E’ comunque evidente che una cosa è presentarsi come lista civica – e Risini c tiene a rimarcare questa connotazione – con la destra, e altri competitors comunque presenti sulla scheda elettorale; altra cosa è presentarsi come lista civica e avere dichiaratamente dalla propria parte anche alcuni partiti. Nel caso di Fasto Risini il primo partito a dichiarargli pieno appoggio in vista della sfida del 26 maggio, è stato la Lega di Salvini. E lo ha fatto – come abbiamo già riportato in altro articolo – con una iniziativa ufficiale e per bocca del numero uno della Lega in Umbria, il senatore Briziarelli.
Risini, dal canto suo si è subito affrettato a commentare con un post su Facebook: “Apprendiamo in questo momento delle dichiarazioni di appoggio alla nostra lista da parte del Sen. Briziarelli della Lega. Ovviamente non ci stupisce, eravamo consapevoli, sin dal primo momento, che la nostra lista civica avrebbe raccolto consensi ampi e trasversali, lo constatiamo tutti i giorni, semplicemente passeggiando per strada. Troviamo incoraggiamento da tantissime persone di ogni provenienza e di ogni colore politico, sinistra, destra, centro, e tanti delusi che non votano più da anni. Ci sentiamo onorati di questo, la cittadinanza chiede compatta a gran voce un cambio di passo, non un finto rinnovamento, non il solito mimetismo politico, ci chiedono mani libere, menti libere ed un impegno concreto per amore del nostro territorio, per Città della Pieve.
Ringraziamo il Senatore per le parole di stima, ma ribadiamo con chiarezza, che la nostra lista, che non a caso abbiamo scelto di chiamare Libera~Mente, è sempre stata e sempre resterà CIVICA ed INDIPENDENTE, senza alcun accordo elettorale sottobanco, composta da cittadini e cittadine pievesi che non hanno legame alcuno con i partiti.
Con l’occasione vi invitiamo sabato 13 aprile alle ore 10.00 a Palazzo Corgna, Sala del Concerto, per la presentazione ufficiale dei nostri candidati e del nostro progetto per Città della Pieve”.
Non dice No grazie, Risini a Briziarelli, il quale però, uscendo dalla sala di Palazzo Corgna, sabato scorso, chiedeva ai suoi i nomi dei candidati in quota Lega. Ed è probabile, che – magari senza tessera in tasca – qualcuno ci sarà.
Parlare di “rinnovamento e cambio di passo”, di “mani libere e menti libere” e poi ritrovarsi in cordata la Lega di Salvini, i socialisti craxiani (quelli storici dell’epoca d’oro), la destra berlusconiana e quella filofascista degli ex missini di Fratelli d’Italia, per uno con la storia di Risini non è il massimo. Può sì catalizzare il voto di opinione destrorso e “avvelenato” con la maggioranza uscente, ma con il rischio di rompere i ponti con il potenziale elettorato di sinistra di frontiera, quello dubbioso sul Pd o scontento della gestione Scricciolo e prima ancora di Manganello, Fallarino, Giovagnola…
Il voto per “appartenenza e fede” è sempre più labile, l’elettorato è più mobile rispetto al passato e meno attaccato alle bandiere, ma anche in politica ci sono dei limiti pressoché invalicabili. A pelle. Diverso il discorso potrebbe essere nel caso di appoggio a Risini anche da parte dei 5 Stelle. Nonostante il contratto di governo con la Lega, il Movimento non è visto e vissuto alla pari con la Lega salviniana o con la destra di Giorgia Meloni. Ma ad oggi i grillini pievesi, pur annunciando che non parteciperanno alle elezioni con una loro lista, non hanno dato indicazioni di voto o espresso dichiarazioni di sostegno. Difficile che appoggino il centro sinistra, quindi… probabile che sostengano Risini, che lo dichiarino o no. Certo non è normale che il secondo partito pievese (e il primo a livello nazionale), si tenga fuori dalla contesa. Tanto più dopo aver teorizzato per anni la propria vocazione maggioritaria e la scelta di non allearsi con nessuno.
La cautela con cui Fausto Risini ha accolto e commentato l’appoggio della Lega appare il classico gioco delle parti. Se non vuole perdere il voto di amici ed ex compagni non può esultare per l’abbraccio del partito di Salvini. Un po’ come quei calciatori che non esultano quando segnano alla loro ex squadra.
Al momento l’endorsement del senatore Briziarelli – come abbiamo già scritto – ha diradato un po’ di nebbia, è un elemento di chiarezzaa.a Ma forse ha fatto un favore più al centro sinistra che a Risini. Un centro sinistra che ha così un argomento in più e un motivo per ricompattarsi. Perché Risini può anche non esultare al momento, ma de dovesse vincere le elezioni, la Lega esulterà. Ed esulterà anche la destra. E i voti prestati a Risini saranno sia per la destra che per la Lega un investimento che entrambi gli schieramenti vorranno far fruttare. Nessuno fa niente per niente. In politica meno che mai.
m.l.
Certo, ma neanche quelli dell’altro schieramento la cui unione sulle cose e sui programmi è come una sentenza passata in giudicato.Che tu spinga affinchè la popolazione o qualcuno che legga eviti il consenso a Risini lo posso capire, ma alla fine è il discorso che ho detto io sulle acque del Rio delle Amazzoni nell’altrto post sui ”5 stelle che gettano la spugna”. In pratica sarebbe piaciuto allo schieramento reggente che si fossero presentati da soli …..ma si vede che ci si ritiene furbi solo in pochi e quando non lo si riesce ad essere ci si incazzi o si abbia paura,anzi quasi il terrore….ed allora si scrive per dare quell’aria di incertezza dei candidati che si vorrebbero che fossero quasi esterrefatti o sorpresi o messi alle corde dalle dichiarazioni di appoggio di altri.In pratica quando lo fà l’establishment e chi governa la cosa è normale,quando lo fa l’opposizione se questa non possa impensierire l’establishment è tutto regolare,anzi spesso si critica negativamente che per vincere ci vogliano le alleanze e si mette il punto sull’alterigia del rinchiudersi nella famosa ”torre d’avorio”, ma quando si corre il rischio che l’opposizione ce la faccia, tutto questo diventa quasi una cosa inguardabile ed insostenibile.Ricordi la pubblicità degli anni ’70 che diceva quando c’era Carosello ”ma che c’ho scritto Jo Condor ?”.E’ che non si è capito che cercare di validare interpretando nel modo come fai certi metodi,non si è compreso che sono obsoleti e che contano sempre di meno, anche nel popolino, perchè purtroppo- e lo sottolineo purtroppo- quello è stato sempre maneggiato e quando c’è il rischio che non lo possa essere più, allora spuntano fuori i giudizi ”morali”. A Napoli dicono ” ” azz hann a’ verè chi stà arint casa d’iss”, tradotto” sarebbe bene che guardasssero in casa loro..”
Ma Sig.Sacco,qui ci sono 2 coalizioni:una sostenuta dalla
LEGA quella che fa mangiare scatolette di tonno ai bambini a scuola se extracomunitari e quella che dice che tutto i bambini sono uguali.Ma dove è finito il sentite comune dei progressisti?nel tatticismo?
X Remo .Io non so’ se a Citta’ della Pieve succede quello che lei dice sulle scatolette di tonno ,ma vedendo la politica oggi non mi stupirei che in qualche luogo d’Italia si facesse ed in questo caso personalmente avrei un diniego assoluto, ma da un altra parte so’ anche che proprio per necessità mediatiche si tenta di far apparire la politica della lega come una politica sociale di stampo nazista e con contenuti social fascisti come quelli della scatolette di tonno.Personalmente credo che non possa essere questa la realtà di tutta la Lega in un paese come è l’Italia.Provi invece a chiedersi gli affari che facciano fare i disperati come gli immigrati a chi facciano capo e chi ingrassino.Se e ‘ vero quello che lei dice l fatto che mangino le scatolette di tonno a scuola ha tutta la mia riprovazione ma come ripeto penso seriamente che codesti siano casi molto contenuti certamente che vengono portati ad esempio in un periodo di pubblicità elettorale.Pensa davvero che lo schieramento “sedicente progressista” sia esente da tatticismi di quel tipo? Magari certamente non verso le persone ma di sicuro verso i soldi di tutti,grazie ad una macchina che risulta essere come una piovra a cominciare dall amministrazione delle fonti di energia,luce,acqua,gas, rifiuti.Certo non sono cose dirette come il trattamento verso gli esseri umani ma sono di ben altra diffusione.Quelli cosa sono? E ci si potrebbe spingere anche a pensare che se ci fossero state in Italia altre amministrazioni più virtuose si sarebbero risparmiate anche altre energie economiche per provvedere a tutti.Provi a richiedere un permesso di residenza in Svizzera od in qualunque altro luogo se non avesse sostanze per mantenersi e vediamo se le fornirebbero scuola, pasti, medicine a carico della collettività.La collettività è il genere umano tutto lo so’ bene anche da me ma non è come media stato amministrato il rapporto con l’Europa che è stato condotto in maniera deficitaria?Allora non per estremizzare le questioni ma le dico l’alternativa quale è tonno o non tonno:accogliamoli tutti ?Me la dia una risposta su questo sennò sembra che da una parte ci stiano i fascisti e dall’altra i benefattori dell ‘umanità.
Personalmente credo all solidarieta’cristiana.Quella solidarieta’ che racconta come gli uomini alfine siano uguali e cii si fonda una convivenza civile.La lega nei suoi esponenti e militanti,cosi’ come la destra esprime idee di fondo contrarie,che nel secolo scorso ,alfine,ci hanno portato a tragedie immani.Pensare di voler fare una lista solo per prendere voti degli scontenti e per affermare che gli altri sono ladri (Roma ladrona()e trovarsi un nemico,che fino a 2 anni fa erano i meridionali ed ora quelli piu’ a sud,e’ quella diffusa politica,che partendo dai Comuni poi diventa una valanga tragica.Per fortuna la storia ,dicono ,si ripeta due voilte,ma da tragedia si ripete in farsa.Ma questo virus vedo che in Italia non lo abbiamo metabolizzato,sempre pronti a schierarsi con il presunti vincenti,soprattutto se assumono per l’occasione sembianze moderate e pacfiche ,con qualche prestanome.
Errata corrige al settimo capoverso dalla fine: “non è come sia stato amministrato….”chiedo scusa.
X Il Sig.Remo. La solidarietà cristiana per la quale tutti gli esseri umani siano uguali con pari diritti e pari doveri non dovrebbe funzionare con la corrente alternata senno’ non si è credibili.Mi riferisco al fatto detto e ridetto per decine di volte ma osservo che non sia sufficientee piu’ propriamente che nessuno di coloro che militano nell’‘ambiente della “soliedarieta’ cristiana” sia sceso mai in strada quando cadevano le bombe sulla Libia e/o sulla Siria per le quali bombe e nazioni smembrate si sono riversate ondate di profughi sulle coste dell’Europa.Vorrei anche far notare come detto e ridetto che in un “sistema dei soldi” dove viviamo ogni cespite diventi un castello da difendere anche sotto mentite spoglie per cui Cooperativismo e parrocchie hanno intavolato un moto di protesta secondo il quale a gestire le operazioni a livello governativo c’era qualcosa chericirdasse “Auschwitz” o simili. Ed allora caro Sig.Remo per tagliarla corta so’ bene che la Lega e’ comandata ed alleata con pulsioni di destra ma so’ anche nello stesso tempo che le sedicenti sinistre nel loro lungo corso di governo non hanno prodotto nulla per invertire tali procedure e sono state succubi sia della più ricca Europa facendo la voce grossa in casa propria ma abbassando le orecchie a Bruxelles e indirettamente ed anche direttamente collaborare con una parte di quel grande problema che porta soldi e consensi solo da una parte dal momento che non proprio tutte le ONG siano uguali e perseguano gli stessi scopi.E’ vero o non è vero che qualcuna di queste risulti indagata per il fatto che abbia collaborato con il commercio di esseri umani d’accordo con gli scafisti.Caro Remo è quanto si diceva prima: il sistema dei soldi…. Ed allora con tutto il rispetto delle idee la sua “solidarietà cristiana” talvolta serve ad una finalità sola che è quella di tale sistema dei soldi, anche perché se fosse servita a finalità caritatevoli ed alla amministrazione dell ‘etica della umana solidarietà lo può capire da lei quante volte il popolo che è in Piazza San Pietro la domenica mattina quante volte doveva scendere in strada…Dire come lei dice che occorra essere animati da cristiana solidarietà è un discorso positivo in teoria ma serve in queste lunghe fasi della politica a validarle un altro che si chiama secondo me “status quo” e le diro’ Anch3 di più che personalmente non posso accettare e lo critico profondamente il principio per il quale prima di fronte alle ingiustizie si stia zitti o quasi, poi secondo l’etica cristiana si aprano le braccia pensando di difendere gli esclusi appoggiando la politica di quei partiti che con le loro decennali alleanze hanno prodotto lo sfascio del nuovo colonialismo.Se occorre cambiare occorre che cambino per primi i prodromi che hanno prodotto tutto questo a cominciare col sistema di alleanze tanto caro ad organizzazioni come la NATO che quella si veramente progettati penetrare in altri stati e nazioni per schierare armate o contro la Russia o contro la Cina, sovvertendo governi come il Venezuela.Questa storia l’abbiamo già rivisitata da parecchio e sarebbe veramente l’ora di usare non il bastone e la carota come usa l’europa imbelle e ipocrita contro il terzo mondo(vedi soprattutto la Francia verso la Libia della cui ricchezza a mani basse si è spartita anche con noi riservandosi la priorità dello sfruttamento del petrolio e del gas una volta che a suon di bombe quella nazione è stata smembrata).Tutto questo, ma anche altro dovrebbe essere una modalità di ragionamento che possa riversarsi anche nelle cosa che sembrano lontane come quelle della politica interna italiana e delle alleanze fra i partiti, come in tutti i paesi e come anche a Città della Pieve, e non è davvero assolutamente come dice Lorenzoni “ ma cosa c’entra con questo Citta’ della Pieve”. Vedere le cose od invitarle a vedere con separatezza si produce preminentemente una cosa sola: l’utilità di chi voglia continuare così come è stato fatto fino ad adesso.E siccome non siamo nella giungla dove valga solo la forza ma credo ed auspico che debba valere la ragione credo che porsi dalla parte di coloro che desiderino cambiare per davvero tale andazzo dove le “scatolette di tonno “ sono talvolta evocate per ribadire lo status di prima per farne materia che serva alla “umana e cristiana pietas” del popolo italiano,rappresenta per me quello che sono andati a cercare i vari Martina e soci sotto la nave Diciotti: in pratica prima non si fa nulla quando i nostri alleati bombardano poi si declama l’incivilta’ del governo forte con i deboli.La storia d’Italia e tutta quella dei media asserviti recita questo negli ultimi mesi.Ed allora se permette io desidererei cambiare per cambiare davvero e ritengo che tutti coloro provati fin’ora non abbiano soddisfatto gli interessi dell’Italia.Non so’ se coloro che hanno contro li soddisferanno ( in questo caso nel nostro piccolo la lista Risini alla quale i media come sento ed osservo facciano avere la luce della “perplessità e dell’incertezza”di fronte alle possibili alleanze con la Lega ,ma di certo non è più tempo di battersi il petto per le “scatolette di tonno”per il semplice fatto che tutto questo fa il giuoco politico di coloro che prima le scatolette di tonno le mangiavano perché non avevano altro( parlo delle cosiddette sinistre di quel tipo cristiano) e che adesso dopo pappatoie di anni al fianco della partitocrazia e delle sagrestie) fanno consapevolmente od inconsapevolmente il giuochetto del pietismo.Quando il pietismo l’avrebbero potuto e dovuto fare non lo facevano però, e per essere credibili qualcosa di più credo che debba servire perché non siano ne’ nell ‘epoca del pre-fascismo ne’ in quella del pre’ nazismo come tante menti obliterate dai media dicono perché torna comodo a loro.L’Italia nonostante le negatività che ho detto credo che abbia gli anticorpi per scongiurare la formazione di tutto questo.
Chiedo scusa,ma non ho capito bene: sono diventati tutti uguali destra e sinistra,progressisti e conservatori?Cioe’ basta mettere un prestanome dal trascoso PCI e poi prendere il consenso con i voti della destra?Mi pare una semplificazione antistorica e sinceramente contro qualsiasi buon senso da ragazzini di 3 elementare.
X Marco Lorenzoni.Nella riparametrazione degli interventi dal punto di vista temporale credo che ti sia sfuggito qualcosa poiché la mia risposta a Remo che era presente prima adesso non si legge più.