CITTA’ DELLA PIEVE: E’ UFFICIALE, LA LEGA DI SALVINI APPOGGIA FAUSTO RISINI
CONFERENZA DEL SENATORE LUCA BRIZIARELLI: “IN QUESTO MODO POSSIAMO VINCERE E MANDARE A CASA IL PD!”
CITTA’ DELLA PIEVE – Fausto Risini con un post su facebook di ieri ha ribadito che la sua sarà una lista civica fatta da “uomini e donne che hanno idee chiare per la città, senza alcuna tessera di partito in tasca e senza padroni a livello regionale”. Ma intanto da oggi ha anche l’appoggio ufficiale di un partito. E del partito che ha il favore dei sondaggi ed è anche la componente forte del governo nazionale: la Lega di Salvini. L’annuncio lo ha dato in diretta, proprio a Città della Pieve – sala delle Muse di palazzo Della Corgna – il senatore Luca Briziarelli, number one della Lega in Umbria e vicesegretario nazionale. “Con l’aria che tira e il vento in poppa che ha la Lega potevamo presentare una lista di bandiera a Città della Pieve? Certamente sì, trovare 12 persone a cui piace Salvini non sarebbe stato un problema”, ha detto Biziarelli, il quale però ha anche molto onestamente ammesso che “altra cosa era ed è presentare una lista e un candidato di bandiera in grado di vincere e mandare a casa coloro che governano da sempre questa città. Questo ancora non siamo in grado di farlo”, ha detto ancora il senatore. Che ha così concluso: “E allora la scelta è stata quella di appoggiare la lista civica alternativa al potere in carica, che per la prima volta può davvero vincere, ovvero quella di Fausto Risini”. Briziarelli si è detto anche sicuro che Risini vincerà, perché “Città della Pieve ha dei problemi e coloro che i problemi li hanno creati non possono essere gli stessi che li risolvono. Bisogna cambiare!” E qui è scattato l’applauso della platea.
Quanto alla lista Risini, Briziarelli ha detto che la Lega darà il proprio appoggio, ma senza chiedere o pretendere nulla, mettendo a disposizione idee e persone per la stesura del programma e per la campagna elettorale. Quanto invece a Risini, il senatore leghista ne ha fatto notare l’assenza (“non è qui perché vuole mantenete l’immagine civica della lista”), ma anche lasciato intendere che quello della Lega non è semplicemente un endorsement, ma un accordo vero e proprio, di reciproca fiducia e sintonia.
Vedremo, se il “nulla chiedere e nulla pretendere” della Lega si tradurrà nel rimanere fuori dalla lista o se invece qualche figura di riferimento del “salvinismo” nella lista ci sarà, al di là della tessera di partito o meno.
Briziarelli che è venuto a Città della Pieve anche a parlare delle cose fatte dal Governo ha avuto parole molto dure e tranchant verso Scricciolo e la giunta uscente (sui rifiuti, sull’ospedale, sulla “sottomissione” ai poteri regionali), ma anche sulla Lista Fabbrizzi: “hanno cambiato cavallo, ma sono gli stessi, sono sempre loro!” Ma questo fa parte del gioco. Ognuno tira l’acqua al proprio mulino.
Certo, la scelta della Lega appare molto pragmatica e utilitarista. Abbiamo le forze e il candidato per vincere? No. Risini può vincere? Sì. E allora appoggiamo Risini e mandiamoli a casa! Questa in estrema sintesi la linea leghista. Che ovviamente se non pretenderà posti in lista, di sicuro passerà all’incasso in caso di vittoria.
Intanto la calata a Città della Pieve del senatore Briziarelli un primo effetto lo ha avuto: quello di diradare un po’ di nebbia e rendere il quadro pre-elettorale più chiaro. A questo punto da una parte c’è il Pd con gli alleati del centro sinistra (più sinistra che centro a dire il vero) e Simona Fabbrizi candidata; dall’altra c’è per ora una lista civica capeggiata dall’ex Pci-Pds Fausto Risini, appoggiata esplicitamente dalla Lega di Salvini. Cioè dall’ala destra del governo nazionale. Dal partito che strizza l’occhio ai sovranisti e fascisti europei come Orban e Marine Le Pen. Che in Italia è il partito della pistola sul comodino, dei porti chiusi, delle ruspe nei campi rom e anche dei… 49 milioni di euro spariti nel nulla…
L’immagine “civica” sbandierata da Risini riguardo alla sua lista, ne esce un po’ ridimensionata e ritoccata. Ma la Lega vola nei sondaggi, può portare voti. E così come ‘pecunia non olet’, neanche i voti puzzano…
Non è escluso, anzi è molto probabile, che al sostegno della Lega si aggiunga anche quello dei partiti del centro destra (Forza Italia e Fratelli d’Italia) e dei 5 Steli che hanno annunciato urbi et orbi che stavolta nella città del Perugino non si presenteranno, lasciando intendere una strategia che potrebbe essere oggettivamente, la stessa dichiarata oggi dalla Lega. A quel punto sarebbe davvero una partita tra centro sinistra e resto del mondo. Una sfida uno contro uno che potrebbe decidersi sul filo di lana, per una manciata di voti.
m.l.
Anche a Panicale pare che stiano mettendo in atto la stessa strategia. Un fronte unico contro il PD. Un’autentica armata Brancaleone. Qualcuno che aveva partecipato a tante altre campagne elettorali municipali, come candidato a sindaco e non era mai riuscito a essere eletto, pare che abbia messo a disposizione il proprio pacchetto di voti, in cambio di uno scranno alla Regione quota Lega. Questi i rumors che si raccolgono nei palazzi della politica locale. I 5s, privi di idee, hanno riattaccato lo stesso disco sempre più rotto per altro. I grillini hanno pensato bene di tappezzare tutto il comune con dei manifesti un po’ datati, con su scritto il solito slogan: “Onestà, onestà”. Non si capisce a chi rivolgano quel grido, visto che a Panicale dal dopo guerra ad oggi, problemi di integrità da parte di chi ha governato, non ce ne sono mai stati fino a oggi. Mentre invece problemi di onestà dentro al Movimento, pare che ce ne siano sempre più. “Onestà onestà. Arrestato De Vito, uomo forte M5s di Roma”, titolavano molti quotidiani una settimana fa. Il presidente dell’Assemblea capitolina avrebbe favorito il costruttore Parnasi per la costruzione del nuovo stadio. Questa l’accusa pesantissima. Dalle intercettazioni emerge un quadro da personaggi da avanspettacolo di quart’ordine. Un linguaggio da borgatari coatti. “Va beh, ma distribuiamoceli questi”. Così Marcello De Vito che voleva incassare subito i soldi arrivati dal gruppo Toti e dall’immobiliarista Statuto. Ma De Vito non è l’unico coinvolto. Nell’inchiesta sullo stadio quello di De Vito è il secondo arresto eccellente per il Campidoglio, dopo quello dell’avvocato Luca Lanzalone già presidente di Acea e super consulente del comune. Ora ‘ finito in carcere anche l’avvocato Camillo Mezzacapo, che avrebbe ricevuto incarichi professionali su segnalazione dello stesso De Vito, mentre sono stati disposti gli arresti domiciliari per l’architetto Fortunato Pititto, legato al gruppo imprenditoriale della famiglia Statuto, e l’imprenditore Gianluca Bardelli. E che dire dell’’inquietante scandalo dell’intelligence grillina? Sono bastati due articoli pubblicati sul Corriere della Sera per scoperchiare lo spregiudicato modus operandi del Movimento 5 Stelle, che – in base a quanto riferisce il sottosegretario leghista Giancarlo Giorgetti in un articolo firmato da Tommaso Labate e a quanto ammesso dal collega grillino Stefano Buffagni – dispone di una vera e propria intelligence interna che “prepara dossier su tutti, anche su di noi”, per usare proprio le parole di Giorgetti. Un verminaio, un porto delle nebbie in pieno stile guerra fredda. Vedremo nelle prossime settimane gli sviluppi giudiziari, ma ce ne quanto basta, per smettere da parte grillina, di gridare “Onestà, onestà”. Una virtù che ammesso che ce l’abbiano mai avuta, appena giunti al potere l’hanno persa.
Che errore accettare l’abbraccio mortale della Lega. Vedrete…..
XRenato. Ormai si conoscono dove conducono le lamentele ma per tagliarla corta sugli “ inaffidabili 5 Stelle” perché poi al di là di tutto il termometro che segna la salute e l’integrità della gente e delle loro associazioni vedi partiti; alla fin fine è quello di quanti siano dei 5 Stelle e degli altri a giocare a scacchi col sole. Invece di spendere giaculatorie sulla inaffidabilità e sulla supposta doppiezza dei 5 Stelle forse sarebbe bene riflettere sulle alleanze che il Pd a livello nazionale ha scansato fin dall inizio( Bersani) e producendo quella legge elettorale non votata dai cinque stelle per la quale sulla governabilità italiana non c’erano alternative. Questo ve lo siete dimenticato però ed oggi si viene a rammaricarsi di quello che verra’.Forse nessuno vi ha insegnato che quello che esiste oggi è la diretta conseguenza di ciò che è stato ieri.Troppo comoda cadere sempre in piedi ma la gente spero che dopo tali prove un po’ lo cominci a capire questo.Poi è la gente che decide ed i ma ed i però non contano da entrambe le parti sicuramente.
Penosi i tuoi ragionamenti, ti stai arrampicando sugli specchi.
Carlo, ma se i 5 Stelle sono miglior degli altri e hanno le ricette giuste per governare meglio di chi ha governato finora perché non si presentano alle elezioni, pur avendo – almeno sula carta – anche un bel tesoretto di voti? Nessun glielo impedisce (tranne qualche volta lo staff nazionale del Movimento, come successo a Siena). La scelta di stare fuori a guardare, appoggiando sottobanco (perché ufficialmente non hanno dato nessun appoggio a nessuno) una delle due liste in campo l’hanno fatta loro.Non gliel’ha comandato il Pd, e nemmeno il dottore… Mi sembri uno di quei vecchi comunisti di un tempo che vedevano “la reazione internazionale” dietro ogni problema si presentasse sul tappeto… Dai…
La reazione internazionale di una volta non c’ è più sebbene vi sia stata , ma vorrei rispondere a Renato Casaioli ed anche a te con il detto di quando si svelava qualcosa di nascosto che tanto nascosto non era ma manifesto nel senso di quanto viene detto ,che recitava: “ti conosco mascherina….”Ti sembra un ragionamento penoso caro Casaioli? Sai perché non lo è? Perché e’attraverso quella modalità che aumentino le possibilità di scalzare chi regna.Se si presentasse la lista a solo ,mi rispondi cosa succederebbe o si fa finta di cadere dalle nuvole quando nelle nuvole si sa’ bene di non essere ma si sa’ bene che poi quello che conta è che pesa sia il quantitativo dei voti? Ed allora – ma guarda un pochettino- quando queste operazioni le fanno i 5 Stelle tutta la salsa è salsa andata a male,quando le facciamo noi come è già successo va tutto bene od almeno si inneggia che la forza d’insieme grazie al suo serrare le fila abbia prevalso.Il problema qui’ non è capire che si arrampichi sugli specchi, il problema è capire chi si rischi di riconfermare e chi voglia un cambiamento vero.Credo-se mi è permesso farlo notare e lo dicono una gran parte dei media-che il pericolo per il Pd a nuova conduzione zingarettiana sia proprio quello ormai d’uso, e ripeto “d’uso” e “sottolineo” d’uso,di vestire i panni della novità ma nell ‘effettivo espletamento della politica abbia ormai assorbito quel modo di essere che ricorda tanto il partito crociato per il quale le persone e la base non siano protagonisti veri ma diano la delega a quelli che decidono e che sono nell ‘anima ormai da un altro versante a cui prema il “galleggiare”.Secondo me tale schema che ha contrassegnato la politica deve finire perché sennò questo modo di ragionare porta a fare delle scoperte che sono quelle di avere le sorprese che hai avuto tu Casaioli come lo stesso anche altri (od almeno di quelle che pensavano in molti a sinistra ) quando pensavate che la classe operaia di Terni si rivolgesse alla sinistra e che invece in massa ha votato Lega.Questo succede perché non si ha il termometro della situazione così come è successo in Toscana ed in Emilia e soprattutto una base per capire i mutamenti occorsi nella società Caro Casaioli il metro di considerare tutti sbandati,inaffidabili, portatori di cialtronerie io penso che dovrebbe finire e questo è una parte della propaganda che da tantissimo tempo ha attivato il Pd falsando le situazioni e falsando le condizioni per le quali il popolo italiano sia allo scatafascio e vada a sbattere e questo è proprio il sinonimo vero della fabbrica delle falsità e fa’ vedere quanto siano radicati anche nella gente comune le credulità che il potere decennale dei partiti ha immesso dentro il cervello della gente.Forse non si è ancora capito abbastanza quanto contino gli strumenti mediatici e quanto possano influenzare il modo di pensare delle persone.Personalmente non ho problemi a considerare i 5 Stelle che difendo un movimento che si sia innestato nella reazione al malaffare che ha pervaso la società e dico questo è lo suggello con un “per fortuna” e che la loro azione abbia prodotto moltissimo sia nel modo di pensare sia in quello fattivo di agire.Se hanno ancora pesanti discrasie, modo di porsi fuori luogo nei confronti della politica tradizionale, se nelle loro file militano persone schifate da quella sinistra degli ultimi 25 anni, io mi sento appoggiarli anche per il solo fatto che i loro comportamenti politici nella facciata possono essere in certe occasioni poco comprensibili o furbeschi o sintomo di non organizzazione interna.Personalmente di tutto questo non me ne può fregare di meno anche perché – e non è poco- l’alternativa politica a questo da cosa è rappresentata? Dalla sinistra?Quale? Ed allora certamente che pur sapendo quanto ho detto ,non ritengo ne’ penoso ,ne’ giudtificatorio, ne’ ipocrita e tantomeno disdicevole appoggiare un movimento che si ripromette negli ultimi anni di pesare con i numeri per scalzare un potere partitico consolidato che ha portato-questo si in maniera penosa attraverso la patitocrazia- a spaccare definitivamente la sinistra e quanto ne era rimasto.Quelle sono penosita’ credo, non le mie come recita Casaioli..E su tale metro,se debba essere dato il caso di avere occasione per accelerare lo spazzare via una patologia partitica sedicente di sinistra con tutti i suoi fardelli di rami, rametti, ramoscelli che hanno contribuito ad arrivare a questi punti e che adesso tentano di riciclarli di fronte agli occhi della gente comune con lo stesso slogan che usava Monti “ o me od il baratro” , io credo che sia il caso che dette possibilità producano il baratro per loro ed è di questo che hanno paura, perché se fosse interessato l’interesse ed il benessere della gente avrebbero avuto tutto il tempo necessario per essere all’altezza di provvedere.La questione è quella ormai che le cose che ho detto le si sanno ma una grande quantità di persone non si rassegna a pensare che questo tipo di politica sia finita e che non si galleggi più come è giusto che sia. Ed allora se I 5 Stelle scelgano di non presentarsi vuol dire-secondo me- che hanno visto che in certe occasioni renda di più affrontare la possibilità di favorire liste civiche o sedicenti tali.Ci si meraviglia come fai tu Marco? Ma se si fossero presentati si sarebbe capito che non avrebbero avuto nessuna possibilità di vincere e di spazzare via coloro che si diceva prima.Ed allora vedi che per questo si tacciano di tutte le negatività? Se si fossero presentati e non avessero costituito un pericolo sarebbero stati normali….molte volte anche le cose più semplici e banali sono tanto semplici e banali al punto che
nasconderle viene sempre meno bene.Chi vivrà vedrà ma in qualsiasi modo vada l’elezione a Città della Pieve -e si scopre l’acqua calda dicendo questo-occorrera’ togliersi il cappello di fronte alla volontà popolare.
Salvini, ministro dell’Interno, ha detto che non parteciperà alle celebrazioni del 25 Aprile. Risini magari invece parteciperà. Ma… un candidato e una lista appoggiati dalla Lega di Salvini può garantire un governo e un futuro migliore a Città della Pieve? Celebrare o meno il 25 Aprile non è solo una questione di memoria. E non è neanche una questione di nostalgia comunista. Il 25 Aprile non è la festa dei comunisti… L’Italia è arrivata ad un punto in cui bisogna ricominciare dall’Abc. Dal dire se si sta di qua o di là…
Come diceva il saggio:non si puo’ uscire una sera con la moglei ed una sera con l’amante!
Prima o poi qualcuno/a si arrabbia.
Carissimi Sig.Remo e Marco Lorenzoni. Talvolta la tendenza a semplificare non è solo dei populisti i quali pur essendo generati come causa dal malgoverno del centro Sinistra e del centro Destra e dopo 4 governi mai eletti, ed ancora dopo il referendum sulle riforme Costituzionali ed ancora dopo il 4 Marzo ( ma ci sarebbero ancora delle date ma ormai sono vecchio e non me le ricordo, ma gli avvenimenti con le loro responsabilità di chi li ha prodotti nella quotidianità di certo si che me li ricordo a differenza di molti che se li sono dimenticati o fanno finta di dimenticarsene per ripescarli quando serva) forse si dimentica una cosa quando si riporta che ”uno che è stato del PCI non si schernisca semmai di formare una lista civica e far confluire anche i voti della destra utilizzandoli ).Il problema siccome ambedue mi sembra che fate finta di non capirlo, non è nè del comunismo nè del fascismo , nè del 25 Aprile a cui credo Risini mostri attenzione e tutta la sua deferenza, così come mostrava attenzione prima ( vedete, a molte persone non credo che sia inviso il proprio passato) ma forse stia inviso che proprio quel passato, questa sinistra che richiama strombazzando attorno a sè i cespugli vissuti perlopiù in questi anni di partitocrazia con a capo il partito che dice di esserlo sinistra ma che in effetti non lo è più- e lo si è visto da come abbia sgovernato anzi quasi non governato se si guarda ai risultati-dicevo- che forse non vi siete accorti che per 20-25 anni quei metodi di rifarsi alla ideologia non producono quello che producevano una volta.E questo perchè proprio il mondo è cambiato e soprattutto a causa di chi abbia pressato il pedale per sdoganare proprio ” il crollo dell’ideologia” che sono state quelle forze scaturite da dentro la sedicente sinistra ma anche dal berlusconismo che ha conquistato l’Italia.Da notare che primi a farla dimenticare sono stati i partiti del PD and Co. Quella che Remo dice essere sinistra è stata un bella macchina che ha prodotto e che produce per il centro e quando vede che possa scomparire il suo potere chiama tutti a raccolta,e tali ”tutti” sono gli arbusti, rami e ramoscelli vissuti perlopiù di partitocrazia come dicevo.Facile sarebbe star dietro a quello che dite e cioè che ”non concepiate come si possa essere stati in un partito come il PCI eppoi fare una alleanza nella quale confluiscono anche le destre”.Per sfortuna vostra questi giuochetti verbali sarebbero stati validi se fossimo ancora a quel tempo quando la sinistra era sinistra e si accingeva a cambiare l’italia con le riforme.Oggi proprio grazie a quelle forze che vedono addensarsi nel loro futuro le nubi di un sostanziale cambiamento e che gridano ” all’inconcepibilità” io rispondo con la domanda di dove sia il male di tale lista civica.Il male è formare una lista civica che opera in accordo con altre forze che si pongono il problema di cambiare aria in un ambiente dove le finestre non si sono mai aperte e dove si fà finta che adesso si aprano perchè l’aria che spira al di fuori si spera che cambi e riproponga la stessa guida sostanzialmente? Credo che questo sia veramente un marchignegno da 3° elementare, questo si ,perchè è plateale la difesa di schieramenti dentro i quali si riversi il vecchio potere che ha contraddistinto il degrado di un territorio ma anche dell’economia delle sue genti. Io -se fossi voi- ma evidentemente non lo sono- partirei da un presupposto che è quello della ” buonafede” per la quale chi si racconta che provenga da un partito come il PCI si ponga a capo di una lista civica o chiamatela come volete. Mi dite il motivo per il quale voi pensate che all’interno delle persone non possa scattare un sussulto di orgoglio e di reazione a vedere e constatare l’impotenza della politica fatta materia e assistere al degrado della propria città? Se si riconosce che la prima cosa da fare sia quella di spazzare via estirpandole le erbacce e la gramigna( cosa peraltro molto difficile ad effettuarsi) e se in tale azione si richieda l’aiuto di tutti-anche in specialmodo dai delusi delle amministrazioni passate che hanno votato perlopiù a sinistra ma che da questa sedicente sono stati delusi – dove è il problema? Tutte le liste civiche assommano in se gli scontenti che si coalizzano per mandare a casa chi ha governato. Ma adesso guarda caso che l’evento si fà più certo e possibile si invoca il fascismo, si invoca come un vecchio comunista del PCI possa comparire a capo di una lista che si propone tale cammino e che per far questo chiede l’appoggio di coloro che vogliono mandare a casa chi ha governato in questi anni( non tanto le persone beninteso ma i loro referenti più in alto che dispongono cosa serva per amministrare e cosa faccia formare nella gente quella politica che hanno disposto di adoperare).E’ contro questo che la lista civica chiama a raccolta tutti, in specialmodo coloro che non sono vissuti di partitocrazia, di prebende e prebendine scaturite da lontano.E’ chiaro questo oppure mi devo ripetere? E quando si fa la battuta”una volta si esce la sera con la moglie ed una volta si esca con l’amante” vorrei dire che è proprio una battuta oggi come oggi che suona in un modo alquanto infelice per il semplice motivo che con la moglie e con l’amante il PD ha costruito la sua politica ,sia a livello locale sia a livello nazionale.La DC che sotto questo aspetto era più raffinata aveva nelle sue fila militanti di vertice ai quali politicamente gli si poteva fare tanto di cappello e – l’ho gia detto negli interventi precedenti – in questo si riscontra la superiorità della formazione cattolica che ha sempre lavorato anche per il futuro più lontano. Nel contingente, a sinistra ci sono stati da 25 anni a questa parte ” professori” ai quali poteva con tutto rispetto per la categoria insegnare la politica anche un imbianchino.Ed allora se siamo arrivati al dunque, tutto questo gorgoglio di acque lo si deve al fatto che da una parte si avvisa la necessita di assistere ad un cambiamento che possa essere più vero e reale dei cambiamenti promessi in passato e sinceramente non credo molto che vi sia la necessità di andare a vedere se dentro una lista civica lo stomaco di sinistra preferisca un pasto diverso od euguale a quello di destra. Anche perchè guarda caso la differenza fra destra e sinistra si è ” leggermente” affievolita in questi ultimi anni ma come si vede viene riportata in auge quando si crede che possa servire.Nessuno è alieno da errori o da impostazioni questo senza dubbio, ma secondo me basterebbe solo una cosa ad indirizzarsi verso il ricambio di governo della città che è quello che come hanno governato precedentemente le forze che adesso urlano perchè si è ravvisata la possibilità della perdita dell’influenza sul sociale ed anche di qualche prebenda.E nell’urlo ci fanno confluire tutto, dal comunismo, al fascismo, all’ideologia differenziata, alla meraviglia che uno qualsiasi voglia chiamare a raccolta forze diverse per spazzare via quelle non più affidabili. E tutto questo non è per la finalità sociale che si ripromettevano e che sempre vsi sono ripromessi ma che hanno dimostrato di far fallire ma è la paura che come si dice ”faccia ’90”.Questo vuol dire solo una cosa a casa mia,proprio per il fatto della veridicità dell’esistenza dell’ideologia che guida gli uomini: i primi distruttori di tale ideologia sono stati loro che hanno servito il meccanismo che l’ideologia l’ha triturata perchè così serviva fare erichiamarla adesso a dimostrazione della loro propaganda è quantomeno risibile.Ed allora prima se ne vanno e meglio è per tutti. Se vorranno ritornare credo che occorra una bella lavata di panni nell’acqua del Trasimenpo ed una profonda autocritica, e siccome si parla di futuro non si sà certamente a cosa questo futuro possa portare.Governare è una grande responsabilità e quindi dentro di questa se volessimo misurarla,quanto è stato fatto fino ad oggi e con quanto la reazione a questa governabilità abbia fatto scaturire(lista civica ed annessi ) è anche una conseguenza di come si sono affrontati i problemi prima di sapere quello che ne sarebbe scaturito.Renato Casaioli nel suo intervento in un altro Post ha detto che questi sono discorsi ”penosi”. Io invece penso che penoso sia il fatto che non ci renda conto appieno di cosa abbia prodotto la sinistra accettando di divenire forza dirigente piegando la testa di fronte proprio all’eliminazione dell’ideologia. Da lì proviene tutto, ma se non si vuol riconoscere questo e si dice che questi discorsi siano ”penosi” lascio a chi lo dice il compito di provvedere a ritirare su la baracca con la gente che la pensa in quel modo. E purtroppo per la sinistra questi sono tanti, ma diversi sono emigrati in altre liste, segno è che qualcosa non andava bene e che ritornino a casa non è che sia molto facile.E’ più facile che siano in compagnia dei Risini di turno.
Solo una nota: anche questo in carica è un governo NON ELETTO, perché 5 Stelle e Lega si sono presentati alle elezioni separati e l’un contro l’altro armato. Ma in Italia i Governi non si eleggono, si formano in Parlamento. Quello attuale è del tutto legittimo, ma non è eletto, esattamente cone quelli precedenti.
Ti rispondo cosi con una domandina: dimmi chi l’ha votata quella legge elettorale per la quale non c’era alternativa al fatto che due partiti si mettessero insieme. ….ovvero…l’alternativa c’era ed era quella che si fosse fatto come era accaduto da ben 4 tornate governative: in pratica l’ammucchiata,alla fine il governo di tutti,senza distinzione di ruoli e responsabilità. Gli sarebbe piaciuto agli esclusi dagli elettori ritornare in auge ma giustamente Mattarella ha preferito chiamare alla responsabilità il partito di maggioranza relativa e chi si poteva alleare con lui….lo vuoi capire oppure no che per tantissimo tempo tutti gli altri erano stati abituati proprio male e che tale abitudine è stata quella che pur di regnare e non essere esclusi avrebbero fatto anche ammucchiate indicibili? Quella è la loro logica perchè in quella logica riescono a galleggiare, fregandosene dei risultati.I risultati poi si manovrano con i media,che problema c’è ? E sono quelli che fanno la morale adesso tutte le sere in tv, capito come è la cosa? Ed erano stati abituati male-condizione tipica dei cosiddetti – mi si passi il termine”paraculi”-che poi via via hanno fatto la voce grossa fra il leccarsi le ferite e fra i pianti di aver perso la strada di casa.I partiti al governo adesso avranno mille discrasie, mille imperfezioni, ma chiediti perchè abbiano ancora un alto consenso.Dipende solo dal fatto che un Salvini populista abbia dimostrato che fa quello che dice ed un Di Maio, che secondo la stampa ed i media ci litighi un giorno si e l’altro pure, oppure c’è qualcosa della quale gli italiani sono stati convinti di più degli altri governi precedenti? Al di là delle realizzazioni- e lo domando anche al Sig.Remo- non è che per caso gli italiani nella loro maggioranza non ne possano più di questi che hanno governato dicendo tutto ed il contrario di tutto,e perdipiù non realizzando che la disaffezione verso la politica ed anche quando si trovano a mal partito facciano riferimento a quell’ideologia che hanno contribuito soprattutto loro a distruggere e far frantumare? Le critiche si debbono accettare ma lo vediamo tutti i giorni a quali spettacoli siamo sottoposti con soprattutto la concentrazione mediatica ed il bombardamento verso l’attuale governo.Mai si era visto che tutto un apparato mediatico di un paese contrariasse tutte le sere di fronte alle decine di milioni di italiani la politica di un governo ! I media prima erano espressione dei governi ed adesso è il contrario.Che sintomo è questo ? Non è che per caso tutto questo faccia pensare che il potere di almeno 30 anni di governo abbia messo nell’apparato pubblico radici talmente forti e profonde che è talmente difficile estirparle in poco tempo ? E non è che anche la piaggeria di tantissima parte dell’apparato mediatico ai partiti ? Quando un sistema si costruisce,si stratifica ed in esso la politica decide chi mettere e chi no in base non alla professionalità ma all’appartenenza politica e per anni va avanti, si capisce o no che ci sono ,esistono ed operano tali incongruenze ed abbarbicamenti alle poltrone, alle funzioni, alle possibilità di carriera che concorrono a formare quel mondo che può essere definito con una parola solamente. ” il cane da guardia del potere”. Ed allora contro tutto questo, io che ho dato la mia simpatia politica agli ”inetti 5 stelle” forse occorrerà riconoscere che l’inettitudine si cura e cambia con il confrontarsi con la politica e col governare la politica cercando sempre di fare chiarezza, e tale chiarezza non si può fare senza la critica e senza partire da piani di oggettività.Ma spesso al potente di turno l’oggettività non è che sia tanto cosa gradita, perchè parte da quella la spinta per far cambiare le cose ed a chi detiene il potere, il verbo ”cambiare” fa sempre produrre nervoso, si guarda con sospetto, se si può si contrasta,se non si può farlo si cerca anche di contrabbandare cose non vere facendole passare per verità.