50 ANNI FA L’INVASIONE SOVIETICA E LA FINE DELLA “PRIMAVERA DI PRAGA”, UN ERRORE PAGATO A CARISSIMO PREZZO
Non ricordo il 21 agosto del ’64, quando morì Togliatti. Avevo 8 anni. Troppo pochi per capire certe cose. E in casa mia ancora non c’era il televisore… C’era invece il 21 agosto del ’68 quando i carrarmati sovietici entrarono a Praga per porre fine a quella “primavera”. Ricordo i nomi che rimbalzavano nei telegiornali: Dubcek, Novotny, Svoboda… piazza San Venceslao, Breznev…
Avevo 12 anni e quell’invasione armata mi sembrò una cosa strana. Ricordo che mio padre, comunista dal ’45, simpatizzava per i sovietici, perché considerava un errore non l’invasione della Cecoslovacchia, ma la rottura del “fronte” comunista, come in Ungheria nel ’56…
Poi, più tardi, ho capito chi aveva ragione e chi torto, anche grazie a una canzone di Guccini cantata dai Nomadi. Grazie all’estremo sacrificio di Jan Palach. Più tardi ancora, avvicinatomi al Pci capii che anche il segretario di allora Luigi Longo ebbe perplessità forti sull’intervento dell’Urss e cercò, già in quel fatidico ’68, di portare il Partito Comunista Italiano fuori dall’egida sovietica, cosa che fece con ancora maggiore forza Berlinguer qualche anno dopo.
L’invasione di Praga avvenne ad agosto. L’esperienza del “socialismo dal volto umano” finì lì dopo soli 8 mesi. Ad ottobre ci furono le Olimpiadi e quei pugni neri guantati alzati da Tommy Smith e John Carlos a Città del Messico… Cominciava un altro mondo. La fine della Primavera di Praga era stato uno spartiacque. Anche mio padre, comunista ortodosso, cominciò a pensare che Dubcek era meglio di Breznev…
Da allora la sinistra non fu più la stessa di prima. Ci fu la ferita dolorosa dell’espulsione dal Pci del gruppo del Manifesto, che fu una sorta di Primavera di Praga italiana, repressa sul nascere. Ma avevano ragione Luigi Pintor, Lucio Magri, Rossana Rossanda, Aldo Natoli, Luciana Castellina, Valentino Parlato. Era il vento del ’68 che cominciava a soffiare anche in Italia dopo Berkeley e Parigi, un vento forte che spalancò porte e finestre anche nel Pci. Certo, il partito togliattiano fatto di quadri integerrimi e spesso dogmatici e compatti sulla “ragion di Stato”(e anche di partito) , tentò di resistere, ma alla fine cambiò, si aprì. A fatica, ma si aprì… E con l’elezione di Berlinguer a segretario nel ’72 divenne un altro partito…
Oggi, a 50 anni da quei carrarmati per le strade di Praga, con l’impero sovietico che non esiste più, con il capitalismo globalizzato che è diventato pensiero unico (ma in crisi su tutti i fronti) viene da pensare che quello fu davvero l’inizio della fine per il “comunismo reale” e che se invece la Primavera di Praga avesse potuto esprimersi e andare avanti, forse oggi staremmo a raccontare un’altra storia.
Quell’invasione da parte del gendarme sovietico fu un errore che non solo i cecoslovacchi, ma tutta la sinistra d’Europa e del mondo ha pagato a carissimo prezzo.
Marco Lorenzoni
Tutte le grandi potenze quando si sentono coloro che considerano i loro nemici ai confini agiscono, o invadendo o reprimendo, o facendo anelli sanitari facendo scoppiare le nazioni dal di dentro.Ed allora se è vero quanto dici e non lo contesto, gli USA, simbolo della libertà nel mondo come hanno usato e costruito la loro libertà e su cosa ? Non occorre andare indietro di tanto a ricercare Cuba o Panama od il Cile, ma basta vedere oggi il Brasile, Il Venezuela ridotto alla fame dopo aver cacciato le multinazionali USA con questi ultimi che cercano di aprire varchi per mettere in crisi governi già in crisi per aver fatto scelte di indipendenza e di libertà cacciando chi succhiava loro la linfa vitale ? La storia la scrivono i vincitori ed indubbiamente il capitalismo, il mercato e la forza militare di quello che una volta si diceva ”imperialismo americano” ha assoggettato il mondo,è il vincitore e lo gestisce con i media facendo trasparire che le libertà indiviaduali non siano soppresse ma permettendo la legge loro che fa capire a tutti che chi ha è libero e chi non ha sono cavoli suoi ? Quale pensiero politico e filosofico ha rovinato il mondo cibandosi del sangue di tutti gli altri ? Quell’invasione a cui tu fai riferimento, sbagliata o giusta che potesse essere avvenne in un momento di guerra fredda spasmodica,come successe a Suez nel 1956 ed anche dopo in medio oriente, ma oggi tutto quanto ho detto avviene in un momento ed un contesto dove il mercato ha conquistato il mondo tranne qualche inezia di terra che resiste ed afferma un concetto di libertà, di pulizia dalle mafie del dollaro come avviene in Sud America e tali pezzi di terra ormai ridotti a fazzoletti stanno pagando dei prezzi incredibili sotto il silenzio del mondo cosiddetto sviluppato, tutto vassallo della bandiera a stelle e strisce.Ma la torta da dividere è sempre più esigua e lo è in tal modo che quando ho citato nell’altro intervento le parole di Arrigo Cervetto del 1993 nell’intervento sul post di Marcinelle e del caporalato per i fatti della Puglia dei morti stipendiati 3 euro all’ora nei campi dei pomodori: ” Col ‘900 si chiude il secolo di guerre e rivoluzioni,ma nel prossimo si torna a Marx” probabilmente non è tanto difficile a nessuno fare il collegamento con il contenuto del tuo Post e senza avere la pretesa di difendere la ex Unione Sovietica che di sbagli ne ha fatti tanti e la cui nascita è scaturita dalla repressione zarista, ma che forse ha gettato un seme per un futuro,nonostante quel ”socialismo” sia imploso e sconfitto, in un campo dove è stato dato il diserbante che conduce alla fine del mondo, perchè questo è e non altro.Ciononostante vedi che oggi si celebra con tutti gli onori Nicola II e la sua dittatura sanguinaria che costò al paese milioni di morti e lo preparò ad altre repressioni ma anche ad una diversa dignità.Si può dire questo oppure è una bestemmia in un periodo come questo dove il capitale privato è la salvazione ed il capitale pubblico è il disfacimento secondo i nostri media nati dalla Costituzione ed il coro unanime o quasi di tutti i nostri giornalisti a libro paga dei partiti che si sono dimenticati gli ideali che li hanno fatti nascere ed che hanno dimostrato solo interesse verso il denaro, il possesso, lo scambio di poltrone e che difendono con le unghie e con i denti gli incarichi che una democrazia zoppa e venduta ai soldi ha prodotto? Od anche queste sono fake news e qualunquismo da populisti? Ed allora se come dice il PD ci sia bisogno di una sinistra allargata alla Macron,risiamo alle solite.E le solite sono che per uscire dalla cacca dove ci troviamo occorra uno scrollone forte che metta in condizione di ripartire quella torta.E che è proprio quello che attraverso mistificazioni l’opposizione scalzata insiste nell’allontanare tale concetto dal governo di una nazione come l’italia.I cambiamenti se ci sono stati nella storia ci sono stati perchè qualcuno ha preso decisioni drastiche contro chi del potere se ne era approfittato.Ed il punto in cui siamo giunti reclama tale impegno a maggioranza, nella democrazia e nel rispetto degli altri, dove tale democrazia invocata dai lamenti di chi prima era al timone non era stata perorata.E per affermare questo basta guardarsi intorno.