La Marcia delle Donne su Washington contro razzismo, sessismo e xenofobia

giovedì 19th, gennaio 2017 / 15:34
La Marcia delle Donne su Washington contro razzismo, sessismo e xenofobia
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Il 21 gennaio 2017 si svolgerà la Marcia delle Donne su Washington per i diritti civili delle minoranze. L’iniziativa si è estesa a molti paesi del mondo.

Marcia su Washington per il lavoro e la libertà

Marcia su Washington per il lavoro e la libertà

Il 21 gennaio le donne americane scendono in piazza. Non una piazza qualsiasi ma la stessa in cui il 28 agosto del 1963 il giovane Martin Luther King, pastore protestante e attivista politico, pronunciò il suo discorso contro la segregazione razziale che culminò con la ripetizione della celebre frase: “I have a dream”.Era la “Marcia su Washington per il lavoro e la libertà”, una delle più grandi manifestazioni politiche della storia degli Stati Uniti.

La scelta del luogo non è dunque un caso. Così come non lo è la scelta della data. Il 21 gennaio è il giorno successivo all’insediamento presidenziale di Donald Trump.

Le organizzatrici della Marcia delle Donne su Washington precisano che non si tratta di una manifestazione anti-Trump, ma riconoscono che le dichiarazioni intrise di sessismo, razzismo e xenofobia, che hanno siglato la campagna elettorale e la vittoria del nuovo presidente, hanno giocato un ruolo determinante nella decisione di scendere in piazza.

Ne ricordiamo qualcuna, tanto per gradire:

Internazionale- “Donald J. Trump (parlando di sé stesso in terza persona, N.d.r) invoca una totale e completa chiusura delle frontiere degli Stati Uniti ai musulmani finché i nostri rappresentanti non saranno in grado di capire che diavolo sta succedendo”

Internazionale – Messicani “stupratori”, cinesi “imbroglioni” e tutti i musulmani una potenziale minaccia 

Lettera Donna – Aborto: per le donne che vi ricorrono dovrebbe «esserci qualche forma di punizione»

Se quelle intenzioni ventilate in campagna elettorale diventeranno realtà o meno, lo scopriremo solo vivendo, ma ad aspettare e vedere cosa succede le donne non ci stanno, e nel manifesto dell’evento scrivono: “ La Marcia delle Donne su Washington manda un messaggio forte al nostro nuovo governo in carica, e al mondo intero: i diritti delle donne sono i diritti umani. Siamo qui tutte insieme, nella certezza che la difesa degli emarginati fra noi è la difesa di tutti noi”

Nata in seguito alla sconfitta di Hillary Clinton come un’idea spontanea sui Social, l’iniziativa si è allargata a macchia d’olio, richiedendo un coordinamento adeguato. L’organizzazione è stata quindi affidata a un comitato nazionale e quattro co-presidentesse, tre delle quali appartengono alle minoranze più bersagliate da Trump. Tamika Mallory, afroamericana; Carmen Perez, latinoamericana; Linda Sarsour, musulmana americana.

Al massiccio consenso ottenuto negli Stati Uniti si è affiancata, nel giro di pochi mesi, la volontà di partecipazione delle donne di mezzo mondo con raduni previsti in Australia, Austria, Belgio, Canada, Inghilterra, Francia, Germania, Italia, Messico, Olanda, Nuova Zelanda, Norvegia, Spagna, Danimarca, Svizzera. In Italia i raduni si svolgeranno a:

Roma – dalle 10 – Piazza Venezia

Firenze – dalle 12.00 –  Via Pelliceria, 3, Piazza della Repubblica, Ufficio Centrale delle Poste

Elda Cannarsa

Fonti: Riforma.it , Lettera Donna, Internazionale
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