CITTA’ DELLA PIEVE: SABATO 4 MAGGIO, L’ASSEDIO TORNA IN TEATRO PER GLI STUDENTI DEL “CALVINO”

CITTA’ DELLA PIEVE: SABATO 4 MAGGIO, L’ASSEDIO TORNA IN TEATRO PER GLI STUDENTI DEL “CALVINO”
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ORE 10,30 AL TEATRO AVVALORANTI, MATINEE PER LE SCUOLE. CHI VOLESSE ASSISTERE PUO’ PRENOTARE…

CITTA’ DELLA PIEVE – Quando un anno fa circa qui a primapagina cominciammo a costruire lo spettacolo teatrale “Tradire! La notte prima dell’assedio” che poi tra agosto e settembre è stato presentato a Chiusi, a Città della Pieve, a Castiglione del Lago e nel gennaio scorso a  Bettolle, una delle prime cose che ci dicemmo fu che ci sarebbe piaciuto farlo per le scuole. Perché la vicenda che lo spettacolo tratta – un fatto storico del ‘500 – è materia scolastica. E perchè avevamo la curiosità di confrontarci con una platea particolare, fatta di ragazzi e ragazze che di solito in teatro a vedere spettacoli del genere non ci vanno.

Ci dicemmo che sarebbe stato interessante proporre agli studenti un testo che era sì rievocazione di un evento specifico reale avvenuto in questo territorio, ma che ebbe implicazioni molto ampie, che fu una quasi guerra mondiale dell’epoca. Ci piaceva l’idea (già sperimentata anche con altri spettacoli in passato) di far capire agli studenti che la storia, anche quella con la S maiuscola che si studia sui libri di scuola, a volte passa per le strade di casa, si ferma e lascia segni indelebili, come scolpiti sulla pietra. Per secoli.

Ci piaceva l’idea di far capire agli studenti che i personaggi di cui si parla nello spettacolo (i protagonisti e quelli che aleggiano nella narrazione) loro li incontrano, magari senza farci caso, tutte le mattine. Alcuni sui libri di storia, di letteratura, di storia dell’arte: Carlo V, Machiavelli, Cesare Borgia, il Perugino, Raffaello… altri mentre vanno a scuola, quando escono di casa o percorrono le strade di Città della Pieve, Castiglione del Lago, Chiusi: la rocca pievese, i palazzi dei Della Corgna, la fortezza o la chiesa e il chiostro di San Francesco a Chiusi.

Ecco, siamo felicissimi che quell’idea di portare lo spettacolo nelle scuole si stia avverando. Sabato 4 maggio, “Tradire! La notte prima dell’assedio” sarà infatti di nuovo in scena e questa volta (quinta replica), ad uso e consumo degli Studenti dell’Istituto Superiore “Italo Calvino” di Città della Pieve. Matinée solo per loro, per i docenti, la stampa e gli operatori culturali, le istituzioni e gli invitati a partire dalle ore 10,30 al Teatro Avvaloranti di Città della Pieve. 

Se qualcuno, tra  nostri lettori e amici, tra coloro che avevano prenotato per una delle rappresentazioni precedenti e per un motivo o per l’altro non poté pertecipare, può telefonare o inviare un messaggio whatsapp a 3484005401 o a primapaginaredazione@yahoo.com, un posto lo troveremo. Volentieri. Meglio prenotare perché i posti disponibili non sono tantissimi.

Siamo felici di questa replica dello spettacolo per il Calvino, anche perchè tra primapagina e il liceo pievese c’è stata una lunghissima e proficua collaborazione, quando il giornale era ancora di carta. “Il Resto del Calvino”, giornale scolastico del liceo è uscito per anni come inserto di primapagina, con gli studenti che lo scrivevano e impaginavano da soli passando pomeriggi nella nostra redazione, ed è stato il primo e unico giornale scolastico ad uscire nelle edicole dentro un giornale normale, in vendita…

Ringraziamo quindi i docenti e la dirigenza scolastica che hanno accolto la proposta e hanno voluto proporre lo spettacolo per gli alunni delle classi quarte, quelle interessate al periodo storico in questione che è, come dicevamo, la metà del ‘500. E ringraziamo anche il Comune di Città della Pieve che ha concesso il proprio patrocinio e l’uso del Teatro.

L’episodio narrato è l’assedio mancato di Chiusi, roccaforte della Repubblica di Siena, da parte delle truppe fiorentine, spagnole e tedesche (il sacro Romano Impero) oltre a quelle papaline, nel 1554. Protagonisti principali Santaccio da Pistoia, comandante della piazza di Chiusi; Ascanio Della Corgna, marchese di Castiglione del Lago e luogotenente dell’esercito pontificio; Ridolfo Baglioni, condottiero perugino comandante delle truppe fiorentine; un popolano chiusino arruolato suo malgrado per la difesa della città e il priore del Convento di San Francesco che sa molte cose sulle “guerre di confine” tra Chiusi e Perugia tra ‘400 e ‘500, che poi è il periodo in cui Raffaello e il Perugino dipingono alcune loro opere fondamentali che fanno da sfondo alla vicenda narrata…

E’ possibile che gli studenti del Calvino che assisteranno allo spettacolo siano stati in gita alla Pinacoteca di Brera a Milano… che qualcuno abbia visitato il Duomo di Perugia o i palazzi Della Corgna di Castiglione del Lago o di Città della Pieve, che qualcuno abiti a Chiusi in via Pier de Forest o via Flaminio Dell’Anguillara, magari senza sapere chi siano… Dopo lo spettacolo lo sapranno e tutti forse avranno più chiari certi passaggi della storia…

Ma stiano tranquilli, lo spettacolo non sarà una “lezione di storia”, un noioso saggio accademico. Sarà il racconto, sotto forma di spettacolo, di notti agitate in attesa di un assedio, attraverso le spacconate e i cattivi pensieri dei protagonisti principali, che sono alla fine due ex amici ora l’un contro l’altro armato e due uomini allo specchio, praticamente uguali l’uno all’altro.

E con ciò che sta succedendo oggi in Ucraina, a Gaza e in Cisgiordania, e anche in altre parti del mondo, sarà anche un modo per riflettere a voce alta e tutti insieme sulle logiche della guerra che non sono cambiate dal ‘500 ad oggi e sono sempre uguali. Su cosa voglia dire sentirsi sotto assedio…

In tutto il mondo da New York a Tel Aviv, da LosAngeles a Madrid sono proprio gli studenti ad alzare la voce per chiedere pace e negoziati e stop ai conflitti. Questo è uno dei pochi segnali positivi di questo momento terribile. Ma sappiamo che gli studenti sono un pubblico particolare, esigente e non troppo incline ai sermoni… Per questo la sfida ci piace e ci intriga, per questo abbiamo optato per una narrazione inusuale, affidata ad un attore-mattatore-one man band, il descamisado Alessandro Lanzani, capace di “mangiare” il palcoscenico, in sintomia con il pubblico, e per un accompagnamento musicale altrettanto inusuale, affidando la colonna sonora, che è parte integrante della narrazione stessa, ai 4 desperados della band indie-rock dei Dudes… Un assedio del ‘500 in chiave rock. I loro sono “assalti frontali” non semplici intermezzi. Le luci di Fabrizio Nenci e la fonica di Daniele Cesaretti fanno il resto.

Il Calvino ha anche un Liceo Musicale e se prossimamente volesse allestire qualcosa di simile con i propri musicisti e attori, a noi farebbe certamente piacere. E daremmo volentieri anche una mano, se dovesse servire. Ci vediamo sabato 4 in teatro. Poi ne riparliamo.

m.l.

 

 

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