CITTA’ DELLA PIEVE: ELLY SCHLEIN DA’ LA CARICA A MARCO CANNONI, MA SULLE GUERRE SVICOLA E PASSA OLTRE

mercoledì 22nd, maggio 2024 / 15:51
CITTA’ DELLA PIEVE: ELLY SCHLEIN DA’ LA CARICA A MARCO CANNONI, MA SULLE GUERRE SVICOLA E PASSA OLTRE
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CITTA’ DELLA PIEVE – Sala grande di palazzo della Corgna gremita, nonostante l’orario inusuale: le 14.30… Il popolo Pd non si è fatto intimidire dalla digestione ed è accorso in massa a sentire la segretaria nazionale Elly Schlein, scesa a Città della Pieve per sostenere la campagna elettorale di Marco Cannoni (e un po’ anche la sua per le Europee), prima di ripartire piuttosto in fretta per Orvieto dove l’attendeva un altro bagno di folla

Se Elly doveva dare un po’ di carica ai militanti del centro sinistra in vista del voto dell’8 e 9 giugno, l’obiettivo è stato raggiunto. Sulle questioni interne la segretaria nazionale del Pd ha detto quello che la platea voleva sentirsi dire. Ha parlato si sanità e scuola pubblica, di difesa dei diritti civili, di salario minimo… e ha attaccato Giorgia Meloni e il suo governo praticamente su tutto. Sembrava di essere tornati ai tempi di Belusconi.

Che poi l’entusiasmo si traduca in consenso e nella “reconquista” del comune è tutto da vedere  perché Elly Schlein ha parlato ad una platea già convinta, ha parlato sostanzialmente ai suoi. Quindi non è detto che la sua “toccata e fuga” pievese porti in effetti voti a Cannoni, nella battaglia contro Fausto Risini e Lucia Fatichenti. E questo Marco Cannoni probabilmente lo sa.

Non è con l’intervento di un leader nazionae che si vincono le elezioni comunali. E poi – diciamola tutta – se Elly Schlein è stata brava a rinfrancare la platea a infondere  un po’ di orgoglio di partito, è stata invece lacunosa assai sul tema dei temi. E questo non è passato insservato, molti tra i presenti a Palazzo della Corgna lo hanno notato e sono usciti delusi. Anzi più che delusi incazzati. Dove è che Elly è stata lacunosa? Sul tema che sta sopra tutti gli altri: la guerra, anzi le guerre in atto. E i rischi di una escalation militare e militarista. Perché è inutile parlare di sanità, di trasporti, di transizione green e di salario minimo se l’Italia, l’Europa e il mondo intero precipitano nel baratro di un conflitto globale che sarebbe tra Occidente e resto del mondo… 

Su questo Elly Schlein non è stata soltanto evasiva. Non ha detto assolutamente niente, confermando come la linea del Pd a livello nazionale sia sull’argomento ambigua e in contraddizione con i principi costitituzionali (l’art.11) e la storia e la tradizione stessa della sinistra italiana…

Ad Orvieto, nell’incontro che ha seguito quello pievese, la segretaria nazionale Pd ha detto che lei i giovani li vuol vedere “con in mano il futuro, non un fucile”. Frase ad effetto, ma deboluccia. Anche perché non ha aggiunto altro. Ci sono forze politiche alleate del Pd come l’Alleanza Verdi-Sinistra che sono apertamente contro l’invio d armi e per l’apertura di negoziati sia per il riconoscimento di uno stato palestinese, sia per arrivare alla pace tra Russia e Ucraina…  Anche il M5S, che pure ha votato a più riprese l’invio di armi all’Ucraina, è su posizioni simili. Il Pd non riesce a dirlo… Elly a questo proposito si dimostra una leader poco leader, e anche troppo poco distante dalla linea Meloni. E’ una sorta di vizio di fabbrica che si porta appresso e che rischia di depotenziare anche le buone posizioni che assume su altre questioni…

Può darsi che il popolo Pd sia ormai assuefatto e piegato alle logiche belliciste, che al popolo Pd freghi poco o nulla del destino degli ucraini e dei palestinesi, i primi sotto assedio e ormai allo stremo delle forze e questi ultimi sottoposti ad un vero e proprio genocidio (che non è una bestemmia, come sostiene la senatrice Liliana Segre, ma la realtà dei fatti: perché quasi 40 mila morti, di cui 15 mila bambini, la popolazione lasciata senza acqua, senza cibo, senza corrente elettrica, senza medicine, il blocco degli aiuti umanitari, il bombardamento degli ospedali non si possono definire in altro modo). Può darsi che molti, informandosi solo guardando la Tv e i siti main stream, non abbiano chiara la situazione e considerino i rischi di escalation ancora controllabili; può darsi che il popolo Pd abbia grande fiducia nei propri dirigenti, ma se i dirigenti, anche quelli al massimo livello, glissano e fanno finta di niente e parlano solo della deriva meloniana, più di qualcosa non torna.

Una soluzione forse c’è: ed è che i candidati a sindaco e ai consigli comunali, i dirigenti locali, i militanti impegnati nella campagna elettorale dicano loro che con le guerre bisogna farla finita, che i soldi vanno spesi per fare le strade, le ferrovie, per mettere in sicurezza i fiumi, per ammodernare le città, per salvare la sanità pubblica e la scuola pubblica, per creare opportunità di lavoro e di sviluppo, non per gli armamenti…  Se non lo ha detto Elly Schlein lo dica Marco Cannoni. E con lui tutti gli altri che sono in corsa per mantenere o conquistare la guida dei comuni…

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