CHIUSI-CHIANCIANO: NIENTE FRECCIA ROSSA NELL’ORARIO ESTIVO DI TRENITALIA. LA BATTAGLIA DI COMITATI E SINDACI PER ORA SEGNA UNA SCONFITTA
Venerdì scorso era il 17 maggio e venerdì 17 è un “binomio” che evoca cattivi pensieri e cattivi presagi. Difficile sottrarsi alla cabala. E infatti il confronto con i tre candidati a sindaco di Chianciano Terme sulla questione trasporti-alta velocità-stazioni, proposto dal Comitato Opzione Zero, da Legambiente e altre associazioni non ha sortito grandi effetti. Anzi ha segnato – se vogliamo – un passo indietro rispetto a posizioni che sembravano acquisite. Era importante che si pronunciassero i tre candidati chiancianesi perchè la stazione di riferimento della zona e quella che rischia un pesante ridimensionamento e depotenziamento porta anche il nome di Chianciano Terme, non solo quello di Chiusi.
Ebbene dei tre solo Roberto Esposito, l’outsider lanciato nella mischia dal sindaco di Venezia Brugnaro, si è detto a favore dell’utilizzo della stazione di Chiusi-Chanciano Terme anche per l’alta velocità e quindi contrario alla stazione in linea ovunque venga proposta… Gli altri due, il sindaco uscente Marchetti (centro destra) e la sfidante Grazia Torelli (Centro sinistra) hanno detto anche loro sì all’utilizzo e alla valorizzazione della stazione esistente lasciando però aperta la porta alla stazione in linea, meglio se a Tre Berte-Salcheto, tornando sulla posizione dei sindaci della Valdichiana di molti mesi fa, che sembrava superata dai fatti. Questo – hanno detto entrambi – per non precludersi una possibilità e per poter sedere ai tavoli in cui si deciderà. Solo che l’opzione Tre Berte -Salcheto non è mai stata presa in considerazione dal Tavolo Tecnico interregionale e nessun sindaco della Valdichiana è stato invitato a sedersi al tavolo in cui si decide, che infatti ha deciso per Creti-Farneta…
Forse qualcuno, anche in Regione Toscana, spera di riaprire la partita, se mai, però a favore di Rigutino (su cui il governatore Giani si era speso), non certo a favore dell’ipotesi Tre Berte-Salcheto. Insomma il dibattito di venerdì scorso presso la sala convegni dell’Hotel Villa Ricci ha riportato le lancette indietro, senza avere elementi giustificativi. Tanto che è sembrato un po’ in difficoltà anche lo stesso coordinatore di zona del Pd Marcello Fallarino che invece si è espresso decisamente a favore di Chiusi e non della stazione in linea. E Fallarino faceva il capostazione a Chiusi prima di andare in pensione. Quindi sa di cosa si sta parlando. Se la posizione assunta da Roberto Esposito fosse lo specchio di analogo sentire da parte del sindaco di Venezia Brugnaro, la cosa potrebbe essere interessante perchè Brugnaro che a Chiusi e dintorni ha interessi economici forti e una squadra di basket in A2, potrebbe dare una mano, magari per far fermare una o più “Frecce” per Venezia…
Intanto, le prime indiscrezioni e anticipazioni sull’orario estivo di Trenitalia che entrerà in vigore il 9 giugno sono – come avevano anticipato in altro articolo – poco rassicuranti. La fermata del Frecciarossa a Chiusi soppressa nel 2023 non ci sarà. E non ci saranno nemmeno le fermate in aggiunta chieste a più riprese non solo dai comitati, ma anche dai sindaci della Valdichiana negli ultimi mesi. La battaglia e le pressioni dei cittadini e delle istituzioni non hanno trovato ascolto nei vertici Fs. Per i sindaci un bello schiaffo nei denti. Colpa del periodo elettorale? Può darsi. Di sicuro la concomitanza non ha aiutato. Poi c’è anche la concomitanza del rinnovo delle cariche all’interno del gruppo Fs e quindi la difficoltà di chi è al pezzo a prendere decisioni se non c’è un input forte dall’alto (il Governo).
Qualunque sia il motivo, il risultato è che la fermata in estate non ci sarà. Siccome a causa di lavori sulla linea a nord di Firenze, Chiusi perderà anche alcune fermate di Intercity, il Frecciarossa poteva essere una alternativa plausibile. Niente.
Il turismo che pure cresce e che vede nella stazione di Chiusi, nonostante tutto, un approdo rilevante, con un flusso mai visto negli anni precedenti, verrà penalizzato da scelte o non scelte della politica. Sembra quasi un accanimento contro questo territorio.
Qualcuno potrebbe sostenere che il Governo di destra di Giorgia Meloni e Salvini non abbia voluto in questa fase fare un regalo ad una zona largamente governata dal Pd e dal centro sinistra. Ma questa “lettura” regge fino ad un certo punto: 1) perché la fermata AV a Chiusi fu istituita nel 2019, quando al govertno c’erano Lega e M5S ed è stata poi confermata dal governo Conte Bis e pure dal Governo Draghi di cui facevano parte Forza Italia e Lega; 2) la stazione di Chiusi porta anche il nome di Chianciano che è comune amministrato dal centro destra; 3) l’opzione zero e cioè l’utilizzo della stazione di Chiusi per l’AV è complementare all’utilizzo della stazione di Arezzo, altro comune di centro destra. E sorvoliamo sul comune di Siena che si balocca sulla stazione di Creti-farneta quando otrebbe avere nella stazione di Chiusi-Chianciano l’hub per l’alta velocità nel proprio territorio e non nell’aretino, in mezzo al nulla della Chiana profonda…
Noi, nei panni dei sindaci e dei candidati a sindaco alle imminenti comunali (che in larga misura coincidono, sia per ciò che riguarda la Valdichiana, sia per ciò che riguarda il Trasimeno-Valnestore) di fronte ad una tale sordità da parte di Trenitalia e del governo, minacceremmo le dimissioni in massa un giorno dopo le elezioni… Per dire. Poi cercheremmo interlocutori diretti nelle stanze dei bottoni, perché parlare solo con il senatore di casa Franceschelli non è evidentemente sufficiente…
Il sindaco di Chiusi Sonnini e altri, con lui, sono convinti che la partita sia ancora aperta e si possa giocare in funzione dell’orario invernale, quando a elezioni avvenute, le bocce saranno più ferme. Ed è sull’orario invernale che va traguardata la battaglia. Vedremo. Intanto però il primo obiettivo non si è concretizzato. E questa è innegabilmente una sconfitta. Nella campagna elettorale amministrativa il tema aleggia, ma stenta ad antrare nelle priorità (e anche questo non è buon segno, dopo tutto il lavoro fatto e le varie prese di posizione espresse anche dai sindaci da sei mesi a questa parte. Troppe titubanze, troppi silenzi, troppe ambiguità, troppi “ma anche”…
Nessuno si stupisca poi se l’8 e 9 giugno a votare molti non ci andranno.
Un ragionamento cercando di volare comunque alti porterebbe alla conclusione di come sia scoordinata la politica e di quanta involuzione possa contenere,sia adducibile alle persone sia agli apparati che le persone fanno funzionare.Lo si deduce dalle tue note quando fai la fotografia della situazione e parli di una parte della spiegazione possibile additando alla prossimità della campagna elettorale il fatto della mancata risoluzione dei problemi che già si possono anche sommare a quelli del rinnovo dei vertici FS. In uno Stato degno di tale parola e non nella repubblica delle banane mi si dovrebbe esaurientemente spiegare perchè non vengono prese in carico le decisioni della funzionalità delle strutture per i servizi ai propri cittadini per il semplice fatto dell’avvicendamento dei dirigenti FS ed anche l’abbandono della funzionalità amministrativa a causa del momento pre-elettorale. Non sono forse questi segni di degrado profondo che inficia la funzionalità di tutta una struttura dei trasporti anche se ormai il tutto è entrato nell’idea che questa debba essere ed accettata come cosa normale ? Se le ragioni debbano essere quelle che sono state dette credo che potremmo pure definirci come un paese colabrodo dove chi amministra non fa funzionare la struttura pubblica perchè debba riposizionare le proprie strategie dell’assegnazione delle funzioni a persone diverse da quelle che prima sovraintendevano e questo vale sia per le FS sia per la politica che come si dice debba attendere le elezioni. Inoltre un Governo che amministra i servizi per i cittadini non può permettersi di privilegiare pensieri sul colore politico con il quale sia amministrata una regione. Il Governo è di tutti e tutti debbono fruire degli stessi servizi e delle stesse attenzioni a detti servizi. Se non è così non ci sono spiegazioni per le domande che vengono chieste dal Post. Ma come ho già detto altre volte in precedenza l’ambiguità regna sovrana perchè come si vede bene certi sindaci o certi futuri sindaci
” stanno con i frati e zappano l’orto”.Raggianti a parole verso l’opinione pubblica dei propri cittadini amministrati per le stazioni di Chiusi ed Arezzo ma allo stesso tempo attendono le decisioni dei vertici per validare pienamente quello che decideranno a livello superiore. E se vi sono due pesi e due misure tutto questo è ancora un messaggio devastante per il territorio ed il tragico è anche il fatto che inviterebbero gli elettori a votarli e votare per i loro partiti. Si scagliano contro l’astensionismo ma sono loro i primi che eticamente lo provocano. Per fortuna non sono tutti così ma una buona parte lo sono e lo vediamo. E allora da come concludi il Post sul fatto di non stupirsi che molti l’8 Giugno ed il 9 Giugno non andranno a votare bisognere dire a costoro che diserteranno le urne di prendere il coraggio a quattro mano-che poi non sarebbe coraggio ma impulso di civismo- andare con tamburi sotto le sedi di quei comuni rappresentati da questi signori ed a far presente ad alta voce le responsabilità comportamentali di questi signori , degne di un paese di quaqquaraqquà, e questo fatto non solo localmente ma anche provincialmente e regionalmente. Di certo non si muoverà foglia ed i partiti che saranno rappresentati come sempre prenderanno atto di ciò che succede senza peraltro fare nulla di concreto che possa cambiare la situazione.E cosi si continuerà ad andare avanti fino a quando saremo ridotti tutti all’impotenza.Ma si sà, viviamo in democrazia, Dioneguardi la si neghi, sarebbe un casino….Che strano, ci si aggrappa all’utlità della gente comune quando si fà tutto per negarla e per autoassolversi.Stai a vedere che fra poco si declinerà anche l’inutilità dei comitati che si sono sforzati per cercare di cambiare la situazione ed impostare uno sviluppo diverso dei territori.
Dall’alto di qualche cattedrale nel deserto qualcuno ride guardando in bassoe fra se e se pensa: ”poveri brodi che vi siete attivati con i tavoli, le firme, avete tolto la cosa che è semprepiù preziosa e cioè il tempo alle vostre persone cercando di impostare un lavoro certosino e la finalità ad una rete di consensi, ecco adesso vedete chi è che comanda per davvero alla fine”. La sola cosa che resterebbe da fare è di punire questi signori nell’urna andando a votare perchè come dice il proverbio ”non votare è come mettere il capo sotto la sabbia, ma attenzione che il culo resta fuori”….. E mi sembra che si stia rischiando che resti fuori ed è quello che vogliono. Avete un arma in mano che è un lapis copiativo , usatela ! Questo è quello che penso ! Tutto il resto sono discorsi .
e a favore di chi useresti la matita?
Guarda caso a favore di coloro che nell’ultimo anno e mezzo sono stati sulle palle a tutti gli altri e guarda caso che tali altri ne avrebbero fatto volentieri a meno di confrontarcisi.. Dalla destra alla sedicente sinistra e così si mormora nell’italia. Fuochino, fuoco , fuoco…fuoco delle ”Stelle”.Innanzituitto per la politica di non votare a favore delle armi all’Ucraina e poi per l’ultima polemica innescata che ha provocato risentimento nel PD sul fatto di Taranto. ma logcamente c’è anche altro… Ci sono certi individui caro Marco che venderebbero la mamma perchè prendessero un bello schiaffone, anche se si sà se alle europee molti aspetti della loro politica sono attenuati anche essendo elezioni dove si vota col proporzionale e quindi non crederei che siano tanto favoriti per questo,ma fermo restando che non ho mai dato il voto ”per dispetto” in nessuna occasione, io l’ho dichiarato per chi voto perchè non devo avere prebende come tanti altri nel nostro paese,fra i quali molti dei soliti noti che non lo dichiarano come se fosse una colpa od un marchio perchè non desiderano essere classificati, per le solite paure e paurette da servetti,perchè dichiararsi per questi è un venir marchiati. Perchè da servetti è la cosa ed anche comprendente ogni comportamento nell’ambito della persona. Nello scatafascio dell’Italia dove i capilista sono in cima alle liste ma non andranno in Europa per loro stessa ammissione e volontà, credo che quello che più manchi oggi sia la coerenza ed il rispetto di chi voti per loro. Guarda caso che ”telemeloni” nei confronti dei 5 stelle su tale punto fà scena muta. E allora pur non avendo mai votato solo per ” bastian contrario” a tale tornata il mio voto va dove è andato nelle scorse elezioni politiche.E te la matita dove la impiegherai se è dato di sapere, tenendo anche presente quel famoso detto che sai bene che ” il non votare equivalga a mettere il capo sotto la sabbia …ma attenzione che il culo resta fuori…” ?…Anche sempre però tenendo presente che esistono oggi pomate che limitano il bruciore perchè presto dimenticato specialmente dal comparto mediatico….e la pomata in tal caso è sempre di funzione ”estensibile”,lascia poche tracce e spesso si rivela come ”neutra”,mentre neutra non è proprio che sia perchè viviamo nel mondo dell’apparire e le certezze sono messe alla gogna e spesso identificate per stupide illusioni.ma siamo sempre al solito punto: la questione è culturale perchè un uomo libero se richiestogli dichiara per chi vota.Chi nutre tale riserbo e paura non è libero a cominciare dalle proprie idee.