IL CASO NAVALNY E ALTRI CASI: NON FACCIAMOCI FREGARE. COME RAGIONA UN GIURISTA?
Sul caso della morte del dissidente russo Navalny in un carcere di massima sicurezza oltre il circolo polare artico e sulle reazioni che il fatto ha suscitato nella politica, nei media anche nel nostro Paese, pubblichiamo di seguito una riflessione di Benedetta Piola Caselli, avvocato romano, impegnata nella difesa dei diritti civili, che offre una chiave di approccio per “non farsi fregare dalla propaganda” e dalle equazioni troppo facili. Si può essere d’accordo o meno, ma il ragionamento è tutt’altro che banale. Eccola:
Io non lo so come è morto Navalny.
Io non lo so se era colpevole o no di frode e malversazione.
Io non so se è stato vittima di giustizia politica oppure no.
Io non lo so, e però non lo sapete nemmeno voi.
Una cosa, da avvocato, invece la so.
È questa: quando le questioni tecniche vengono banalizzate, è lì che il diritto si fa politica.
Tutti quelli che oggi inorridiscono per una condanna per “estremismo” , considerandola prova di un reato di opinione o sono ignoranti, o sono stupidi, o sono in malafede.
Come si ragiona per non farsi impantanare?
Giuridicamente.
Il diritto impone rigore nel ragionamento.
Innanzitutto occorre sapere quale è la traduzione esatta dell’imputazione, per vedere se esiste anche da noi.
Non la sappiamo.
Senza, è meglio non aprire bocca.
La seconda cosa è conoscere esattamente il fatto contestato e le prove; e neanche di queste noi sappiamo.
Di nuovo: senza, è meglio non aprire la bocca.
Andiamo per step.
1) La condanna per “estremismo” corrisponde ad un reato di opinione?
Attenzione, perché il nostro codice penale contiene eccome imputazioni per “estremismo”: sono i delitti contro la personalità dello Stato, artt. 241 cp e ss.
Bisogna quindi vedere le condotte contestate.
2) Fra le poche cose che sappiamo ci sarebbe che a Navalny è contestato di avere preso soldi occidentali per le sue attività.
Attenzione!
L’art. 246 cp (nostro) dice che:
Il cittadino, che, anche indirettamente, riceve o si fa promettere dallo straniero, per sé o per altri, denaro o qualsiasi utilità, o soltanto ne accetta la promessa, al fine di compiere atti contrari agli interessi nazionali, è punito, se il fatto non costituisce un più grave reato, con la reclusione da tre a dieci anni (…) La pena è aumentata (…) se il denaro o l’utilità sono dati o promessi per una propaganda col mezzo della stampa.
L’art. 243 cp (nostro) dice che:
Chiunque tiene intelligenze con lo straniero affinché uno Stato estero muova guerra o compia atti di ostilità contro lo Stato italiano, ovvero commette altri fatti diretti allo stesso scopo, è punito con la reclusione non inferiore a dieci anni.
Se la guerra segue o se le ostilità si verificano, si applica l’ergastolo.
Ops!
Sono articoli da tempo di pace; in tempo di guerra il codice ci va giù molto più pesante.
Quindi le accuse per Navalny hanno una corrispondenza nel nostro codice penale: come si fa a dire che sono reati di opinione?
3) Resta da vedere se le accuse sono fondate.
Come si fa?
Conoscendo gli atti processuali.
E quindi direi che nessuno può aprire bocca, perché nessuno li conosce; al contrario, se li avete, mandatemeli.
Questo è l’unico modo giuridico di ragionare.
Punto e a capo, seconda strofa.
La seconda strofa è l’omicidio.
Su questo è logica banale che un nemico politico neutralizzato non si elimina: Putin non è scemo.
Piuttosto bisognerebbe chiedersi perché la morte è avvenuta proprio ora, quando la tensione sale per le prospettive di guerra stellare.
Sono quindi stati i nemici di Putin, per creargli un danno?
Anche questo argomento prova troppo (termine giuridico che si usa per argomentazione eccessiva, ndr) perché, a parte il can can, il fatto non provocherà alcuna reazione effettiva.
E allora?
Probabilmente la morte è naturale.
Aspettiamo di vedere.
Non aspettiamo invece che muoia JULIAN ASSANGE, la cui detenzione per avere svelato crimini di guerra americani mai contestati è la vergogna delle democrazie occidentali.
Prima di parlare delle colpe di Putin, che non possiamo correggere, parliamo delle nostre e correggiamole.
E non scordiamoci nemmeno di GUSTAVO LIRA, onore di tutti i nerd, che senza prendere una lira, fin dall’inizio e con i suoi piccoli mezzi, ha rischiato la sua vita per fare controinformazione.
Questi sono i giornalisti.
Questi sono gli eroi della libertà.
Attenzione, postilla necessaria per chi mi conosce: non si tratta di difendere Putin o la Russia, di cui non deve fregarci niente perché noi siamo ITALIANI e la fedeltà al nostro paese DEVE essere esclusiva ; si tratta di svelare una retorica politica che mette in pericolo gli interessi nazionali.
Non facciamoci fregare dal chiacchiericcio dei tanti prezzolati che infestano i media.
Per la libertà.
Per la democrazia.
Per la Pace.
Per l’Italia.
Benedetta Piola Caselli
Ineccepibili le argomentazionidella dott.sa Caselli bene ha fatto prima pagina a riportarle.
Condivido anch’io quasi totalmente le parole di Benedetta Piola Caselli anche se credo che dalla sua esposizione traspaia una fotografia che è consequenziale al fatto che il Potere Giurisdizionale in tutti i paesi sia influenzato anche e sempre e comunque dal potere politico e che l’indipendenza dei magistrati si basa spesso a fatti scritti e decretati dalle Carte Costituzionali chè a vari gradi nella materialità delle situazioni e condizioni vi possa essere una distanza dell’ enunciato dalle carte con quello poi effettivamente decretato nei giudizi.Certo che tale condizione possa porre chi osservi da più lontano certe situazioni in una possibile diatriba fra gli stati autoritari a quelli che noi amiamo chiamare stati liberali e democraticii.La differenza poi poi se la andassimo a guardare con la lente d’ingrandimento non mi sembrerebbe che sia poi poi proprio sostanziale fra i due in quanto alla pur brutale compressione dei diritti da una partre applicata dagli stati autoritari faccia riscontro una semprepiù ipocrisia sulla gestione del potere in nome della libertà da parte degli sati democratici. Come si attua tale ipocrisia all’interno degli stati democratici in modo da coinvolgere la maggioranza della gente ad optare per uno sato democratico ? Dicendo che all’interno di questo e facendo passare l’idea che vi sia una libera stampa, una libera espressione esente dalle ripercussioni del potere e quindi che esista un bilanciamento delle condizioni che garantisca l’indipendenza dal potere politico. Questo è detto sulla carta e non farebbe una grinza ma nella stragrande quantità di casi che ci vengono sottoposti all’attenzione notiamo che le idee si formino a seguito di quanta sia la potenza di portata del complesso mediatico e della sua onnipresenza.In un mondo dominato dal potere economico tale condizione diventa una mainstream sulla quale si formano le idee della stragrande maggioranza della gente.Quindi i paletti ci sono e sono molto meno evidenti che nell’altra parte dove esiste lo stato autoritario che controlla quasi tutto.Meno evidenti agli occhi generali ma ci sono e producono i loro frutti,magari in maniera più sommessa ma più accattivante fino al raggiungimento degli scopi che un sistema si prefigge e cioè quello di salvaguardare il proprio futuro, ugualmente e non diversamente dall’altro.A tal fine di una più semplice comprensione mi piace ricordare una celebre frase di Che Guevara che suona: ” LE LEGGI DEL CAPITALISMO ACCECANO E SI RENDONO INVISIBILI ALLA MAGGIORANZA SENZA FARLA PENSARE ”. Quanta verità è contenuta in tale enunciazione ! Stà di fatto che sia nell’uno che nell’altro campo quando esiste un problema ed un pericolo di sovversione se non si arresta questo con i modi consueti e con l’emissione delle notizie false, si ricorre alla violenza di stato.Tanto per ricordare i dissidenti nell’uno e nell’altro campo diciamo qualche nome che ricorda come nei sistemi autoritari sia corso sangue ugualmente come nei sistemi autodefinitesi democratici: ecco qualche nome che nella storia debba far riflettere PROFONDAMENTE SULL’ONNNIPRESENZA DELLA FABBRICA DELLA MENZOGNA ed annovero solo quelli che adesso mi passano per la mente ma ce ne sono a centinaia che a noi è stata data l’opportunità di conoscere : da Lev Trotsky a Jan Palak e temporalmente parlando nel mezzo tutte le vittime del sistema staliniano ma comunque mai paragonabili per numero a quelle che il sistema del capitalismo ha prodotto solo nell’ultimo secolo a cominciare da Ghandi ucciso su istigazione del fondamentalismo Indu frutto non solo della cultura induista ma anche della divisione operata da Albione fruendo del divde et impera, per arrivare ai Rosemberg proseguendo poi invadendo il campo istituzionale americano dai suoi ben 4 presidenti assassinati :Lincoln, Mc Kinley, Garfield,John Kennedy. Volendo fare l’esempio poi dell’ipocrisia di come fumzioni il potere politico qui da noi basterebbe riferirsi solamente al sequestro Moro.Parlando poi verso un sistema tale che parla di libertà e che ci vuole convincere della sua bontà e credibilità democratica io a maneggiarlo ci andrei con le molle e questo lo si è potuto constatare anche di recente ciò il sistema covi nel suo centro e nelle sue viscere con l’assalto al Campidoglio.E allora prima di essere imbevuti di menzogne facilmente smentibili sarebbe bene che i governi europei si allontanassero progressivamente da tali condizionamenti perchè al di là di tutti i discorsi personalmente sono sicuro di una cosa che è quella che prima di perdere l’egemonia mondiale-perchè è di questo che alla fin fine si parla- gli Stati Uniti d’America per loro natura scateneranno le condizioni per le quali si arrivi alla provocazione di un conflitto mondiale e noi loro alleati saremo fra coloro che ne sopporteranno di più di ogni altro i danni, in primis per come sono costituite le nostre economie e le nostre risorse e per come è nella realtà la geografia.Fin’ora invece stà avvenendo il contrario e nessun segnale c’è all’orizznte se non quello di una piaggeria più appiattita possibile e che faccia parte del consesso delle aggressività nel suo film caritatevole proiettato ai nostri occhi di assistenza a nazioni fra le più corrotte del globo il cui capo (da non dimenticare mai ex attore televisivo portato all’esaltazione di un pubblico rispondente ai più bassi istinti culturali della americanizzazione da un impresario magnate televisivo).E’ cosi che ci diciamo di difendere la libertà degli altri.E allora anche dopo 7 secoli Dante Alighieri non l’aveva fatta tanto fuori dal vasino quando scrisse nel VI canto dell’infermo ”Ahi serva Italia di dolore ostello ecc…ecc ”
Io ci andrei cauto a lodare le considerazioni di questa avvocatessa, in quanto prima di tutto non ha alcuna conoscenza del diritto russo ma si è limitata a traslare i capi d’ accusa in quello italiano, e poi sorvola del tutto sulla questione del corpo, che ha subito spostamenti sospetti. E in generale, su certi metodi, diciamo così, spicci, che da sempre sono in voga da quelle parti e non scopriamo certo adesso.
Benedetta Piola caselli non “eccepisce” su come sia morto Navalny, quanto sulle reazioni di casa nostra, su equazioni troppo semplicistiche (e viziate da propaganda) e sul fatto che anche nei Paesi Occidentali, compresa l’Italia, ci siano norme giuridiche simili… E su questo mi pare che abbia ragione.
Se questi sono i difensori dei diritti civili stiamo freschi.
Gli estremisti secondo i codici russi sono quelli che si rifiutano di morire di avvelenamento da novychok?
Certo è morto d’influenza, sappiamo come sia un po’ rigido il clima in Siberia. Ma per favore…
https://youtu.be/Ks1oWVmmqvQ?si=GuT3I7hMTJyJpOGJ
Questo era il beniamino delle sinistre !
LA Schlein e tutta la sinistra hanno eletto un altro eroe !
Navalny era un : razzista ,omofobo, populista, odiava gli Islamici, che diceva andavano schiacciati come gli scarafaggi ( parole sue ) . Odiava le diversità etniche. COME Zelensky!
Detto questo ,tutta l’ intellighentia di sinistra lo difende !
Zelensky con lo stesso medico,polmonite non curata, ha fatto morire un giornalista dissidente, è stata spesa una parola ! Ancora in Ucraina sono detenuti i dissidenti di Zelensky ! Nessuna crociata per loro ?
IL problema non è la libertà per quei popoli. IL problema,ALMENO per la Russia di Putin,è il non volere potenze economiche straniere in Russia ! PUTIN non vuol trasformare la sua terra in terra di conquiste da parte dei soliti finanzieri,BANCHIERI, petrolieri ! SOROS in testa a tutti ! Vorrò vedere come il demanio pagherà i danni causati ai capitali Russi in Italia ! …perché è questo che alla fine dovrà fare !
Come già detto, quando muore qualcuno non bisogna rallegrarsi tanto meno quanto la morte non è chiara ! Bisogna però non fare differenze tra,morte e morte !
Navalny non era un santo ! Tanto meno la sinistra deve celebrarlo ! Era tutto il contrario di quello che pensano i catto-comunisti-radical-chic !
Basta con le ipocrisie ! GLI ITALIANI non sono deficienti !
…con lo stesso metodo,polmonite….
Niccolò, per le ragioni che hai espresso MI TROVI PERFETTAMENTE D’ACCORDO ! Però Navalny è morto per le persecuzioni di un dittatore e questo deve essere in primo luogo chiaro indipendentemente dalla persona che era e lo stato che rappresenta Putin. Uno stato deve prendersi cura dei reclusi se hanno disatteso le sue leggi.Tutto il resto riguarda la propaganda che si è sempre fatta contro la Russia di ieri e di oggi per i diritti umani da parte di menti obliterate dal complesso mediatico perchè se si andasse a vedere proprio tali diritti umani di altrettanto peso ed anche maggiore, sono quelli conculcati dal mondo cosiddetto ” libero” che stà zitto e non ne vuol parlare di tali diritti che esistono solo di quelli in direzione che faccia comodo agli Stati (Uniti d’America,perchè quel sistema è dato a noi di definirlo tale che abbiamo accettato la sua logica ,meno brutale nell’espletarsi, ma nemmeno tanto raffinato per quanto riguarda l’ingiustizia della politica verso altri popoli.Gli eccidi dei dissidenti li abbiamo fatti pure noi, anzi verso altre nazioni prendendo a pretesto cose come furono dichiarate verso Saddam Hussein, dittatore si ma che non aveva le armi di distruzione di massa nei suoi arsenali, eppure gli abbiamo fatto la guerra uccidendo centinaia di migliaia di persone, militari e civili, ma questo è solo un caso …Non sarà un caso che a livello mondiale gli Stati Uniti d’America come ho già più volte detto non hanno amici: o hanno nemici od hanno servi.Questa fotografia la si può riscontrare ognidove e la dice lunga. !!
Ma per i fruitori della libertà di casa nostra questa idea non si accetta, anzi si dice ”I care….”.E allora cosa facciamo condanniamo anche Obama? Come vedi esiste la volontà espressa e dichiarata di sentirsi esenti dalla condanna e lottare al fianco di quel sistema, perchè non si riconosce che è il sistema che crea tutto questo e le persone sono poste ai ruoli di comando perchè godono della fiducia di quel sistema.Ma a quella che si dichiara sinistra oggi è più facile come vedi metterglielo sotto la coda chè in testa(vedi l’invio di armi per esempio…. e tante tante altre cose che la dicono lunga sul servaggio).E allora il tutto diventa un fatto di credibilità politica. Ma questo caro Niccolò vale anche per il Governo di destra della Meloni ed accoliti perchè non è soltanto chela Meloni abbia lottato stando all’opposizione contyro l’ammucchita del governo draghi ma la giravolra che ha fatto nei confronti del nazionalismo e dei rapporti con la Russia rimane nella memoria. E’ che la gente queste cose non se le ricorda, entra in cabina fà il segno della croce sul simbolo poi se ne riparla dopo qualche anno.
Credo che sia il tempo di dover mettere le cose e gli atti sopra un tavolo e da questi giudicare e….credimi che di gente credibile rimarrebbe poca, quasi nessuno,dall’estrema sinistra all’estrema destra,ma i più infidi e ipocriti sono quelli che sono da sempre, dico da sempre, stati con un piede di qua e l’altro di là e che hanno sempre avuto il timone del paese grazie all’ignoranza di chi li ha eletti o per convenienza o per paura.