NAVALNY, ASSANGE, CUCCHI E BIANZINO… TUTTO IL MONDO E’ PAESE
Le condizioni e il luogo della carcerazione di Alexei Navalny, morto ieri nel lager russo oltre il circolo polare artico, erano (prima che il dissidente morisse) e sono in linea generale una aberrazione. Danno la misura della natura illiberale e poliziesca del regime di Putin e se anche l’oppositore russo fosse deceduto per una trombosi, come dicono le prime notizie, è ovvio che quelle condizioni non sono state ininfluenti. Si muore anche nelle carceri italiane, figuriamoci in una prigione situata quasi al polo nord, dove uno come Navalny è stato tenuto più di 300 giorni in cella di isolamento.
La morte di Navalny però non favorisce Putin alla vigilia delle elezioni che lo rinsalderanno al potere e nel momento in cui in Ucraina l’esercito russo sta conquistando terreno. Diciamo che oggettivamente il fatto offusca l’immagine del leader russo, accusato di essere il “mandante” dell’omicidio. E compatta il fronte avverso. La cosa è strana: che interesse aveva Putin a far fuori Navalny in questo modo e in questo momento? nessuno. E infatti molti “analisti” e osservatori internazionali, anche occidentali, non hanno potuto fare a meno di notare tale “stranezza”. Questa mattina ad Agorà Weekend (Rai 3) ne parlavano Dario Fabbri, esperto di geopolitica, il giornalista Borgonovo (La Verità) ed altri e tutti invitavano alla cautela nell’esprimere sentenze affrettate e a prescindere.
E’ chiaro che la Russia di Putin non ha niente a che fare con l’Unione Sovietica, che già non era un granché, e di quel passato ha ereditato solo la brutalità della repressione del dissenso, i gulag. Ma tra la situazione di Navalny e quella di Julian Assange detenuto in Gran Bretagna per reati di opinione, come Navalny, quanta differenza c’è? Forse solo la temperatura, perché per il resto i due casi sembrano molto simili.
Il “dissenso” non è represso solo in Russia, ma anche nel democratico Occidente. E non va bene nè di qua, né di là… Lo vogliamo dire?
Nel 2024 in Italia si è suicidato un detenuto ogni due giorni circa, per un totale di 13 morti solo nel primo mese dell’anno. Eppure nessuno pubblica sui social post con scritto “Meloni Killer”. Ovvio che che le morti in carcere non sono colpa di Giorgia Meloni, ma qualche problemino ce lo abbiamo anche noi e nonostante le temperature più miti da noi le condizioni carcerarie non sono molto migliori di quelle dei gulag di Putin. D’altra parte le storie di Stefano Cucchi e Aldo Bianzino morti in carcere in Italia sono lì a ricordarcelo e le “tazzulelle ‘e cafè” di Pisciotta e Sindona pure…
Sorvoliamo sulle condizioni carcerarie nell’Ungheria di Orban (vedi il caso di Ilaria Salis)… Su certe questioni tutto il mondo è paese.
Non solo, è di questa mattina la notizia che l’esercito israeliano ha attaccacto un ospedale palestinese nella striscia di Gaza. L’assalto ha portato all’arresto/neutralzzazione di una ventina di miliziani di Hamas, ma ha anche provocato la morte di alcuni civili palestinesi. Tra questi almeno 5 pazienti morti perché l’azione militare ha fatto saltare la corrente e ha messo fuori uso i respiratori e altri macchinari medici cui erano attaccati…
Ecco: che differenza c’è tra la morte (probabilmente provocata da condizioni insostenibili) di Navalny nel gulag russo e quella dei civili palestinesi ricoverati nell’ospedale attaccato dall’esercito israeliano? che Putin è un autocrate spietato e sanguinario che elimina i suoi oppositori e Israele invece è uno stato democratico?
Farsi queste domande significa essere filoputiniani o antisemiti? pacifinti e antioccidentali? Via, non scherziamo…
Io in piazza a protestare per la morte di Navalny ci vado, come ci andai per Anna Politkovskaja, ma ci vado anche per Assange, per Ilaria Salis. Ho scritto di Cucchi e di Bianzino. E sono contro la guerra e per la trattativa, in Ucraina e in Palestina. Chi fa equazioni troppo semplici non aiuta a trovare soluzioni, ma soffia sul fuoco…
m.l.
nella foto (Il manifesto): Alexei Navalny
Ineccepibile
Condivido ciò che hai scritto, ma la mia riflessione guardandomi intorno mi fà pensare e mi fà dire: è dura ! Ed è dura proprio per l’incapacità mediatica di assurgere ad una visione che viene spacciata per ”liberale” quando è proprio tutt’altro.Al modo brutale di sottomettere le opposizioni e di portarle con l’informazione massificata alle condizioni esistenti in Russia sotto Putin,in occidente corrisponde lo stesso metro e che forse è anche più sottile ed ipocrita perchè forma le coscenze in un modo distorto meno facilmente sanabile e spesso pienamente sottoculturale. un esempio ? Avete mai sentito da qualche voce nelle nostre TV di stato e non di stato che l’Ucraina sia uno stato altamente corrotto ?
Io non l’ho mai sentito, anzi ho sentito che siano un popolo unito che lotti contro l’oppressore putiniano.Ecco dove sono nascoste le proprietà della propaganda seguite, foraggiate e sventolate al ventoa cominciare dalle parole dei nostri governanti ma non solo sal Governo Meloni ma ancorpiù da quello che è sato il Governo Draghi (”Putin deve perdere”).sarebbe bene mlte volte ricordare tutto, soprattutto quando si parla di ”denazificazione” per usare le parole di Putin che sono passate indenni rispetto al tema della composizione dell’esercito ucraino che agisce sotto la legge marziale.Chiedetevelo perchè intervistano solo i civili che piangono i loro morti sotto i missili di Putin e non le forme di opposizione al governo Zelensky dal momento che in 42 milioni di abitanti non se ne è visto nessuno e ci fanno apparire tutti eroi. E noi a mandar soldi a loro per le armi per fiaccare l’Orso cattivo, che era cattivo sia quando c’era l’Unione Sovietica sia dopo e che da un momento all’altro gli abbiamo fatto le sanzioni. cosa chiara che il nemico vada sempre trovato,diversamente non si vede a chi occorre vendere le armi, ma non solo queste, gas, petrolio ed altr fottendosene dei morti. Noi siamo i buoni, gli altri i cattivi ed è un teorema che fin’ora ha retto e che è basato sulla sottocultura politica degli italiani diversamente mi chiedo con chi si possa commerciare ed a chi si possa vendere le armi ? ” Ahi serva Italia di dolore ostello, nave senza nocchiero in gran tempesta,non donna di provincie ma bordello !”
Dante Alighieri,Canto VI del Purgatorio.
Tutto il mondo è paese, ma francamente in certi posti se ti trovi in qualche guaio te la cavi assai peggio che in altri. Qui se scrivi determinate cose nessuno ti sbatte dentro a vita, altrove sì.
qui capita che ti sbattono dentro per niente (4 piantine di marijuana), ti pestano a sangue ed esci in una bara. E’ successo a Perugia, non a Caracas. Qui ti manganellano per strada se provi a protestare davanti alla sede della Rai. E’ successo nei giorni scorsi a Torino e a Napoli. Negli Usa molto spesso ai neri prima gli sparano poi li interrogano… E ancora mandano a morte le pesone. Un capitolo del mio libello “Voce del verbo tradire” del 2021 è dedicato al caso di Perugia. Se mi invia l’indirizzo gliene spedisco una copia.
Grazie mille, è da un po’ che mi interessava leggerlo. Va bene l’ indirizzo del mio ufficio in Via Montegrappa 14/1.
Vero Giangiacomo, però questo non è un bel sintomo e non è un bel sintomo nemmeno se uno pensi che qui in occidente se la cavi meglio perchè siamo in stati liberali invece che in quelli autocratici.Qui siamo liberali perchè il nostro liberalismo è così profondo e radicato che abbiamo avuto educazione e senso dello stato quasi inesistenti col passare del tempo ed inoltre pensiamo che sia giusto che la persona possa fare qualsiasi cosa che riguardi i fatti personali perchè sono solo personali e non tocchino il sociale.E’ liberalismo questo ? Me lo chiedo.Negli stati autocratici oltre all’assolutismo del despota c’è una componente etica che lo Stato sia una comunità e debba essere comunque preservato.Questo è il collante che tiene insieme il nazionalismo e la peculiarità etnica e sociale degli stati cosiddetti autoritari anche se poi tutto questo si riversa a vantaggio del despota di turno che si serve di una cerchia di vassalli, valvassini, valvassori legati alle sue fortune.Nella ” civile” Europa e Stati Uniti il sentimento dell’appartenenza non esiste e vale solo il fatto del possesso dei soldi.Con tutte le contraddizioni dell’italia tutto questo nel nostro paese fà assumere alla gente la presenza di una cultura più ottemperante delle necessità delle classi sociali.Forse è arretratezza e sarà vissuta dagli altri come una componente di arretratezza ma in questo ha giuocato la storia perchè ci ha messo al centro del mondo a differenza anche delle potenze cosiddette coloniali che si sono organizzate solo per depredare il resto del mondo, riuscendoci e promuovendo anche e spesso carneficine incredibili quasi sempre a cominciare dalla Spagna, Portogallo, Inghilterra, Francia a cui nel secolo XX si sono accodati anche gli Stati Uniti che hanno coniato questi ultimi una nuova categoria detta degli ”stati canaglia” con i quali non possono commerciare.
E non è che altri stati ugualmente ”canaglia” con i quali commerciano siano nell’elenco dei loro nemici, nemmeno per sogno.Delle dittature nella dirigenza politica degli Stati uniti d’America non frega nulla a nessuno però ci dicono che sono loro stessi il presidio della libertà e noi ci crediamo perchè ci hanno fatto credere che convenga credere a tutto questo.Può anche darsi però-ho questa lenta sensazione- che tale impatto visto come sfere di influenza stia diminuendo.Il cosiddetto ”secolo cinese” ha caratterizzato il secolo passato ma continua anche nel presente.
In tutta franchezza, trovo bizzarro trovare un qualcosa di positivo nei regimi autoritari giustificando la repressione delle libertà individuali in nome di un presunto senso di appartenenza ad una comunità. E a proposito di libertà, se lei sostiene che tale concetto in Occidente è una presa per il culo in quanto libero di fatto è solo chi possiede abbastanza soldi, in Russia ti prendono per il culo 10 volte di più, in quanto gran parte della popolazione viene tenuta zitta e buona con 400 dollari al mese, nel nome dell’ appartenenza alla grande Madre Russia, mentre l’ autocrate di turno e i suoi sodali godono di ricchezze smisurate.
Direttore,una cosa giusta l’ hai detta ,in questo momento la morte di Navalny non va a favore di Putin quindi,non può passare come omicidio .
La sinistra si schiera e, fa passare Navalny come un martire dei suoi !
Lo sapete chi era Navalny? Navalny era un neo nazista,omofobo,razzista e xenofobo ( ai livelli di Zelensky) ! Perfino una associazione umanitaria gli tolse la ” protezione ” per poi ridargliela in circostanze poco chiare !
Al di là di tutto ,la morte di un uomo,a prescindere dall’ idea politica, resta sempre da deprecare,in special modo se,detenuto in un carcere disumano. MI aspetto una moria generale in quel carcere dove credo siano detenuti non pochi detenuti !
Su Cucchi stendiamo un velo pietoso ! È stata la ” fortuna ” della sorella ,che a dispetto della crociata postuma, il giorno dell’ arresto disse ai Carabinieri,insieme alla madre, che poteva anche morire perché di lui non gli fregava nulla !
DI fronte alla morte passa tutto in second’ ordine,al di là di tutto !
Si Niccolò è vera la tua frase finale ma il mondo dovrebbe essere organizzato ai fini della garanzia della libertà.E guarda caso chi si riempie la bocca dietro questa parola poi non lesina legnate quando si tratti delle violazioni delle libertà degli altri, nazista o non nazista. E allora, non per fare il contrappeso-chè di contrappesi sarebbe pieno i mondo- ma quando i paladini della libertà si ergono sulla libertà dei loro sistemi(capitalistici) per i quali hanno anche fatto le guerre e le stanno anche sostenenedo perchè secondo loro sono il baluardo della libertà che rischia di essere soppressa qui da noi,allora gli deve essere risposto come meritano !! Ed il fatto di voler a tutti i costi trovare un nemico non fà altro che devalutare la loro credibilità ed è quella che viene messa in pericolo se si pensa a ciò che è costata alle persone più umili ed in fondo a tutti di ogni fascia sociale. Nel Serengeti ci sono meno sciacalli. accreditarsi salvatori di questa ”libertà” e schierarsi per l’invio di armi è per chi si ritiene di sinistra un fatto inconcepibile perchè parte dalla narrazione inesatta ma consapevole dell’inesattezza che la guerra in Ucraina non è di oggi e che stiamo aiutanto uno dei paesi più corretti del mondo.Ma questo non appare.Chiediti perchè ed alla fin fine di tutte le questioni chiediti cosa ci sia se non il crollo dall’interno della Russia e le speranze di mettere le mano sulle sue immense ricchezze naturtali che suggelleranno ancora per qualche secolo la durata dello sfruttamento da parte del sistema dominante. Questo c’è dietro e tutto il resto sono montature che col pretesto della libertà vengono diffuse al nostro interno perchè si ritiene che possano servire a quello scopo finale che ho detto. Non ti dimenticare ciò che disse due anni e mezzo fa Draghi:”Putin deve perdere”. Più chiaro di cosi lo vogliamo e ancora stiamo scannandoci fra buoni e cattivi, fra fautori e difensori della libertà e negatori di questa ? E allora Dante Alighieri disse bene quando ha detto quelle parole nel VI canto dell’Inferno perchè disegnò un Italia che permane ancora oggi grazie a tante condizioni, di cui una di queste è quella della presenza di tutto quell’establishment che pretende di essere ”morale” da secoli al di là del Tevere.E non credere che i fautori di tutto questo non lo sappiano e che non lavorino continuamente per affermare ciò che alla fin fine si riveli a loro vantaggio : controllare la mente dei poveri ! Altro che la ”continuità dell’anima” come dicono e come riescono ad inculcare tali concetti nelle menti dei più.La libertà tanto osannata dalle concezioni liberali e culturali dell’occidente, per essere credibile a tutti dovrebbe riuscire a fare a meno di loro ma è difficile perchè un povero è povero in primis perchè soggiace al loro pensiero.
I nostri liberali italiani nell’ 800 ci videro giusto, poi le cose cambiarono e guarda caso il liberali in Italia sono oggi e da lustri un partito di destra, mentre nel resto dell’europa sono un partito di sinistra. Qualcosa questo vorà dire e peserà penso…E allora pensa a quanto potere di coercizione abbiano quando si impossessano della mente umana sin dalla nascita delle persone in modo che il loro verbo s’impossessi e faccia parte della cultura di tutta una nazione.Il risultato è quello di tendere la rete ed aspettare i pesci.
Errata corrige: Al 16° rigo leggi : ”stiamo aiutando uno dei paesi più corrotti al mondo”,anzichè più corretti…..chiedo scusa ai lettori.
Via Giangiacomo, la sua risposta è una risposta di estremizzazione dei concetti che ho espresso.Non ho detto che nei regimi autoritari ci sia qualcosa di positivo perchè c’è un senso di appartenenza alla comunità,ho detto ed ho insistito che le differenze con noi riguardo alla vita che viene condotta dalle persone comuni (cosa che traspariva dalle mie intenzioni) sono relative e relative concettualmente di molto.Mi sembra che ogni volta che si parla si debba ribadire dei concetti che ogni volta vengano cancellati perchè non vengono tenuti presente. Le differenze nelle retribuzioni ci sono fra noi e la Russia per esempio, la vita costa di meno, i servizi sociali come ospedali almeno al tempo dell’URSS c’erano ed erano all’altezza di un paese civile, così come i trasporti ed il consumo energetico per il riscaldamento. La spesa sociale per quest’ultimo ricordo che era pur minima perchè gli enormi condomini consumavano l’energia servendo tutti nello stesso modo. Quando a Mosca si accendeva il riscaldamento era per tutti. Altresi i raffronti che ogni volta e che sempre ho fatto riguardo alla accumulazione di capitale sono dovuti anche al fatto che l’Occidente per almeno due secoli si è impossessato di materie prime e di ricchezze depredando i paesi più poveri con il colonialismo e ripartendo al nostro interno la ricchezza e l’energia che era presa ad altri risolvendo due problemi: controllando il fronte interno perchè la ricchezza venisse in qualche modo anche ripartita verso il basso al nostro interno smorzando così la possibilità di rivoluzioni e svilupando così il progresso sociale (trasporti, sviluppo tecnologico,scienza e ricerca) assurgendo ad area guida del mondo e nello stesso tempo a controllore del mondo. Questo discorso non può essere scavallato quando si fanno i paragoni,anche se per esempio l’Unione Sovietica del tempo che non esiste più e che si è trasformata in stato capitalista in pochi anni impossessandosi delle risorse che oggi sono in mano alle classi che lei correttamente diceva.Ma noi non siamo stati da meno ed abbiamo un più alto tenore di vita rispetto ai consumi perchè siamo partiti da un livello raggiunto con la forza ed anche col sangue di altri. Loro spesso il sangue l’hanno versato per motivi causati da noi e dalle classi che comandavano al loro interno.Che poi l’URSS dalla sua creazione abbia dovuto usare il pugno d’acciaio sin da subito diversamente sarebbe crollata nelle conseguenze della seconda guerra mondiale con l’invasione da parte della Germania nazista non è un segreto per nessuno che siano morti a centinaia di migliaia di russi e di contadini sotto la fame quando veniva requsito il grano ed il cibo agli imboscatori.Stalin non ci andava tanto di scartina nella repressione dell’ordine interno ma dal punto di vista del nazionalismo ha salvato la Russia ed ha forgiato un popolo che è entrato in competizione con le grandi potenze mondiali partendo quasi dal medio evo dello zarismo. Ha pagato un costo ? Di sicuro che lo ha pagato,costo in termini di libertà e di consumi individuali, ma tale costo è servito a dare un significato di indipendenza ad un popolo, anzi a popoli che ne fanno parte su un paese di ben 8 fusi orari tenuto insieme anche dalla forza- non lo nego- a qualcosa è servito, cosa che invece il costo pagato dagli italiani e dai paesi occidentali credo che sia servito a poco perchè questi ultimi si sono permessi di fare cose incredibili usando soldi di una altra civiltà industriale che era quella di oltre atlantico (piani Marshall e successivi ) ma come lei ben sà Yalta non era casuale e finchè è campato l’URSS tale ordine è rimasto inalterato.Solo dopo il crollo dell’URSS si è iniziato a sfaldare il campo e le sfere di influenza dove l’occidente ha trovato ”carne fresca” per i suoi appetiti mentre la Russia questo non l’ha fatto ma è dovuta ricorrere anche alla forza verso ciò che si formava ai suoi confini che non ha mai smesso di formarsi ed il motivo di questo incessante avanzamento che sta continuando è quello di poter mettere le mano sulle sue ricchezze.Fa bene a difendersi anche se è uno stato autocratico ? Io credo di si,anche a costo di impiegare la forza, perchè ne va della sua indipendenza.Cosa è successo d’altro canto agli stati del terzo mondo dove è arrivato il modo di produzione occidentale sia prima sia dopo la globalizzazione ? Intere nazioni si sono disgregate nel sud est asiatico ed in africa ed hanno semprepiù assunto un metro di vita occidentale lontano dai loro standard di vita autoctoni che hanno completamente perso. Questo è soprattutto successo nei paesi a maggioranza etnico-religiosa islamica.Se lo spiega come mai si sono formati fronti che usano anche il terrorismo contro la penetrazione occidentale in Africa per esempio ? L’africa è diventata da molti anni la zona più inaccessibile e pericolosa del mondo grazie alla presenza del rifiuto islamico a farsi cambiare etica di vita.Loro la loro storia la conoscono come la conosciamo noi e le tragedie ed il sangue che i gruppi di ribelli fanno pagare alle comunità cristiane non è forse il risultato dello sconvolgimento che noi abbiamo provocato al loro interno iniziando storicamente con l’evangelizzazione di quei territori dove abbiamo mandato avanti come succcedeva nel medio evo fino al tardo 1800-1900 gli evangelizzatori cristiani che convertivano i nativi con il loro aiuto e sfasciavao la costruzione delle famiglie, del rapporto uomo donna che noi avevamo fatto balenare come modelli da seguire vedendo quelle realtà con gli occhi nostri occidentali ? Stiamo scardinando tutte le loro regole da almeno un secolo e mezzo per imporre l’unica visione uniformante e generalizzante che si impossesserà in un batter d’ali delle loro vite e delle loro concezioni, delle loro famiglie : la nostra, per poi definirli terroristi.ma quanti stati democraticio sedicenti tali sono terroristici ed impediscono ad altri popoli di formare le loro nazioni ? Israele è un paese democratico per esempio,dove vengono fatte le elezioni ed il popolo sceglie da chi farsi governare ma non è altrettanto così per i palestinesi perchè tanto per dirla papale papale dagli accordi di Camp David Israele ha sovvenzionato Hamas (fra l’altro eletto a maggioranza dal popolo palestinese)perchè sapeva bene che avrebbe potuto approfittare della sua visione estremistica per respingere all’indietro la richiesta dei palestinesi che non hanno dato più fiducia ad Abu Mazen. E allora chi è terrorista od almeno perchè non vengono messi sullo stesso piano dei terroristi dal momento che hano avuto si 1200 morti ma loro ne hanno ammazzati 30.000 in due mesi e mezzo di palestinesila maggior parte civili donne e bambini. Vede come le notizie che arrivano a noi,ai nostri ” mainstream” siano artefatte e solo ad uso mirato di parzialità contribuendo profondamente a fabbricare la menzogna ? Ed allora Giangiacomo ogni volta quando si parla io e lei c’è bisogno di rifare la storia del mondo che da un certo punto mi risulta anche divertente poichè nelle nostre ambedue ragioni parlando e discorrendo se ne trovano anche altre da aggiungere di ragioni ma vorei poter significare che siamo ad un punto dove credo occorra vedere anche il mondo con gli occhi degli altri proprio per la ricerca di quella ragione che nessuno possiede aprioristicamente,ma che ognuno di noi-me compreso certamente e non ne sono esente- applica dando peso diverso agli stessi avvenimenti. Questo sucede perchè soprattutto in occidente non si ha la cultura di una visione uniforme dell’implementazione progressiva economica che causa al resto del mondo ciò che spesso non riusciamo a capire e siamo perciò portati a giudicare solo secondo i nostri occhi e secondo le informazioni che il nostro mondo ci riversa addosso.E’ uno spazio comunque ristretto che pretende di imporsi al resto del mondo ed è chiaro che in tale dinamica possa anche trovare gli elementi che lo conducano alla fine e credo che anche lei -se ricordo bene quando parlava della natalità- avesse convenuto poco tempo addietro che per esempio dando uno sguardo all’Africa gli elementi siano già innescati nella bomba. Ma tutto questo purtroppo non è che il risultato del nostro sviluppo e non di quello loro e quando tale sviluppo viene evocato diventa diabolico correggerlo, quasi impossibile.Vede che quasi quasi qualcuno con la barba spunta all’orizzonte e che a differenza di altri non sembra rivoltarsi nella tomba nel cimitero di High Gate vicino Londra e sembra dire: ” Ve l’avevo detto che sarebbe andata a finire cosi !?…. ”