ALTA VELOCITA’: REGIONE TOSCANA, DUE CONSIGLIERI PD SPINGONO PER L’UTILIZZO DI CHIUSI E AREZZO E CHIEDONO NUOVE FERMATE DEI FRECCIAROSSA
DOMANI 19 GENNAIO, A MONTEPULCIANO STAZIONE INCONTRO TRA ASSOCIAZIONI E COMITATI PER STABILIRE UNA LINEA COMUNE
La stazione Media Etruria a Creti-Farneta? Una minchiata che privilegia e incentiva l’uso massiccio delle auto invece dello scambio ferro-ferro. Questa una delle cose dette, magari con parole più edulcorate dai consigieri Vincenzo Ceccarelli e Lucia De Robetis, entrambi Pd, in Consiglio Regionale. Si tratta del capogruppo di maggioranza e della presidente della Commissione Infrastrutture. Non due peones, insomma.
Ceccarelli e De Robertis hanno detto anche altre cose sulla spinosa questione. Sui tempi di realizzazione della nuova stazione in linea per esempio. Per Creti si parla del 2029, per Rigutino si iopotizava invece il 2031. Tempi lunghi, che, dato che parliamo di opere pubbliche, potrebbero anche allungarsi. Anzi, quasio certamente si allungheranno. Insomma ci sarà da aspettare un bel po’ e i 5 anni indicati per la stazione a Creti-farneta sembrano efettivamente una stima molto ottimista.
I due consiglieri Pd hanno fatto sapere che chiederanno ai responsabili di RFI e Trenitalia di venire in commissione a illustrare lo studio di fattibilità. “Nel frattempo però – hanno sottolineato – non possiamo accettare che, in attesa di una eventuale costruzione di questa stazione Medioetruria, la situazione dei treni ad Alta Velocità rimanga ferma come è oggi. Per questo chiediamo, e lo faremo ufficialmente già nei prossimi giorni, che già nel nuovo orario di giugno o al massimo entro il 2024 le due stazioni di riferimento Arezzo e Chiusi vedano potenziata la dotazione di fermate dei treni ad alta velocità. Crediamo che sia una soluzione assolutamente sostenibile e praticabile per Trenitalia. Non possiamo perdere l’occasione per Arezzo e Chiusi di avere un servizio ferroviario degno ed all’altezza del mondo imprenditoriale che il territorio merita”.
Insomma anche Ceccarelli e De Robertis tornano alla famosa “opzione zero” del Protocollo di Intesa Umbro Toscano del 2015. Ovvero sull’utilizzo, anche per l’alta velocità, delle stazioini esistenti di Arezzo e Chiusi-Chianciano. Questo intanto nella fase inermedia, cioè nelle more della costruzione della Media Etruria, quindi per i prossimi 5-7 anni almeno. Poi si vedrà, dato che le “incongruenze” anche rispetto alla direttive europee sulla disincentivazione delle auto e i dubbi della Regione Toscana potrebbero anche consigliare di lasciar perdere.
Ceccarelli e De Robertis sono entrambi aretini e chiaramente non avrebbero detto le stesse cose se la scelta del tavolo tecnico fosse caduta su Rigutino. Anche Creti è in provincia di Arezzo, precisamente nel comune di Cortona, ma troppo lontana dal capoluogo e senza collegamenti: zero dal punto di vista ferroviario, scarsi dal punto di vista stradale.
Il fatto che in consiglio regionale il capogruppo e la presidente della Commssione infrastrutture abbiano insistito sul “tandem” Arezzo-Chiusi è un fatto positivo, che gioca a favore della battaglia portata avanti fin qui da chi si è battuto contro la Media Etruria (dovunque ubicata) e a favore dell’Opzione Zero.
Domani 19 gennaio a Montepulciano Stazione, presso il centro civico, si terrà un incontro tra varie associazioni e comitati locali della Valdichiana senese, dell’aretino e dell’Umbria per fare il punto della situazione e stabilire, se possibile, una strategia comune e unitaria. Il vento sta girando…
m.l.
Vincenzo Ceccarelli fino a poco tempo fa rventicava il merito della proposta Rgutino
Già scritto anche questo. E’ uno dei convertiti sulla via delle Chianacce. Ma meglio così. https://www.primapaginachiusi.it/2024/01/alta-velocita-comitato-sava-giani-ceccarelli-scaramelli-quante-conversioni-sulla-dela-chianacce/
Tutto il casino è nato da lui.
Ceccarelli si è vantato di aver “inventato” lui la Media Etruria, ma in realtà credo che l’input sia venuto da altri, per interessi economici. La politica si è accodata
Attenzione alle parole:”nel frattempo,non possiamo accettare…” Di fatto non fanno marcia indietro, ma una piccola giravolta che non esclude i lavori a Creti. Capisco che da un politico qualunque non ci si possa attendere il cristiano “si,si/ no,no”, ma lasciarsi la porta aperta non depone a loro favore (elettorale)
La linea del Pd, anche a Chiusi e in Valdichiana e a Siena è sempre stata quella del “ma anche”… ovvero “sì alla valorizzazione di Chiusi, ma anche alla stazione in linea”… “Sì alla stazione in linea, ma nel frattempo… “. Ceccareli e De Robertis dunque fedeli alla linea… Ma qualche mese fa di Chiusi e Arezzo non ne volevano sentir parlare e volevano la Stazione AV a Rigutino. Sfumata quella, si riposizionano. Ma a noi va bene così.
D’accordo con Sorbera è una piccola giravolta per lasciare aperte tutte le opzioni. Mi risulta che recentemente il consiglio comunale di Siena abbia votato all’UNANIMITÀ l’opzione Creti, quindi destra e sinistra. Sarebbe interessante capire la posizione del segretario provinciale PD in merito. Quindi la destra umbra è per Creti.così come destra e sinistra senesi. Non sono un nostalgico dell’unanimismo di partito, ma questa ambiguità generalizzata è davvero troppo.
È l’unica strada percorribile entro breve tempo!!!