CITTA’ DELLA PIEVE, IL PD CERCA IL CANDIDATO SINDACO. INTANTO SINISTRA ITALIANA E M5S SI MUOVONO INSIEME

sabato 23rd, dicembre 2023 / 17:46
CITTA’ DELLA PIEVE, IL PD CERCA IL CANDIDATO SINDACO. INTANTO SINISTRA ITALIANA E M5S SI MUOVONO INSIEME
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CITTA’ DELLA PIEVE – Questi sono giorni in cui la gente pensa al Natale, ai cenoni, ai regali, agli addobbi, non alla politica. Però le elezioni amministrative si avvicinano e allora, nonostante il clima natalizio qualcuno prova a portarsi un po’ avanti con il lavoro. A Città della Pieve il Pd e il centro sinistra vorrebbero provare a riconquistare il Comune, perso nel 2019 ad opera di Fausto Risini, ma ancora stentano a trovare il bandolo della matassa e un nome su cui convergere come candidato/a a sindaco. Al momento in pole position pare ci sia Marco Cannoni, segretario comunale del partito, già vice sindaco ai tempi di Fausto Scricciolo (2014-2019) che però sarebbe un po’ riluttante. Qualcuno ha provato a riportare in pista Re Palmiro Giovagnola, sindaco dal 1990 al 1999, poi vicepresidente della Provincia e presidente di Banca Centro. Ma adesso Giovagnola non è più iscritto al Pd. C’è chi mugugna per questo e anche sul fatto che sarebbe un “ritorno al passato” e non sarebbe certo una “faccia nuova”, per di più già oltre i 70 (è del 1953, ma Risini ha un anno di più). Ci sono stati inoltre dei “rumors” circa una possibile candidatura di Carmine Pugliese, ex assessore alla cultura con Scricciolo e Cannoni e animatore dell’associazione culturale Arci Note, ma anche questa ipotesi sembra superata dagli eventi e soprattutto accantonata dallo stesso Pugliese.  Il quadro insomma è ancora fluido e nebuloso. E in questo quadro si registrano anche “movimenti” fuori dal Pd. In quell’area che potrebbe essere il famoso “campo largo” del centro sinistra.  Giovedì 21 Dicembre, infatti i rappresentanti provinciali e di territorio del Trasimeno-Pievese di Sinistra Italiana ed una delegazione del Gruppo Territoriale Movimento 5 Stelle del Trasimeno, si sono riuniti a Perugia per un primo confronto proprio in vista della amministrative.

Il “focus” dell’incontro – spiegano i due movimenti – è stato l’avvio di un dialogo teso alla organizzazione di iniziative comuni su temi generali ed anche per possibili convergenze nelle prossime elezioni amministrative locali. Sul primo tema si è concordato positivamente al fine di attivarsi su questioni centrali, ma ancora troppo poco dibattute, come il disagio giovanile in Umbria, il Piano rifiuti Regionale, la proposta del centro destra governativo di “autonomia differenziata”, le questioni sociali e di assistenza sanitaria; sul secondo tema, le prossime scadenze elettorali, si è espresso un comune giudizio relativamente alla necessità di rafforzare, nell’orizzonte locale, il ruolo delle due organizzazioni politiche (Alleanza Sinistra Italiana/Verdi e M5S), attualmente non valorizzato rispetto all’azione svolta a livello regionale e nazionale, anche attraverso la richiesta alle altre forze progressiste e realtà associative, di istituire nell’immediato un Tavolo di confronto, che superi le logiche degli incontri bilaterali. Si ritiene infatti cruciale recuperare, programmaticamente, le ragioni di un importante territorio come quello del Trasimeno Pievese, a cavallo tra 2 Regioni e le 2 Province umbre, a serio rischio di marginalizzazione e spopolamento,sopratutto giovanile.

Nel testo si legge tra le righe una critica neanche troppo velata all’atteggiamento del Pd che ha privilegiato “la logica degli incontri bilaterali” rispetto ad un confronto collettivo intorno ad un tavolo unitario e largo. Non è una presa di distanze, quanto piuttosto un invito (almeno così pare) ad allargare il tavolo e la discussione e considerare TUTTI i possibili interlocutori. La novità, per Città della Pieve potrebbe essere rilevante, perché un M5S disponibile a ragionare con il centro sinistra non si è mai visto; nel 2019, per esempio, appoggiò la lista Risini, insieme alle forze del centro destra.  Quanto sia rimasto in piedi a livello locale del M5s non è chiarissimo. Di sicuro l’onda lunga del 2014-2018 è scemata. Ma il partito di Conte può catalizzare un certo voto di opinione, soprattutto di elettori non propriamente autoctoni (e a Città della Pieve sono parecchi) e può dunque rappresentare un fattore decisivo. Che si schieri da una parte o dall’altra potrebbe insomma non essere ininfluente ai fini della vittoria elettorale. Il Pd avrà voglia di ascoltare aggiungere qualche posto a tavola?

M.L.

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