L’INFERNO DI GAZA: FINALMENTE IL PD ESCE DAL LIMBO E RIPRENDE IN MANO LA BANDIERA DELLA PACE

sabato 23rd, dicembre 2023 / 12:29
L’INFERNO DI GAZA: FINALMENTE IL PD ESCE DAL LIMBO E RIPRENDE IN MANO LA BANDIERA DELLA PACE
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CHIUSI – E’ stata una serata politicamente importante e significativa, quella di giovedi 21, organizzata dal Pd a Chiusi Scalo sul tema della guerra in corso tra Israele e Hamas a Gaza e in Cisgiordania. Importante e significativa proprio perché promossa dal Pd, un partito rimasto troppo a lungo in silenzio o come prigioniero di una linea atlantista e filo Usa che non contempla critiche allo Stato di Israele e perché dallo stesso Pd sono uscite finalmente parole più chiare e posizioni meno balbuzienti. Come già era successo a Moiano un mese fa per analoga iniziativa proposta in quel caso dal Pd del Trasimeno, anche a Chiusi il Pd è uscito dunque dal limbo. La cosa a nostro avviso va salutata come positiva.

Insieme alla ferma condanna di Hamas e dell’atto di violenza indiscriminata e feroce del 7 ottobre, dalla saletta della Cgil di Chiusi scalo, dove si è tenuto l’incontro, è uscita anche la condanna netta e senza appello della “rappresaglia” israeliana che ha già causato 20 mila morti, della politica di Netanyahu. Dagli stessi relatori, compresi alcuni esponenti del Comitato Regionale del partito come Nicola Censini e Laura Rimi, da Paolo Pezzati di Oxfam Italia, dal segretario senese Valenti, sono uscite parole pesantissime rispetto all’azione bellica di Israele.

Parole come “genocidio”, “deportazione”, “affamamento della popolazione civile”, “disastro umanitario”, “lager e campi di concentramento”, “violazione di tutte le convenzioni” anche per quanto riguarda le modalità di guerra.

‘ emerso, dai vari interventi come il conflitto in atto a Gaza e nel resto della Palestina non sia solo un conflitto religioso, né solo un conflitto locale tra israeliani e palestinesi, ma sia uno dei teatri in cui si combatttono geurre più grandi per il riassetto degli equilibri in tutto il Medio Oriente e nel mondo intero, dove gli attrori sono anche altri e molto potenti come Arabia Saudita, Emirati arabi, Iran, Turchia, Russia e dove Gli Usa faticano a mantenere il ruolo di gendarme mondiale e l’Europa perfino a proferir parola e a ritagliarsi un ruolo autonomo. A questo proposito ci viene in mente il nostro mrecente spettacolo “Tradire! La notte prima dell’assedio” nel quale si parla di una quasi guerra mondiale combattuta a Chiusi tra le grandi potenze d’Europa e di un assedio cinquecentesco in cui le modalità erano le stesse che sta attuando Israele a Gaza (taglio dell’acqua e delle strade di accesso, affamamento della popolazione, terrore verso gli abitanti…). Dopo 500 anni siamo ancora lì, solo che con le armi e la tecnologia di oggi il disastro è superiore e i rischi generali molto più alti.

Nicolò Carboni della Direzione Nazionale del Pd, intervenuto in call conference, che pure era partito più cauto pigiando molto sul fatto che Hamas è una organizzazione terroristica e non può essere un interlocutore dell’Occidente e che Israele ha diritto a difendersi, alla fine ha dovuto ammettere e sostenere che la strada intrapresa da Netanyahu e dall’esercito israeliano è una strada senza ritorno, pericolosissima anche pr la sopravvicvenza dello stato ebraico. E’ uscita forte la richiesta di un cessate il fuoco immediato, Laura Rimi ha ricordato l’iniziativa del Comune di Firenze che ha illuminato di rosso con una gigantesca scritta “Cessate il fuoco” Palazzo Vecchio. Sono state ricordate, soprattutto dal referente di Oxfam, ma anche dagli altri, le difficoltà per far arrivare gli aiuti umanitari alla popolazione vivile di Gaza (oltre due milioni di persone in una strischia di territorio lunga 40 km e larga 12 che dunque è metà della Valdichiana), ormai allo stremo. Sono state tutte le risoluzioni ONU (21 per l’esattezza dal 1948 ad oggi) che indicavano la strada “due popoli-due stati” disattese e ignorate da Israele.  Sono stati ricordati i bombardamenti indiscriminati sugli ospedali, le uccisioni da parte ci cecchini israeliani di civili  addirittura dentro le chiese (è stata letta una testiminianza fatta pervenire da Don Antonio Canestri, parroco di Chiusi Scalo, che l’ha ricevuta direttamente da Gaza). Sono stati ricordati da più interventi tutti gli atti di prevaricazione, di violenza e intimidazione, gli attacchi armati, le occupzioni illegali dei terreityori palestinesi perpetrati dall’esercito israeliano e dai coloni prima del 7 ottobre, per decenni.

La segretaria del Pd di Chiusi Simona Cardaioli ha annunciato la presentazione di un Ordine del Giorno in Consiglio Comunale, con la speranza che la stessa cosa venga fatta in tutti i consigli comunali: Prima di tutto il cessate il fuoco e gli aiuti umanitari ai civili, poi subito negoziati per trovare una soluzione condivisa.

Nicola censini si è augurato che tali negoziati avvengano lì nel punto nodale: a Gerusalemme, da sempre luogo di convivenza e contaminazione tra etnie, culture e rligioni diverse. Ha citato più volte Papa Francesco, Giorgio La Pira, ma anche l’ex vescovo della Diocesi di Montepulciano, Chiusi e Pienza Mons. Cetoloni e padre Ibrahim Faltas, custode in Terra Santa (nella foto isieme a Yasser Arafat, nei primi anni 2000).

Tutti hanno convenuto sul fatto che la sinistra laica e cattolica debba riappropriarsi dei valori del pacifismo, debba ricominciare a parlarne. Andrea Valenti ha addirittura rilanciato “un nuovo internazionalismo”. A questo proposito interessante la riflesisone che ha fatto Laura Rimi, quando ha detto che sulla guerra in Ucraina, per esempio, la posizione netta assunta dal Pd fin dalle prime ore, per l’invio di armi e l’appoggio incondizionato all’Ucrana, abbia “tarpato le ali sul nascere ad una discussione che invece il popolo Pd sentiva di dover fare, rimanendone spiazzato”. Questo per esortare il partito a non commettere sul conflitto israelo-palestinese lo stesso errore. Ovviamente non sono mancate critiche all’atteggiamento del governo Meloni e di un’Europa appiattita e non in grado di esprimere una posizione propria. Un’Europa addirittura più cauta degli stessi Stati Uniti che sono da sempre l’alleato e lo sponsor più forte di Israele. E’ stata detta, da tutti gli intervenuti anche un’altra cosa: l’antisemitismo c’è, serpeggia, ed è un male da estispare, ma non si può tacciare di antisemintismo chiunque provi, anche sommessamente, a criticare le posizionie le azioni dello Stato di Israele e del suo governo, che “sta facendo ai palestinesi di Gaza e Cisgiordania, quello che i nazisti fecero agli ebrei di tutta Europa”. Lo stesso Carboni ha sottolineato come il governo Netanyahu sia un governo di estrema destra, con dentro anche frange oltranziste e ultraortodosse pericolose e tutt’altro che di orientamento democratico.

Raramente, negli ultimi anni, è capitato di assistere ad una iniziativa del Pd locale, dalla quale emergono posizioni chiare e forti come quelle emerse giovedì sera. Numerosi anche gli interventi dalla platea. Il segnale è positivo. Peccato che ci fosse complesivamente poca gente, per l’importanza e l’attualità del tema. E soprattutto che ci fosse pochissimo Pd chiusino: la segretaria Cardaioli, tre segretari di circolo (Damiani, Agostinelli e Giglioni), 5-6 tra iscritti e dirigenti., qualche esponente venuto dai paesi limitrofi, stop. Nessun consigliere comunale. Qualcuno aveva altri impegni, altri avranno avuto paura del freddo. E aver paura del freddo, piuttosto che dei bombardamenti è già un bel vivere…

P.S. Il fatto che a livello locale il Pd non riesca più a mobilitare neanche il suo corpo dirigente e attivo, su un tema del genere e in una iniziativa propria, la dice lunga sulla reale consistenza dell’attuale leadership e sul disastro che si è consumato da due anni a questa parte… Ma questa è un’altra storia…

m.l.

 

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