AUGURI A TUTTI! E SPERIAMO CHE IL TEMPO MIGLIORI…
Buon Natale e felice anno nuovo ai nostri lettori, ai nostri inserzionisti, a tutti gli amici che sostengono questo giornale.
Auguri a tutti i cittadini che si battono per cause giuste, contro l’indifferenza, contro l’intolleranza, per l’accoglienza di chi sta peggio e arriva da lontano magari per sfuggire a guerre, persecuzioni, carestie. Auguri ai nuovi arrivati che sono nuovi concittadini a tutti gli effetti. Auguri a chi non si stanca di sventolare la bandiera della Pace. A chi ripudia la guerra e la violenza. A chi chi scende in piazza contro i massacri e anche contro i femminicidi. A chi difende il territorio da colate di cemento o scelte scellerate, dalla desertificazione sociale. A chi difende la sanità e la scuola pubblica.
Auguri a chi fa il “lavoro culturale” con il teatro, la musica, la letteratura, l’arte, a chi diffonde amore per la lettura e per il pensiero critico. A chi difende la Costituzione e i valori democratici e antifascisti della nostra Repubblica.
Auguri a chi lavora anche il giorno di Natale. A chi pedala sempre in salita e contro vento. A chi non si rassegna. A chi tiene viva la memoria. A chi studia per sapere e non per arrivare. A chi preparerà pranzi e cenoni, a chi suonerà nei veglioni di fine anno, a chi da dietro le quinte lavorerà per fare in modo che si suoni e che si balli.
Auguri ai bambini e alle bambine e ai ragazzi e alle ragazze affinché, già dal 2024, abbiano un mondo migliore di quello attuale nel loro futuro. Questo, non è un granché. L’aria che tira non è molto diversa da quella di 40 anni fa, speriamo migliori:
Auguri anche a te direttore !
Auguri anche a chi in una decina di anni ha tagliato quasi 35.000.000.000 alla sanità !
Auguri anche a chi non sa parlare di altro che di fascismo e ,poi, ci perde le elezioni…democratiche !
Auguri a chi ROSICA!
Auguri a quelli che ,quando erano al governo non hanno fatto nulla ma,ora, hanno tutte le soluzioni in tasca !
Auguri a chi ha buttata 30.000.000.000 dalla finestra in tempo di covi !
Auguri a chi ha buttato 500.000.000 per i banchi a rotelle che ora sono nella discariche !
Auguri anche a quelli che hanno nominato 800 consulenti ai quali hanno dato 800 euro al giorno di rimborsi spes3 !
Auguri a chi ha buttato diversi milioni per rinnovare la stazione ferroviaria di Chiusi per poi optare per una stazione nel deserto che costerà qualche centinaio di milioni !
Auguri a tutti !
I miei auguri te li faccio comunque, te li farei doppi o tripli se mi dicessi sotto quale regime economico sono state fatte le scempiaggini di cui GIUSTAMENTE ti lamenti e come si chiama tale regime economico-politico.Forse dalla risposta che darai ti sembrerò un utopista ma credo che non bisogna mai perdere il senso della realtà.L’italia nata e sviluppatasi in questi 70 anni dal dopoguerra ad oggi è questa che vediamo oggi e che tu in parte hai colorato, e tutti ne portano la responsabilità di certo, ma quando si tratta di addossarle tali responsabilità, credo che la misura non sia per tutti la stessa.Dico questo perchè il modo che emerge dal tuo discorso è un modo che lascia intendere che le responsabilità dsiasno tutte o quasi della sinistra che ha governato il centro-nord dell’italia.Ti faccia presente che veniamo da anni di Berlusconismo al quale gli italiani si sono piegati in maniera progressiva e sottile,senza distinzione valoriale alcuna, anzi, e contemporaneamente il ”sentimento” di sinistra si è frammentato e dissolto,soprattutto perchè la sinistra ha avuto dirigenti che hanno permesso di farla frammentare e diluire.Quindi, ciò che esiste oggi è quello a cui tu fai riferimento certamente(anche se con alcune esagerazioni qualunquistiche) ma quello che ha permeswso alla fine il tutto è la forza del potere che si è propagato mediaticamente alla società,cambiandola, ed allontanandola dai suoi valori anche diversi e variegati certamente,per ridurla ad una accozzaglia senza nulla e soprattutto senza cultura politica che era ciò che i vari padroni del vapore volevano, ed oggi si trovano davanti una umanità prona e plasmabile a seconda di ciò che vogliono raggiungere i vari pupari, che poi il puparo vero è uno solo.E allora vedi che gli auguri andrebbero fatti a coloro che nella politica hanno accettato tutto questo svendendo ciò che gli era stato dato e soprattutto gli strumenti che non hanno più per riconoscere chi deteneva il valore delle cose e che aveva lottato anni per conquistarlo.Adesso siamo in discesa e certi auguri purtroppo valgono sempre di meno mentre il mio risentimento è soprattutto diretto a chi ha permesso che tutto questo si affermasse.Non si può pretendere che il nostro pensiero sia l’unico ad esistere ma la visione del problema è quella che tramite un colore bianco che ha prevalso per tre quarti di secolo si sia fermato con l’aiuto del nero non un bel rosso vivo che sarebbe stato non possibile, ma almeno un rosso che avesse portato al raggiungimento della maggioranza della popolazione verso una v9ita che si fosse prefigurata più umana e più decente. Segno è questo che nelle intenzioni e nelle prerogative di quanto contenuto nel sistema tutto questo non sia previsto. Auguri Niccolò.
Auguri di buone feste anche a lei, com l’ auspicio di rilassarsi un po’, perché tanto E’ FINITA. Questo suo intervento riporta alla memoria la storia o leggenda dell’ ultimo soldato giapponese. Meglio che si rassegni e cerchi di vivere al meglio nel contesto in cui si trova, sul quale ha pure ammesso che un’ alternativa plausibile non esiste.
Carocarlo,Auguri anche a te ! De core !
Il regime è quello IMPOSTO dal peggior presidente della repubblica,dopo SCALFARO,di nome Giorgio e di cognome Napolitano ! Regime IMPOSTO, altrimenti,venivano le destre,come poi è avvenuto,DEMOCRATICAMENTE !
I tagli pesanti alla sanità ,sono stati fatti dai vari ” fenomeni economisti ” come Monti, Gentiloni, LETTA,Renzi, il piu grande di tutti (che Iddio non ce ne mandi più) l’ avvocato del popolo ” Conte ” e Draghi ! …..risulta anche a te ? Altrimenti in cinque minuti te li guardi su internet !
Nominare Berlusconi,in confronto a questi “fenomeni “, è un sacrilegio ! Gli Italiani si sono messi a 90° con i vari ” democratici ” nominati prima ! CHE si sono messi a 90° per raccogliere 5 euro caduti, ” per caso “,per terra !
Carocarlo,bisogna farsene una ragione ! I tuoi ” amici hanno fatto chiacchiere su tutto ! Tanto fumo,niente arrosto ! Anzi hanno arrostito ,tutto è tutti ! Preparando l’ arrosto,VOLONTARIAMENTE, hanno esagerato e,oltre che in bocca , hanno messo il limone anche didietro oltre al palo ! Un giochino che riesce molto bene solamente a loro !
Per fortuna che a salvare la sinistra è arrivata ELLY !!
Errata corrige al mio intervento.Al quint’ultimo rigo leggi ”si sia formato con l’aiuto del nero,non un bel rosso vivo che sarebbe stato non possibile…”
X Giangiacomo Rossi .Mi preme rispondere prima a lei Giangiacomo dal momento che dice che ”tanto è FINITA” e che abbia assunto la veste di uno degli ultimi giapponesi a Saipan….penso lo si comprenda che l’orizzonte storico di ciò che assume lei sia diverso dal mio, soprattutto per il divenire.Si, certo sarei un visionario se pensassi che un regime del tipo di quello sovietico si potesse imporre nel mondo ma guarda caso che tutta l’etica dei paesi in cui viga il capitalismo, pardon l’economia di mercato, sia quella sostanzialmente definita che guardi all’attuale e che non si preoccupi delle sorti che verranno. In tal senso sia la mia generazione e quella sua ed anche altre sono un po’ più protette dall’economia di mercato, ma le grandi masse più giovani europee ed occidentali mi sembra che in quanto a protezione ne siano parecchio lontane nel divenire e ne siano parecchio di meno perchè soggiacciono all’esistente.La prego di tenerlo a mente: l’ESISTENTE.Questo soggiace ad un pensiero dell’etica comune specialmente quella del pragmatismo prodotto culturalmente dal capitalismo che è quella che recita che ”scomparsi noi il mondo possa avere ogni destinazione possibile e non interessa quale” anche perchè il capitalismo se cosi lo vogliamo chiamare è rivolto al profitto e non alla sopravvivenza.Ma come lei ben sà, nel mondo c’è altro e guarda caso questo altro è quello con il quale l’occidente tanto osannato si appresta già da adesso a farci i conti, se non altro come quanttà di popolazione riassunta in poli che sono diversi dal nostro.Le auguro 100 anni di vita chiaramente ma le nostre fasce generazionali probabilmente non vedranno il compimento e l’integrazione che scaturisce da tale confronto di poli ma quello che è sicuro è il fatto che dobbiamo imparare a confrontarci in un mondo che è limitato sia per risorse sia per ”portatori di verità all’occidentale” ed anche tener presente che si possa uscire dal labirinto che l’occidente ha prodotto solo se possa analizzare e vedere i problemi anche con gli occhi degli altri.” Tutta teoria” lei dira, ma senza teoria non esiste cambiamento. E se non succederà una guerra atomica- sempre possibile ma mi auguro di no- il capitalismo sarà indotto a cambiare, a perdere terreno nelle sue accezioni guida, e già i presupposti di questo si scorgono con l’emersione dei BRICS,ben poca cosa oggi ritienuta da lei quando li ha definiti ”quattro straccioni ”. Il discorso è aperto invece e non si tratta di rinverdire la diatriba Capitalismo-Comunismo e parlare dei massimi sistemi,ma quello che ho voluto dirle -e credo che lo comprenda anche lei- è il fatto che non mi sembra affatto che come dice lei sia FINITA. Nulla è finito facendo riferimento a quel famoso schema che le ho sempre sventolato davanti agli occhi ma che lei si è sempre rifiutato di considerarlo nelle sue risposte e cioè-glielo ripeto- la contraddizione fra la limitatezza di risorse, la crescita esponenziale della popolazione globale, la caduta tendenziale del saggio di progfitto. Sono questi tre argomenti e non una cavolata inventata, che fanno sì che la sua assunzione derivata dal fatto che l’impero sovietico sia caduto le faccia dire:” ormai rassegnatevi è FINITA”.A tal proposito le ricordo che quello che lei definisce l’Impero sovietico e lo si capisce dai confronti che per lei e che per altri fosse l’impero del male alla Reagan,è sorto e si è sviluppato attraverso mille contraddizioni ed anche sangue (mai pari a quello che il capitalismo ha fatto versare nel mondo negli ultimi 200 anni ) ma la dimostrazione che ha dato al mondo intero di come ci si riscatti dal medio evo e dalla barbarie rimane intatta come esempio ed anche di come ci si liberi dal servaggio coloniale.Che io ammetta le discrasie che lei dice è vero perchè nessun sistema creato dagli uomini è perfetto ma non sò se le è chiaro che i governi attuali dell’Europa in testa la Gran Bretagna, Italia, Polonia ed altri stiano percorrendo una direzione direi di ”quasi sbeffeggiamento” dell’etica e della politica di sinistra (non parlo del PD che non considero essere sinistra ma parlo più in generale).Pensa lei che risolveranno i problemi le destre alla guida dell’Europa con la subordinazione al colosso americano ed alla Nato che ci salva dall’orso cattivo e dai cinesi e da tutti gli altri? Quindi mi sembrerebbe di essermi spiegato che il problema sia sempre quello: la ripartizione della ricchezza prodotta ed in tale schema c’è chi spinge in una direzione chi per un altra contrapposta. Ho i miei dubbi che sia FINITA e mano a mano che si procede in avanti tali dubbi vengono rafforzati dall’attualità reale. Di tutto tale processo noi come generazione non ne vedremo il compimento, anche perchè il compimento in tali materie non esiste ma la direzione è quella che conta. E’ ben poco dirà lei ? Beh, io credo che il genere umano abbia bisogno- proprio per la sua imperfezione rafforzata dall’egoismo individuale e da quello generale- di molti più anni di ”decantazione” che qualche secolo.Noi non ci saremo ma operare e credere che tutto questo possa essere il futuro credo che sia un dovere di tutti il pensarlo,criticarlo, sfatando le false maschere che appunto il capitalismo mette davanti alle argomentazioni distorcendole usando comparti mediatici atal fine.Ecco perchè penso e spero che FINITA non sia, e molto serenamente le dico che se tutto questo possa sembrare utopia le rispondo che per vivere ci sia bisogno anche di quest’ultima, anzi molto bisogno visti i tempi, cosa ben diversa per me dalla religione che è ben altra cosa. Dico questo e ci tengo a sottolinearlo poichè per molte teste difficilmente pensanti spesso le due cose vengano accumulate ed accorpate senza alcun distinguo.Ma in tal caso si tratta sempre di educazione a pensare.Auguri !
Per certi versi posso anche condividere, ma il suo ragionamento contiene un ossimoro insormontabile. Ovvero, che i cosiddetti BRICS, Cina e Russia in testa, non hanno alcuna motivazione a tentare di riaffermare i modelli economici socialisti, in quanto essi stessi sono diventati i nuovi capitalisti. Pertanto, anche se dovessero un domani prendere il sopravvento sull’ Occidente, dal suo punto di vista cambierebbe poco. Sui quattro straccioni da me definiti, è inutile negarlo, fino all’ altro ieri lo erano. E hanno smesso di esserlo dopo aver cominciato a prendere parte al mercato occidentale. Il vero problema casomai è la distribuzione della ricchezza all’ interno delle singole nazioni, ma anche lì, appare palese che le disuguaglianze sono assai più marcate tra i nuovi arrivati del “club dei ricchi”. Sul come andrà, lo scopriremo solo vivendo, ma di certo il “rosso vivo” non tornerà.
X Niccolò. A te invece rispondo come segue: hai fatto per più di tre quarti del tuo discorso,anzi quasi tutto, il disegno della nuova DC. E siccome viviamo in un paese dove ”storicamente” ci conosciamo tutti, l’esempio più calzante che dimostra ciò che ho detto è il fatto che chi una volta (ai tempi della guerra fredda ma anche e soprattutto dopo) votava PCI convintamente oggi quasi altrettanto convintamente vota PD. La frantumazione delle ossa è riuscita e ne gioisce chi una volta votava DC pwerchè oggi questi votano PD ed anche coloro che grazie alla sottocultura della DC ed al trasformismo naturale e tipico di essa credono di votare a sinistra.Ecco il disegno nel quale ti prego di non accumunarmi. Auguri.
Carocarlo,è inutile dare le colpe alla DC !
Le colpe vanno date a tutto l’ arco politico nessuno escluso !
Certo che la manica di incapaci presuntuosi l’ ha messa in campo la sinistra ! MONTI, GENTILONI,LETTA, RENZI ! Non parliamo poi del peggior chiacchierone,venditore di pentolame, scialacquatore del denaro pubblico, cialtrone,bugiardo più del libro dei sogni,pericoloso, che,si presentò come avvocato degli Italiani,anche se sapeva di essere un leguleio , di nome Giuseppe e di cognome Conte ! Dio non ce ne mandi più ! Ha dichiarato di essere il più povero del parlamento solo perché riceveva un lauto e ingiusto ” rimborso spese ” che è esentasse ! ( si parla di 800 euro al giorno ,la stessa cifra che dava ai consulenti,durante il covid ).
Quindi ,Carocarlo, non bisogna dare la colpa a chi è fuori da decenni ma,a chi ha ” imparato ” fino a ieri in nome di una ” democrazia ” a orologeria !
Tu parli anche di trasformismo,giustamente, ma i signori e professori del trasformismo,sono tutti a sinistra ! Hanno vagliato in su e in giù per tutto l’ arco costituzionale senza nessuna VERGOGNA !
Carocarlo,arriverà mai una persona che riuscirà a raddrizzare questa barca ??
…….a chi ha ” imperato ” fino a ieri……
Scusatemi,………hanno vagato in su e in giù……
Mah, chi può dirlo questo se il rosso vivo non tornerà ? Io non avrei tutte queste certezze e posso essere d’accordo con lei che se tornasse non sarebbe nel modo e nella forma scaturita dalla rivoluzione del 1917, questo è palesemente chiaro.Varie riflessioni sarebbero d’obbligo però che potrebbero invalidare la sicumera di molti neofiti del capitalismo occidentale ed una di queste che magari anche se non è la maggiore fra le tante, potrebbe essere quella del pragmatismo cinese che è insito nell’etica esistenziale dei cinesi stessi da secoli e secoli,per i quali in pratica vale il detto che ”non importa se il gatto sia bianco o nero ma l’importante è che riesca a prendere il topo”.Inutile dire chi possa essere il topo se non quello immaginato da un sistema capitalista ma che agisce sotto il ferreo controllo dello stato (finchè il partito tiene beninteso e che si scontrerebbe con l’anelito alla libertà politica del pluripartitismo interno di stampo occidentale ma specchietto per le allodole in fatto di libertà).Ma i cinesi non dimentichiamolo che a differenza di noi occidentali che desideriamo dal sistema gli effetti del tutto e subito,sanno attendendere e programmano a lunga scadenza (vedi l’Africa per esempio ) e difficilmente riesco a credere che in tale battaglia siano perdenti. Ma a parte questo della presenza attuale nella storia odierna di quello che chiamiamo ”il secolo cinese”ma esistono indipendentemente da tutto quelle” tre cosette” problematiche che ho detto prima nel mio intervento e che vado a ripetere da mesi e mesi delle quali all’interno del capitalismo non si vede la soluzione se non con ulteriore restringimento e pressione economica e sociale sui fattori della produzione in primis verso il lavoro e poi la crescita esponenziale della popolazione mondiale e la caduta tendenziale del saggio di profitto.Ultimamente ne aggiungerei anche un altro che stà verificandosi nel mondo e che è il fatto del cambiamento climatico dovuto in gran parte alle attività umane ed anche questo è un elemento che affretta temporalmente la possibilità del discrimine. Siamo proprio sicuri che questi elementi insieme ad una collettività che prima era di straccioni – come lei dice- non costituiscano la molla di una spinta di un cambiamento poderoso ? Tale possibilità esiste se non altro di fronte all’ineluttabilità della stasi e della eventuale crisi globale che potrebbe sfociare anche in un conflitto globale.Quindi l’alternativa si pone come scelta obbligata, anche da parte del capitalismo stesso ed è qui che si possa misurare la sua lungimiranza e la sua volonta di esitere trasformadosi in altro,fornendo lo spazio necessario che altrimenti mancherebbe anche ad esso.Dipende tutto questo anche dalla volontà e dalla visione di un nuovo umanesimo, e queste non sono speranze di natura religiosa,ma di natura realistica e materiale,ma prima perchè queste si affermino deve essere sconfitta la tendenza alla ripartizione della ricchezza sul modo ineuguale di come esiste oggi.L’alternativa a questo non esiste se non quella della fine di noi tutti e da questo si vede che chi spera di sfangarla con ogni giustificazione obbedendo alla visione miope di uno sviluppo incessante e continuo, insistendo e pensando di salvarsi sia fuori strada ed il tempo mi sembra che lo stia certificando.
Niccolò, troppo ” ferruginoso” questo ultimo mio intervento,degno forse di un idealismo di altri tempi ? Io credo che le alternative non ci siano Niccolò a tutto quello che abbiamo detto, se non quelle della ripartizione della ricchezza,ombra che una società occidentale ha sempre costantemente cercato con ogni mezzo di allontanare…. Intendiamoci, anche le altre società con cui si è confrontata la nostra ”pretesa civiltà” non erano ”stinchi di santo” in quanto a compressione dei singoli e del sociale ,ma ragionando sul messaggio che è stato dato a livello globale,una illuminazione di quello che disse Marx mi sembra che l’abbiano fornito od almeno ci abbiano provato.Infatti disse. ”I filosofi hanno solo interpretato il mondo in modi diversi; si tratta però di mutarlo”. Forse è ancora troppo presto per pretendere questo ? Certo che ciò che affiora dalle labbra dei pessimisti e soprattutto di coloro che imperterritamente cercano di resistere al mutamento essendo sicuri di non apparire nè individualmente nè socialmente vengono fuori le parole dette da Kark Kraus:”Il diavolo è un ottimista se crede di peggiorare gli uomini ”… Personalmente la penso molto all’opposto di Karl Kraus. Auguri Niccolò !!
comunque l’articolo era solo un articolo per fare gli auguri… Come sempre dal nostro punto di vista. Mi sa che vi siete fatti prendere la mano. Di nuovo: Buon Anno…
Te,tu, hai ragione !
Avrebbe risposto un carissimo amico appassionato di belle macchine .
Io ti rispondo : ringrazia IDDIO che parecchie persone ti seguano e partecipino,anche divagando, nella lettura del tuo gradevolissimo giornale. Tutto questo per scusarmi dei voli ,vogliamo chiamarli ” pindarici ” ?
Vedi,dovresti essere orgoglioso che il tuo giornale sia seguito così tanto ,a differenze di altri giornalini locali.
Mi scuso con te e,con i lettori ! Abbiate pazienza, ci siamo anche noi rompicoglioni !!
Riterrei che ”gli auguri” avrebbero potuto riguardare più che altro le tematiche affrontate dagli intereventi,anche perchè per farli non ci sarebbe voluto un Post ma sarebbe bastato senza introdurre le materie un ”auguri ai nostri lettori” e dal momento che fai cenno giustamente anche nel post alle problematiche socio-politiche,vedi bene che il dibattito è andato sul socio-politico.Che poi prenda la mano è cosa normale….Per Niccolò ritorno a ribadire che come dice lui la ” manica di incapaci presentuosi l’abbia messa in campo la sinistra”, forse lui si ricorda male dal momento che risponde che sia inutile dare le colpe alla DC, ma è strana, proprio strana la tendenza e la visione che siano tutti euguali per lui. Per me non lo sono affatto e tre quarti di secolo di conduzione politica dei governi credo che qualcosa abbiano lasciato nel modo sia di pensare sia di vedere della gente, anche dei ceti popolari.E allora perchè sono tutti euguali quando alla fine le forze del centro destra si bilanciavano con quelle del centro sinistra ? Se lo ricorda che appunto la DC per consolidarsi nei suoi governi aveva bisogno dell’MSI che diceva di combattere solo a parole mentre poggiava anche sui sui voti ? E allora uguali a chi ? Questo è avvenuto per anni a partire dal 1948 e per certi versi anche da prima di detto anno. Oggi fanno le vergini perchè il centro sinistra non è più credibile nelle sue politiche e guarda caso a chi non ha la memoria storica questo discorso di voler rappresentare la sinistra non è più sostenibile da una maschera targata PD poichè il mutamento genetico l’ha prodotto la CULTURA DELLO SCUDO CROCIATO INSIEME AI SUOI VASSSALLI SPARGENDO INTORNO A SE IL CIBO DELL’ORSO CATTIVO DEGLI URALI,VASSALLI anche di sedicente sinistra, che hanno governato in proporzione ben oltre la rappresentanza politica dei voti
che riuscivano a prendere ( vedi PSI- PSDI-PRI e diversi altri).la loro famelicità di potere veniva lenita con pèosti di comando nello stto e nel parastato,come anche nel sindacato giallo e giallo verde.Questa storia per lustri ha prodotto il disfacimento della politica odierna ed i risentimenti verso di essa dalla maggioranza della gente, anche quella che votava a sinistra, con magno gaudio dei conservatori divenuti alle bisogna spesso e troppo spesso anche ad apparire rivoluzionari scavalcando il PCI a sinistra per poi ritornare ad essere conservatori appena si defilava il pericolo all’orizzonte della caduta dei governi e sorreggendo quindi la conservazione (PSI e Forza Italia) ma tutto questo era scontato che così fosse e sicuramente non lo era nei confronti di chi credeva di votare a sinistra(l’esempio dei paesi dove tutti si conoscono come a Chiusi è validissimo ed indicativo poichè chi era noto che votasse una volta DC oggi vota PD-e che si pensa forse che questi abbiano cambiato DNA dal quale erano caratterizzati ? Oppure si pensa che siano cambiate le condizioni e che un partito come la DC abbracciasse solo il ceto medio senza guardare alla sua sinistra dal momento che le classi sociali che la votavano erano anche di estrazione operaia e contadina terrorizzate dall’incipiente”comunismo” ? Dentro tali masse allevate a pane e governo, albergava ed alberga ancor oggi un sentimento atavico di conservazione legato ai concetti di proprietà, di difesa della ricchezza accumulata in maniera diseuguale da coloro che non l’hanno potuta accumulare perchè sarebbero stati a loro volta anche questi ultimi uguali a costoro,anche raffrontandosi come esemplificazione da chi è vissuto sempre barcamenandosi vendendo in cambio dei posti i propri consensi ieri come oggi al prete quale intermediario indirizzatore della della politica ma non solo a lui, ma anche alla ”faccia pulita” della ” silente e democratica” conservazione, al punto che pur non possedendo nulla tranne che la propria forza lavoro hanno raccolto in loro stessi tutte quelle prerogative che ritiengono tutt’ora di riversare a credito del centro-destra ed anche della vera e propria destra.E la propaganda in tale senso vediamo che serve ed accompagna le istanze,sia sul terreno della politica sociale sia su quelle del successo personale.L’atmosfera dove si vive questa è.E allora, sfatare questo equilibrio è difficile e diviene difficile perchè i giovani di oggi sono stati disillusi dalla stessa realtà dove vivono perchè di discorsi ne hanno sentiti tanti ma i fatti sono stati pochi, pochi veramente, anzi quasi nessuno se non quelli dell’arretramento delle classi sociali più esposte e delle quali la sinistra se ne sarebbe dovuta prendere carico.Oggi è di certo tardi ed infatti la destra su tali argomenti ha una prateria quasi sconfinata davanti a se e questo è indice di quanto la sinistra e chi l’ha portata avanti con detto aggettivo sia in ritardo e quindi anche in difficoltà proprio ad elaborare teorie ed a concepire fatti e realtà materiali che possano risollevarla.Quando la lotta viene vanificata dai fatti , cosa resta ? Sono stati compiuti atti ed anche fatti che si ripercuoteranno per decenni e decenni e ci tocca sentire dalla bocca dei dirigenti oggi, che loro vorrebbero condizioni migliori d’ esistenza delle classi subalterne.Beh, in periodo di auguri è normale che gli si facciano anche a loro…..E allora, proprio per questa condizione che della quale ho parlato, sono euguali le responsabilità di tale detrimento della vita ? Se accettassimo tale discorso saremmo tutti equiparati agli altri quando non è possibile che possa esistere una condizione del genere.In questo mondo dove prendiamo atto dell’uniformità culturale,dei comportamenti delle giovani generazioni che obbediscono ciecamente a quanto faccia apparire loro il sistema,è scemata verticalmente la capacità critica e resta solo una solenne avversione ed incazzatura che si rivolge e viene rivolta ad uso e consumo soprattutto contro coloro che programmavano il cambiamento e che hanno rinunciato anche a concepirlo per un piatto di lenticchie. Una porta aperta forse verso un ”fascismo” -fra virgolette- non con l’olio di ricino ed il manganello ma con il ricatto del reddito che va dalle briciole alla pagnotta ben ripiena.E gli Italiani hanno un sentore particolare che faccia odorare tale lezzo misto a profumo e che salendo sempre più in alto si trasforma via via in Chanel N.5. E’ la solita illusione sfornata per continuare a reggere le sorti di un paese di pulcinella e che di pulcinella avrebbe potuto non essere.Un paese che come sempre ho detto e scritto contiene una cultura smisurata con la quale potrebbe vivere meglio di altri e le vestigia e l’arte di tale imensa cultura, ma il cemento che la tiene insieme è l’ignoranza.
Ben detto, amico di Phill Hill……a Chiusi per non nominare le persone una volta si diceva:”chi è non lo dico ma stà davanti al Guazzini…” e spesso però non lo sappiamo nemmeno noi che qualche volta rompiamo i coglioni (io con la mia logorroicità)altri con altro.E cioè se se la cittadinanza dei lettori possa apprezzare le nostre-chiamiamole così-critiche…la gente è restia a leggere e questo mondo che noi di una certa età che abbiamo visto formarsi via via risulta semprepiù astruso e lontano a quelli che sono gli interessi individuali dei partecipanti ad una comunità.Gli interessi permangono come tali ma sono i cittadini che-evidentemente sbagliando- non ne vogliono più sapere. Forse tutto questo dovuto al senso di ”collettività” che una volta esisteva anche nelle diversità e nella eterogeneità dei suoi componenti (quanti individui ” sui generis” c’erano a Chiusi e contribuivano a formare quel chè di speciale che distingueva Chiusi stessa dai paesi circonvicini….) e pensare che tutto questo oggi non esiste più,soprattutto per gli effetti sociali della globalizzazione…ma ci abbiamo mai pensato a chi tutto questo abbia giovato e da chi sia stato promosso ? Una volta si diceva parlando del progresso scientifico e tecnologico che quest’ultimo fosse non solo una conquista dell’intelligenza umana e che avesse fatto vivere meglio le persone ma si diceva anche che la qualità della vita che avrebbe portato sarebbe derivata a seconda del contesto in cui si trovava ad esistere. Ed è questo che più ha contato e vediamo quindi che fin’ora si è rivolta spessissimo CONTRO L’UOMO E NON A FAVORE DELL’UOMO.Questo genere di discorsi occorre tenerli presente se si voglia far pesare uno spirito critico verso il sistema dove ci troviamo a vivere.Diversamente si finisce per accettare ineluttabilmente tutto e si diventa automi e stà anche qui il dovere soprattutto per chi è giovane oggi di dover e poter controbattere al formarsi delle ingiustizie.Tutto questo per dire che in un mondo dominato da chi ha e possiede questo problema non esiste perchè tale mondo è a misura dei soldi con i quali il sistema ha sempre controllato le persone.Il problema è invece per chi non ha e non possegga che dovrebbe capire di doversi organizzare e trovare forme di lotta per cambiare questo stato di cose.Oggi purtroppo è anche più difficile di una volta per ” i poveri ” perchè esistono anche dentro di tale categoria poveri con frogorifero e macchina sotto casa e poveri che nulla hanno e se vogliono mangiare vanno sempre più spesso alle mense pubbliche o della Charitas o di altre associazioni che il sistema nel suo complesso guarda favorevolmente perchè impediscono il formarsi di istanze di rivolte sociali.C’è un modo però che il sistema non può controllare ed indirizzare a suo piacimento ed è quello rivolto alla cultura ed alla formazione di uno spirito critico.Assunto progressivamente questo all’interno della propria persona,tale scalino mette al riparo dai condizionamenti e riesce a formare l’uomo ed a farlo cittadino.Oggi la politica ha perso tale processo e direzione nei confronti delle persone ed è per questo che le difficoltà della vita stessa aumentano progressivamente.
Carocarlo, la penso come te !
Tu ” parli ” come un libro aperto !
Le televisioni,I computer hanno ” desocializzato ” le persone !
Prima c’erano i bar dove la gente era libera di parlare di tutto, di scambiarsi le idee e,a volte di litigare,anche con toni asperrimi !
Oggi ci scambiamo le idee e ci MANDIAMO,talvolta, a quel paese tramite questi giornali,oserei dire ” personalizzati !
Ariscusatemi per le divagazioni ! Sono consapevole che,qualche volta, scambiamo il C. con le quarant’ ore !
Come diceva una canzone : lasciateci cantare …….
Ariauguri a tutti !!
non è questione di rompere i coglioni, tutti i commenti sono ben accetti, ci mancherebbe altro. E’ che divagando divagando si perdono i contorni e pure il nocciolo della questione. Il lettore si disorienta, perde il punto di partenza…Secondo me (ma lo dico con cognizione di causa, numeri alla mano) più i commenti sono brevi e attinenti all’articolo in questione (il punto di partenza), più vengono letti e più risultano comprensibili e quindi più efficaci e produttivi di pensiero… E’ una questione tecnica non politica. L’informazione e la comunicazione nell’era del web hanno regole non scritte ferree, anzi rigide come l’acciaio. E presuppongono modalità di approccio e di scrittura piuttosto compresse… Spesso anche gli articoli di Primapagina (che non sono commenti) risultano a molti fuori standard rispetto alle suddette modalità, quindi ostici alla comprensione, anche se la scrittura è chiara… Probabile che sia un problema di generazione. Ma se vogliamo farci leggere e farci capire, bisogna adeguare lo standard del linguaggio. E il numero delle parole. E stare al tema, altrimenti ogni battaglia è persa.
….OK !
Più sintetico di così !
Azz Niccolò, se la pensi come me mi incomincio a preoccupare….ma sono d’accordo con te quando si critica la gioventù odierna, od almeno anche una parte di questa gioventù che è refrattaria a tutto perchè è così che la vuole il sistema e spesso-purtroppo mi spiace ammetterlo- quelli più refrattari,qualunquisti ed anche più alienati, sono coloro a cui è spesso è stata data una educazione da famiglie che provengono socialmente da fasce deboli e che hanno dato il loro consenso a quella sedicente sinistra non accorgendosi delle tagliole che aspettavano i loro figli strada facendo e non avendo tempo per parlare con i figli poichè presi dalla quotidianità a produrre per livelli di reddito che desse loro una parvenza di sostenibilità.Ed alla fine se preferisci i soldi all’educazione ed alla formazione finirai sempre per fare il giuoco di chi ti comanda essendo suo vassallo e sentendoti anche libero ubbidendo alla propaganda del puparo di turno che poi è sempre il solito.E’ questa la grande illusione che il capitalismo ha immesso dentro alle persone,od almen alla stragrande maggioranza di queste.Comunque oggi è sempre più difficile paragonare ed accostare alle famiglie stesse le varie comportamentalità ma un proverbio chiarisce l’attuale condizione giovanile degli anni 2000 e lo si può recitare cosi: ” Mondo pulito ed ubbidiente: pancia piena ed in testa niente”.Ecco perchè è opinione comune che le possibilità di un riscatto sociale siano sempre di meno.Ma io credo sempre che ”se vuoi sapere come è andata a finire”, scoprirari che non è affatto finita come ti recitano i media. E questo mi dà anche forza !
X Marco Lorenzoni. Nella mia risposta a Niccolò, stà anche una parte della verità oggettiva ed anche POLITICA con la ”P” maiuscola.Non credo che tutta la verità stia dalla mia parte, sarei visionario e sciocco e pur convenendo che l’informazione si basa anche sullo studio dei tecnicismi sulla propensione del pubblico a leggere,credo che spesso quelle che vengono intese e criticate come ”divagazioni ed uscite dalle tematiche” siano ”propensioni” -uso tale termine poichè non ne trovo altri-al fatto di far risultare l’apprendimento della conoscenza consapevolmente od inconsapevolmente molto più fallace da parte di chi legge.In tal senso il cosiddetto”collegamento fra le cose, fra i fatti,secondo me dovrebbe avere priorità di esistere od almeno di essere considerato e tendenzialmente non rifiutato. Le statistiche che sempre mi ha riportato Paolo Scattoni ed anche tu Marco al riguardo del 90% della gente che quando vede periodi lunghi li rifiuta e li salta a piè pari, non depone a favore di una condizione ottimale dell’informazione,secondo me altamente condizionata dal sentimento di impegno mentale e dalla fatica di mettere alla prova la mente del lettore a seguire l’evoluzione di un discorso che parta dalle cause storiche o sociali di come si sia formata una idea, anche una qualsiasi idea della quale si parli.Questo fatto della propnsione della gente al rifiutodi leggere articoli che appaiano più lunghi del solito è quello che viene sempre frapposto come spiegazione al rifiuto, validando come ”normale” il sentimento di incompatibilità della gente e come anormale la lunghezza di un periodo.Due o tre anni fà,affrontai sulle righe del tuo giornale anche con il comune amico Raffaele Battilana questo argomento sulla lunghezza degli interventi e sulla possibilità dell’andare ”fuori tema”. Gli dissi testualmente : ”prendi il tuo orologio e verifica quale differenza nel tempo di lettura esiste fra un articolo di venti-trenta righe ed un altro di 150-200 righe e vedrai che tale differenza del tempo impiegato a leggere le due cose non è superiore ai 5 minuti ad orologio”.Ricordo che mi dette ragione ed era uno dei più ostinati su tale argomento e ricodo anche che ne rimasi un po’ stupito che uno come lui che seguiva e che aveva seguito anche la politica attiva non si rendesse conto di tale differenza e su cosa poggiasse anche la sua l’incompatibilità. Cosa significa questo? Significa che fondamentalmente esiste una grossa condizione psicologica sulla formazione del rifiuto ad impegnare la mente per la comprensione di ciò che si legga.Questa secondo me è una delle patologie-non la sola beninteso- del mondo moderno che sta contrassegnando semprepiù profondamente la nostra epoca poichè ci rifiutiamo aprioristicamente di impegnarci in una ”fatica” che possa durare al massimo 5 mimuti in più e si preferisce non affrontare la lettura e rifiutare la conoscenza delle argomentazioni e delle cause da dove provengano sia i fenomeni sia i relativi comportamenti umani.Chi giustifica tutto questo in nome di una nettezza dei concetti, di una loro sintetica e concisa spiegazione secondo il mio modo di vedere e di sentire permette l’affermarsi di quella tendenziale secchezza sia espositiva sia di ”contenuto etico e morale” delle idee che caratterizza tutta la nostra epoca e che la rende e la caratterizza come insopportabile alla conoscenza che proviene dalle cose: in pratica la conoscenza di come e del perchè anche oggi il mondo funzioni così.Detto questo e detto anche che non sia proprio uno scherzo, mi preme sottolineare cio che disse R.Daumal: ”…L’ULTIMO PASSO DIPENDE DAL PRIMO,IL PRIMO PASSO DIPENDE DALL’ULTIMO ”. Anche se pur di non fare a ritroso sempre la storia dell’umanità (e quindi è bene non estremizzare i concetti) più chiaro di cosi non saprei cos’altro dire…
Carlo, io posso vedere le statistiche relative agli articoli e commenti di primapagina. E vedo che i pezzi più brevi sono più “cliccati” e più letti di quelli più lunghi. E i post sui social telegrafici e immediati sono più letti degli articoli.. l’abitudine ai social ha abituato tutti a privilegiare l’usa e getta, l’emozione rispetto alla riflessione. E questo vale per qualsiasi argomento: dalla guerra, alla politica, dal teatro, al calcio… può non piacere a noi, ma così è. Siccome lo scopo di un giornale è farsi leggere io provo a migliorare la tecnica. Non sempre ci riesco. Ma sono consapevole che se scrivo come se scrivessi per un giornale di carta, il mio giornale on line risulterebbe inadeguato e la stragrande maggioranza dei lettori migrerebbe altrove. Perché i lettori non amano fare troppa fatica per leggere…
X Marco Lorenzoni. E’ quello che ho detto io pari pari senza debordare e che fà la fotografia della situazione.Ma questo caro Marco è il TERMOMETRO di quello che passa il convento e siccome nel convento ci stanno queste tipologie di frati allora occorre prendere atto di quell’espressione che ho usato quando ho definito una grande quantità di giovani(non tutti chiaramente e me ne guardo bene) comprendendoli nel discorso:”Mondo pulito ed ubbidiente: pancia piena ed in testa niente”.Ma se volessi essere polemico fino in fondo-ed a me riesce bene- direi che è inutile criticare se poi ci si comporta confermando,giustificando e seguendo gli andazzi, perchè quelli-gli andazzi- li ha creati il sistema, sia chiaro e non i giovani che purtroppo finiscono per esserne le prime vittime.E la società di seguito si forma con questi ultimi e mi sembra chiaro che poi non ci si possa lamentare
se la gente perde e dimentica che occorra anche la capacità critica per vivere.Ogni tanto mi viene da fare qualche riferimento a qualche scrittore, filosofo o giornalista e con questo tengo a precisare che non leggo molto ma talvolta quando leggo delle frasi che condivido le serbo nella mia memoria.Una di queste relativa a ciò che conti di più per la stragrande maggioranza della popolazione è quella che mi disse un ex funzionario governativo di quello che era il Vietnam del Nord ad Hanoi nel 2008 ben 33 anni dopo la riunificazione e la fine della guerra americana, ed in sintesi la voglio riportare a segno identificativo del tema della perdita valoriale e degli ideali,perchè parlando dei bombardamenti americani su Hanoi – noi in italia ce ne ricordiamo bene cosa furono- e della conseguente esaltazione della popolazione del Vietnam del Nord contro il nemico di allora rispetto a quell’aria che tirava nel 2008 (ben 35 anni dopo) al tempo del mio incontro,vennero fuori dalla bocca di questo vecchio funzionario le seguenti ammissioni dette in sintesi : ” per la maggior parte della gente quello che più conta è lo stomaco pieno”.Non ci si vede collegamento fra questo che ho riferito e l’aneddoto sui giovani che ho messo fra virgolette precendentemente in questo intervento sul ” mondo pulito ed ubbidiente: pancia piena ed in testa niente ?”.Eppure ”il concetto” che ne deriva lo si sarebbe potuto esprimere lo stesso senza fare tanti giri di parole e/o paragoni, ma probabilmente nella mente di chi avesse letto, dopo pochi minuti sarebbe scomparso definitivamente.L’esercizio di scrivere non è fatto per chi scrive ma è per ” dare agli altri ”.Io almeno l’ho sempre interpretata così la questione…..e non è facile almeno per me schiodarmi da tale visione.Poi può darsi che io stia vivendo una grande illusione, questo è anche probabile….ma chi può dirlo ?