DENTRO LA VIOLENZA DI GENERE CONTRO LE DONNE C’E’ ANCHE LA VIOLENZA ECONOMICA

lunedì 27th, novembre 2023 / 15:00
DENTRO LA VIOLENZA DI GENERE CONTRO LE DONNE C’E’ ANCHE LA VIOLENZA ECONOMICA
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La violenza si esprime sotto diverse forme, oltre quella fisica come sappiamo esiste quella psicologica. Le modalità con cui si può far del male ad una persona sono moltissime, se a comportarsi in un certo modo sono in tanti e se questi comportamenti si ripetono nel tempo, é normale che si cominci a parlare di un vero e proprio fenomeno. É il caso di iniziare a parlare della Violenza economica sulle donne.

Cos’è esattamente la violenza economica? Consiste nella mancata autonomia finanziaria (economica), anche all’interno della famiglia, con la donna che non ha un lavoro e un reddito proprio e neanche l’accesso al conto corrente familiare, per cui diventa dipendente dal marito-compagno-convivente.  Una condizione di subalternità obbligata.

Purtroppo abbiamo molti pregiudizi riguardanti la violenza di genere, per esempio pensiamo che riguardi solo le persone in condizioni di marginalità; invece se analizzassimo le statistiche il 74% delle donne che iniziano un percorso per uscire dalla violenza è di nazionalità italiana. La violenza economica non è ben definita, secondo ISTAT per quanto concerne le donne che hanno fatto accesso nei centri antiviolenza del territorio nazionale, 9 su 10 hanno subito violenza psicologica, 7 su 10 violenza fisica e 4 su 10 violenza economica. La violenza economica viene definita per la prima volta nel 2011 dalla convenzione di Istanbul, ricade nella categoria più ampia della violenza domestica e viene definita come qualunque comportamento di controllo di una persona di produrre e gestire il denaro in autonomia.

Continuando con i numeri, secondo l’OCSE ci sono tre macro aree che caratterizzano la violenza economica: impossibilità di acquisire e accumulare risorse finanziarie, la mancanza di consapevolezza sulle risorse finanziarie disponibili e la dipendenza finanziaria.  Ciò che precede questa tipologia di violenza è dato dal 22% percento delle donne italiane che si trova in una condizione di dipendenza finanziaria. È tanto quasi una donna su quattro; in Germania il 5%, in Slovenia il 7%, in Polonia 10%.

Dietro questi numeri vi è anche la difficoltà di riprendere il lavoro o il tirocinio dopo una gravidanza. La mancanza di indipendenza economica e questa obbligata subalternità è anche una delle ragioni che spesso costringono le donne a non interrompere una relazione, anche se questa è “tossica”, cioè oppressiva, magari violenta, non paritaria.

Quanto al tema del cointestare i beni, le statistiche dicono che oggi circa il 70% delle coppie sceglie la separazione dei beni, ciò che vorrei chiarire è che se si opta per la comunione dei beni e successivamente si riceve una donazione o eredità, questa non diventa di proprietà di entrambi, in quanto è in comunione ciò che si costruisce nell’arco dell’unione matrimoniale.

Vincenzo  Gaudiano

(Foto tratta da ladinomics.it)

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