Secondo il segretario Pd, “la mobilità non deve essere considerata solo come un mezzo di spostamento, ma come un elemento fondamentale per la mobilità sociale ed economica. L’accessibilità e l’interconnessione tra i territori sono fattori chiave per favorire lo sviluppo sostenibile. L’Umbria, quindi, deve puntare su una maggiore cura delle infrastrutture ferroviarie, oltre al trasporto su gomma”.
Bori ha evidenziato la necessità di un cambio di paradigma nei trasporti. Attualmente – ha detto – “i treni sono sottoutilizzati e il traffico automobilistico è in aumento, con conseguente inquinamento e incidenti stradali”.
Quanto alla rete ferroviaria umbra il segretario regionale Pd ha parlato di “impoverimento” sottolineando come “da diversi anni, non sono stati realizzati progetti di ammodernamento, nonostante l’esistenza di una direttrice Firenze-Roma attraverso l’Umbria”.
Il segretario regionale Pd propone una revisione del contratto di servizio tra la Regione e Trenitalia, sostituendo alcuni treni regionali e Intercity con Frecciargento o Frecciarossa, che potrebbero accedere alla Direttissima. Inoltre, Bori suggerisce l’istituzione di almeno tre coppie di Frecciarossa Roma-Milano e ritorno.
Bori fa notare che le risorse per questi miglioramenti potrebbero provenire dalla rimodulazione degli orari del servizio di trasporto pubblico locale. Tuttavia, critica “l’isolamento dell’Umbria causato dallo stop al progetto Orte-Falconara e la mancanza di progressi nell’infrastruttura ferroviaria della Foligno-Terontola”. Non u cenno da parte di Tommaso Bori alla ipotesi di una stazione in linea per l’alta velocità, la famosa Medio Etruria e nemmeno all’utilizzo della stazione di Chiusi, come aggancio all’alta velocità anche per l’Umbria. Bori ha praticamente ignorato tutte le prese di posizione del Pd del Trasimeno-Valnestore, della maggioranza dei sindaci del comprensorio lacustre.
La cosa non è passata inosservata neanche dentro il Pd.
“Lunedì a Foligno, promossa dal PD, tutta la coalizione di centro sinistra, unita a sindacati ed esperti, ha discusso di mobilità in Umbria rilanciando quella su ferro per far uscire l’Umbria dalla marginalità infrastrutturale che la sta portando ad un lento ed inesorabile declino economico e sociale. Ragionando in termini di area vasta, per l’Orvietano, il Trasimeno, la Val di Chiana e il Senese, va messo il focus anche sulla stazione di Chiusi, per l’interconnessione con l’alta velocità verso sud e verso nord, penalizzata oggi, anche rispetto a scelte positive del passato. Purtroppo tutta l’Umbria sta diventando un’area interna e il Trasimeno sta diventando un’area interna della stessa Umbria, Chiusi può essere una grande opportunità che deve essere colta”. Così scrive Alessandro Torrini esponente di primo piano del Pd del Trasimeno, che evidentemente la pensa molto diversamente da Bori e in maniera molto simile al sindaco castiglionese Matteo Burico e ad altri suoi colleghi (Panicale, Paciano, Città della Pieve).
Il Pd umbro, su questa vicenda si sta dividendo (o polverizzando), con un comprensorio, quello della sponda sud del Trasimeno con la Valnestore e Città della Pieve che guarda da una parte (a Chiusi) e il resto del partito che continua imperterrito sulla strada fallimentare degli ultimi decenni, in questo totalmente in linea con la destra al governo alla Regione.
Nel 2024 si voterà per la Regione e per il ribnnovo di quasi tutti i sindaci e i consigli comunali. Se il Pd si presenterà all’appuntamento in queste condizioni, Donatella Tesei e i suoi possono già mettere in frigo lo champagne.
M.L.
L’Umbria dal 1875 ha dovuto subire l’isolamento ferroviario in quanto Perugia Assisi Foligno Spoleto per raggiungere il nord Italia avevano perso la direttrice Firenze Roma quindi i treni per il nord Italia venivano presi alla stazione di Terontola tramite dei treni che a spola funzionavano tra Foligno e Terontola, una cosa che oggi sarebbe inconcepibile ripetere con Chiusi, Creti Mantallese o Rigututino la stesso sistema è inconcepibile, perché? Perché tutti possiedono un’automobile e questo sistema di mobilità è anacronistico e perdente. Cosa si deve fare viceversa? Si debbono attivare dei Frecciarossa per il territorio interno umbro e altri Frecciarossa per i comprensori di Chiusi Orvieto e Orte , senza imporre cose che oggi sarebbero di scarsa appetibilità; come per la popolazione della regione venire a Chiusi sarebbe di una violenza non accettata quindi di sicuro fallimento. Ho più volte esposto questa teoria: voi toscani non dovreste litigate dove fare questa ipotesi di medio Etruria vi fate solamente del male. Ripeto tre coppie di Frecciarossa per tutta l’Umbria, tre coppie di Frecciarossa per Chiusi Orvieto e Orte; questa è la migliore soluzione; viceversa la medio Etruria sarà fonte di contrapposizioni senza ottenere quello che voi desiderate.
In tale diatriba si sente la presenza e si scorge la FAGLIA che potrebbe dare all’Umbria ed alla bassa Toscana il ” De Profundis”,e non ci dimentichiamo che grazie a quella genia che l’hanno governate sino a ieri – e genia compartecipe a pieno titolo dei fallimenti sulla linea del RIFORMISMO PRODIANO- che lo facevano apparire come la ricetta con la quale si poteva ” amministrare la diversità”.L’abbiamo vista e pagata quale sia stata tale diversità,ma non mi dilungherò oltre poichè l’ho detto tantissime di quelle volte tali da diventare supernoioso.Qui cari cittadini,siamo in presenza di un grande ”Puparo” per il quale la politica ci ha condotto davanti alle urne in maniera silenziosa e ci ha creato tutte quelle condizioni tali da far accettare alla gente comune tutto quanto era stato già programmato non tanto dalle singole persone ma dai vertici supremi legati alla politica parlamentare della sinistra. In tutto questo ci includo a pieno titolo anche coloro che oggi dentro a quel partito vorrebbero fare i bastian contrari di fronte ad esigenze dei territori che si profilano davanti a tutti noi. Ma non è solamente nei confronti del dilemma dell’Alta Velocità che dico questo ma nei confronti anche di scelte come quella della Sanità dopo che abbiamo visto tutti dove stia andando a finire,cioè nelle mano dei privati per chi se lo possa permettere e per coloro che non se lo possano permettere gli viene detto praticamente e tacitamente di ciucciarsi le dita.Allora, vi sembra che tutta questa genia sia una genia attendibile posto che la destra i suoi interessi li ha sempre fatti nella maniera di dare adito alla prevalenza del privato sul pubblico seguendo ciò che il proprio disegno fedifrago comandava ? La responsabilità politica una volta tanto se la devono prendere costoro che hanno guidato la sinistra e che sono stati ligi alle direttive dei vertici come adesso appaiono ligi alle scelte seguendo le stesse direttive ed idee della destra nel modo che non esista differenza sulla natura delle scelte perchè si è automaticamente costruita una specie di attività di ”intelligence” con la quale come ho gia detto di giorno si assista ad una diatriba che ci faccia vedere che vi siano ”uomini contro” e di notte si vada a rubare i polli nel pollaio insieme alla faina.Ed oggi verrebbero ad autoriciclarsi sperando di portare avanti la linea che potrebbe prevalere alla prossime elezioni ? Sono questi che criticano il renzismo oggi quando prima gli hanno dato l’assenso perchè dovevano costruire fiutandone le istanze il loro futuro di carriere che li avrebbe portati a livelli superiori di comando, emminenze grige di questo paio di……. (non posso essere scurrile e chiedo venia).I giuochi probabilmente ormai sono tutti fatti cari lettori ed assisteremo al colpo finale della daga che scenderà su coloro che volevano cambiare il sistema ed invece il sistema ha cambiato loro, ma….probabilmente mi dovrei correggere perchè il sistema non ha cambiato loro perchè loro nella ”loro essenza” sono stati sempre tutto questo, astuti ma non troppo per poter scorgere quali fossero le vie per la scalata politica e sociale,combattuta allo strenuo perchè di concorrenza dentro casa ce l’avevano eccome, perchè si dia il caso che nelle loro scelte originarie e di base, politiche e personali insieme,l’interesse loro prevaleva e non l’interesse della base che dicevano di rappresentae. Oggi, questi sia da una parte sia dall’altra delle loro pseudo -scelte politiche dovrebbero tutti riflettere, tenere conto della situazione alla quale hanno soprattutto loro condotto l’Italia dicendoci che le ricette sarebbero state vincenti,prendendosi anche la responsabilità politica di quello che è sorto in conseguenza delle loro poitiche che si potrebbe chiamare anche fra le tante cose ”Movimento 5 Stelle’ al quale anche il sottoscrito ha dato il proprio consenso,arrabbiato ed imbelvito che la sinistra fosse ridotta così allo stremo in maniera tale da apparire ” la nuova DC”.Ed allora facciano mea culpa e si tolgano di mezzo facilitando per davvero l’interesse dei territori coinvolgendo la gente su scelte che oggi sembrano irrinunciabili per lo sviluppo dei territori che dicono di difendere, mentre una gran parte di loro si rivolge a destra ed inevitabilmente al renzismo che attende con la rete tesa che i pesci caschino nella rete a decine e decine di migliaia.Nelle rete della destra ci sono già cascati, come è stato per Terni e Perugia ed una gran parte dell’Umbria,mentre adesso il pescatore fiorentino che manovra le menti eccelse di questi quaqquaraquà della politica,con l’occhio lungo fornitogli dalla storia del suo partito allora sì che amministrerà la diversità ed andrà ancorpiù sotto la coda ai poveri costretti a rinunciare anche alle medicine.Ma ci vuole una scienza superiore per capire che questi sono ”IL SISTEMA” ? L’alternativa a tutto questo ? Cari lettori non c’è più, chi ha dato ha dato.Sembra quasi di assistere alla barzelletta del capo dei pirati che incita i suoi sul ponte della nave ad assalire una nave passeggeri dicendo alla ciurma : ” miei prodi andate, distruggete e bruciate,portate cose, donne e gioielli sul nostro galeone che divideremo il bottino !!”.I pirati eseguono l’ordine del loro capo, vanno, assalgono, bruciano e riportano il bottino sul ponte e lo pongono ai piedi del loro comandante con l’occhio bendato.Di fronte alla ciurma festante volavano in cielo bende copriocchio, uncini, cappelli, bandiere nere sventolanti con la morte dipinta e lui con un cenno di ”calma” rivolto alla folla festante sotto di lui dice: ”adesso miei prodi rispetterò quello che ho detto e divideremo IL BOTTINO !! E così’ facendo si china e prende un secchio che aveva ai suoi piedi ed incomincia a gettarlo verso la ciurma urlando: ”Un secchio di merda a te, un altro secchio di merda a te ed un altro a te !! ”.E’ una barzelletta ma poi poi mica tanto….ed allora voi che siete sul ponte scordatevi che questi divideranno il bottino con voi, il bottino è riservato a loro; pochi uomini nel passato di quel partito l’avrebbero fatto tale gesto e quello che sarebbe volato non sarebbe stato ”il bottino”(inteso come merda) ma giustizia,giustizia sociale ed umana, progressiva e sicuramente a pannaggio dei meno abbienti.E la storia se la vedete bene è quella che questi uomini loro sono stati emarginati ed eliminati in modo che non dessero fastidio.E questi sono i risultati, una genia di affamati contornati da cani rabbiosi che pensano a radunare il gregge e che vi chiedono anche il consenso su questo.A voi l’onere, l’onore od il disonore di fornirglielo.Ho raccontato una barzelletta che si adatta a tali casi e condizioni,ma secondo me in questi frangenti l’unica cosa da fare è quella di aderire ad un Comitato che già esiste per la valorizzazione della Stazione di Chiusi non badando a coloro che ”incischiano e rimestano”dentro la politica di quel partito per prendere tempo e fare il doppio giuoco al fine di non arrivare a nulla nel campo delle decisioni.La politica locale è piena di tutti questi ”supervisori” in odore del mantenimento del proprio ruolo ,in cerca sempre del piccolo potere in vista di quello più grande. Come vedete le ”patologie della politica” sono molto estese e secondo me è cosa migliore trovarsi di fronte ad un bastian contrario lucido e responsabile dei programmi che ha in mente chè invece di combattere contro i mulini a vento come faceva Don Chisciotte della Mancia che non raggiungeva mai il proprio scopo..Il mondo è pieno di questi che guardano ”al proprio” poi se ci scappa anche un pochino a quello degli altri ma in modo tale da non dare adito” a cattivi pensieri” verso chi osservi, perchè l’etica è quella dell’osservare dall’alto ciò che si svolge e prendere posizione o non prenderla a seconda di quello che convenga…a Napoli la chiamano ”Frittura”. Il nostro Comitato per la valorizzazione della Stazione di Chiusi che ha raccolto in 3 settimane 2500 firme e si avvia per arrivare a 5000 fra i paesi circonvicini a Chiusi credo che possa essere utile giuocando un ruolo che può spiazzare profondamente e velocemente l’indirizzo velenoso di tali vertici e delle sue maschere,anche quelle maschere che giornalmente raccomandano ai giovani di non firmare per aderire a tale comitato.Questi cari Cittadini sono tutti uguali ed hanno ricevuto premi dalla politica e soprattutto premi che riguardano la sistemazione all’interno dei posti da ricoprire.Secondo voi quando dispensavano a destra ed a manca direttive e pensieri valoriali di ”sinistra” erano attendibili ? Non sarà una battaglia facile ma chi ha firmato per tale comitato almeno ci vuole provare a cercare di cambiare linea che non è solo linea di strada ferrata, ma linea politica chiara e consapevole contro i falsari che purtroppo per condizione e per volontà abbondano.solo in tal modo potremo deare un contributo alla giustizia, sfrondando dalle frasche l’albero che fa nascere ai suoi piedi erbacce spesso saprofite.
Questa condizione di divisione all’interno del PD è da farsi risalire alla mancanza di un pensiero unico, rivolto a portare l’Umbria SUD fuori dal pantano in cui versa. E’ necessario mettere da parte i campanilismi, per portare allo svluppo una zona da troppo tempo lasciata in dietro: la direttrice Perugia-Città della Pieve, lungo il suo tracciato dopo San Sisto si incontra il carcere, che assolutamente non possiamo considerare atto per
il lavoro e lo sviluppo. Dunque necessita valorizzare tutta la VAL NESTORE ! LA SOLUZIONE AV A CHIUSI PORTERA’ VANTAGGI PURE A QUESTA AREA INTERNA DEL TRASIMEO. iIl PD regionale bene fa a rivedere i suoi progetti per la viabilità ferroviaria.
Caro Gennaro Forlano,il PD si trova in queste condizioni proprio per non aver avuto un pensiero unico come dici tu. Chiediti allora il motivo, perchè se non te lo chiedi il problema non si risolve ad un certo punto del percorso, perchè domani riaffiorerà.Oggi affiora per l’AV domani per altro come è affiorato per la Sanità,ecc.ecc..Allora per non rientrare nella solita diatriba faccio una riflessione che è quella che occorra partirte dalla realtà ed essere pragmatici tenuto conto delle condizioni in cui versano i due territori confinanti e con quanto si profili all’orizzone.Ce lo diceva Gramsci e non è materia questa da risviluppare perchè ormai è cosa assodata ed è altrettanto cosa assodata che parecchi adepti del PD non ne vogliano tener conto e si rizza spesso loro la pelle divenendo pollina per l’insopportabilità di certi discorsi.A loro- capito- si rizza la pelle a noi invece nemmeno quella dovrebbe rizzarsi perchè le istanze che la sedicente sinistra ha tentato di immettere nei suoi giochetti di rispolvero elettorali nei paesi circonvicini hanno un preciso contenuto, non solo a Ciittà della Pieve od in luoghi come Chiusi,ma in tutta la Toscana, l’Umbria e l’Italia intera.? Rifletti quindi sulla loro capacità a comprendere certi problemi,che sono poi alla fine quei problemi che li hanno portati a questi punti in cui si trovano, ma continuerebbero anche ad alzare la voce col ”Si, però” tipico di coloro che alla fine sperano di mettertelo sotto la coda…. Allora, siccome io di questi che sposano tali teorie della ”convenienza dell’area del Trasimeno” non mi fidavo prima e non mi fido tutt’ora,perchè dimostrazione del loro operato l’hanno data a cominciare da Città della Pieve e dell’Ospedale Fantasma di Villastrada ed anche di altro e siccome occorre ” partire dalla realtà che dicevo prima” come il progressivo restringimento dei servizi della stessa sanità che sarebbe stato il contrario di quanto dicevano,allora credo che non si debba più portare all’ordine del giorno il discorso sull’affidbilità perchè per misurarla e trarne le conseguenze passerebbero altri 40 anni nei quali il mondo in tanti settori và avanti e nello stesso tempo la gente si ciuccia le dita,con la costante che loro come fascia politica rimarrebbero al loro posto ed anzi incrementerebbero l’allargamento delle fasce partecipative delle loro politiche verso altri dello stesso identico stampo.E’ un aria che si respita questa, un aria generale che porta di sicuro al loro defenestramento,altro che come lasci intendere tu alla ”presa di coscenza” delle parti più di sinistra e più vicine all’interesse pubblico, cosa che verrebbe fatta e messa in atto quando già i buoi sono scappati dalla stalla. Quindi, il dilemma”Che fare” è un dilemma di tutta attualità e non è davvero facile ad essere risolto se non con ”Gruppi di Pressione” apolitici e distanti dalle loro macchinazioni, gruppi di cittadini che non pongono bandierine alla loro politica come finalmente si stà odorando a Chiusi solo in certi ambienti però,ma con la mobilitazione progressiva di una opinione pubblica che esca dalla tana dove è stata costretta dopo anni ed anni di silenzio e faccia sentire finalmente la voce. Di questo hanno il sacro terrore,solo di questo perchè altro non lo temono, tant’ evvero che non disdegnano come vedi confluire nel ”modus pensandi” di chi adesso regge le sorti della Regione Umbra,riuscendo talvolta a gettare fumo riguardante le popolazioni che le aree di servizio esprimono.E allora, l’unica cosa da fare è quella di mobilitarsi tutti quanti in maniera organizzata per dire a lor signori-tutti e nessuno escluso-come disse il diavolo a coloro che erano stati messi nell’inferno con la mer.. fino al collo : ”il secolo di ricreazione è finito, tutti in ginocchio”.Pensiamo forse che possa essere questa una tattica controproducente ? Cosa c’è stato di più controproducente della politica espletata e portata avanti consapevolmente da lor signori per anni ed anni ,dell’affidameto di incarichi con i metodi clientelari che dicevano di dover combattere ? Ecco perchè può sembrare qualunquistico il mio pensiero ma di fronte ad un apparato prima di ogni altra cosa ”immorale” perchè non ha fatto negli ultimi 20-25 anni l’interesse vero della gente ma è solo servito a procurare posti e prebende, oggi si stanno organizzando rivoltando la frittata affinchè i soliti che hanno pagato prezzi assurdi della loro costrizione economica, continuino ad avere fiducia non nei fatti che non ci sono mai stati, ma solo nelle loro parole.Ecco perchè qualche volta mi è venuto l’insano pensiero di apporre alla tomba di mio zio a San Donato di Moiano delle barre di ferro onde evitare che esca dal feretro, scenda in basso e chieda il conto a diversi,ma poi ho lasciato perdere perchè a nulla servirebbe….Ma lo comprendo anche da me che i tempi sono quelli che sono e non si può pretendere di paragonare le pere con le mele, ed ecco il motivo per il quale diventi ragionevole il solo modo di farli riflettere che è quello di mettere in forse la loro politica.Il Comitato deve servire ad essere uno strumento ragionevole per cambiare andazzo.Comunque anche se mala tempora currunt mi sembra giusto che ci si voglia provare,senza illudersi e senza farsi abbindolare ed avvolgere da gente che interessata a far arenare ed invalidare tale istanza che il Comitato rappresenta a Chiusi e dintorni ce n’è anche troppa, e che ha sempre guardato al fatto di operare per il benessere sociale infilandosi ”distrattamente”e consigliando strategie affinchè l’acqua ritorni sempre al solito mulino.
Caro lei, non faccio la filippica, faccio parte del COMITATO E RACCOLGO LE FIRME, a quelli che firmano, non chiedo la tessera… vado dritto all’obbiettivo.
Per il Sig.Trecchiodi. Mi spiega per cortesia il motivo per il quale Trenitalia che effettua un servizio pubblico pur essendo una Spa partecipata, per effettuare le fermate per le quali essa stessa ha sborsato milioni di euro per attivare la struttura di accoglienza di tale servizio (marciapiedi, ascensori ecc. ecc) debba richiedere soldi pubblici alla Regione dal momento che sono soldi di tutti ? Quale discrasia permette questo atteggiamento verso un servizio che fino a prova contraria è pubblico perchè soddisfa interessi pubblici e si serve dell’uso delle strutture sul territorio sia del materiale rotabile sia di tutto il resto che sono state pagate dai cittadini italiani ? Non metto le mano avanti attendendo la sua cortese risposta ma non mi dica per favore che tutto questo dipenda dalla natura giuridica di Trenitalia e cioè da una società di capitali perchè allora entriamo in altri campi che condurrebbero ad altre considerazioni, fra le quali le possibili scelte che potrebbero derivare dalle decisioni delle fermate che ripristinate o meno potrebbero rappresentare una merce di scambio decisionale a breve termine fra l’instaurazione di una nuova stazione in linea e la concessione di tali fermate. Uno zuccherino ai territori che potrebbe essere tolto e ripristinato in ogni momento soprattutto unilaterlamente,purchè i territori favoriscano la decisione di spesa che è già nell’intenzione della politica e quindi una cosiddetta ”politica di scambio dò ut des”….Quindi se ho ben capito il suo ragionamento scritto, lei sarebbe contrario all’edificazione di una nuova stazione per i motivi non solo di contrasto che porterebbe fra aree ma anche -mi sembra di capire- per una dispersione assurda di soldi pubblici.Già se così fosse il suo pensiero potrebbe essere accettabile in una visione di poter risolvere l’isolamento in cui si trova adesso il territorio ma il fatto della spiegazione che ”tutti oggi abbiano una macchina” come lei dice o del trasporto su gomma del pendolarismo mi sembrerebbe una cosa non tanto risolutiva delle questioni.Mi sembrerebbe però che la politica fino ad oggi la possa pensare un po’ diversamente da lei in quanto forse per strategia politica abbia mostrato un irrigidimento se non venissero risolti certe problematiche relative alle fermate del Frecciarossa ed abbia sempre conservato nel suo ”think tank” l’immagine mai abbandonata della stazione in linea.Allora, mi chiedo: di fronte a quanto emerga, la politica che ha tale atteggiamento nei confronti dei territori, rappresenta essa stessa un problema oppure sono io che ho una visione distorta e quasi certamente incompleta ? Perchè semmai la mia visione di incompletezza esisterebbe perchè mi chieda diverse domande che potrebbero essere quelle che una società di capitali nel proprio schema di logicità non si possa porre e sarebbero quelle di come risolvere con tre Frecciarossa al giorno la frequestazione turistica della Val d’Orcia patrimonio dell’Unesco, delle aree dove sono piscine termali e delle ultime scoperte archeologiche avvenute a San Casciano dei Bagni, di Chiusi e del suo Lago e della Necropoli Etrusca ed il Labirinto di Porsenna ed anche di altro come quello del Trasimeno e del tanto decantato cibo mediterraneo delle nostre colline che rappresenta soprattutto il cosiddetto ”Buen Retiro”.ecc. ecc. Immagino che non siano argomenti e problematiche facili a risolvere ed anche immagino che il campanilismo se viene applicato a tali problematiche faccia scivolare in basso la risoluzione dei problemi ma le rinnovo il fatto che il nostro territorio che prima era al centro di tutto stia progressivamente e velocemente scivolando in una sorta di abbandono generale tale che possa anche far pensare ad atteggiamenti molto pragmatici della politica verso tali problemi, nella fattispecie che possa destinare all’abbandono di certe aree oggi considerate marginali al proprio sostentamento e preferirne altre molto più dotate dal punto di vista industriale, della logistica e della distribuzione della ricchezza e della conseguente redditualità, come il Chianti Fiorentino, La Vald’Elsa e destinare a polo atto a ricevere rifiuti industriali di smaltimento i nostri luoghi che subirebbero così un ulteriore degrado. Grazie della sua cortese risposta.
Certo Forlano è così’ che si fà, anch’io raccolgo le firme ma la ” filippica” -ci tengo a dirlo- non è verso di lei ma è verso coloro che in quel partito hanno rappresentato posizioni diverse perchè secondo loro le risoluzioni che si raggiungono riguardano lo spazio che dicono loro ci ”debba essere per tutti”,come un supermercato dove ognuno ci trova quello che gli serve e così facendo dicono di amministrare la diversità e danno spazio a quelli dei vertici che hanno bisogno che la gente pensi in quel modo per poi decidere loro come cercano di fare,ma non concludono un bel nulla…. e la gente giustamente li punisce come stà facendo.Ma è sempre poco….
Se non sbaglio, Aponte, dovrebbe aver acquisito Italo. Sarebbe il caso di rivolgersi a lui per la fermata a Chiusi. O non è una ” rotaia ” percorribile ?