TRASPORTI E ALTA VELOCITA’, CONVEGNO PD A FOLIGNO: BOCCIATA LA STAZIONE IN LINEA, MA CHIUSI NON E’ NEI PENSIERI DEGLI UMBRI
“L’Umbria e l’Europa: quale trasporto ferroviario per lo sviluppo”. Se ne è discusso lunedì 17 luglio a Foligno, in un incontro organizzato dal PD regionale e dal PD della città della Quintana, presenti amministratori e dirigenti politici del Centrosinistra sia quelli ex che quelli attualmente in carica. Tra questi ha spiccato la presenza della ex Presidente di Regione Maria Rita Lorenzetti, oggi definitivamente prosciolta da ogni addebito giudiziario. Un convegno dal quale è emersa con chiarezza una volontà unanime: il secco no ad ogni ipotesi di Stazione in Linea o Media Etruria che dir si voglia. “Le stazioni già ci sono: Chiusi e Arezzo”. Un messaggio chiaro a quanti anche dall’interno del PD accarezzano da tempo l’idea di una nuova stazione da costruire lungo il tratto ferroviario che da Chiusi corre su verso Arezzo. Farneta sarebbe la località scelta dai sindaci del nord Trasimeno, spalleggiati dal segretario perugino Cristofani, mentre il PD lacustre in alcuni suoi atti ufficiali, dice no alla Media Etruria e parla della necessità di realizzare almeno su gomma il collegamento della Perugia-Chiusi, attraverso la ristrutturazione dei 12 chilometri della strada del Fornello tra Piegaro e Moiano.
Messaggio anche all’Assessore Regionale ai trasporti Melasecche, che non più tardi di qualche giorno fa aveva rilasciato una dichiarazione dove sosteneva “che sì ancora non si è scelta la località, ma la stazione in Linea va realizzata”. Fino a qualche tempo fa, l’assessore sosteneva che di Stazioni in Linea ce ne volevano due: la prima verso Orte, in stretto contatto con il suo collegio elettorale, chissà perché. Peraltro quasi sul finire del convegno l’assessore regionale si è materializzato, entrando silenzioso in sala, tra lo stupore dei tanti convenuti. Invitato a dare un suo contributo alla discussione, si è riservato però di farlo ad altra occasione.
Per il resto le soluzioni proposte per risolvere l’annoso problema dell’isolamento dell’Umbria e soprattutto di Perugia, dal resto d’Italia e dell’Europa, sono state varie. L’apertura del dibattito è toccata alla segretaria del PD di Foligno Maura Franquillo, che ha sottolineato come la città ferroviaria e il tessuto produttivo siano state da sempre un’unica cosa. Ora la città ha perso la sua centralità così come l’Umbria, alludendo con ciò al malgoverno regionale: entrambe stanno scivolando indietro. A partire proprio dalle infrastrutture vecchie che rendono il trasporto pubblico sempre meno competitivo. Vannio Brozzi già Amministratore unico di FCU, ha ricordato a tutti “che il trasporto su ferro è il più economico e il più ecologico”. Denunciando però con forza lo stato del trasporto in Umbria. “Perugia – ha evidenziato Brozzi – nei tempi di percorrenza verso la Capitale è ferma sostanzialmente al 1997, quando per raggiungerla, si impiegavano ben 2 ore e 38 minuti. Oggi, 2 ore e 20 minuti”. Insomma una miglioria quasi irrilevante, se la si confronta con le migliorie ottenute per le altre città italiane ed europee. Quello che però è emerso chiaro, è che bisogna trovare le possibili soluzioni a questo annoso problema, all’interno dei tracciati attuali: quei due giganteschi giri dell’orto, rappresentati dalla Perugia, Foligno, Orte, 120 chilometri; e dal percorso Perugia, Terontola, Arezzo, 85 chilometri. Percorsi certo che si possono velocizzare con tanti miglioramenti, magari come qualcuno nel dibattito ha ventilato persino riesumando i vecchi Pendolini, che per i percorsi così tortuosi, sarebbero gli unici ad abbassare i tempi di percorrenza. Ma dell’ipotesi di raggiungere Chiusi – 35 chilometri appena da Perugia – per poi prendere l’Alta Velocità in entrambe le direzioni, ancora non se ne parla. “Settantacinque milioni all’anno costano i trasporti ferroviari in Umbria – ha sottolineato sempre Brozzi – e Melasecche pensa di risolvere il problema proponendo e sognando una tratta nuova come la Ponte San Giovanni -Terni, che costerebbe ben 175 milioni di euro. Per trasportare chi? Si chiede sarcasticamente l’ex Amministratore FCU. “Metropolitana di superficie certo, ma ci vuole il doppio binario, affinché possa risultare efficace. I sogni dei 200 chilometri all’ora che coltiva Melasecche, con le linee attuali non sono possibili”. Per Melasecche è noto “la stazione in Toscana non serve agli umbri”. Quindi Chiusi non è nei suoi parametri.
Forse però l’assessore non sa che i binari di Chiusi distano dal confine umbro appena cento metri. In Umbria si continua a parlare d raddoppio della Orte-Falconara e della Foligno-Terontola… Della necessità di riportare i Frecciarossa a Chiusi, ha parlato anche la capogruppo in Regione Simona Meloni, che ha sottolineato come sia stretto il binomio tra infrastrutture e sviluppo, ma che ci sia un rischio reale che le risorse del PNRR, l’Umbria le perda. Così come non si riesce a capire che fine abbia fatto il Protocollo d’Intesa tra Marche e Umbria. Il Presidente dell’associazione “Ultimo Treno”, Alessio Trecchiodi, si è espresso anche lui con nettezza contro la stazione Media Etruria, poi ha accennato all’ipotesi di costruire una linea ad alta velocità che attraversi tutta l’Umbria, bocciando l’ipoiest Chiusi: “a noi perugini di Chiusi, non ce ne frega nulla”. Il Segretario Regionale Pd Tommaso Bori, che ha apprezzato la presenza dell’Assessore Melasecche, ha affermato la necessità di costruire da parte del PD, un progetto di profondo cambiamento per l’Umbria, e di farlo camminare sulle gambe della gente: “Altrimenti non si torna a governare”. Dunque un appello “a farla finita con il campanilismo, perché bisogna chiudere la stagione delle Destre al governo della Regione, che tanta emarginazione sta portando”.
Renato Casaioli
Per me Chiusi non sta nei pensieri degli umbri e neanche nei pensieri dei toscani !!
Parto da un presupposto. Ci sono delle priorità che non si possono privatizzare e devono avere, per scopo, il benessere di tutti : Sanità, telecomunicazioni ( telefonia ),poste, autostrade e ferrovie.
Non sta ne in cielo ne in terra che un azienda di ” servizio pubblico ” dica quanto ci date per far fermare i treni in una località! Questo è stato detto dalle FS ! ….dobbiamo coprire i costi,la fermata di Chiusi-Chianciano terme non copre i costi quindi o li coprite voi o niente ! Non bisogna girare intorno all’ ostacolo ! Questo è stato detto !
Per me,è inaudito ! È prepotenza pura !
QUESTI signori preferiscono buttare qualche decina di milione di euro per fare una stazione nuova in posti dove oltretutto bisogna creare tutti i sistemi di trasporto e Viari!
Cose da pazzi !
Non si è voluto fare nulla per Chiusi ! C’era un presidente del consiglio che stava a due passi,un governo ” amico ” e nessuno prendeva in mano la situazione !
Spero che l’ insuccesso non venga addossato al nuovo governo !
Qualcuno avrebbe questo coraggio ?
Mi trovi d’accordo Niccolò con quanto dici,ma come vedi adesso le questioni che prima riguardavano l’interesse sociale venivano portate avanti dalla sinistra che poi ha dato un suo forte contributo alla privatizzazione ed alla trasformazione in gestione privata dei trasporti e di altre aree di servizi.Adesso, sembra che le cose si siano invertite,e dal momento che non sono al governo del paese reclamano ” la giustizia sociale” e non si sono acccorti del baratro dove è sprofondata l’Italia con tutte le sue nefandezze che si è portta dietro.Per essere intellettualmente ligi alla verità, comunque ti avviso che ”le privatizzazioni” sono state sempre richieste dalla destra che ne ha fatto un suo cavallo di battaglia per anni ed anni e spero non mi dirai che sbaglio, perchè l’etica della destra è stata quella che ”il pubblico non funzioni mentre il privato invece funzioni”.Questo è stato il dualismo di un paese che è stato governato da una sinistra annacquata al punto di mascherare le proprie radici ed istanze democristiane nella politica che hanno fatto annacquare ogni riforma nata seria poi poi divenuta una torta dove il privato affondava il coltello. Oggi le conseguenze di tutto questo ( quindi di una politica di destra sostanzialmente che ha privilegiato l’imprenditoria privata a scapito di quella pubblica è stata assunta a modello ed i cittadini che chiedevano servizi sociali se la sono presa fra le chiappe e non solo ma che ha rapinato soldi pubblici a iosa dandoli alle aziende private perchè i governi sono stati ricattati sull’occupazione dalle grandi imprese(Fiat per dirne una). ”O mi dai ciò che chiedo e di cui ho bisogno oppure licenzio” ed a tale richiesta sia la destra che centro sinistra hanno abbassato il capo giungendo ai compromessi che i CDA delle aziende private auspicavano,mentre nel contempo si riempivano le tasche delle liquidazioni dei dirigenti e agli operai lasciavano le briciole cadute dalla loro tovaglia. Questo è stato voluto dalla destra e permesso anche dalla sinistra che sinistra non era perchè ormai si parla di 30 anni ed il PD è stata una creatura voluta dalla visione riformista dei vari Prodi e Veltroni che hanno secondo me fatto più danni della grandine, danni politici innanzitutto e poi anche danni economici derivati da quelli politici e l’italia è stata fermata nel suo progredire e ti dirò di più che progredire l’italia l’hanno fatto le classi meno abbienti e non senz’altro gli investitori industriali che spesso si sono rivolti alla finanza per tesaurizzare ed investire i loro profitti,lasciando la base industriale improduttiva per anni. Allora, se le cose stanno così è bene che la sinistra od i suoi rimasugli riflettano sul veleno che gli hanno lasciato e permesso di ingurgitare e si organizzino per un contravveleno che impedisca di ripetere l’errore perchè la politica del centro è stata la più deleteria per il semplice motivo che agli occhi ed ai cervelli della sinistra è passata come istanza di sinistra.Questa è la fotografia vera della situazione e ricordati Niccolò, che c’è una funzione sociale storica nella storia d’Italia di ciò che il centro ha rapresentato e che ancora rappresenta anche oggi rafforzandosi ed è quello di dover spezzare le ossa alla sinistra.La storiella è semplice e non è tanto astrusa a capirsi ma i primi a capirla dovrebbero essere coloro che hanno dato il loro consenso ad un partito mascherato che a 360 gradi avrebbe dovuto curare gli interessi dei deboli mentre chi l’ha creato e sostenuto,consapevolmente sapeva bene dove dover andare a parare.E così le cose sono passate ed arrivate a questi punti dove siamo adesso , ed ora i poveri sono in aumento,sono oggetto di indagini ed intervste televisive mandate in onda in ogni telegiornale facendoci vedere la gente in vacanza al mare che spende per ricrearsi e per mangiare e per gli apericena mentre ancorpiù i loro figli saranno destinati a ciucciare.Ma se tali poveri non imparano la lezione sarà una ciucciatoia infinita,molto più di quella dei padri.E la destra sotto questo aspetto è quella che spiana la strada a detto percorso e adesso che ha conquisato il potere politico non aspettiamoci che sia la tanto declamata ”destra sociale” alla Meloni che prevarrà perchè se pensiamo questo dovremo fare i conti con la cruda realtà che ci aspetta.
Carocarlo. È vero che la destra voleva le privatizzazioni ma, chi le mise in atto fu la sinistra per mano del ” genio ” PRODI insieme a Draghi che fu definito dall’ ultimo presidente della Repubblica non pilotato ,Cossiga,un ” vile affarista a servizio della Goldman & Sachs !
Fu privatizzata la Sip che fu prima scarnificata per essere poi ridata allo stato come carcassa !
Fu smembrata l’ Iri che era un gioiello da 15.000.000.000.000 di lire l’ anno !
Fu “regalata ” l ‘ Alfa romeo alla Fiat che la ridusse ai livelli della francese Simca.
Fu svenduta la Cirio a Cragnotti,insieme al banco di Roma…..te ne potrei rammentare altre decine ! Ti ripeto ,la destra voleva le privatizzazioni ma,non le svendite a parenti e amici !
Furono fatte decine di società apposite e a queste furono ” vendute ” società ex Iri e li infilati tutti i fedeli della sinistra !
Se ti ricordi fu svenduta la BNL a Paribas perché d’ Alema decise di non farla comprare al MPS, e sarebbe stata la salvezza della banca di Siena,volevano farla comprare alla Unipol ( la famosa frase : abbiamo una banca ) !
Comunque ne parleremo un altra volta !
Fatto sta che Chiusi,a quanto pare,perderà la fermata dei Freccia Rossa e buona notte suonatori !!
Carocarlo un noto personaggio diceva : l’e tutto da rifare !
Caro Niccolò, non ti devo insegnare nulla ma le fermate del Frecciarossa le ripristinano quando vogliono e Trenitalia lo sà bene e lo sà bene anche il Governo e trovo giusto il ragionamento che fai- e questo dovrebbe far aprire gli occhi a coloro che hanno sin da subito tifato PD -che riguarda la richiesta divenuta LECITA una volta fatta la trasformazione in società di capitale e cioè conseguentemente a tale fatto quella di poter pretendere dall’ente pubblico interessato dei soldi per poter ottemperare alle fermate. Ulteriormente quindi se Trenitalia Spa decidesse di ripristinare le fermate cosi la gente avrebbe modo di sapere che adesso paga di tasca propria le decisioni dei vari CDA in tal senso delle partecipate.Mi sembra chiaro il giuochetto oppure ai beoti che hanno approvato tali decisioni e le conseguenze dovremmo fare il disegnino ? Da una parte soldi pubblici introitati che si trasformano in soldi privati ai tanto osannati ”customer care” .Cosa vuol dire tutto questo, ci pensiamo oppure no ? Che l’Alta velocità è stata creata con soldi pubblici, soldi quindi dei contribuenti, e adesso una azienda privata(una Spa) partecipata dallo Stato si avvale sia del materiale rotabile, delle stazioni, di tutta una logistica strutturale per fare profitto con le strutture pagate con i miei ed i tuoi soldi e ripartirlo verso i soci e perdipiù decide di intervenire in settori facendo formare gli utili dei bilanci tenendo sotto pressione il lavoro e tagliando servizi che prima lo stesso lavoro produceva.Se tu lo chiedessi a qualcuno di tali signori che con il loro voto hanno supportato consapevolmente tutto questo ti risponderebbero in due modi di cui il primo è quello che ho già espresso sopra e cioè del pubblico in rimesa e del capiale privato in guadagno e successivi dividendi ed inoltre che la tecnologia come elemento innovativo è chiamata a sostituire il lavoro umano e che quindi dove servivano prima 100 persone oggi ne servono 50-70 : è l’automazione bellezza !Allora, chi difende la ”famelicità” del capitale privato per adempiere a tutto questo percorso ha le sue ragioni oppure si avvale di una legislazione sul controllo pubblico dei beni dello stato che dimostra far acqua da tutte le parti e per questa è chiamato ad invocare la cessione al privato di beni pubblici in modo che questi ultimi funzionino? E tutto questo badate che si svolge contemporaneamente fuori da ogni controllo sociale dove a decidere tutto questo è la politica che usa il concetto di Riformismo per metterlo sotto la coda ai poveri e nemmeno tanto nascostamente rimpinguare i conti bancari dei ricchi o di fasce di popolazione che non hanno problemi a sostenere prezzi e prestazioni per le quali le classi subalterne si dovrebbero fare ulteriori buchi alla cintura.Tutto questo Amba Aradan è stato fatto di concerto fra centro destra e centro sinistra coinvolgendo da una parte coloro che il capitale privato non disdegna come suoi adepti(i ramoscelli di natura democristiana di destra) ed il centro sinistra col PD in testa che da una parte dice di difendere il sociale ma dall’altra dà il suo assenso affinchè tale politica scorra liscia come l’olio,fregandosene perfino se i territori da esso amministrati(vedi bassa Toscana) rischino ancora di più di ritrovarsi nella cacca in un prossimo futuro. E questo anche perchè chi ha programmato tale strategia è stato eletto nottetempo da 160 sindaci di tutta la Toscana che per pararsi il tergo hanno annuito a tale globale strategia ormai invalsa in una grande quantità di settori dove di certo chiamano a raccolta i sindacati per far apparire di avere l’ascolto sociale ma tale orecchio è pieno di cerume.Questa è la rovina vera dell’italia e credo che purtroppo non siano le iniziative democratiche di un popolo imbelle che si sforza di formare i Comitati a fermare tale macchina asfaltatrice che ad ogni momento ti fà vedere la sua faccia possibilista e piena di istanze e prerogative democratiche per la consultazione della gente mentre dall’altra ha già deciso in accordo anche con le opposizioni in un regime di perfetto scambio ”dò ut des” in nome dell’amministrazione delle diversità.quesat è la democrazia alla Prodi che tant successo ha avuto per più di 30 anni e che anche adesso và per la maggiore con questo Governo come del resto andava con quello di Draghi. Ed il popolino in mezzo che crede che si salverà in qualche modo.Caro Niccolò, non è più questione a questo punto di destra o di sinistra ma dovresti riconoscere che la visione che ho sempre affermato e cioè che quella che la formazione culturale delle coscenze che ha effettuato ” l’Oltre Tevere” nella società italiana ” è viva e vegeta e lotta insieme a noi ” ed al popolino appare come una grande e possibile alternativa quando invece costantemente cela nei suoi panni e nelle sue intuizioni una politica che fà formare una grande fascia di popolazione che la spinge a credere alle favole, a cominciare da quella della vendita del Paradiso se vivrai come dicono loro. E allora mi dici co’ sta gente ndò c…. vai ? Tutti i popoli, tutte le nazioni hanno questo e per natura umana dicono che non sia possibile rinunciare a pensare a ciò che ti promettono ma guarda un momento i popoli dove la laicità storicamente si è affermata con concetti ormai non più estirpabili. secondo te, campano meglio oppure campano peggio ? E se il Paradiso c’è per noi, perchè per loro non ci dovrebbe essere o viceversa ? Niccolò, sono anche loro grande parte di una barzelletta che ci fà abbracciare a noi popolo le politiche che noi crediamo siano di sostegno alle fasce compresse e del terzo mondo quando fino ad oggi abbiamo sfruttato quei popoli, li abbiamo smembrati per poi procurare che salgano sulle zattere ed attraversino il mediterraneo in cerca di una vita migliore.La finisco subito ma per rimanere nell’attualità che riguarda soprattutto la guerra mediatica rivolta verso di noi dalle principali fonti mainstream, che un bel libro uscito qualche mese fa dal titolo ” Come l’Occidente ha provocato la guerra in Ucraina” di Benjamin Abelow prende in esame inconfutabile la conseguenza delle ragioni che ho sopra espresso,insieme ad un commento di Noam Chomsky-reputato da tutti il più grande linguista vivente- che dice che tale opera presenta analisi che dovrebbero essere decisamente più conosciute”.Se avrete pazienza di leggere vi vorrei fornire di una parte dell’introduzione di detto libro: ”Chi è il vero responsabile del ritorno della guerra in Europa?Secondo il mantra della narrazione occidentale dominante,c’è un solo ed unico colpevole: Vladimir Putin,novello Hitler,che avrebbe invaso l’Ucraina senza alcuna motivazione,se non quella di un violento e sfrenato espansionismo. ma è lecito porsi ulteriori dubbi.In realtà secondo lo storico americano Benjamin Abelow,sono gli Stati Uniti e la Nato ad essere i principali responsabili della crisi Ucraina.Attraverso una storia trentennale di decisioni politiche sbagliate e di provocazioni,iniziate durante la dissoluzione dell’Unione Sovietica,Washington ed i suoi alleati europei hanno posto la Russia in una situazione considerata insostenibile da Putin e dal suo Staff Militare.Senza giustificare l’aggressione di Mosca o scagionare i leader russi,in questo libro agile ed estremamente leggibile, Benjamin Abelow dà voce ad autorevoli analisti politici degli Stati Uniti-tra questi John J.Mearsheimer,Stephen F.Cohen,George F.Kennan,Douglas Mc Gregor-per mostrare in modo chiaro e convincente come l’occidente abbia innescato il conflitto Ucraino,mettendo i propri cittadini ed il resto del mondo di fronte al rischio reale di una guerra nucleare. ”Come l’Occidente ha provocato la Guerra in Ucraina” guarda con lucidità sotto la superficie degli eventi recenti permettendo ai lettori di comprendere le ragioni più profonde, ma troppo spesso mistificate e taciute,della tragedia in corso,e fornisce nuove intuizioni su come il conflitto potrebbe essere risolto.” ”Il mio obiettvo non è difendere l’invasione ma spiegare perchè è avvenuta.La maggior parte dei cittadni occidentali ha sentito una spiegazione unilaterale e semplicistica di come è nata questa guerra.Ovvero che l’Occidente è tutto buono e la Russia è tutta malvagia.Cerco di pareggiare quel conto.La verità può essere dolorosa,ma è comunque essenziale,perchè se non diagnostichi correttamente un problema non sarai in grado di trovare una soluzione”. Questo è quanto riassunto dalla pubblicazione che invito tutti a leggere,che nulla c’entra con il Frecciarossa e la Stazione in linea beninteso,ma l’esistenza e la fotografia di tali discrasie si ripercuote anche su come viene amministrata la politica di casa nostra e su come la gente sia portata all’accettazione di quanto venga proposto,non vedendo che invece si è ”massa di manovra” che alla fine tutto accetta anche se le conseguenze poi alla fine si riversano contro noi stessi.Per far questo i partiti che dovrebbero essere la diretta espressione delle idee dei cittadini remano per far formare tale ” massa di manovra” costituita dai cittadini stessi e renderla inerte alle ragioni ed alle pulsioni consapevoli dell’interesse pubblico,tracciando la strada affinchè il privato prenda progressivamente forza e si affermi sul pubblico, cosa che stà già avvenendo non lentamente,per poi alla fine scagliarsi contro chi vorrebbe mettere-secondo loro-limitazioni alla libertà sociale.tutto questo si è realizzato quando un partito abdica a quella che è la sua missione, ma si sà che tutto questo passa per l’aborrizione dell’ ”ideologia” nemica acerrima ed evocata sempre da chi di questo se ne avvale.Siamo al punto che l’uno spinga affinchè le cose vadano in una certa direzione e l’altro sommessamente ed in silenzio le lasci passare,salvo poi appunto dopo insorgere avverso la situazione che si è procurata.I cittadni che sono nel mezzo debbono saper reagire e l’unico modo è far sentire la loro voce,che è quello che questi riuniti nel potere più di tutto temono.Altra cosa non c’è.E allora come diceva qualcuno :”al lavoro ed alla lotta ! ”.
Carocarlo. Hai toccato un tasto poco intonato ! La guerra in Ucraina l’anno voluta gli Stati Uniti ed i soliti noti !
Ora ” tutti ” premono,su suggerimento degli Stati Uniti, di far entrare l ‘Ucraina nella Nato. Lo sai che vorrebbe dire ? Che entreremmo tutti in guerra perché è nelle regole della NATO aiutare un paese del patto in guerra !
Ieri l’altro la vice presidente degli Stati UNITI ha dichiarato pubblicamente che le guerre sono utili per arginare l’ aumento demografico !! Cosa che affermano anche : Kill Gates, quel delinquente di Soros,bildemberg,Rotchild e il nuovo ordine mondiale !
Se riesco ad allegare la dichiarazione te la mando.
Scusate ” l’ hanno voluta loro “….
Come un tasto poco intonato ? Io sono straconvinto che la ragione della guerra l’abbiano provocata gli Stati Uniti d’America perchè tale strategia corrisponde perfettamente a quanto hanno fatto nella loro storia nei confronti di tutto il mondo loro per la quale si sono fregate le mano che Putin sia stato costretto ad intervenire.La Russia di Putin è stata improvvisamente oggetto di sanzioni che poi sono amentate nel tempo a partire dalla guerra in Irak ed in siria cosa che gli stati uniti consideravano una passeggiata ed invece nella loro idea imperiale l’hanno preso sotto la coda….Il pericolo per loro è stata sempre la Russia sia quando c’era l’URSS con il comunismo sia dopo per succhiargli le risorse e metterci le mano sopra per alimentare la scarsità e costituire la sicurezza strategico-politico-finanziaria dell’Occidente.Quindi contro Russia e Cina e la loro campagna è stata sempre una campagna CONTRO spandendo in mille modi il concetto che la Russia potesse invadere l’occidente e soffocare la sua libertà. Dimmi quando ha provato ad invadere l’occidente ma gli americani sono cresciuti con tale idea e l’hanno coltivata sempre che poi è sempre la solita questione della ”libertà” come la pensano loro. the countrty of freedom, tutto il resto o sono vassalli o stati canaglia che non si piegano ai loro trattati commerciali. Credo che si sta pian piano formando un asse mondiale che unica Cina, India, Russia,Sud Africa ed altri contro lo strapotere storico americano che potrebbe condurre ad una guerra su vasta scala e dio non voglia anche nucleare.la legge è una ed è qualle che chi ha il potere mondiale in mano(l’occidente a guida nato e stati uniti d’America) non lo molla e non lo baratta con politiche che potrebbero segnare la loro disfatta ma tengono a fare ogni cosa pur di preservarlo.Questa è la situazione e l’Ucraina in questa visione è l’ultima delle vittime, il bastone comandato da Washington e da tutto l’Occidente per assestare colpi alla Russia e l’opinione pubblica Italiana- -invio di armi a parte- credo che sia schierata con tale idea.Come vedi siamo sempre noi Occidentali a decidere anche per altri.Purtroppo oggi nel palcoscenico del mondo noi occidentali siamo i soli protagonist ed i soli spettatori.Questa è la realtà.