IL M5S DELLA TOSCANA IN APPOGGIO AL COMITATO PRO STAZIONE DI CHIUSI. IRENE GALLETTI DICE NO ALLA STAZIONE IN LINEA E RILANCIA IL CENTRO MERCI

IL M5S DELLA TOSCANA IN APPOGGIO AL COMITATO PRO STAZIONE DI CHIUSI. IRENE GALLETTI DICE NO ALLA STAZIONE IN LINEA E RILANCIA IL CENTRO MERCI
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CHIUSI – Il Comitato Pro Stazione di Chiusi-Chianciano trova un endorsement importante sul fronte  politico regionale, lato Toscana. “Sposiamo le ragioni del Comitato per la valorizzazione della stazione di Chiusi-Chianciano Terme, chiedendo la riattivazione delle fermate del Freccia Rossa, ma anche la rinuncia al progetto di una nuova stazione in linea per l’Alta Velocità, che sarebbe uno spreco inutile a discapito di investimenti più importanti per il territorio”. Ad affermarlo è Irene Galletti, consigliera regionale e coordinatrice toscana del Movimento 5 Stelle, che annuncia “una mozione per chiedere al Consiglio Regionale di esprimersi per il ripristino delle corse e per l’accoglimento delle richieste del Comitato.

Per la consigliera regionale bisogna “ripristinare le corse dei Frecciarossa, potenziare i treni pendolari, rilanciare il progetto del centro Intermodale Merci e migliorare le connessioni ferroviarie tramite il raddoppio con elettrificazione della linea Siena-Chiusi, trasformandola in una metropolitana di superficie tra Chiusi e la Valdichiana. Ma anche realizzare collegamenti stradali più efficienti verso l’Umbria e con i territori limitrofi, magari tenendo conto dell’intermodalità degli spostamenti a servizio dei locali e dei turisti. Sono queste le priorità per il territorio”.

Le parole di Irene Galletti per noi di primapagina sono musica. Le posizioni che esprime sono infatti quelle che da queste colonne portiamo avanti da anni. E che adesso costituiscono in buona misura anche la piattaforma rivendicativa del Comitato sorto a Chiusi, ma che ha già trovato e sta trovando adesioni in tutto il comprensorio a cavallo tra Umbria e Toscana.

Piuttosto netta la posizione di Galletti anche in merito alla fantomatica stazione in linea: “Spendere milioni di euro per spostare l’alta velocità su una nuova stazione in linea nel nulla, per guadagnare solo qualche minuto di tempo, appare come una follia perché probabilmente lo è, oppure perché si tratta di un progetto a servizio di interessi che poco hanno a che vedere con i reali bisogni della popolazione locale. Questo spreco di soldi deve essere scongiurato, impegneremo il Consiglio regionale ad esprimersi chiaramente con una mozione. Almeno i cittadini potranno giudicare, carte alla mano, quali forze politiche sono davvero dalla loro parte e quali perseguono interessi diversi dai loro.” E anche questo è  un tasto su cui abbiamo pigiato spesso: chi gioca a favore e chi gioca contro Chiusi contro il territorio e contro una stazione che patrimonio e risorsa per un’area vasta e non di un solo comune.

Sulla stessa linea di Irene Galletti anche Bonella Martinozzi, Coordinatrice M5S per il territorio senese, M5s che ha da poco lasciato la coalizione di maggioranza a Chiusi: “La stazione di Chiusi Chianciano Terme è sempre stata un punto nevralgico della mobilità ferroviaria, la sua posizione territoriale, confinante con l’Umbria, centrale rispetto ai paesi della Valdichiana senese e facilmente raggiungibile anche da San Casciano dei Bagni, Radicofani e i paesi della Val d’Orcia, rende Chiusi l’unica soluzione fattibile per le fermate dei treni ad Alta Velocità.” Per Martinozzi “Le soluzioni proposte dal Presidente Eugenio Giani o dal consigliere regionale Stefano Scaramelli sarebbero un inutile spreco di denaro pubblico, che potrebbe e dovrebbe essere impiegato per la riqualificazione della viabilità ordinaria. Come Movimento 5 Stelle – sottolinea Martinozzi –  anche nel Consiglio Comunale aperto, abbiamo ribadito la nostra opposizione ad una stazione in linea e chiesto il potenziamento dell’attuale stazione, non solo per quanto riguarda le fermate dei treni ad alta velocità, ma anche degli Intercity e dei Regionali Veloci, che quotidianamente vengono presi dai numerosi pendolari dei nostri territori.”

Il M5s rilancia dunque anche l’idea del centro Intermodale Merci. Il 29 aprile scorso, mentre a Panicale si teneva una iniziativa del Pd del Trasimeno e della Valdichiana proprio sulla questione trasporti (fu in quell’occasione che la segretaria Pd di Chiusi Simona Cardaioli annunciò la decisione delle Fs di tagliare la fermata del Frecciarossa a chiusi), su primapagina tornammo sul tema, parlando della battaglia che  in Campania, precisamente ad Ariano Irpino, M5s e Pd stavano facendo insieme per portare a compimento un’opera simile. Un centro intermodale merci come quello che avrebbe dovuto sorgere a Chiusi-Città della Pieve e che è rimasto incompiuto.

Proprio ieri, Giuseppe Conte, leader nazionale dei 5S,ha detto testualmente che l’alleanza organica con il Pd è “fuori luogo” , ma su progetti concreti e singoli temi si può fare e si possono fare battaglie comuni. Ecco qui, sulla stazione, sulle fermate del frecciarossa, sui collegamenti stradali e ferroviari, sul centro merci…una battaglia comune si potrebbe fare. Molti la stanno già facendo, litigando anche un po’ su metodi, procedure e primogeniture, ma nella sostanza con buona unità di intenti  e determinazione. Manca il Pd. Che ancora tergiversa e si nasconde.

Ma al Pd, che i sondaggi danno ancora sotto al 20% sul piano nazionale e che nelle ultime settimane ha clamorosamente perso (in qualche caso ri-perso) le elezioni amministrative anche a Siena, a Pisa, a Massa, a Terni, quanto conviene nascondersi e tergiversare?

M.L.

 

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