I BRONZI DI SAN CASCIANO SENZA STAZIONE PER VENIRE A VISITARLI. LA SINDACA AGNESE CARLETTI CHIAMA I PARLAMENTARI A SALVARE FERMATE E INTERCITY A CHIUSI

I BRONZI DI SAN CASCIANO SENZA STAZIONE PER VENIRE A VISITARLI. LA SINDACA AGNESE CARLETTI CHIAMA I PARLAMENTARI A SALVARE FERMATE E INTERCITY A CHIUSI
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SAN CASCIANO BAGNI – Ieri sera, 26 giugno, su Rai Storia (canale 54) è andato in onda un bel servizio sul “Santuario ritrovato” a San Casciano Bagni e su quei bronzi che possono far concorrenza ai due giganti di Riace… Sono più piccoli dei due guerrieri greci, ma sono di più: 24. Tutti di pregevolissima fattura. “Sono il nostro tesoro” ha detto qualche giorno fa la giovane sindaca, ricevuta dal Presidente Mattarella per l’inaugurazione della mostra che li espone per la prima volta al pubblico, al Quirinale a Roma…

Presto i bronzi e gli altri reperti etrusco-romani rinvenuti al Bagno Grande torneranno a casa, cioè a San Casciano dove il Ministero ha acquistato un palazzo cinquecentesco, quello dell’Arcipretura, per realizzarvi un apposito museo…Il  rogito è già stato stipulato.

Nell’occasione della firma sugli atti da parte del Ministro Sangiuliano, e dell’apertura della mostra al Quirinale, Agnese Carletti ha detto la sua anche sulla soppressione delle fermate del Frecciarossa alla stazione di Chiusi: “Spero che tutti i parlamentari di maggioranza senesi e toscani, presenti ieri in un momento così importante per la nostra comunità, si ricordino anche che per rendere raggiungibile San Casciano dei Bagni occorrono scelte precise da parte del Governo e di Ferrovie dello Stato sulla stazione di Chiusi – Chianciano Terme; e che siano accanto a noi Sindaci della Valdichiana Senese nella battaglia per la conferma delle fermate dell’Alta Velocità, per il ripristino delle fermate Intercity soppresse, per la valorizzazione della nostra stazione e più in generale della mobilità pubblica nel nostro territorio.”

Ovvio che la cancellazione delle fermate e di alcuni IC importanti e molto utilizzati da chi vuole arrivare in questo territorio per turismo, proprio nella prima estate dopo la grande scoperta archeologica di San Casciano, è una pugnalata alla schiena di quelle statue e un colpo basso per tutto il sito del Bagno Grande che, anche senza i bronzi, momentaneamente altrove, già richiama centinaia di visitatori…

Fa bene la sindaca sancascianese ad alzare la voce e a farsi sentire, in questo momento è la prima cittadina della Valdichiana che ha più visibilità e più notorietà. E ha fatto benissimo a non citare neanche di striscio la famigerata Stazione in linea, parlando SOLO della stazione di Chiusi-Chianciano. Una  presa di posizione che va nella direzione giusta, nella direzione che auspicavamo in altro articolo (sempre sullo stesso tema): togliere di mezzo la bufala e concentrare gli sforzi per riavere le fermate dell’AV e gli IC soppressi alla stazione di Chiusi, superando l’impasse generata dalla speranza (vana) di inserirsi nella partita della stazione in linea con l’opzione Tre Berte-Salcheto. Il fatto che i sindaci della Valdichiana l’abbiano prevista nel Piano Operativo Intercomunale non significa che non possano cambiare idea (anche in forza dell’evoluzione degli eventi: le spinte per gli altri due siti Rigutno e Creti-Farneta, l’alluvione in Emilia Romagna che consiglia cautela, la nascita di un comitato contro che in pochi giorni ha raccolto 1.500 firme e sta aumentando la propria mobilitazione…).

Se i sindaci cominciassero a prendere coraggio…

m.l.

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