STAZIONE IN LINEA O STAZIONE DI CHIUSI? CREPE NEL PD… L’EX SINDACO DI BASTIA UMBRA D’ACCORDO CON LE RAGIONI DEL COMITATO
GIA’ RACCOLTE 1.500 FIRME. BANCHETTI IN TUTTI I COMUNI…
CHIUSI- La battaglia del Comitato pro stazione continua. La raccolta firme con i banchetti di sabato e lunedi a Città della Pieve e Chiusi è a quota 1.500 sottoscrizioni e altre iniziative sono previste nei prossimi giorni a Cetona, San Casciano, Chianciano, Sarteano, Tavernelle…
Intanto il fronte del NO alla stazione in linea si allarga. Registriamo a tal proposito un commento apparso su primapagina, sotto l’articolo in cui si riportava una risposta dell’assessore regionale umbro Enrico Melasecche. Commento rilevante perché l’autore è un esponente noto del Pd umbro e per di più di quell’area dell’Umbria che non ha mai guardato con favore allo scalo di Chiusi, anzi ha spesso orientato le scelte regionali in altre direzioni.
Parliamo di Vannio Brozzi, ex sindaco di Bastia Umbra, ex consigliere regionale e anche ex amministratore della FCU (Ferrovia Centrale Umbra). Brozzi definisce l’ipotetica stazione in linea Medio Etruria “una grande cavolata”, dietro cui ci sarebbero “interessi forti, interessi indicibili”. Quanto all’ubicazione della stessa il giudizio è ancora più tranchant: “pensare che gli umbri accettano l’ipotesi Creti-Farneta è davvero demenziale”.
Secondo Brozzi “l’attuale linea può servire molto bene Chiusi e Città della Pieve, tutto il resto è fuffa”. Quindi anche l’ex sindaco di Bastia sposa la causa pro-stazione di Chiusi-Chianciano Terme. Un messaggio ai naviganti e anche al suo patito, che finora, tranne qualche sindaco dell’area lacustre (Castiglione del Lago e Panicale), non è riuscito ad andare oltre il NI…
Anche ai banchetti per la raccolta firme il popolo Pd sembra bloccato da paure ancestrali (di cosa, di chi?) e per lo più passa e va. Molti vorrebbero firmare perché condividono la battaglia, ma non lo fanno perché la linea del partito è un’altra e temono di creare malumori. Qualcuno in realtà la firma e la faccia ce la mette. Ma ancora si tratta di una minoranza rispetto al corpo organizzato ed elettorale del Pd.
Certo il Pd della Valdichiana senese e tutti i sindaci della Valdichiana senese (compreso all’epoca Bettollini ,che pure si è adoperato non poco per valorizzare la stazione di Chiusi ed è il sindaco che ha portato il Frecciarossa) hanno deliberato di inserire la stazione in linea a Salcheto-Tre Bertte nel Piano Operativo dell’Unione dei Comuni. E firmare per il NO alla stazione volante sarebbe una sconfessione di quell’atto.
Però, dato che il governatore della Toscana Giani si è espressamente speso per l’opzione Rigutino, che l’assessore regionale Baccelli non ha mai fatto cenno all’ipotesi Salcheto, che l’Umbria punta su Creti-Farneta, e della stazione in linea tra Chiusi e Montepulciano non ha mai parlato e non parla più nessuno, forse il Pd farebbe bene a uscire dall’imbraca e a sgomberare la mucca dal corridoio. “Abbiamo provato a mettere sul tavolo una opzione che premiasse il nostro territorio, non è stata presa in considerazione. Le tre opzioni sono meno convincenti, quindi noi diciamo che la stazione in linea NON SI DEVE FARE e si deve puntare sulla valorizzazione delle stazioni esistenti di Chiusi e Arezzo”.
Questo secondo noi dovrebbe dire adesso il Pd di Chiusi e della Valdichiana. Che poi è quello che dice anche Vannio Brozzi del Pd umbro. Non sarebbe una sconfessione, ma una presa d’atto,con decisione conseguente.
In questo modo il Pd potrebbe rientrare in gioco e uscire anche dall’isolamento in cui si trova a livello locale. La facilità e la determinazione con cui la gente ha firmato e continua a firmare la petizione del Comitato sia a Chiusi che a Città della Pieve, per il Pd suona come le trombe del nemico alle porte. Deve solo scegliere se stare con la gente e con chi difende la stazione di Chiusi come risorsa di tutto il territorio o farsi assediare e trattare da nemico.
m.l.
”Molti vorrebbero firmare perchè condividono la battaglia ma non lo fanno perchè la linea del partito è un altra e temono malumori”. Ma ci si rende conto del valore di tale affermazione oppure appare cosa del tutto normale agli occhi dei lettori ? Sicchè una cosa che si ritiene giusta non si avvalora e si và alla fine a pesare per quella che al contrraio la combatta ? Ma posto che sia vero ciò che esprimi- e vero credo che lo sia- mi domando: ma che pensiero comune sia questo ? E’ un pensiero che l’unica parola che lo possa definire è quella che delimita una condizione da schiavi.Ecco, forse ”schiavi” è l’unica parola che sia estremizzata si, ma poi poi mica tanto e quasi quasi la si giustifica…come fosse una situazione normale. E se è normale come affermi allora la cosa e la riflessione non si ferma qui e viene da chiedersi se anche qui nella democratica Toscana la gente è piegata da una pressa mafiosa alla quale giocoforza si sente di sottostare,perchè mafia non è solo sinonimo di omertà e sassi in bocca, ma è sinonimo più che altro anche di ”dò ut des” nel senso che anche se le cose che chiede il potere siano ingiuste per il territorio poi un occhio di riguardo a battaglia finita per te caro cittadino ci sarà ma solo ci sarà se voterai come ti dico io e compreso e misurato sarà il tuo comportamento che assumerai di fronte a tali problematiche,quindi fai attenzione”.. Ma allora, semprechè le cose stiano in tal modo e cioè che tanti riconoscono la bontà dell’iniziativa ma remano contro, mi chiedo che tipo di segnale sia questo e di che natura sia ed anche credo sarebbe cosa giusta chiedersi da parte di tutti il perchè sia così.E allora quando ci si ripiena la bocca di parole come mafia, camorra, interessi sporchi raggiunti sopra la testa della gente, riguardo a quanto storicamente ed anche adesso stia succedendo al sud (anche oggi hanno arrestato un ex-Presidente di Regione Calabria tanto per cambiare…) mi sembra di capire che l’aria proprio tanto diversa non sia fra nord, sud, centro….O mi sbaglio io, se i cittadini sarebbero per una opzione ma ne scelgono un altra per timore ? Ed il timore in questi scambi -lo si sappia- è solo di un colore ed è quello che domani ti posso ricompensare con posti, assunzioni ed incarichi in base a quello che fai oggi.O sei con loro o contro di loro,una terza via,anche critica spesso non esiste e non pesa. E allora come la chiamiamo questa realtà e questa aria che spira da tali comportamenti indirizzati e spesso corroborati anche dal complesso mediatico che tenta di offuscarne il peso e che li fà sembrare roba da comportamenti normali e giustificati da un labile nel tempo pensiero comune ? Si Marco,(in questo caso non ce l’ho con te tengo a precisare perchè hai riconosciuto l’importanza di tale battaglia ormai da anni) ce l’ho anche con il complesso mediatico che all’interno del significato di cui tutti si riempiono la bocca con la parola ”Libertà ed inviolabilità del pensiero” si tenta di far passare idee che pur riconoscendole giuste si tenta di oscurare e di rimestarci intorno affinchè ne venga estratto ciò che serve a deviare ciò che può essere il risultato finale lecito e che tutti si attendono.Dico questo perchè credo che a talune persone- e non le nomino-che non sono solamente ” color che son sospesi con i loro NI” piaccia solo pubblicare i pezzi che ritengono opportuno pubblicare poichè da loro condivisi e non portando a conoscenza di altri il pensiero altrui e validando cosi -almeno loro credono- l’influenza ”del loro pensiero” rivolto al pubblico che legge.Trovo che questa sia una condizione che contenga degli aspetti subdoli dei quali non piaccia parlarne e tutto ciò che non si è solo manifestato a partire da adesso ma che così è sempre stato,la dice lunga di fronte a quali tentativi anche fraudolenti i lettori siano esposti e dico questo perchè se si faccia conoscere solo una parte della facciata di una medaglia e non se ne voglia parlare dell’altra metà,vuol dire che siamo di fronte ad un tentativo di insabbiamento della conoscenza.In grande e su tale terreno si guardi all’esempio Ucraina… Questo è palese e giusto che venga detto,anche perchè non ho mai sentito nessuno che a tale cosa che ho adesso espresso abbia in qualche modo replicato nella cosiddetta battaglia delle idee.Si tratta in fondo anche di una condizione di rispetto vero e proprio e ciò che viene creduto essere furbizia non depone affatto a favore di chi non ha piacere a sentire e vedere l’altra faccia della medaglia.Le cose e le storie e le condizioni sono concatenate, talvolta inscindibili le une con le altre ed i cittadini da parte di chi si dichiara democratico dovrebbero essere informati che esiste una complessità, invece il tutto spesso si riduce al fatto che le idee e le visioni che si propongono e che facciano assumere una luce diversa vengano cassate,spesso con la dizione che non siano pertinenti alle tematiche precipuamente affrontate.Lo considero tutto questo una disonestà intellettuale perchè apprezzo molto di più anche chi abbia le idee contrarie alle mie ma accetti il confronto corampopulo ed invece spesso succede l’esatto contrario,ed il chè mi rammarica non poco.E non potrebbe essere diverso se si pensa bene.Comunque sia come vedi- e non è la prima volta-che sono costretto a parlare così dalle colonne del tuo giornale perchè tu pubblichi tutto e lo hai sempre fatto e questo del merito te lo porta e forse è frutto di una cultura che in te viene da lontano,anche perchè nella realtà altri spazi non ve ne sono e personalmente non ho davvero nè il tempo nè le facoltà di istituire un blog di discussione su argomenti ormai sviscerati e sui quali ormai l’opinione pubblica-almeno quella interessata-possa trovare uno spazio per il confronto.Quando mi accorgo che navigo in un mondo spesso al contrario e che vi siano condizioni intorno di non gradimento fatto ed espresso con le negazione di conoscenza del pensiero altrui, preferisco anche stare a sentire un avversario politicamente contrario ma che accetti e commenti il mio punto di vista anche se totalmente contrario al suo.Spesso credo che tale condizione renda liberi, cosa che probabilmente chi non appaia non parlandone, la stessa non la viva. Ma alla fine ognuno è responsabile di se stesso,per fortuna o per propria sfortuna questo è difficile oggettivamente saperlo,ma lo spazio alle supposizioni credo che ci debba essere anche se pur ogni tanto non indovinandoci.
Giusto, anche xchè se passa, la stazione volante a Chiusi, x fare cosa poi? La zona è un deserto, allietato dalle urla di bande di ragazzi che fino a mezzanotte tengono svegli i cittadini,qualsiasi paese, nelle vicinanze dell’alta velocità si sente in diritto di avere le stazioni volanti.