CITTA’ DELLA PIEVE, CREPE E DEFEZIONI NEL PD: L’EX SEGRETARIO MARIO FATTORINI SBATTE LA PORTA
CITTA’ DELLA PIEVE – Non parte bene la rincorsa del Pd pievese alla riconquista del comune perso nel 2019 per opera della Lista Risini. Nei giorni scorsi si è tenuta una riunione del partito di opposizione proprio per tracciare le linee guida e la strategia per affrontare le elezioni comunali del 2024. C’è ancora tempo, ma anche in politica le cose è sempre bene farle con calma, soprattutto quando c’è da riconquistare postazioni perdute e passate in mano altrui.
Non parte bene la discussione interna al Pd perché i primi passi non sono piaciuti a tutti e qualcuno ha già salutato la compagnia, sbattendo la porta. Questo qualcuno non è l’ultimo degli iscritti, ma il penultimo segretario comunale del partito Mario Fattorini, il segretario che guidò la campagna elettorale del 2019 e si dimise poi in seguito alla sconfitta. E’ un addio polemico quello di Fattorini che tra l’altro lo ha pure comunicato per scritto. Non solo a parole. Verba volant, scripta manent.
“Vorrei comunicarvi la mia decisione di uscire da questo gruppo e portarvi a conoscenza delle motivazioni che mi hanno indotto a questa scelta. Ieri sera al Circolo PD di Po’Bandino è stato fatto il primo incontro con coloro che hanno votato alle primarie alla presenza del segretario comunale Marco Cannoni , il quale ha illustrato delle proposte di come affrontare le prossime amministrative. In questo frangente gli ho confermato la mia decisione di uscire da questo partito, in quanto ho appurato che esistono problematiche politiche di coerenza e credibilità verso i nostri elettori, In quanto è stata perseguita una strada, che ancor prima di parlare con i nostri consiglieri dell’opposizione e gli scritti per avere un confronto, sono stati fatti degli incontri che assolutamente non condivido, con soggetti che ci hanno sbattuto la porta in faccia per poi lavorare nella lista di Risini e di conseguenza con la lega, ancor peggio alcuni di loro ne hanno fatto parte fino a poco tempo fa. Sempre gli stessi ,durante l’amministrazione del sindaco Scricciolo hanno massacrato sui social sia il PD sia l’amministrazione stessa. Se la linea del partito è quella di coinvolgere queste persone purtroppo la mia etica coerenza e onestà politica non me lo consentono ,quindi questo partito non mi rappresenta più. Un saluto a tutti”. Mario Fattorini.
La polemica dunque è tutta politica e riguarda i contatti che il gruppo dirigente del Pd avrebbe intrattenuto, prima ancora che con i propri consiglieri comunali in carica, con soggetti che “hanno sbattuto la porta in faccia al Pd, hanno lavorato per la lista Risini o addirittura ne hanno fatto parte”. In sostanza Mario Fattorini accusa la dirigenza locale del partito democratico di “intelligenza con il nemico” e a questo proposito spiega, nella sua lettera di commiato, che si tratta di persone che anche durante l’Amministrazione Scricciolo (cioè nella legislatura precedente, ndr) “hanno massacrato sia il Pd che l’amministrazione stessa”.
Fattorini precisa che la sua è essenzialmente “una questione di etica politica, di coerenza, non un fatto personale”… Andare a parlare con chi ha combattuto il Pd e ha fatto parte della lista avversa alle ultime elezioni invece, secondo Fattorini, non è coerente, non è corretto nei confronti di chi si è impegnato, di chi ci ha messo la faccia e il proprio tempo, per sostenere la linea e i candidati del centro sinistra. E non è neanche opportuno, perché dà l’idea di voler fare campagna acquisti nel fronte avverso e questo crea smarrimento e confusione.
Una polemica dura, da parte di un esponente che ha avuto ruoli di responsabilità e non è il primo che passa.
E’ vero che la lista Risini ha perso pezzi importanti strada facendo: prima la consigliera Kety Neri che se ne andò nel febbraio 2020 ritenendo “indigeribile” la torta leghista tagliata con tanto di foto ricordo dal sindaco Risini ad una cena con molti esponenti del partito di Salvini e più in generale considerando indigeribile il sostegno della Lega e della destra ad una lista presentata come civica, poi più recentemente, settembre 2022, a sbattere la porta è stata la vice sindaca Lucia Fatichenti per “divergenze con alcuni membri della giunta dei quali non condivido l’agire scomposto e non sufficientemente consapevole”, così scrisse…
Mario Fattorini non fa nomi, ma pare che una delle figure contattate dal Pd a cui egli si riferisce nella lettera, sia proprio l’ex vice sindaca, che aveva già fatto un’esperienza in consiglio comunale ai tempi di Giovagnola, un altro che il Pd lo ha salutato da un pezzo.
La defezione di Fattorini può innescare un dibattito interno al Pd sui metodi da seguire e sul che fare e con chi, ma può anche fare da detonatore per altre falle. Per il l segretario comunale Marco Cannoni e per il gruppo dirigente, una bella tegola proprio sulla linea di partenza, di cui – pensiamo – avrebbero fatto volentieri a meno.
M.L.
X Marco Lorenzoni.Guardando dal di fuori le cose, dal Post che scrivi sembra che venga riconosciuta la improrogabile necessità di coerenza e che ci si ribelli al fatto che in più di una persona questa sia mancata. Ed anch’io su questo piano sarei d’accordo, se altro non fosse che la coerenza comunque è una cosa seria e direi è il primo elemento di credibilità di un partito e delle persone che lo rappresentano. Tutto questo, ad un osservatore esterno quale sono e che non ha mai condiviso l’etica di quel partito, verrebbe fuori spontaneamente una domanda : ma si aspetta adesso ad appellarsi alla coerenza ed a prendere decisioni che riguardano la partecipazione ad un partito del quale si abbia fatto parte ? Prima era forse diverso ? Evidentemente prima si era in una condizione diversa dal momento che adesso si è deciso di uscire.E qual’è questa condizione e perchè solo adesso lo si sia fatto ? Questi sono gli interrogativi ai quali crederei che si debba rispondere di fronte ai propri elettori. Cosa è cambiato alla fin fine ? Posto che siano reali e vere le constatazioni che vengano fatte sulle persone che hanno preso le decisioni ormai da tempo per uscire dal partito,a quale linea interna del partito è attribuibile una decisione del genere presa da un segretario che parla di coerenza e che lecitamente si dimette dal partito perchè dice che la coerenza è una cosa seria ? Lo spieghi bene , perchè al di là che personalmente la cosa non mi interessi riguardo alla coerenza o meno delle persone che convivono con la coerenza loro e dei propri principi, le ragioni di tale posizione la ritengo interessante e finalizzata al rendermi conto di come ragionino le persone di fronte ai dilemmi che le affliggano.Non credo ci sia nulla di personale in una richiesta del genere perchè le spiegazioni debbano essere tutte lecite e plausibili ci mancherebbe altro, ma la curiosità-dopo che hai scritto il Post che ho letto delle considerazioni prese – fa si che in base alla risposta che verrà data possano aumentare o diminuire le mie considerazioni politiche su quel partito.Lecito no ? …Visto anche che quella sezione una volta,molto lontano nel tempo era stata intitolata al nome di mio nonno…..e la curiosità è degli umani quando ad una spiegazione che investe la pubblica opinione ci si aspetti che venga data in maniera completa, e perchè no, anche ai non iscritti ma non diretta e personale ma pubblica visto che gustamente la notizia è stata data nel Post che hai scritto. Attendo fiducioso.