LA ROCCA DI GHINO A RADICOFANI: BELLA E SUGGESTIVA, MA… FALSA.
Chiunque si trovi a passare per la Vald0rcia o per la Val di Paglia sia salendo verso l’Amiata o andando dalla Valdichiana verso il mare, non può fare a meno di notare quella torre che domina la Cassia e le brulle colline circostanti, visibile a decine di km di distanza, sul cucuzzolo di Radicofani. Lì sotto ci passava anche ma Mille Miglia… E tutti conoscono quella torre come la Rocca di Ghino. Ovvero Ghino di Tacco rampollo dei Cacciaconti de La Fratta (feudo tra Torrita di Siena e Sinalunga) che da quella fortezza dirigeva il traffico sull’antica via Francigena e taglieggiava viandanti, pellegrini, mercanti e pure preti, vescovi e cardinali che non amava. Ghino è citato anche da Dante nella Divina Commedia, come “assassino” dell’aretino Benincasa da Laterina nel VI Canto del Purgatorio. La Rocca fu anche baluardo inespugnabile e sentinella vigile della Repubblica di Siena…
Pochi sanno invece che quella torre, inconfondibile, simbolo del passato medievale della “terra di mezzo” è… solo una copia, piuttosto recente e neanche troppo fedele all’originale.
L’antica rocca con la sua torre, andò distrutta in seguito all’esplosione della polveriera che si trovava all’interno, nel 1735. Il fatto fu forse accidentale, ma certamente in relazione ad un “attentato” contro il Granducato di Toscana, ordito dal confinante Stato della Chiesa. “Pare infatti che a dar fuoco alle polveri fu un certo Pieri di Piancastagnaio, già provveditore della Rocca, che avrebbe così voluto vendicarsi della revoca dell’incarico da parte del Granduca, o secondo voci più maligne, agendo su commissione, dietro lauto pagamento in Baiocchi pontifici”. Dopo lo scoppio la rocca di Radicofani, praticamente inservibile, fu abbandonata e così rimase fino alla fine degli anni ’20 del ‘900 quando la proprietà la donò allo Stato Fascista, che ne finanziò e avviò il restauro, eseguito effettivamente nel 1929, secondo uno stile verosimile, ma non preciso, anzi, piuttosto lontano dalla struttura originaria.
Altre opere di recupero di tutta la rocca sono state eseguite negli anni ’90, per iniziativa del sindaco dell’epoca, la socialista Anna Bonsignori, che sfruttò allo scopo la notorietà che Radicofani ricevette in quel periodo per il fatto che il segretario del Psi Bettino Craxi firmava i suoi corsivi su l’Avanti con lo pseudonimo “Ghino di Tacco”.
Ormai, dopo più di 90 anni, la Rocca di Radicofani, come la vediamo oggi, fa parte del paesaggio. Ha visto passare le truppe del generale De Gaulle nel ’44, ha assistito alle lotte mezzadrili degli anni ’50 e ’60 raccontate poi a futura memoria dal Teatro Povero di Monticchello, ha assistito al crollo del ponte a nove luci sull’Orcia, allo scempio della Diga di San Piero in campo lasciata incompiuta, ha visto diventare la Valdorcia patrimonio dell’Unesco, adesso vede cambiare colore politico anche alle terre di Siena che sembravano la terra del buongoverno fin dal 1300… Sic transit gloria mundi.
m.l.
Sono stato sulla rocca un paio di settimane fa, l’ultimo intervento credo che sia del 1989 con i soldi del fondo per l’ambiente. Il luogo è estremamente suggestivo, non solo la torre ma anche il prato sottostante, la vista è suggestiva e spazia su un’area enorme, da lassù si ha la sensazione di essere isolati dal resto del mondo, immuni anche ai cambiamenti di colore.
Le truppe di De Gaulle nel 1944 non ci sono passate se non intese come truppe del Comandante Generale della resistenza francese,bensì per precisare quelle del generale Juin,che qualche segno sul territorio l’hanno pure lasciato, specialmente non solo a Radicofani ma in tutta la Val d’Orcia e più che un segno hanno lasciato invece viepppiù ”semi”. I toscani ed in particolar modo i senesi non hanno l’inventiva e la fantasia dei napoletani ma la Nuova Compagnia di Canto Popolare 35 anni dopo titolò una delle sue rappresentazini più famose come ”la Tammurriata Nera” per evidenziare in maniera sarcastica e fra il serio ed il faceto, gli stupri fatti delle truppe marocchine sulle donne napoletane ed ancor oggi a Napoli si vedono talvolta uomini di colore, cittadni italiani nati da quegli incontri ed anche da quelle violenze. La Val d’Orcia ed anche Radicofani subirono durante il passaggio delle truppe che risalivano la penisola inseguendo i tedeschi in ritirata tali violenze e nessuno ai militari francesi ha chiesto poi il conto di tutt questo. Juin che dette ordine ai suoi uomini per 48 ore di completa libertà, divertimento e carta bianca alle sue truppe ed insieme al Generale Patton sfilarono poi a Piazza del Campo a Siena con il caprone quasi azzoppato al guinzaglio, simbolo- mascotte delle armate marocchine ma una ” Tammurriata Nera” tutta senese, a quell’epoca al posto delle trombe
” dell’indimentica-Palio” sarebbe stata forse più indicata ad essere suonata. Difatti anche in Val D’orcia e nel Grossetano diverse furono
” E’ criature nate nire” con la mamma che non le chiamava Ciro come a Napoli ma Leonardo oppure Niccolò…..Il pistolero cow boy Patton con tanto di Colt fuori ordinanza nella fondina fece finta di nulla e riparti poco dopo la manifestazione di Piazza del Campo dopo aver sfilato con il suo collega d’armi Gen. Juin, ma la Toscana martoriata ha portato i segni dell’inciviltà de portatori di civiltà fino ai giorni nostri.E allora anche ciò che sentiamo alle nostre TV sulla guerra in Ucraina di donne violentate da parte dei Russi che ci saranno senz’altro- e di questo son sicuro poichè la guerra porta anche questo tipo di violenze riducendo gli esseri umani al gradino più basso peggiore delle bestie- non saranno nè le prime nè le ultime purtroppo ma chi oggi si scaglia contro tale genere di violenze si dovrebbe ricordare ciò che hanno fatto anche i liberatori dell’italia dai nazifascisti oggi portati da tutti su vassoi d’argento in pasto all’opinione pubblica
Sono d’accordo con te,Carocarlo, a ” conquista ” avvenuta, gli Americani per questioni di archivio,bombardarono e resero al suolo diversi paesi,in special modo al sud,solo ed esclusivamente per ” repertoriare ” la conquista !
Portarono così la civiltà al grido : ” non rompete i coglioni che dopo vi diamo i dollari per ricostruire ” !
Ora stanno facendo uguale in Ucraina. Una g7erra per procura in difesa degli interessi di bidet-Biden junior,contro Putin.
Guarda ieri cosa è successo ! Secondo te,DOPO cotta la pasta,conviene chiudere il gas o far esplodere la bombola ?
Gli americani andrebbero sanzionati per come hanno ridotto : l’ Afganistan,l’ Iraq ,la Libia. Non sono stati civilizzatori ma novelli Cortès. Hanno distrutto tutto quello che hanno toccato,lasciando macerie ,disordine e ana4chia !
Lo ripeto per una volta ancora : non sono dalla parte di Putin.
Fanno di tutto per farlo incacchiare veramente !
Parlano di torture e arresti da parte della Russia,cosa anche vera,ma loro si sono scordati che hanno un albergo a ” cinque stelle ” che non si chiama Grand’Hotel ma Guantanamo ?
L’ EUROPA farebbe bene a mediare ,non a dare corda,armi e droga e soldi a Zelensky !
Nel ’44, De Gaulle in Valdorcia comunque c’era e passò in rassegna le truppe della “Legione Straniera” francese aggregate alla Armata americana, proprio con la Torre di Radicofani sullo sfondo
X Niccolò. Forse questo discorrere intorno ai meriti-demeriti degli americani non interessa nessuno al giorno d’oggi e nemmeno nei casi di attualità più recente, ma ciò che dici di loro corrisponde ad un preciso metodo di affrontare e risolvere i problemi del mondo soprattutto perchè dopo i bombardamenti che hanno raso al suolo l’italia c’è stata la ricostruzione e fiumi di denaro sono corsi ad ingrassare i partiti politici protetti da loro. Certamente si deve dire che se non ci fossero stati loro la liberazione dell’italia dal nazifascismo non sarebbe avvenuta di certo per mano partigiana,anche se quest’ultima dette una mano a quello scopo ma sempre mantenuta da loro e dalla loro potenza delle armi ai margini delle vicende poichè sapevano bene insieme agli inglesi che una gran parte delle formazioni partigiane erano di un certo colore, non tutte certamente ma in prevalenza si e formate soprattutto da coloro che erano stati compressi e repressi sotto un regime ormai battuto. Questo dovrebbe insegnare a tutti una cosa e che è quella che quando si conquista militarmente un paese occorre avere una visione politica per la quale in quel paese siamo entrati e questo esiste in ogni invasione anche in quelle recenti della guarra odierna perchè la guerra non è che il compimento della politica fatto con altri mezzi.E quanto è uscito dall’Italia in quel tempo è strettamente collegato alle vicissitudini odierne, alle nostre posizioni, al nostro modo di pensare.” La storia non si fà con le forbici” diceva mio zio ed io aggiungo anche se tali avvenimenti appaiono e sono lontani e mille avvenimenti sono intercorsi nel tempo ma l’uno se si guarda bene intimamente e reattivamente collegato all’altro.Il rifiutarsi di leggere gli avvenimenti in questo modo tipico delle nuove generazoni della politica più attente a procurarsi benefici per se stessi chè benefci sociali al paese dove vivono hanno prodotto nel tempo lo sfacelo, aiutate anche dal complesso mediatico. Ma è uno sfacelo perchè si sono usati tutti quegli strumenti portati da quel sistema dove di componenti culturali ”sociali” non esiste quasi nulla ma invece esistono componenti e spinte prettamente individuali che hanno riguardato lo sviluppo.Difatti gli Stati Uniti sono un grande paese ma dove le classi subalterne vivono nell’ignoranza e nel consumismo come misura e termometro del benessere, dove comparti come scuola e sanità sono a livelli indecorosi per le persone.La cultura è solo ad appannaggio dei ceti ricchi e mandare un figlio al college universitario costa non meno di 80.000 all’anno e qulla che tanti sbandierano in italia come ”dittatura sanitaria” a proposito delle vaccinazioni in confronto a ciò che esiste nella sanità statunitense fà semplicemente ridere.Non è un detto ma se cadi per strada ti raccolgono solo se hai la carta di credto o l’assicurazione medica. Qurella è dittatura sanitaria !Un paese così quando parla di libertà fa venire la carne pollina ma nonostante questo è reputato il paese guida delle vicissitudini mondiali, per le eccellenze e della tecnologia ed in parte è vero tutto questo ma occorrerebbe vedere come si ripartisca la ricchezza prodotta all’interno di quel paese e bisognerebbe sentire cosa ne pensano i 60 milioni di poveri che ci vivono diversamente non possiamo parlare di democrazia ma come vedi è lo stesso principio generale valido in tutto il mondo che ”se possiedi denaro sei libero altrimenti libero non sei” ed ecco allora quale sia la cultura e l’inseguimento del denaro, dei sogni, delle illusioni da parte di coloro che hanno redditi di solo sostentamento o poco più.E’ una ”cultura” vera e propria quella che si forma in conseguenza di queste cose e credo personalmente che per noi italiani per fortuna alla fin fine stenti ad attecchire nel nostro corpo sociale,anche perchè veniamo da lontano in quanto a cultura, dove cultura non è solo il prodotto che usi o che ti puoi permettere. Bene, dopo questa critica da parte mia agli USA chiudo dicendo una cosa che secondo me è importante e che la critica politica in italia non presenta mai ma che oscura e mette sotto al tappeto e che riguarda la storia di tutta la guerra contro il blocco impersonificato all’epoca del nazifascismo europeo e mondiale. Non credo infatti che gli Stati Uniti ed i loro alleati si siano mossi per spirito umanitario nei confronti delle popolazioni europee ma si siano mossi ed abbiano fatto la guerra contro chi l’aveva fatta dentro l’Europa per scopi diretti e prettamente utilitaristici, economici e soprattutto di propensione politica al dominio del mondo, contrastando il nazifascismo che aveva imposto a sua volta la visione che sarebbe durato un millennio sulla terra. Queste non sono favolette ma si riscontra tutto questo nelle azioni e nella teoria di quei due blocchi. Guarda caso dopo Yalta e dopo risolta la guerra-ma anche durante questa- non hanno mai perso di vista la situazione e condizione di ciò che si era formato in Russia e l’hanno vissuta con estrema lucidità il dover contrastare l’affermazione di quel sistema,anche perchè -e certi storici di valore molto più liberi da vincoli come quelli nostrani- affermano che ci furono dei momenti di svolta sulla conduzione delle ostilità per le quali si ipotizzava di rivolgere anche la guerra contro la Russia piegata dall’invasione tedesca. La conclusione subito dopo la guerra fu quanto contenuto nel celebre discorso di Fulton ( in Canada) di Wiston Churchill dove l’occidente iniziò la guerra fredda che già serpeggiava ed era contenuta dentro le dichiarazioni di Yalta dove si sparti il mondo in due blocchi: Churchill disse letteralmente di fare l’anello sanitario attorno all’unione sovietica pronunciando le parole
” O adesso o mai più ! ” e questo segnava la paura dell’occidente verso quel sistema che si era affermato ad Oriente. ma fu affermato così non per amore delle libertà e della democrazia -lo dissero a noi questo -ma per il mantenimento del loro mondo coloniale nei confronti di una sterminata popolazione mondiale di centinaia di milioni di uomini che rappresentava per loro una riserva produttiva immensa nel tempo, di risorse e di possibilità che avevano deciso che la storia sarebbe continuata come era precedentemente in Africa e nel medio oriente ed anche in Asia per mano dell”Inghilterra soprattutto ma anche per mano degli stessi Stati Uniti in Europa ed in sud America. Il socialismo era vissuto come un nemico, un germe che se fosse penetrato dentro il sistema l’avrebbe scalzato e ricostruito su altre basi politiche e quel sistema che fu preservato in Russia è nato diciamo ”storto e individualmente repressivo” sia per il modo di come era nato ma soprattutto per le difficoltà che gli si frapponevano davanti. Un paese che aveva subito 20 milioni di morti ed un accerchiamento economico per aver imposto al proprio interno un sistema produttivo diverso da quello capitalista, dove produzione e cultura sono stati per anni ad alto livello producendo ricerca ed anche benessere relativo per quelle popolazioni. se avessero accettato la socialdemocrazia sarebbero stati come noi, un paese dipendente da loro,con poca autonomia ed un paese da loro diretto sia politcamente sia economicamente ed anche solo da questo si può osservare l’autonomia e la libertà che viene accettata quando un popolo intero vuole cambiare sistema.Tanti nel tempo hanno provato a cambiarlo il loro sistema ma la storia diretta sostanzialmente sempre da quel tipo di economia ha sancito che non fosse possibile ed oggi è arrivata la miseria della guerra e dell’economia che ha conquistato interamente il mondo privandolo di risorse ma anche della speranza di un cambiamento. E quando tagli la speranza tagli ogni cosa possa servire allo sviluppo umano. Oggi in Russia ed in Cina vige il capitalismo e non mi sembra che anche quelle siano terre di libertà e che gli uomini complessivamente stiano meglio di prima perchè la leva con la quale ci hanno fottuti a tutti è il concetto di libertà basata sui soldi e suil loro possesso.L’ho detto mille volte ed è banale: se hai e se possiedi sei libero, se non hai e non possiedi libero non sei. Ti rimane solo la coscenza della possibilità di conservazione del tuo pensiero ma quella per natura è intoccabile, ma per il resto chi si fregia di libertà non sapendo che quella fetta di libertà è stata possibile togliendo le risorse per secoli ad altri(terzo mondo col colonialismo) e ripartirle al nostro interno aumentando così il nostro sapere e le nostre possiblità soprattutto tecnologiche e di dominio perchè il sistema dove viviamo si salvaguarda in tal modo, è un concetto che cozza con quello della libertà.Ma alla fine ci si stà rivolgendo contro anche a noi.E’ questo che occorrerebbe capire e principalmente lo direi a quelle facce lunghe dei giornalisti mainstream quando si sono trovati di fronte alla realtà dei dati elettorali. Questa è la nostra cultura di povertà che obbedisce a coloro che sono dall’altra parte dell’Oceano e non dimentichiamolo che -brutalmente parlando- le uniche bombe atomiche della storia le hanno tirate loro non Stalin, od altri come lui. E non servivano certo per i Giapponesi ormai disfatti e perdenti ma per ” avvisare” quell’altro sistema perchè la paura faceva novanta anche se la tracotanza era tanta.Ora la paura è passata ed hanno conquistato il mondo ma come si vede ci risiamo con le interferenze e le provocazioni per metttere le ,mano sulle risorse di un paese di otto fusi orari, farlo scoppiare dall’interno ed imporre in nome della libertà
– quella loro- un governo consenziente come hanno sempre fatto con il quale possano commerciare a loro piacimento spandendo nel complesso mediatico mondiale la loro libertà. Per fortuna o sfortuna non si sà , hanno trovato un osso un po’ più duro del nostro, ma non per Putin con il quale hanno trattato fino a ieri ma un popolo con un minimo di dignità anche se come ci dicono migliaia fuggono per evitare la prescrizione militare.Personalmente mi girerebbero le scatole prendere qualche uovo atomico in testa a causa della politica del nostro alleato principale,ma questo credo anche a parecchi che hanno sostenuto un Draghi ”eminenza salvatrice dell’italia”. E allora se i partiti sono questo tranne pochi, siamo tutti americani…
sì, ma anche in questo caso che c’entrano Draghi, la Russia, la Cina, i sistemi politici, con la Rocca di Radicofani e con il fatto che sia “un falso”? L’unico aggancio potrebbe essere che le elezioni le ha vinte la Meloni e il restauro della rocca lo fece il governo fascista nel ’29. Ma anche quello c’entra poco. Anzi niente. Meglio stare al tema, no? Altrimenti sai dove si va a finire?
Direttore,per verità di cronaca,recentemente,fu Bettino Craxi a far avere al sindaco socialista,l’ UNICO della provincia di Siena,i finanziamenti per il restauro di quello che rimaneva della Rocca di Radicofani,che, come giustamente hai detto,saltò per aria nel 1700.
guarda che è scritto nell’articolo
Carocarlo,concordo con te in pieno la tua ottima riflessione. Le nuove generazioni conoscono solo superficialmente la storia. La loro cultura è nozionistica,anche perché, ormai,la storia nelle scuole è considerata materia inutile come del resto il latino e il greco.
Hai ragione quando dici che la liberazione dell’ Italia è avvenuta tramite gli Americani. Gli altri hanno avuto un peso marginale. Si sono fatti avanti a cose quasi fatte. Hai ragione quando dici che i partigiani erano di diversi colori. Noi a Chiusi abbiamo avuto un partigiano di nome Salvatore Barattolo. Uomo di grande cultura,intelligente e grande ” educatore ” riconosciuto dai suoi allievi,compreso me. Certamente non ” rosso ” !
Tornando agli Americani, loro pianificano le guerre e le ricostruzione dei territori che devastano o fanno devastare.
Ricordati che le guerre agli Americani non costano un centesimo di dollaro !
Avevano e hanno i ” Roll program ” che rendono minimo il 30% al ” mese ” ! Loro possono stampare dollari a iosa,basta dimostrino un indebitamento verso terzi !
Mica crederai che tutti i dollari che sono in giro siano garantiti ,per ogni centesimo,da relativa provvista in oro ?
Tra poco sentirai parlare di ” redemption ” ! In poche parole azzeramento del debito mondiale. Chiudo qui perché spiegare di cosa si tratta prenderebbe troppo tempo. Hai mai sentito parlare di ” QFS ” o di ” FIAT ” ,(nulla a che vedere con le macchine)??
Gli americani sono degli ammaliatori,degli imbonitori, degli ipocriti,dei falsi,in poche parole dei ” paraculi “. E basta !
Chiudo dicendo,comunque,che la torre di Radicofani è lì. Chiunque l’ abbia rifatta ha fatto un simbolo per tutto il territorio. D’altronde anche il campanile di piazza San Marco è un falso. Crollò nel luglio del 1902 e fu finito nell’ aprile 1912 ! C’è da dire qualcosa ? L’importante è che ora ci sia e pochi si domandano se è un vero o un falso ! È bello ugualmente in quel contesto !
Mi scuso con il direttore se ho dilagato dal tema, comunque mi perdoni. Io lo ringrazio dell’ ospitalità!
Ho solo tentato di spiegare a Niccolò e non solo a lui ma ai lettori, sicuramente in maniera prolissa e forse anche logorroica pensando alla gente che dovrebbe capire che quel detto che la storia non si faccia con le forbici sia un detto vero e sempre attuale ,ed in questo caso il perchè gli americani e gli eserciti al loro fianco si siano comportati in quel modo, anche in Valdorcia e soprattutto nelle campagne di Radicofani. E credo che sia IL PERCHE’ che sia stato così ciò che dovrebbe interessare e non tanto la torre di Radicofani falsa e ricostruita sotto il fascismo. Se si guarda la storia con dei fili conduttori, tali fili portano in una direzione, altri fili che si dice che come metodo nulla c’ entrino secondo me portano ad un altra diversa e che non si vuole che la gente possa collegare i perchè e prendere la storia a pezzetti ed inoltre tutto questo non spiega nulla nè del passato nè dei problemi. Ma è il solito ritornello che si sente sempre, e non perchè l’abbia scritto io, ma tale è il mio angolo visuale che ho tenuto a chiarire.Gli altri mi chiedo quali angoli visuali siano quando si parlano di una torre nel bel mezzo di una campagna bella e particolare che sia stata ricostruita. Tutto serve intendiamoci bene perchè è conoscenza, ma credo che oggi la gente sia più propensa a sapere che la torre sia stata ricostruita e che quella non sia l’originale invece delle tragedie che ha vissuto il territorio di cui si parla. Ed ecco perchè forse aparecchie persone certe cose vengonoa noia. Credo che ci possa essere una differenza di atteggiamento rispetto a tali problemi ed anche di conoscenza storica,anche se certe cose si sapevano ma non sò quanto lo sapessero le nuove generazioni di quanto è passato in Val d’Orcia, anche soprattutto quelle che ci abitano ed ecco anche perche mi è venuto di getto fare il paragone con Napoli.