CITTA’ DELLA PIEVE: FURTO NELLA CHIESA DI SAN PIETRO, RUBATE ATTREZZATURE DEI TAMBURINI DEL CASTELLO. I NEROVERDI MINACCIANO DI NON PARTECIPARE AL PALIO
CITTA’ DELLA PIEVE – A Chiusi nei giorni scorsi sono state danneggiate due foto della mostra “Questo è tutto” che propone scatti fatti dal fotografo soldato Orest del battaglione Azov. Il dubbio che non sia una ragazzata, ma un atto deliberato di dissenso verso una iniziativa controversa, perché il battaglione Azov è notoriamente di ispirazione neonazista, è molto forte.
Quanto è successo la notte scorsa a Città della Pieve no, non ha matrici politiche o ideologiche e probabilmente rientra nelle schermaglie paliesche. Nella città del Perugino siamo infatti in clima di Palio e non è la prima volta che succedono cose incresciose. Il fatto è questo: “Questa notte alcuni vandali si sono introdotti all’interno della Chiesa di San Pietro, forzando porte e finestre, rubando gran parte delle attrezzature dei tamburini del terziere Castello. Il Consiglio del Terziere riunitosi di urgenza e constata la situazione rende noto che se non sarà restituita, a breve, la refurtiva, il Terziere non parteciperà al Lancio della Sfida previsto per domenica 14 ed al Palio stesso”. Così si legge in un comunicato del Terziere Castello, diffuso dalla testata locale Corriere Pievese.
Ovvio che si tratti di una goliardata tra contradaioli, come quando, anni fa, venne rubato il toro (bersaglio della gara con l’arco) del Terziere Casalino… Ma il fatto si configura come furto con scasso a danno du una chiesa importante (all’interno c’è anche un dipinto del Perugino) e il reato andrà perseguito. Poi c’è l’aspetto paliesco, con la minaccia del terziere Castello, in mancanza della restituzione della refurtiva, di non partecipare al Lancio della Sfida e quindi al Palio, con grave danno per la manifestazione più importante della città.
Insomma scherzare si può, le goliardate aggiungono sale e pepe alla contesa, ma episodi come questo vanno un po’ oltre e rischiano di rovinare non solo il clima e i rapporti tra i terzieri, ma la festa nel suo complesso.
I neroverdi pievesi attendono dunque che il materiale rubato nella Chiesa di San Pietro venga al più presto fatto ritrovare e possa tornare nella disponibilità dei tamburini del terziere. Altrimenti sarà un Palio zoppo…
