STOP WAR! L’UNICA SOLUZIONE E’ IL… CUSCINETTO
Dal suo profilo facebook il nostro amico e collaboratore Alessandro Lanzani (il medico dei tamponi sospesi a Milano) avanza una ipotesi di soluzione per la crisi Russia-Ucraina che possa porre fine alla guerra ponendo le basi per un futuro di pace in tutto l’est Europa. La chiama “Pillow peace”. Ovvero la pace… cuscinetto.
Lanzani parte da un assunto: “La proposta definitiva per assicurare pace e prosperità ai popoli del mondo deve necessariamente rompere gli schemi che ci hanno portato a questo punto, le vecchie logiche usa/URSS e nato/Russia sono totalmente inadeguate per garantire la pace. Occorre pensare in modo nuovo. La pace degli stati cuscinetto. Ancora più breve la pace cuscinetto. Pillow peace”.
Che vuol dire? Semplice: vuol dire creare “un cordone di stati totalmente demilitarizzato da armi strategiche: missili aerei e carrarmati. Le cosiddette armi letali”. E qui si spiega meglio entrando nel dettaglio:
La Finlandia é già neutrale;
La Bielorussia attualmente filorussa deve demilitarizzare;
L’enclave russo a sud delle repubbliche baltiche deve essere demilitarizzato.
Lettonia Estonia e Lituania via dalla Nato.
Ucraina demilitarizzata.
Moldavia demilitarizzata.
Crimea Donetsk e Lugansk repubbliche indipendenti riconosciute da tutti e demilitarizzate.
Forza congiunta di ispettori UE-Russia per garantire il rispetto degli accordi.
Area cuscinetto di libero commercio e transito per tutti”.
Secondo Lanzani “è fondamentale che i pacifisti veri accoppino l’utopia al pragmatismo. E la pace cuscinetto può essere una base di partenza per tutti, singole persone, popoli e leader che abbiano davvero a cuore i destini del mondo”. Ne abbiamo parlato per telefono. E ci siamo detti che potrebbe essere davvero la soluzione ideale. L’unica in grado di garantire pace e sicurezza a lungo nel continente. Ma ci siamo anche chiesti “come mai se ci arriviamo noi, che non siamo analisti di politica internazionale e questioni militari, non ci arrivano i ministri, i capi di stato maggiore, i presidenti del consiglio europei?” Cos’è che impedisce di arrivare una soluzione del genere?
Sottovoce ci siamo anche detti “troppa grazia Sant’Antonio”. All’inizio potrebbe bastare anche fare dell’Ucraina uno stato cuscinetto, smilitarizzato, ma libero e indipendente come la Svizzera e la Svezia… lasciando alle repubbliche del Donbass di decidere con chi vogliono stare. Senza ingerenze e forzature come ci furono nel 2014… Ovviamente tutto ciò accompagnato dal ritiro immediato dei Russi dall’Ucraina e dalla cessazione delle ostilità.
Mentre con Alessandro Lanzani discutevamo di questo, sapendo bene che il nostro parere conta meno di zero e sposta zero, sui social è comparso un post di Tommaso Fattori, ex consigliere regionale Toscano della sinistra a sinistra del Pd, uno che non conta molto neanche lui, ma un po’ più di noi forse sì:
“Che fare?” si chiede Fattori (citando Lenin, forse non a caso). La risposta che si dà è questa e non è molto distante dall’idea di cui discutevamo con Lanzani.
“La follia è dilagante, c’è chi si augura la guerra termonucleare globale, chi sostiene l’invio di armi ai belligeranti (e l’Italia è fra questi), chi si riarma fino ai denti “ma per costruire la pace”, come la Germania. Siamo in mano ad una classe politica inadeguata, composta da apprendisti stregoni e ignara dell’ABC della diplomazia, che ci sta portando a tutta velocità in una situazione pericolosissima.
Ecco invece le caratteristiche fondamentali di un accordo di pace fattibile e percorribile, nell’ottima sintesi proposta da Lucio Baccaro (direttore del Max Planck Institute for the Study of Societies):
1) Mosca cessa immediatamente le ostilità e si ritira oltre confine.
2) L’Ucraina accetta di rimanere neutrale e di non perseguire l’adesione alla NATO.
3) La sicurezza dell’Ucraina è garantita da una coalizione internazionale che coinvolge tutti i membri del consiglio di sicurezza dell’ONU tranne la Russia.
4) A tempo debito, i referendum popolari si svolgeranno sotto supervisione internazionale a Donetsk, Luhansk e Crimea, se rimangono in Ucraina, se diventino parte della Russia o se diventino indipendenti.
5) Le dure sanzioni economiche continuano fino al ritiro totale di Mosca. Per quanto possibile sono presi di mira contro gli oligarchi piuttosto che contro la popolazione russa.
6) I Paesi UE fermano tutti gli impegni di inviare armi e aprono le loro frontiere a tutti i profughi ucraini, con un’equa distribuzione tra i paesi dell’UE (favorendo il ricongiungimento familiare, se necessario).
7) I fondi che i governi occidentali hanno stanziato per scopi militari, ad esempio i 100 miliardi messi a disposizione dal governo tedesco, vengono immediatamente reindirizzati dall’assistenza militare all’assistenza umanitaria e alla ricostruzione postbellica in Ucraina.
8 ) L’UE stabilisce un NextGenUkraine per la ricostruzione e il benessere economico dell’Ucraina e lo finanzia con un debito comunemente garantito.
9) L’UE e la comunità internazionale si impegnano a trasformare l’Ucraina in una nuova Svizzera neutrale e in un miracolo economico.
Ecco, tra la Pillow Peace di Lanzani e il “che fare” di Fattori sono più i punti di contatto che le divergenze. Tutto ciò sembra a anche una soluzione percorribile e ragionevole, accettabile da tutte le parti in causa. La politica invece , sia in Italia che nel esto d’Europa sembra andare in direzione ostinata e contraria. Sembra andare invece che verso la ragionevolezza, verso l’escalation dello scontro. Verso una follia collettiva pericolosissima. Su questo ha perfettamente ragione Tommaso Fattori. Forse – ci siamo detti anche questo, con Lanzani – solo se queste cose cominciano a chiederle le piazze, le piazze piene di gente, c’è speranza che qualcuno cominci a pensarci. Ma con le bombe che cadono e i paesi occidentali d’Europa e d’oltre oceano che mandano armi per alimentare i conflitto, invece che lavorare per spegnerlo, il temp stringe. C’è da augurarsi che in Russia la piazza, cioè la gente metta in minoranza Putin e lo costringa a fermarsi, ma allo stesso tempo c’è da augurarsi che le nostre piazze inducano i nostri governati democratici ad una maggiore cautela e ad una politica più ragionevole e meno asservita a chi freme per mostrare muscoli…
m.l.
Risposta :Lanzani ha un posto letto pagato da me in qualsiasi vicinanza di Gomel se decide di prendere parte agli incontri recando con se quelle tematiche….scherzo…ma per favore però siamo più realisti…..Lo capisco che devi scrivere qualcosa ma se tu avessi scritto o tenuto presente l’intervista del 2020 della quale parlo sull’altro tuo Post di Gilietto Chiesa dopo averla INTERAMENTE ASCOLTATA a (forse non sò se già tu la conoscevi, io no ma mi ha fatto molta impressione perchè le analisi che fà ritengo vere ed esatte) se avessi tenuto presente quell’intervista forse avresti scritto un po’ diversamente in qualche punto. Magari si raggiungessero i punti che auspichi te e lanzani, manon li credo possibili vista la situazione e visto soprattutto i trascorsi dopo il 2014.Dico purtroppo, ma la speranza su certi traguardi non dovrebbe morire ma credo che dobbiamo essere noi in Europa a ragionare parecchio diversamente abituati alla retorica dei nostri arretrati governanti di qualsiasi partito che non fanno altro che danneggiarci, ancorpiù con le posizioni assunte dal governo Draghi. Le armi inviate all’Ucraina ? Ma diamo i numeri ? E sentire i generali italiani in pensione od in servizio che dicono che la strada per inviargliele la si possa trovare anche in maniera segreta non pubblicizzando tale fatto perchè la Russia lo verrebbe a sapere sia il luogo dadove passano ed il mezzo col quale passano ? Ma a questi il Governo gli dica che la colazione la si faccia con il caffè e latte e non col vino….ma chi le paga a queste bocche il Ministero della Difesa evidentemente con i soldi nostri mentre gli italiani in piazza dicono No alla Guerra ! Ma siamo diventati matti a questo punto tutti quanti ? Crediamo che la russia non sappia da dove arrivino le armi che servano alla guerriglia anche di un esercito che ha nelle sue file centinaia di soldati delle formazioni neonaziste ? E’ l’ora di finirla per favore e quando diciamo che il popolo è più avanti dei propri politici diciamo la verità vera Putin o non Putin !
Per quanto riguarda i punti 8 e 9 precognizzati favorevolmente da Fattori, personalmente la cosa mi sembra una notevole cavolata che possa avvenire a nostre spese e con nostra tassazione il movimento che possa portare l’ucrana ai livelli economici soprattutto di una Svizzera. Ma cosa si stà dicendo ? E’ una proposizione irreale ed irrealizzabile questa perchè innanzitutto graverebbe su di noi il debito, e non farebbe altro che portare l’Ucraina dentro all’Europa ed automaticamente assolvere alla sua ricostruzione nessuno ci dice che nel proseguo del tempo possa diventare un membro Nato, superare il concetto della smilitarizzazione e posizionare quanto vorrebbe adesso fare la Nato nel suo territorio e cioè posizionare i missili puntati verso la Russia. Cose queste da avventurieri della politica. A Fattori ed anche a Lanzani portei oltrettutto anche la seguente domanda : ma non era invalsa una volta sia la teoria che la fattività che ” i popoli agggrediti” si organizzassero da loro stessi contro l’aggressore e che fossero rispettati anche e solo per questo e che invece stiamo assistendo che tutto questo non si possa fare da parte dei cittadini di sesso maschile perchè per questi ultimi vale la coscrizione ? Ma credete veramente come ci fanno vedere in TV intervistandone certi che questi siano la maggioranza pronta a morire ? Diventano tutti patrioti, gesto encomiabile di sicuro di fronte ad un oppressore se non si voglia vivere alla sua dipendenza e di conseguenza ci si batte con l’Europa pronta ad applaudire qualsiasi presa di posizione contro l’intervento russo, ma perchè questi non si battevano quando il loro esercito schiacciava i loro compatrioti ? la Russia sarà-anzi lo è anche un aggressore- ma non crediamo che sia stata spinta alle estreme conseguenze anche da ciò che è successo in Donbass e limitrofi ? Strategicamente e politicamente anche se non avesse avuto le ragioni ad intervenire ma mostrando i muscoli sia intervenuta, crediamo proprio che all’interno dell’Ucraina non ci sia stato nulla a spingerla in quella direzione e soprattutto anche all’esterno di essa ascoltando ciò che dice Biden e la posizione che ha assunto soprattutto per propria politica interna ? Per favore, ascoltate l’intervista su You Tube di Giulietto Chiesa del 2020 poi ne riparliamo se sia una analisi sballata e campata in aria o premeditata e di parte ”GIULIETTO CHIESA COSI ANDIAMO VERSO UNA GUERRA DI STERMINIO MONDIALE”. Poi ne riparliamo anche se in tale luce si compremnda o meno anche i fatti che viviamo oggi e che gli ucraini vivono sulla propria pelle ed anche i russi del resto. Tutti dicono di essere contro Putin e non contro popolo russo.Prima erano tutti contro il comunismo come sistema totalitario e quindi anti-umano mentre in nome del sistema della libertà venivano compiuti i più lubrici genocidi in tutti i continenti. Ma allora li vogliamo aprire questi occhi oppure ci piace tenerli bendati come ci ha raccomandato il dottore ? Perchè è quel dottore che sul campanello del proprio studio ha scritto il nome : the country of freedom, please ring the bell ” cioè suonare per entrare, ed una volta dentro, per pagare la sua parcella grondante ” di libertà” come del resto pagano anche i suoi inservienti dentro lo studio, ci vorrà un bell’assegno in bianco e la cosa non si fermerà lì fino a quando non diventerete anche voi come gli inservienti.Del resto di questi è pieno il mondo,che differenza fà…?.Guarda caso che oggi solo Putin e Xi Jin Ping si possono permettere di mandare a quel paese il dottore, e non mi sembra poco…
Carlo io sarò anche un idealista, illuso, ma mi ostino a pensare – e credere – che una via d’uscita pacifica possa essere trovata. Quella dello stato (o degli stati) cuscinetto mi sembra una possibilità… Magari con l’Ucraina neutrale, ma nell’UE. L’autodeterminazione delle repubbliche del Donbass anche… I due belligeranti dovranno entrambi cedere, ma anche ottenere qualcosa dai negoziati. Ma la prima cosa da ottenere è il cessate il fuoco e l’allontanamento della minaccia di una guerra nucleare… A proposito, chi uscirebbe vivo da una guerra nucleare nel cuore dell’Europa? Chi spara il primo missile? Mm, Anche Putin, per quanto pazzo e autocrate possa essere non mi pare il tipo da pensare “dopo di me il diluvio” o il classico gigante che sacrifica pure se stesso (“Muoia Sansone con tutti i filistei…”)…