GUERRA IN UCRAINA, QUANDO I MILITARI SONO PIU’ REALISTI E PACATI DI POLITICI E GIORNALISTI

Le cose che andiamo scrivendo da giorni su queste colonne sulla guerra in Ucraina e soprattutto sul rischio l’inviuo di armi da parte dei paesi occidentali alla resistenza ucraina, la rigidità del presidente ucraino Zelensky e la resistenza ad oltranza possano portare ad una una carneficina dei “resistenti” e dei civili e ad una escalation del conflitto, fino all’opzione guerra globale nucleare, trovano conferma in molti interventi ascoltati in Tv o apparsi su giornali e social media. E la cosa singolare è che a sostenerle non sono i soliti “pacifisti” irriducibili, i politici di sinistra o i giornalisti. Ma sono anche esperti di geo politica e militari. Generali per esempio. Ieri sera, ad esempio, nella trasmissione di Lilli Gruber lo ha fatto l’ex generale Fabio Mini. Sulla stessa linea, su Il Messaggero, anche il Gen. Marco Bertolini già capo del Comando operativo interforze e presidente dell’associazione parà italiani, nel 2019 candidato al Parlamento Europeo per Fratelli d’Italia. Quindi non certo un orfano del comunismo…
In sostanza Bertolini sostiene che:
1) Le ARMI all’Ucraina sono “un atto di ostilità che rischia di coinvolgere l’Italia e gli altri paesi UE nella GUERRA. “Bastavano le sanzioni, magari inasprite”.
2) Che Putin “voleva interrompere il percorso che avrebbe dovuto portare l’Ucraina nella Nato per non perdere l’agibilità nel Mar Nero” era cosa nota da tempo e chi ha fatto credere a Zelensky di poter entrare nell’Alleanza Atlantica ha di fatto innescato la reazione della Russia.
3) Dare corso alla richiesta di Zelensky di una no fly zone, “significherebbe avere aerei Nato sull’Ucraina e l’incidente inevitabile”. Giusto e saggio dire di no.
4) Fino ad ora la Russia ha utilizzato solo in parte la sua forza militare in Ucraina, ha usato armi convenzionali e mezzi piuttosto antiquati, ha limitato i bombardamenti dall’alto, per non moltiplicare le stragi e non provocare un “intervento Nato”. Per esempio non è vero che i russi hanno bombardato la centrale di Zaporizhzhia: “Non ho visto missili, ma bengala per illuminare gli obiettivi degli scontri con gli ucraini lì vicino: le radiazioni avrebbero colpito pure il Donbass e la Russia, che le centrali vuole controllarle, non farle esplodere”.
5) I negoziati vanno aiutati e sostenuti, non minimizzati.
6) Putin non vuole riprendersi l’intera Ucraina, né instaurare un governo fantoccio, perché sa che ciò scatenerebbe una guerriglia antirussa per anni…
7) una vittoria della resistenza ucraina, data la sproporzione di forze, è impossibile o comunque molto difficile.
8) In questo quadro gli esiti sono solo due: la vittoria russa dopo una guerra lunga e logorante o un negoziato che
anche con l’intervento di mediatori credibili e che possano essere ascoltati (Israele, Cina, Francia a Turchia) aiuti le due parti a trattare con reciproche concessioni anziché “istigarle a proseguire” nella guerra. quella che ni abbiamo chiamato una “resa onorevole” di entrambe le parti, con concessioni all’uno e all’altro e sacrifici dell’uno e dell’altro. La terza ipotesi è la guerra globale con uso delle armi nucleari. Chi può volere questo?
9) Demonizzare la Russia significa allontanarla dall’Europa e schiacciarla verso Asia e Cina. Ridisegnare gli assetti di un mondo che dopo la fine della guerra fredda e i 30 anni successivi non ha più un solo padrone e un solo gendarme (gli Usa) è interesse di tutti e per prima dell’Europa. Qui si inserisce il discorso fatto anche da noi sull’Ucraina e altri stati cuscinetto tra la Russia e l’Europa occidentale in orbita Nato.
Ovviamente tutto ciò e dire queste cose non sposta di un millimetro la condanna dell’aggressione russa all’Ucraina e non sminuisce la solidarietà al popolo ucraino aggredito e martoriato; non significa stare dalla parte di Putin e nemmeno invocare la “resa incondizionata” dei “partigiani” ucraini. Significa guardare la situazione con realismo e cercare non solo di capire cosa sta succedendo, ma anche operare (quantomeno chiedere che si operi) per evitare che la guerra continui e continui lo spargimento di sangue e la distruzione di un Paese nel cuore dell’Europa.
Il presidente ucraino Zelensky nel suo ultimo messaggio Tv ha detto che “non finirà qui, ci sarà una guerra mondiale”. Lui che è sotto attacco, la vuole evitare o sta facendo di tutto perché ci sia?
L’impressione è che il pazzo, in questa storia, non sia solo Putin, purtroppo. E che di pazzi, guerrafondai, esaltati o cinici calcolatori ce siano parecchi in giro. E tra coloro che governano le sorti degli stati e rilasciano dichiarazioni superficiali e avventate in una fase così drammatica anche la percentuale di cretini sembra abbastanza elevata.
Lo dice anche il sociologo Domenico De Masi:
“Se nel nostro mondo fosse pazzo solo Putin, tutti gli altri se ne sarebbero già disfatti e avrebbero smantellato l’intero arsenale atomico, anzi non lo avrebbero mai creato. Ma i pazzi rappresentano una percentuale ragguardevole del genere umano, cui va a sommarsi quella non meno cospicua degli imbecilli. Dunque occorre pianificare fin da subito nuovi rapporti geopolitici dell’Europa, tali da metterci a riparo costante dalla soluzione finale che stiamo costeggiando in questi giorni”…
m.l.
Dagli schermi di rete 4, anche il giornalista Toni Capuozzo, tante vlte inviato di guerra prende anch’egli posizione, contro chi incita gli ucraini alla resistenza a oltranza: “La politica dovrebbe fare tutto il possibile per far cessare il fuoco. Non dobbiamo ragionare spingendo gli altri a fare gli eroi sul divano di casa nostra”. Poche parole, che esprimono però un concetto chiarissimo: Toni Capuozzo non invoca la no-fly zone, “che comporterebbe l’allargamento del conflitto con discreta approssimazione su scala globale”. Ma invita la politica – ossia le autorità occidentali – ad un atteggiamento più pragmatico. “Già, esaltare la resistenza ucraina con il solo risultato di vedere giorno dopo giorno crescere le proporzioni di una strage già immane, forse, non è la strada da seguire. Quello che serve è il cessate il fuoco. E bisogna trovare il modo di ottenerlo”, dice. Esattamente quello che diciamo anche noi. E che dicono i generali Mini e Bertolini, quell che dice dalla sua pagina fb il ns amico Alessandro Lanzani e tanti altri…
Mi trovi completamente d’accordo e questo non vuol dire essere per Putin, che personalmente nel recente passato e come ho scritto nei tuoi post ritengo che sia il capo ed il terminale di una ”cupola mafiosa russian style” partecipata da coloro ai quali l’establishment russo del dopo URSS ha permesso di mettere le mano sulle immense ricchezze e riserve di energia del sottosuolo russo. Con quelli che noi chiamiamo ”oligarchi” e che la tv ce li fa vedere solamente quando parla delle loro ville in Sardegna e dei loro yacht adesso sequestrati ma solo adesso, prima l’ingiustizia era permessa… diciamo subito che in gran parte la stessa TV usa un termine improprio poichè ”oligarchi” se si va all’etimologia della parola ”oligarchia” ciò sta a signifcare” governo di pochi”.E non è che proprio stia così la questione ma che alla fin fine risulta cosa veritiera in pratica e la piramide di questa Russia è costituita da questi detentori di grandi ricchezze, cosa ben diversa dalla concezione che animava l’URSS in cui le ricchezze dello stato erano del popolo ed al popolo si rifacevano,almeno in teora nello stato sovietico.Oggi lo sappiamo non è più così ma questo non è il discorso che si deve affrontare in quasta fase che viviamo, anche se
gli atti politici vengono emanati da questa stratificazione del potere.Il cammino che indichi credoche possa essere il solo viatico per uscire un momento da questa crisi e per far ritornare la gente in casa propria.Questo secondo me cozza con un piano che viene portato avanti da chi se ne può avvantaggiare e che ha concatenato gli eventi in modo che si addivenisse a questo scontro in atto e che oggi sembra che non sia più arrestabile.Intendevo dire-tanto per parlar chiaro- che questa guerra del resto come tutte le guerre è un mezzo per regolamentare la politica e per riassestarla nelle forme e nei modi di come desiderino i due poli, che sono quello degli Stati Uniti d’America e dell’Europa(il mondo occidentale) che si scontra per interesse contro il mondo eurasiatco ed orientale di Cina e Russia.Non si fugge da questo bipolarismo che adesso è diventato tripolarismo poichè i contendenti sono tre: Occidente con le proprie alleanze, Russia e Cina e si leticano il mondo senza nessuna esclusione di colpi.Zelensky è una pedina usata per innescare lo scontro ed al quale per adesso la Russia ha preso atto che esista e si è mossa prevenendo il piatto servito in tavola dell’occidente (entrata nell’europa e successiva accettazione sul territorio ucraino dei missili rivolti verso Mosca, cosa questa che seguirebbe senz’altro all’entrata nella Nato e che la Russia non vuole ad ogni costo ).Credo che su questa capitolo della trattativa la Russia non possa indietreggiare.E’ chiaro poi che agli occhi del mondo occorra rispettare la volontà dei popoli e non sottomettere nessuno come invece sta urlando Zelenski che è quello che trova le maggiori ragioni di inflessibilità.Lo stesso Putin ha sempre dichiarato da quando si è aperto il problema dell’Ucraina di non volere mettere un governo fantoccio al posto di quello di Zelensky ma di indurlo a scavare un canale per il quale l’acqua non si riversi in casa russa.Zelensky è diventato adesso una marionetta nelle mano occidentali e che con il suo comportamento crea problemi che sà benissimo che i russi non vogliono creare nel futuro.Ma questo dei russi non è interesse degli Stati Uniti e per verificare questo basta vedere la cartina come si è detto più volte di come e di quanto si sia allargata la Nato.Il tutto credo che debba avere un termine e cioè detto più propriamente chre si assista al ritiro Russo dall’occupazione militare dei territori dove sin’ora sono giunti e che hanno occupato nel rispetto della volontà dei popoli che abitano le zone contese.Quindi elezioni in tali territori e rispetto sotto l’egida dell’Onu della volontà della gente che li abita e l’assicurazione che l’Ucraina sia indipendentee per esserlo non serva agli interessi occidentali che vedono poter piazzare missili nel suo territorio.Trattare con la pistola alla tempia non è giusto ma a tale situazione ci siamo arrivati soprattutto per l’influenza americana fatta a suon di sostegno finanziario e creazione del movimento arancione e del colpo di stato contro un governo regolarmente eletto anche se filorusso.Stessa identica cosa questa che le rivoluzioni del pane nei paesi arabi nate dal giorno alla notte e spacciate di fronte al mondo con la richiesta della libertà, che hanno portato allo smembramento della Libia per esempio. Le cause per tutte queste trasformazioni sono tutte esterne agli estessi stati interessati che subiscono le influenze economiche dei più forti.La Russia di Putin ha sempre giuocato in difensiva ma quando ha giuocato veramente lo ha fatto intevenendo con decisione mentre l’Occidente si è subito schierato dalla parte degli interessi egemonici di coloro che sono aldilà dell’Atlantico.Forse -ho già detto che pensavano che invece della Russia di avere di fronte uno stato come il Marocco o Malta senza nulla togliere a quest’ultimi. Si sono trovati con la pappa già scodellata come è già successo in Siria dove gli americani hanno tentato fino all’ultimo di far saltare Assad e tentare di chiudere l’anello intorno alla Russia da sud.Gli è andata male non perchè non siano la prima potenza militare del mondo ma perchè hanno una concezione della politica che li ha sempre visti perdenti nella loro concezione che possano governare un paese per interposta persona ed essendone alleati lo coinvolgono nel sistema di alleanza economica e militare.Esportare la democrazia sulle canne dei fucili la dovrebbero capire che è una metodologia che non paga più, ancheperchè quella è la loro democrazia che loro vorrebbero imporre e spesso ancora ci riescono.Questa concezione cozza contro l’immagine del mondo del dopo guerra fredda poichè soprattutto se teniamo presente che la guerra sia un modo diverso per portare avanti la propria politica, gli Stati Uniti dovrebbero averla rivista e rivisitata da parecchio tempo ed invece non è così.Quindi da questo ne deriva anche tutta l’enfasi propagandistica che adesso si è scatenata col dolore reale dei cittadini ucraini sbattuti in prima pagina, ma fateci caso: nelle nostre tv si parla al 90% solo di storie e tragedie personali di quella popolazione e mai delle ragioni degli altri. Intervisati solo i cittadini ucraini che resistono con le molotov contro i carri armati e coloro che scappano.Questo cosa ci fa pensare a noi che ucraini non siamo ? Ma è mai possibile che si pensi che fra 42 milioni di persone non ci siano coloro che non siano d’accordo col loro governo ? Secondo me non è possibile, ma questi non hanno voce. Chiedetevi il perchè e questa cosa è anche il modo che ci sia qualcuno nel mondo occidentale che possa pensare che le notizie che arrivano da quel paese contengano una quantita di cose non vere.La Russia per far evacuare gli abitanti civili da Mariupol aveva raggiunto un accordo con la controparte. Chi l’ha fatto saltare tale accordo che obbliga adesso i cittadini che sono stati invasi mentre le milizie di Azov a compiere la protezione contro le bombe russe usando quegli scudi umani ? La guerra è guerra lo si sà, ma anche il paese che ha invaso tiene presente di apparire agli occhi del mondo(anche se è una grande potenza ed anche stata condannata dalla maggioranza degli stati) a non infierire sui civili.Cosa diversa mi sembra che abbano fatto le frange oltranziste e nazifasciste dell’esercito uccidendo dal 2014 uomini, donne e bambini nel Donbass e limitrofi. Una grande potenza tutto questo non lo tollera e non essendo la parte militarmente più debole di fronte a quella che ha ritenuto essere una provocazione in essere da anni sul Donbass delle popolazioni russofone, ha approfittato per intervenire anche facendosi forza su tale condizione esistente.Non possiamo considerare la sindrome di accerchiamento una sciocchezza -come ha detto Fassino ed altri suoi compagni che su tale fatto la sciocchezza l’hanno veramente proferita platealmente -pensando che esistano ingenui al punto che credono che una volta accerchiata da nazioni nemiche la Russia stia ad attendere che gli si entri in casa magari con provocazioni che scatenerebbero l’intervento degli interessatiche scalpèitano per fruire delle loro ricchezze energetiche tramite governi magari che si dimostrino consenzienti e che svendano le ricchezze del sottosuolo russo. Sembra di sentire parlare tale alfabeto un ragazzino di quinta elementare mentre Fassino è stato Ministro degli Esteri e quindi sà bene che ha detto una grande ipocrisia…ma si stà parlando di persone che si sono adeguate subito alle condizioni che hanno prodotto altri, altre forze che non le forze dove militavano loro antecedentemente….purtroppo il mondo della politca è pieno di queste persone che ieri erano in un modo ed oggi sono al contrario di ciò che erano.Guarda caso questa sindrome che io chiamerei una vera e propria patologia colpisce nella maggior parte coloro che amano per propria collocazione avere una gamba a destra e l’altra a sinistra e che magari ritengono loro stessi e specialmente la loro presenza utile per aver peso e mostrarlo per trasformare le cose come parrebbero convenienti a loro ed ai loro amici. Parecchi fra i 5 stelle-a cui io stesso detti la preferenza nelle passate elezioni -adesso nuotano in questo mare.Un mare spesso burrascoso che non si sà quale naviglio possa affondare.Fin’ora mi sembra che tranne le vittorie iniziali sulle materie che hanno portato avanti siano state in parte decisive per incidere in una certa direzione mentre oggi di fronte a questi gravi avvenimenti sono fra coloro che quasi più di tutti si adoperano per le sanzioni verso la Russia seguendo la mainstream del complesso mediatico e partitico italiano credendo che questo possa mettere in ginocchio un paese che ha deciso di scendere in guerra ed invadere un altro paese.Ma anche loro non parlano ormai più di quelle che possono essere ” le ragioni dell’altro”. Quando venivano massacrati i cittadini del Sud est dell’Ucraina dove erano questi paladini della libertà? Li avete sentiti ?Oggi si limitano a dire le frasi generiche che dicono tutti : ”No alla guerra”, ”che gli invasori ritornino nelle loro terre”, mai un cenno ad un paese che si senta minacciato dopo i fiumi di sangue che sono scorsi soprattutto da parte dei militari delle formazioni nazifasciste,mai !! E allora la credibilità se ne và a farsi fottere come quella della rete delle nostre TV, acqua passata quella che oggi della quale non parlano più del perchè la Polonia ben due tre mesi fa innaffiava con l’acqua gelida i migliaia di profughi ammassati al confine con la Bielorussia che cercavano di penetrare in quell’avamposto cattolico e destrorso.Si trattava di donne, vecchi e bambini a migliaia anche scalzi, parecchi morti dal freddo in questo inverno a quelle latitudini.Oggi accolgono gli Ucraini in fuga dal loro paese a centinaia di migliaia. Avete sentito qualcuno voi nei canali televisivi della nostra nazione rispettosa delle libertà umane che abbia evocato questa disparità di trattamento da parte di uno stato europeo, governato dapartiti nazionalisti di destra e facente parte della Nato ? Io non ho sentito nulla nei nostri canali. E’ questa l’etica strisciante di chi soccombe all’imperatore di oltre atlantico, anzi alla country of freedom che va come concetto per la maggiore nella mente degli italioti e che produce anche il fatto di aderire al mandare le armi all’Ucraina.Ecco una ragione in più per non sentirsi protetti da quell’ombrello che crediamo che possa aprire il nostro ombrellaio che ce l’ha venduto e che ci costa il giusto quando lo richiediamo perchè piove. Ed in futuro può darsi anche che possa piovere perchè qualcuno ha spostato le nuvole e l’acqua che riversano sembra che quelli del campo vicino e del confine orientale non la gradisca più di tanto. Altro che Putin pazzo; i pazzi siamo noi che giudichiamo solo con gli occhiali che ci hanno detto di indossare.Guarda caso se facessimo una lista di questi pazzi che prima erano stati messi dall’ombrellaio – a Siena si diceva una volta che ” erano ai cancelli rossi-” andando indietro nel tempo ricomparirebbero le fotografie di una numerosa schiera e categoria di persone dai nomi molto conosciuti e che qualcuno prima di cadere in disgrazia o sotto i colpi delle bombe e di qualche sicario pagato qualche messaggio di una certa consistenza al mondo lo aveva inviato: da Nasser, a Lumumba, da Senghor a Kaunda, da Nyerere a Dos Santos, da Mondlane a Mandela, passando per Samora Machel…tutto questo in Africa, uomini divenuti simbolo della lotta per l’autodeterminazione dei loro popoli che si sono battuti liberandosi dal giogo straniero che li opprimeva e sfruttava. in Asia nella storia moderna uomini come Ho Chi Minh, Chu Teh, Mao e Zhou en Lai che hanno sollevato con grandi sforzi e difficoltà ed anche passando fra le tragedie umane,la vita di miliardi di uomini che oggi possono fruire di una vita migliore, di Sukarno e di Bandaranaike, di Allende e di Chavez e Maduro che hanno allertato i loro popoli contro chi li aveva sottomessi e che li avrebbe voluti ancora sottomessi pagando i vari Guaidò della situazione. La storia del mondo moderno è vicina e non lontana ed ancor oggi noi assistiamo alle prese di posizione che mai il nostro paese ha preso nel recente passato verso quei popoli ed i loro dirigenti sopradescrtti, mai che ci fossimo eretti a loro difesa e sotegno nel turbinio d politiche di guerra ed aggressive. Anzi, loro erano i nemici e se loro erano i nemici qualcosa questo vorrà dire sul merito e sull’etica del fronte che ancor oggi noi sosteniamo con ogni mezzo, dal pietismo alle armi, sapendo che non è vero che lottano per affrancarsi dalla schiavitù come ci viene detto ma che sono imbracati dentro un sistema che li fa credere che lottino per la loro vera indipendenza guardando al modello che ci sostiene e che è ormai incapace di reggere il mondo. Perchè adesso il modello in causa al quale loro guardano è uno specchietto per allodole e non riesce più a reggere il mondo,ma lo regge poggiandosi sulla schiena dei più che sono 6 mliardi contro 1 miliardo di popoli del sistema occidentale.Ed allora sarebbe bene di non parlare di libertà e di giustizia perchè quella giustizia non esiste nemmeno nel cuore di questo nostro sistema che stà traballando e che si aggrappa alla guerra per risollevare le nostre sorti ed il nostro modello di vita. Uno schema già visto e che ha fallito e che soprattutto ha portato i pezzi della nostra libertà a poggiare e gravare su quella di altri ed anche a tentare di essere emulati da paesi che nella storia non hanno avuto il nostro escursus di vicende e di cultura ma che si sono uniformati alla globalizzazione.Chi comanda l’aereomobile quindi è chi traccia la via dello sviluppo e che tale lo chiama, mentre è sviluppo per pochi e sottosviluppo per molti.Non credo che possa essere un sistema che valga la pena sostenere: un sistema che parla di pace e che nella storia ha sempre preparato la guerra.Ed infatti su di questa si regge…dal tempo dei romani tanto per non andarci di scartina….anche con l’aiuto di qualche altro che ha sempre parlato il linguaggio della trascendenza,consono sempre ai sistemi di dominio dove si trovava ad operare.
In tutto questo, chi ci rimette di più sono gli Italiani !
L’ embargo a carico della Russia ci danneggia enormemente e, non siamo certo noi a danneggiare la Russia !
Putin si comporta come un invasore ma, noi sappiamo che gli Ucraini ammazzano i filo-russi delle regioni che vogliono autonomia dall’ Ucraina ,da otto anni ! Sappiamo che il ” presidente ” UCRAINO è lì dopo un colpo di stato ? Non ci ricordiamo che il presidente UCRAINO era considerato un Nazista da mezza Europa?
Comunque a rimetterci siamo noi Italiani perché con la scusa della guerra il petrolio stamani costa 131 $ al barile e il carburante ha sfondato il tetto dei 2€ al litro !
Spiegatemi perché ,quando il petrolio costava 150 $ al barile il carburante costava 1,4 € al litro ?
Io credo perché abbiamo al governo dei tafazzisti che si approfittano dei loro benefit !
Ci fosse stato un ” vero ” presidente del consiglio avrebbe ,anche in via eccezionale, tolto un pò di tasse dal carburante,ricordiamoci che il vero costo di un litro di carburante è di 54 centesimi per la benzina e 60 per il gasolio !!
Chiaro che tutto aumenta aumentando il costo dei trasporti !
La sinistra,che qui dovrebbe fare gli interessi dei più deboli, a cosa pensa ? pensa allo Jus soli, pensa ai gender, pensa all’accoglienza clandestini partiti già NAUFRAGHI,ma con telefonini e vestiti firmati !
I veri da accogliere oggi sono gli Ucraini che scappano da una guerra vera !
Non potevamo sperare di meglio con Draghi che pensa a fare quello che gli dicono i suoi capi,di Maio che rimane il bibitaro che era e pensa a collocare amici ,parenti e amici degli amici nel suo ministero,un ministro della difesa che non sa di cosa sta parlando !
Aridatece TONINELLI almeno si ride davvero !
C’è solo da piangere !!
Con la guerra in atto ci rimettono tutti, anche gli italiani, ovviamente. Ma soprattutto ci rimettono le popolazioni sotto attacco, su questo non vi è dubbio. E ci rimettono i civili che si sono arruolati volontariamente per difendersi, come ha chiesto Zelensky, così come ci rimettono pure i giovani russi mandati a combattere e a morire da Putin in Ucraina… Per questo sarebbe bene che tutti ragionassero, anche in termini utilitaristici, per far finire la guerra e non per continuarla e portarla alle estreme conseguenze. Mi pare, invece, purtroppo che molti operino nella direzione opposta.
Caro direttore, io sono il primo a dire che la guerra deve finire immediatamente !
CI vogliono ,però, dei bravi MEDIATORI e ministri degli esteri in grado di svolgere il loro ruolo !
Non penso ci sia qualcuno in favore della guerra ! Poi ci sono delle persone che con le guerre ci guadagnano e all’ora è un altro par di maniche ! ( vedi la notizia di d’ Alema mediatore di armamenti )
Bisognava mediare non decidere di inviare armi e fare nuovi embargo o, sequestri di proprietà di Russi ! Come al solito, si decidono cose che non hanno senso ,per istigare la ribellione contro una persona,non pensando che quei Russi in Italia danno lavoro a centinaia di persone. Vorrei sapere che fine farà quel bellissimo centro ippico in Fondovalle che dà lavoro a diverse persone e diverse imprese !!