CHIUSI, LA FESTA PD RITROVA LA POLITICA E LA NARRAZIONE CIVILE: SABATO 20 IN SCENA “LO STRANIERO”. E DOMENICA 21 REPLICA A CHIANCIANO

mercoledì 17th, luglio 2024 / 15:48
CHIUSI, LA FESTA PD RITROVA LA POLITICA E LA NARRAZIONE CIVILE:  SABATO 20 IN SCENA “LO STRANIERO”. E DOMENICA 21 REPLICA A CHIANCIANO
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CHIUSI – Le feste de l’Unità non sono più quelle di una volta, anche perché l’Unità non è più il giornale del Pci e il Pd non è il Pci. Ma qualche segnale di ripresa della voglia di non fare solo oca arrosto e ballo liscio qua e là fa capolino. Alla festa Pd di Chiusi per esempio si rivede anche la politica, la storia, la narrazione civile

Lunedì scorso c’è stato il consueto e ormai tradizionale incontro con il sindaco e gli amministratori e nell’occasione si è visto un Gianluca Sonnini un po’ più  pimpante rispetto alle edizioni passate. Sarà l’esperienza che cresce, sarà che qualche risultato la giunta lo sta portando a casa (l’acqua dalla diga di Montedoglio per esempio che migliorerà la qualità di quella che arriva alle cannelle delle case e darà respiro al lago che non dovrà più subire il prelievo per l’acquedotto: è questione di settimane ormai, siamo ai collaudi; qualche lavoro pubblico rilevante sia riguardo ad alcuni episodi gravi di dissesto idrogeologico, sia per ammodernamento della rete stradale; alcuni nuovi servizi o punti di aggregazione, tipo lo “spazio giovani” a Chiusi Scalo per citarne alcuni…) sarà che qualche turista s comincia a vedere, sarà che le elezioni recenti hanno dato risultati incoraggianti per il centro sinistra anche nel territorio, vedi la riconquista di Chianciano, fatto sta che Sonnini sembra entrato anche lui nella modalità-Bettollini: piglio più deciso, maggiore autostima e padronanza del contesto e della macchina amministrativa. Per la città questo non è un male, al contrario è un bene e può essere fattore utile per la soluzione dei problemi che rimangono ad oggi irrisolti sul tappeto: primo fra tutti quello dei collegamenrti ferroviari sempre più impoveriti, poi una corretta e funzionale gestione del Museo nazionale e delle Tombe Etrusche da parte del Ministero; infine la questione non secondaria del traffico pesante nell’abitato di Chiusi Scalo (soprattutto a causa  dei Tir in entrata e uscita dalla Lodochi Spa di via Manzoni). Tutte questioni inerenti anche le politiche regionali, che venerdì 19 potranno essere quantomeno poste sul tavolo nell’incontro, sempre alla Festa Pd, con il senatore Franceschelli e la consigliera regionale Rosignoli sul tema dell’autonomia differenziata, contro cui la Cgil sta raccogliendo le firme.. Tema robusto e molto discusso che inciderà sul futuro prossimo di tutti i territori, in relazione a sanità, trasporto pubblico, promozione turistica e territoriale… La mobilitazione e le prese di posizione assunte anche dal Pd, dai sindaci Pd, da vari parlamentari e consiglieri regionali sulla questione Frecciarossa e ruolo dela stazione di Chiusi-Chianciano Terme, a sostegno delle rivendicazioni dello stesso Comitato Opzione Zero, non hanno finora sortito alcun effetto: la fermata Av non è stata ripristinata, neanche dopo la sopprassione di alcuni IC per lavori nel tratto Firenze-Bologna. sulla Chiusi-Siena-Empoili, gli unici lavori di ammodernamento sono previsti nella tratta Empoli-Siena. L’obiettivo è ottenere qualche risultato con l’orario invernale. Iniziative come l’incontro con Franceschelli e Rosignoli possono aiutare, anche se bisognerà prima o poi parlare anche con Salvini. Non in quanto Salvini, ma in quanto Ministro dei Trasporti e Infrastrutture.

Dicevamo di altre iniziative sulla storia, la memoria, la narrazione civile. Interessante la mostra sui “100 anni del Pci senese” anche se 100 anni il Pci non li mai compiuti, si è fermato a 70 (1921-1991), l’esposizione offre una ricostruzione di tanti passaggi della storia della sinistra in provincia di Siena. Sembra quasi un tentativo di tenere accesa la memoria, di riannodare dei fili che hanno fatto corto circuito e dei quali si è perso il capo… Le radici sono importanti e non vanno smarrite…

Sabato 20, alle ore 18,15 la festa Pd riproporrà il reading “LO STRANIERO – Il Polacco deve morire!”, allestito da Primapagina per l’80°anniversario della liberazione di questo territorio avvenuta nel giugno del ’44. Si tratta di una “ballata” per voce narrante e chitarra, che racconta una storia partigiana di quei giorni, tra il 1 di marzo e il 6 giugno 1944. Una storia triste, dolorosa, una pagina nera avvenuta tra Chiusi, Sarteano, Chianciano, il Monte Cetona e finita malissimo, in una pozza di sangue. Ma le storie vanno raccontate tutte, anche quelle dolorose e scomode.

Come primapagina (insieme ai due performers Alessandro Lanzani e Dario Perini) siamo felici che il Pd di Chiusi abbia voluto inserire questa piece nel programma della propria festa. E di questo ringraziamo la segretaria Simona Cardaioli e il gruppo dirigente del partito. E’ una pagina della storia recente di Chiusi e della zona. Molti dei protagonisti della vicenda sono stati, negli anni successivi, esponenti, militanti, iscritti dei partiti si sinistra, sono stati amministratori pubblici, dirigenti di organizzazioni di massa come la Cna o a Cgil. Hanno partecipato a tante feste de l’Unità o dell’Avanti! Questa stortia se la sono portata TUTTI, nessuno escluso, nella tomba, per non infangare nemmeno per un minuto la scelta di fare la Resistenza. A distanza di 80 anni dai fatti è il momento di di farci i conti, anche con storie come questa.

Per il sottoscritto, autore del testo, e per Alessandro Lanzani, la voce narrante, rappresentare “Lo Straniero” alla festa del Pd sarà abbastanza emozionante, una sorta di ritorno a casa: sono passati esattamente 50 anni dalla prima festa de l’Unità cui partecipammo, insieme ad altri amici e compagni, in veste di co-organizzatori. La prima festa ai giardini pubblici dello Scalo, prima si facevano altrove. Cinquant’anni non sono bruscolini. Il Pci non aveva ancora vinto le elezsioni amministrative del 1975, né si era portato ad un passo dalla DC alle politiche del ’76, ma c’era stata da poco la bomba alla casa del Popolo di Moiano e quella che fece 8 morti a Brescia. Avevamo già ascoltato The Dark side of the moon dei Pink Floyd… Il contesto oggi è cambiato, sono cambiati i tempi e anche i partiti. Ma ritrovarci ad una festa di partito a raccontare una storia del genere non capita tutti i giorni. Ci saranno anche la segretaria Pd Cardaioli, il sindaco e il segretario della locale sezione Anpi. Il che ci fa piacere. Con il Pd chiusino Primapagina ha avuto spesso rapporti complicati, anche conflittuali, ma questa “collaborazione” dimostra che si può non essere d’accordo su tutto, ma si possono fare ugualmente cose insieme. E questo vale non solo per gli spettacoli…

Siamo molto felici di presentare Lo Straniero anche – il giorno successivo, domenica 21, sempre alle 18,00 – a Chianciano. La location della Piazzolina dei Soldati, nel cuore del centro storico, non solo è suggestiva, ma anche evocativa perché il nucleo più forte e numeroso dei partigiani che operarono sulle pendici del Monte Cetona era proprio di Chianciano e alcuni di quei ragazzi che tra la fine del ’43 e la primavera del ’44 decisero di predere le armi e andare in montagna abitavano proprio lì, a pochi metri, nei vicoli del borgo. A Chianciano lo spettacolo sarà sotto l’egida del Comune, appena tornato a guida centro sinistra, con la partecipazione di Anpi e Legambiente. Ce la metteremo tutta per fare una cosa fatta bene sia alla festa Pd che nella Piazzolina dei Soldati di Chianciano. Vi aspettiamo.

Marco Lorenzoni

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