FRANCIA, VINCONO DESTRA E SINISTRA. E I GIOVANI TORNANO A VOTARE

Le elezioni legislative volute e fissate da Macron dopo la sconfitta alle Europee del’8-9 giugno, hanno visto prevalere al primo turno il Rassemblement National di Marine Le Pen e Jordan Bardella lche con l’aggiunta della lisra Republicains di Erico Ciotti ha ottenuto un terzo dei voti (33,1%), mentre Ensemble di Macron è arrivato terzo con il 20% dei suffragi. Nel mezzo,il Nuovo Fronte Popolare, ovvero la sinistra con il 27,9%. Il sistema elettorale francese prevede il ballottaggio lo tra i candidati che hanno raggiunto almeno il 12,5 % e dunque al secondo turno previsto per domenica prossima andranno in tre: la destra di Le Pen, Bardella e Ciotti, il Nuovo Fronte Popolare di sinistra e anche Macron. Già ieri sera, superando il 50% dei voti nei rispettivi collegi, alcuni candidati sono stati eletti al primo turno. In particolare Marine Le Pen e altri 39 candidati del Rassemblement National, 32 del Nouveau Front Populaire e solo due nella lista Ensemble. Per gli altri bisognerà aspettare una settimana. La maggioranza assoluta all’Assemblée Nationale è di 289 deputati, i sondaggi danno il rassemblement di estrema destra tra i 270 e i 295. Alcuni addirittura sopra i 300. Ma accordi elettorali o patti di desistenza tra la sinistra e i macronisti (area gollista e di centro) potrebbero impedire che quella che è già stata definita “l’onda nera” dilaghi. Non è semplice perché tra la sinistra più radicale e il partito di Macron non corre buon sangue, ma l’obiettivo di fermare la destra che l’italiano Fratoianni ha definito “uno splendido programma” potrebbe indurre le parti a sostenersi a vicenda, collegio per collegio. Ovvio, che visti i numeri e le posizioni di partenza, dovranno essere i macronisti se mai a sostenere i candidati del Fronte Popolare nella maggior parte dei collegi. Vedremo. Intanto il primo turno qualche lezione l’ha già data: 1) la Francia,che non è una nazione qualsiasi, è tornata in massa alle urne: ha votato più del 67% degli aventi diritto, un’affluenza record rispetto alle elezioni più recenti; 2) sono tornati al voto anche i giovani. e secondo un sondaggio il 41% degli elettori di età compresa tra 18 e 24 anni ha votato a sinistra, per le Nouveau Front Populaire, il 23% invece per il Rn e i suoi alleati. Insomma la sinistra che fa la sinistra ritrova consensi ed entusiasmo e attrae più della destra populista, sovranista, xenofoba e razzista e forse gli appelli di personaggi come N’bappé e Thuram, stelle dei Blues, nati e cresciuti nelle banlieu, hanno avuto il loro peso; 3) il “turbocentrismo” alla Macron (e alla Renzi e Calenda) al contrario perde quota anche se il risultato del partito del presidente francese non è poi così disprezzabile e lo tiene a galla. Anche se in balìa di onde fortissime.
I risultato di Melenchon e del Fronte Popolare è un messaggio anche al resto d’Europa e all’Italia, in particolare al Pd di Elly Schlein anche lei “incoraggiata” in qualche modo da voto europeo a prendere coraggio e a riportare il Pd su un terreno più congeniale alla tradizione e alla storia della sinistra italiana, smettendola di rincorrere un centro che non c’è più e che attrae ormai solo i ceti supergarantiti e i salotti buoni, mentre la gente comune abita da tutt’altra parte ed ha problemi molto diversi. Dalla Rivoluzione del 1789 in poi, dalla Francia arrivano sempre delle lezioni e dei segnali… basta saperli riconoscere.
Si è vero, la storia della Francia è unica e spesso ha dato lezioni a tutti, a tutte le nazioni europee e di ciò che abbia prodotto la concezione nuova di uno stato laico, libertario ed anche progressista. Adesso secondo me è in atto un tentativo maldestro del centro Gollista e Liberale di isolare nuovamente lo ”status” giuridico ed etico- esistenziale della Francia, lo stato sindacale, i rapporti fra strutture periferiche e lo stato stesso.Sulla destra non ci dobbiamo meravigliare perchè ha fatto sempre ed in maniera chiara il proprio dovere di destra ma è cresciuta appuntandosi dietro alla politica macroniana che ha eroso nei termini più propri di un sistema economico capitalistico tutti quegli spazi che avevano conquistato le classi subalterne negli anni precedenti(vedi Gilet Gialli che sono stati un serio esempio di quanto profonda fosse la protesta anti-europea impostata sull’osservanza dei principi economici della multinazionali che hanno teso e tendono a distruggere anche da noi le piccole aziende, nodo essenziale della nostra economia agricola ).”Il Renzi Francese” ha tentato di fare la voce dura anche nella politica internazionale facendo le improvvide uscite sull’invio dei soldati francesi in soccorso all’Ucraina,seguito in maniera molto circospetta da una Germania in inizio di recessione che stà ulteriormente procedendo.Gli è andata male a tutti e due ed adesso Macron cerca una via d’uscita che politicamente e furbescamente può essere anche produttiva per lui ed è quella di captare i voti di una sinistra sulle sue posizioni invocando a perdifiato il pericolo della destra, quando essendo al potere ha percorso politiche di destra plateali ed anche in contrasto con la stessa destra che ha mobilitato anche le classi produttive piccole stanche del casino prodotto da quel centro che storicamente quanto dico sempre io ” vede che gli si appinzi il palo”per le politiche economiche che ha prodotto soprattutto esso stesso -questo non dimentichiamolo- va decisamente a destra e non a sinistra.Questo dice la storia, ed anche quella francese odierna, e dico anche una cosa che è quella che meno male non sono cittadino francese perchè a questa tornata dalle premesse della sinistra che vota probabilmente per chi sia più a destra del Renzi nostrano,veramente sarei imbarazzato su chi far posare il mio segno di croce, forse molto illusoriamente pensato che se avesse dovuto essere a favore di Marie Le Pen di certo quel centro velenoso non sarebbe stato spazzato via perchè molto potente e con legami profondi nella società francesee che fra l’altro è pronto a nutrirsi nuovamente dei voti della destra per continuare la sua politica distruttiva verso le classi meno abbienti.La sinistra in questo credo che sia fuori giuoco perchè anche se è il secondo rassemblement politico, per poter contare qualcosa potrebbe chiedere spazio politico a Macron cosa questa che difficilmente penso che gli sarebbe data,anzi tutto tale meccanismo gira proprio in funzione di Macron che con lo spauracchio della destra possa essere inclusivo dei voti di una sinistra che al ballottaggio faccia convergere i voti su di lui e tirarlo in tasca sia alla Le Pen sia a Melanchon.E’ il giuoco del tutto per tutto non solo per la Francia ma anche per l’Europa,che -pensiamoci bene- si dovrà confrontare con la Germania che non mi sembra che sia anch’essa messa molto bene,fra l’avanzata delle destre e la recessione che inizia a farsi sentire nei comparti industriali ed energetici.Su questa foto occorrerebbe politicamente ragionare da parte di tutti e di come sia stato innalzato al settim cielo Macron dalla politica Europea infischiandosene dei danni che provocava alla propria nazione, al punto che la gente si è risentita in maodo tale da ingrossare enormemente Marie Le Pen.Con le elezioni negli USA probabilmente vinte da Trump come tutti dicono e quindi col ritiro delle ‘sostanze’ finanziate da Washington all’Ucraina ed anche alla Nato non credo che si vada verso un periodo d’uscita dalle negatività, anzi mi sembrerebbe che queste aumentino nella politica internazionale,dove vediamo Russia, Cina e Brics mostrare semprepiù la faccia della solidità delle alleanze,sia militari chè economiche. Sarebbero gabbate le multinazionali che hanno sempre tifato senza nasconderlo per il Partito Democratico di Biden ma la notizia ormai annosa dei loro finanziamenti ai DEM in occidente non è passata nei media ed ecco anche qual’è il giuoco sporco della sinistra nel nostro paese che questo fatto non l’ha mai detto e si è sempre rifiutata di parlarne sia al proprio interno chè all’esterno. Adesso nel PD negli Stati Uniti stanno facendo i voli pindarici per cercare di sostituire un Presidente non all’altezza dei suoi compiti e forse giuocheranno la carta di Michelle Obama oppure di Kamala Harris ma il film cambierebbe di poco perchè se prevalessero i democratici si rinforzerebbe la tendenza espansiva economica e brutale del capitalismo multinazionale e quindi anche supportato da guerre che dove esistono in maniera larvata sarebbero cercate col lanternino per dare sbocco alla produzione dell’immenso patrimonio industriale bellico statunitense( non è la prima volta che questo avviene sia chiaro) e col gettare la benzina sul fuoco, ma se vincesse Trump credo che alla fine le promesse che possa finire la violenza della politica americana in un primo tempo potrebbero essere anche reali poichè il bilancio americano terrebbe presente la politica protezionistica sempre invocata da Trum ( quella del Make America First Again… ) ma alla fin fine la pericolosità di una destra interventista contro la Cina e la Russia si manifesterebbe in tutta la sua potenzialità ed anche la natura guerrafondaia del sistema americano.A noi europei in qualsiasi modo vada ci andrebbe male ugualmente, dal momento che ho detto sempre di non illudersi che i Democratici ed i Repubblicani negli USA rappresentano le due facce della stessa medaglia per il semplice fatto che ciò che a loro preme principalmente ed eticamente e quindi anche politicamente è il potere dei soldi ed il loro primato sul mondo. Quindi le sinistre europee si trovano in un momento che per certi aspetti mi ricorda la situazione del Fronte Popolare Francese nel 1936 assieme alla storia della Spagna Repubblicana,che videro poi il formarsi dei governi di Vichy con Petain e con il Generalissimo Franco in Spagna e con la foto delle brigate internazionali che nel 1938 varcavano il confine spagnolo con la coda fra le gambe ritornando a casa battute.Poi nel 1939 qualcosa di più grosso successe…..ma credo che proprio tutti tutti non lo sappiano.Giovan Battista Vico forse non si sbagliava quando a cavallo del 1600 col 1700 formulò la teoria dei ”corsi e ricorsi storici” quando nella sua enunciazione disse che anche a distanza di secoli certe manifestazioni politiche e manifestazioni umane avvenivano come sono sempre avvenute da secoli e secoli,riprpoducendosi con gli stessi identicfi schemi. C’è una differenza sostanziale però nel notare ciò che affermava e che disse che tutto questo avveniva per la forza e per la decisione della Divina Provvidenza. Chissà perchè lo disse…forse aveva paura della sorte che era stata promessa a Galileo Galilei e che poi gli fu evitata dalla sua abiura ? Chissà ? Non c’è da giurare il contrario visti i tempi….
Carocarlo,sono tue considerazioni ,chiaramente ,quando la sinistra prende tranvate la colpa è dei brutti,cattivi,fascisti,antisemiti,razzisti,omofobi, di destra ! Lungi da voi andare a vedere le cause dello scontento ,delle contestazioni,Macron é andato sempre a ” capo basso ” ! Nessuno ha mai detto nulla di rilevante sul voler intervenire militarmante in aiuto di un ” nazista,drogato,cocainomane ” come Zelensky ! Se lo avesse fatto la Le Pen, tutto il mondo sinistrato, avrebbe protestato con manifestazioni ( pacifiste ) È cartelli con le immagini della LE Pen a testa in giù !
L’ unica cosa da fare è un bel ” mea culpa ” !
Sicuramente,purtroppo, Macron l’ avrà vinta e,continuerà a far CAZZATE come fino ad ora !